LE FONTI ENERGETICHE
Mentre Desmond esplora il passato, gli Assassini contemporanei lo estraggono dall'Animus a intervalli regolari per recuperare dei congegni della Prima Civilizzazione necessari ad alimentare il Grande Tempio. La caccia a ogni fonte energetica vede Desmond intraprendere spedizioni che lo conducono a scontrarsi con i Templari.
15-18 Novembre 2012: Desmond recupera la prima fonte energetica infiltrandosi in un grattacielo a Manhattan. Questo è il suo primo incontro con Daniel Cross, un ex Assassino che, agendo contro la sua volontà, ha ucciso il suo mentore in Assassin's Creed The Fall prima di disertare dai Templari.
2-6 Dicembre 2012: Desmond ottiene la seconda fonte energetica infiltrandosi in uno stadio Brasiliano cinto da una fitta rete di sicurezza Abstergo. Il suo secondo scontro con Cross rivela che il tormentato (e ovviamente psicotico) Templare sta soffrendo pretendamente dell'effetto osmosi.
13-17 Dicembre 2012: Desmond viaggia in Italia per eseguire un salvataggio dopo che il tenta di suo padre di recuperare la terza fonte energetica fallisce. Questo conduce Desmond all'impianto Abstergo dov'era stato imprigionato parecchi mesi prima. Mentre recupera il manufatto, Desmond uccide Daniel Cross e usa la Mela dell'Eden per architettare la morte di Warren Vidic, subito dopo, fa ritorno al Grande Tempio insieme a suo padre.
Ogni volta che Desmond ottiene una fonte energetica, la sistema dentro un ricettacolo all'interno del Grande Tempio, "attivando" ogni volta delle stanze contenenti i potenziali metodi di salvataggio utilizzati dalla Prima Civilizzazione per prevenire o mitigare gli effetti sulla catastrofe. Per riassumere, ecco cosa scopre:
Metodo 1 - Costruire delle torri per assorbire l'eruzione solare.
Metodo 2 - Erigere uno scudo energetico per proteggere la Terra dall'eruzione solare.
Metodo 3 - Usare il potere suggestivo dei Frutti dell'Eden per comandare a tutte le menti senzienti di prevenire la catastrofe.
Metodo 4 - Divinazione: predire il futuro con congegni matematici avanzati per trovare una soluzione futura e comunicarla alle generazioni successive. Questo era il progetto di Minerva.
Metodo 5 - Bioingegneria: trasformarsi fisicamente per resistere al cataclisma. Aita si offre come cavia per questo progetto: sua moglie Giunone sarà costretta a ucciderlo per porre fine alle sue intense sofferenze.
Metodo 6 - Trascendenza: trasferimento della mente da un corpo a un altro recipiente. E' il modo utilizzato da Giunone per rimanere in "vita" all'interno delle mura del tempio.
Nel presente, con il 20 Dicembre 2012 che diventa il 21, Desmond recupera l'amuleto nascosto dai suoi predecessori. Quando la stanza interna del Grande Tempio viene sbloccata, Giunone informa Desmond di avere i mezzi per salvare il mondo dall'imminente cataclisma, anche se questo comporterebbe la morte di lui e la rinascita di lei. Un ologramma di Minerva, proiettato nel tempo nelle fasi inoltrate della sua vita (molto dopo il suo incontro con Ezio), si materializza per avvertire Desmond delle terribili conseguenze della liberazione di Giunone.
Mentre Minerva e gli altri scienziati e capi della Prima Civilizzazione erano alla ricerca di un modo per prevenire la precedente catastrofe, scopriamo che Giunone sfrutta il caos e la confusione per tentare di conquistare il mondo anziché salvarlo. Smascherato il tradimento, lei e i suoi complici vengono condannati a morte, e i loro corpi sigillati all'interno del Grande Tempio, ma Giunone sopravvive. Dopo il trasferimento di coscienza al Grande Tempio con la tecnologia "trascendentale". Giunone trama per migliaia di anni pianificando astutamente gli avvenimenti umani per trovarsi al cospetto di Desmond. Assecondarne i desideri, avverte Minerva, condurrà l'umanità a un futuro di schiavitù. L'alternativa, tuttavia, sarebbe accettare la catastrofe, lasciando che Desmond emerga in una terra desolata e tossica per piantare i semi della rinascita della società in un futuro distante. E' sottinteso che ciò assicura una ripetizione del ciclo, con la razza umana destinata a una quasi totale estinzione in una successiva catastrofe.
Assillato dal pedo delle immediate conseguenze, Desmond decide di soddisfare i desideri di Giunone. Come gli altri Assassini abbandonano la cripta, Desmond appoggia le mani sul piedistallo della Prima Civilizzazione. Il suo corpo viene consumato dal fuoco e l'intensificarsi degli apocalittici effetti dall'attività solare intensificata cessa incredibilmente. Il mondo, ci è dato di capire, è stato salvato dalla sua decisione.
ANALISI E CONGETTURE
Molti dei misteri più stuzzicanti di Assassin's Creed III verranno risolti soltanto nei prossimi giochi della serie. Detto ciò, per i migliori osservatori è vomunque possibile dedurre delle risposte plausibili, oltre ad alcuni indizi sui potenziali sviluppi degli imminenti episodi.
Cosa speravano di ottenere i Templari nella guerra d'indipendenza?
I Templari non amavano particolarmente i tory (un termine per descrivere i lealisti britannici nella rivoluzione americana nda.), che volevano che la nazione rimanesse una colonna inglese, né tanto meno i patrioti. L'indipendenza altro non era che un'opportunità: infatti Haytham installa degli agenti in entrambe le fazioni: il loro obiettivo era assicurarsi che i Templari fossero in grado di plasmare e comandare la scena politica nata dalla sommossa.
Tuttavia, è importante ricordare che l'incarico iniziale di Haytham era individuare una cripta dei "predecessori" sbloccata dall'amuleto che sappiamo essere la chiave della camera interna del Grande Tempio. Come rivelato nei precedenti episodi, nel corso della storia i Templari attingono al potere della tecnologia della Prima Civilizzazione (e soprattutto ai potenti Frutti dell'Eden) per soggiogare le menti in modo più velato e ingannevole. Sebbene gli sforzi di Haytham e dei suoi associati di scovare la cripta e sfruttarne la tecnologia all'interno si siano rivelati inutili, il suo capitolo templare getta le basi del loro dominio futuro in modo più convenzionale.
Come mai Desmond, un Assassino, ha un predecessore Templare? Perché Haytham tradisce gli Assassini?
Sappiamo che Haytham era, fino a una certa età, un Assassino: l'utilizzo della tipica lama celata e alcuni aspetti della sua tecnica professionale tradiscono il suo addestramento alla confraternita. Tuttavia, nessuno nasce con un'affilazione innata alla causa di Assassini o Templari. Le rispettive ideologie devono prima essere impartite, assimilate con il tempo e onorate durante la vita di ogni individuo.
I Templari aspirano fondamentalmente, con le macchinazioni politiche e la tecnologia della Prima Civilizzazione, a trasformare la propria gerarchia in una élite sovrana, capace di controllare le menti dei suoi sottoposti. Il ragionamento alla base varia da una figura di spicco dell'ordine a un'altra. Alcuni dicono che sia per compassione (il principe Ahmet in Revelations aspirvava a eliminare tutte le differenze razziali, religiose e culturali per favorire una pace duratura), mentre altri sostengono di essere più attirati dal fascino de potere (come Rodrigo Borgia e i suoi amici e parenti stretti in Assassin's Creed II e Brotherhood). Per quanto riguarda Haytham, sembra essere sedotto da un percepito pragmatismo negli obiettivi dell'Ordine, come rivelato da questo scambio durante il suo combattimento climatico con Connor.
Haytham: La gente non ha mai il potere. Ma l'illusione di averlo. E sai qual'è il segreto? Non lo vogliono. La responsabilità è troppo pesante. Per questo sono così pronti a chinare il capo se qualcuno prende il comando. Vogliono obbedire agli ordini. Non bramano altro. Non stupisce, sai, dato che l'uomo è nato per servire.
Connor: Quindi dato che per natura siamo inclini a obbedire, chi meglio dei Templari? Che idea banale.
Haytham: E' la verità! Teoria e prassi sono due cose ben diverse. Io vedo il mondo per come è, non come lo vorrei.
Connor: No, padre.. ti sei arreso e vorresti che facessi lo stesso.
Haytham si considera un idealista ed è infastidito dell'idealismo di suo figlio (a detta sua, ingenuo). Durante il corso della sua esistenza si nota un marcato cambiamento nel suo codice morale. All'inizio della storia, Haytham mostra disdegno e disgusto per la brutalità di un suo compagno dell'ordine, Braddock, per la sua predisposizione ad assassinare senza pensarci due volte. Più avanti, tuttavia, lo stesso Haytham inizia a usare dei metodi simili e, nel suo incrollabile mecenatismo di Charles Lee, per esempio ignora simili comportamenti negli altri.
Detto ciò, visto che sia Assassini sia Templari commettono omicidi per motivi di convenienza non è possibile individuare una differenza tra i principi dalle due fazioni, e quindi tra Connor e Haytham.
Come stabilito dalle precedenti trame, e mostrato dagli eventi di Assassin's Creed III, caratterizzare il conflitto tra Assassini e Templari come una battaglia tra il bene e il male è riduttivo. Il punto della disputa è il libero arbitrio. Ciò che desiderano i Templari, sempre più con il passare del tempo, è l'imposizione di un nuovo ordine mondiale: rifuggire dal complicato e imperfetto processo di una crescita sociale graduale in favore di una forma di sottomissione collettiva. Nel passato i Frutti dell'Eden potevano essere utilizzati soltanto per ammaliare le menti nelle immediate vicinanze, circoscrivendo le peggiori forme di manipolazione templare a regioni e regimi; oggi la Abstergo aspira a espandere la portata di questo controllo mentale per includere l'intero globo. Sebbene il risultato finale e la metologia possano differire, si potrebbe affermare che gli Assassini e i Templari abbraccino in realtà un obiettivo comune aspirano entrambi a proteggere l'umanità da se stessa. E' questo, forse, a consentire a quelli come Haytham, Lucy Stillman e Daniel Cross di ripensare alla propria affilazione senza troppi problemi.
Un'altra attrattiva per gli Assassini che disertano è che per i Templari, la vittoria sarebbe assoluta devono soltanto vincere la guerra. Chi auspica nella creazione di un modo migliore potrebbe addirittura sperare di viverci. Per la confraternita, ogni singola battaglia è combattuta per assicurarsi che la guerra non finisca: Haytham, poco prima di morire, fornisce una spiegazione tutt'altro che sentimentale di questa cruda realtà.
"Perché l'ordine è il frutto della consapevolezza. Non ci serve un credo. Né l'indottrinamento da parte dei vecchi. Ci basta che il mondo sia così com'è Per questo i Templari non saranno mai distrutti!"
Qual'è il significato dell'amuleto?
L'amuleto è un manufatto della Prima Civilizzazione creato in qualità di chiave di una cripta interna del Grande Tempio, dove Desmond e i suoi compagni Assassini risiedano durante gli eventi di Assassin's Creed III. Questo luogo era stato scelto per preservare la conoscenza accumulata dei precedessori durante i loro sforzi per evitare la catastrofe.
Mentre il Frutto dell'Eden recuperato da Ezio bastava per consentire a Desmond di aprire il Grande Tempio, i contenuti della camera interna erano talmente importanti o pericolosi da richiedere maggiore cautela. Come gli altri oggetti della Prima Civilizzazione, l'amuleto cade nelle mani degli umani e, con il tempo, in custodia agli Assassini, per poi essere rubato da Haytham nella scena dell'assassinio dell'opera.
Se per un momento facciamo un passo indietro alla narrativa di Assassin's Creed III, scopriamo che l'amuleto è un ingegnoso MacGuffin (con questo vocabolo si identifica il mezzo attraverso il quale si fornisce dinamicità a una trama nda.).. ovvero un espediente narrativo, che esiste soltanto per motivare i protagonisti e il cuo vero proposito è assicurarsi che la vera chiave agognata da Giunone le venga consegnata come da programma.
Cosa intende Desmond quando afferma di "aver scelto" di uccidere Lucy?
Prima di Assassin's Creed III, viene insinuato che Desmond abbia pugnalato Lucy Stillman contro la sua volontà, spinto da una forza invisibile rappresenta presumibilmanete da Giunone. Tuttavia, rivolginendosi a suo padre al Grande Tempio, rivela che si è trattato di una sua decisione: una scelta razionale, conscia e calcolata. Giunone, rivela Desmond, gli ha semplicemente mostrato un futuro in cui Lucy ruba la Mela e la riporta alla Abstergo. Nella visione di Giunone, la società templare tenta di trasportarla a bordo del satellite Eye-Abstergo, il culmine dei piani rivelati nel primo Assassin's Creed.. eppure il lancio fallisce.
Ma il punto è.. Perché Desmond, in una mossa che non gli si addice, considera un'esecuzione sommaria come l'unica soluzione. Supponendo che il Frutto dell'Eden di Ezio sia necessario ad aprire il Grande Tempio, e che Giunone non possa semplicemente ammettere dei visitatori a scelta, riusciamo almeno a capire il bisogno di essere cauti. Ma come suggerisce il padre di Desmond, quella di suo figlio è stata una scelta consapevole o indotta?
Che Giunone abbia manipolato gli eventi della storia umana per servire i suoi scopi è ormai ovvio. La morte di Lucy, indipendentemente da chi abbia affondato la lama nell'addome del triplo agente, suggerisce la possibilità che Giunone sia in grado non solo di indottrinare gli individui, ma anche di controllarli.
Le entità della Prima Civilizzazione, ovvero Minerva, Giunone e Tinia, sono vive o morte?
In qualità di esseri fisici, la Prima Civilizzazione si è estinta tempo fa. Sebbene il codice genetico sopravviva nelle loro creazioni umane (il prodotto di un ultimo disperato tentativo di preservare la specie incrociandosi), non esistono più come una razza distinta.
A quanto c'è dato di capire, tutte le entità della Prima Civilizzazione incontrate finora, salvo Giunone, di cui parleremo a breve, in realtà non esistono nell'epoca in cui appaiono. Sono morte. Diverse migliaia di anni prima, il soggetto conosciuto come Minerva coordinava un progetto per tentare di anticipare la catastrofe tramite la "divinazione". Con dispositivi computazionali caratterizzati da una capacità di calcolo fuori dal comune, ha cercato di sbirciare nei futuri più plausibili per scoprire come salvarsi. Questo metodo fallisce non perché il tempo e lo spazio erano definiti da una casualità impossibile da decifrare (i loro dispositivi erano perfettamente in grado di intrerpretare le miriadi di variabili temporali), ma perché ogni ipotesi portava alla stessa conclusione: la loro civilizzazione era condannata.
In molti hanno abbandonato questo progetto, ma Minerva ha scelto di continuare con un obiettivo differente: inviare degli avvertimenti in un futuro lontano, a un tempo in cui i loro successori umani sarebbero stati in possesso di tutte le raffinatezze tecnologiche necessarie per proseguire la loro ricerca ed evitare la successiva catastrofe. Nonostante la grande complessità della missione, è così che Minerva, e altri della sua specie, riescono a contattare la stirpe di Desmond.
Data la natura delle interazioni, è possibile che Desmond non si trovi davanti a delle semplici registrazioni, ma a dei "costrutti" IA, ognuno un facsimile parziale del mittente con funzionalità maggiori di un semplice messaggio. Questo spiegherebbe la loro capacità di conversare e reagire (come nel conciso rimprovero di Minerva a Ezio in Assassin's Creed II, quando sottolinea che le sue parole non erano dirette a lui) e le interazioni tra Minerva e Giunone al termine di questo capitolo.
Sebbene Minerva, Tinia e gli altri siano apparentemente morti da tempo, la coscienza di Giunone vive all'interno del Grande Tempio, immagazzinata e preservata dall'hardware del computer della Prima Civilizzazione. Quando discute dello sviluppo della tecnologia di "trascendenza" (il sesto metodo di potenziale salvazione ideato dalla sua gente) con Desmond, la proiezione fisica di Giunone fa scorrere una mano sulla superficie di un dispositivo illuminato: il luogo in cui la sua mente risiede.
Come ha fatto Giunone a trasferire la sua coscienza nei dispositivi della Prima Civilizzazione?
L'intervento di Minerva al termine della storia rivela che Giunone inganna i suoi compagni di ricerca, con l'aiuto di alcuni complici, tentando di fomentare una piccola ribellione nella sua epoca. Sebbene la metodologia e la magnitudine del suo tradimento non siano chiare, sappiamo almeno che Giunone si serve del congegno di divinazione nel Grande Tempio per recapitare un messaggio a Desmond alla fine di Assassin's Creed Brotherhood. Un messaggio decisamente indisposto che, non dimentichiamocelo, culmina nella morte di Lucy.
Scoperto il complotto, Minerva e Tinia attaccano e uccidono Giunone e i suoi seguaci. Dopo avere inviato l'ennesimo messaggio nel futuro (il discorso dettagliato di Tinia a Desmond al culmine di Revelations), i due distruggono la sfera di divinazione del Grande Tempio: interfaccia indispensabile per utilizzare la tecnologia. Dopodiché, sigillano la cripta, lasciando i corpi dei traditori all'interno. Sfortunatamente, gli scienziati non verificano il loro operato e Giunone sopravvive al tentato omicidio. Indipendentemente dagli obiettivi iniziali di Giunone, l'atto di trasferire la propria coscienza ai dispositivi della Prima Civilizzazione le garantisce il lusso di avere a disposizione migliaia di anni per forrmulare un piano per la sua eventuale rinascita. A quanto pare, durante la quasi eternità che separa la morte della sua razza dall'epoca di Desmond, guida diversi individui (come Desmond, il Soggetto 16 e l'intera tribù di Connor) lungo sentieri multipli che alla fine convergono con Desmond che appoggia le mani sul piedistallo.
Le parole di Minerva suggeriscono che il messaggio di Giunone a Desmond alla fine dell'episodio di Brotherhood (riguardo a Eva e al tentativo di incrocio della Prima Civilizzazione) altro non erano che un sabotaggio nato dal suo odio verso gli schiavi ribelli, per fare girare a vuoto Desmond e scatenare una seconda catastrofe sugli umani. Tuttavia, in retrospettiva, alcuni passaggi del suo messaggio lasciano trasparire un piano incredibilmente elaborato che includeva la scoperta del tradimento, la sua morte e trascendenza. Per esempio: "E' dura.. restare imprigionati. Sapere le cose come noi. Ti stiamo aspettando, Desmond. Tu verrai qui. Lo attiverai. E saprai solo quando sarà troppo tardi."
Forse il suo esortare Desmond a trovare Eva era, in realtà, un'allusione alla riserruzione di Giunone per mano sua. Alla fine di Brotherhood, Giunone parla del pieno potere del "sesto senso" della Prima Civilizzazione e lo spinge a sbloccare il potenziale. Ciò che è interessante, tuttavia, è come introduce in ordine specifico i dispositivi della Prima Civilizzazione durante i suoi dialoghi con Desmond in Assassin's Creed III. Il metodo della "trascendenza", stranamente, è il sesto, e questo conferisce un peso del tutto indifferente alle sue ultime, criptiche parole al termine di Brotherhood.
"E' fatta. La via è aperta. Soltanto lei va trovata, adesso. Risveglia il sesto."
Come può Giunone manifestarsi fuori dal Grande Tempio?
Come Minerva avverte (e, ai fini di questa domanda, conferma) al culmine di Assassin's Creed III, Giunone è stata effettivamente imprigionata nel Grande Tempio dopo la caduta della Prima Civilizzazione. L'antico sistema computerizzato che agisce come tramite della sua coscienza conferisce una notevole longevità, ma anche una mobilità notevolmente ridotta. Fisicamente parlando, Giunone non ha mai abbandonato la cripta sotterranea.
A quanto pare, quello che poteva fare era usare la tecnologia all'interno dell'hub del Grande Tempio per collegarsi ai Frutti dell'Eden sparsi per il mondo e, di conseguenza, a chi ne entrava in contatto. Sebbene i loro effetti possano sembrare fantastici, lo scopo principale di questi congegni della Prima Civilizzazione sembra essere il trasferimenti dati. Gli umani, una razza schiava creata dalla stirpe ormai estinta di Giunone, sono modellati per essere sensibili a queste trasmissione che, come abbiamo visto nei precedenti episodi, possono alterare la loro perfezione (sia a livello individuale che collettivo) e trasmettere impulsi che costringono i soggetti influenzato ad agire contro la propria volontà. Prendiamo il forzato suicidio delle guardie Abstergo durante lo scontro di Desmond con Vidic: non è dipeso dalla Mela, che le costringeva a muovere le braccia e premere i grilletti, ma dalla ricezione un ordine irresistibile misurabile in semplici byte. Perché smuovere una montagna quando basta intervenire sulla percezione mentale?
In un certo senso, possiamo paragonare l'abilità di Giunone di collegarsi al mondo esterno a una chiamata telefonica: può comunicare direttamente ovunque ci siano una cornetta (un Frutto dell'Eden) e un soggetto adeguato. Come una burattinaia, una manipolatrice del tempo con millenni a disposizione per allenarsi nella sua arte, i fili che utilizza per muovere coloro nella sua morsa sono principalmente parole e visioni, talmente suggestive che solo in pochi possono resistervi. Inoltre, la sua influenza potrebbe estendersi ben oltre la linea diretta di Desmond. Alla tribù di Connor, per esempio, è stato ingiunto di proteggere un "santuario" (il Grande Tempio) per un periodo indefinito di anni prima della sua nascita. Allo stesso modo, il Soggetto 16 viene persuaso a dare la sua vita per guidare Desmond. Indubbiamente esistono molti altri esempi.
Perché Giunone sceglie di concentrarsi così intensamente su Desmond?
In Assassin's Creed Brotherhood, Giunone rivela che la Prima Civilizzazione, nelle sue ultime ore, affida ai posteri degli elementi del proprio DNA tramite l'unione con le loro creazioni umane più durevoli. La storia tace in merito ai particolari di questo incrocio sperimentale, ma i soggetti con una concentrazione sufficiente di geni dei predecessori, come i membri del lignaggio di Desmond, possono controllare degli aspetti del sesto senso posseduti dei loro lontani antenati.
Se presumiamo, con una certa sicurezza, che il piedistallo al cuore del Grande Tempio sia un congegno biometrico della Prima Civilizzazione, gli sforzi di Giunone per condurre Desmond in quel posto e momento specifici, hanno perfettamente senso. Ciò che rende unico Desmond è il fatto di possedere una convergenza genetica con una concentrazione insolitamente elevata di geni della Prima Civilizzazione. Quindi, come sottolineato dalla sua morte, non è Desmond che Giunone vuole, ma il suo DNA.
Come accennato in precedenza, c'è una perversa ironia in tutto questo. Gli eventi di Assassin's Creed III si focalizzano sui tentativi di Desmond di individuare e recuperare l'amuleto che gli permetterà di aprire la cripta interna, ma in fin dei conti, è lui a essere la vera chiave agognata di Giunone.
E' vero che Desmond non ha altra scelta alla fine della storia?
Quando Desmond accede alla cripta interna del Grande Tempio, le innumerevoli variabili della sua vita fino a quel momento culminano in una decisione netta e binaria: un si o un no, accettare o rifiutare la proposta di Giunone. Per riassumere, le sue scelte erano:
Di vivere e consentire così l'abbattersi della catastrofe, impedendo però a Giunone di lasciare la sua prigione digitale per schiavizzare l'umanità. In questo futuro, la civiltà umana viene messa in ginocchio dagli effetti dell'espulsione di massa coronale. Oltre il 99,9% della gente morirebbe, con i pochi gruppi di sopravvissuti, e la loro eventuale progenie, ridotti a un livello di civiltà simile a quello dell'età del bronzo per centinaia, o forse migliaia, di anni.
Di sacrificare la sua vita per liberare Giunone affidandosi alla sua capacità di utilizzare la tecnologia della Prima Civilizzazione per evitare la catastrofe, a rischio di condannare l'umanità a una schiavitù perpetua.. se non peggio.
In quel momento del 21 Dicembre 2012, Desmond e i suoi compagni non hanno alcuna opportunità di esplorare interrogativi o linee d'azione alternative: come mostrato dai filmati che accompagnato la conclusione della storia, la fine è ormai imminente. Il piano di Giunone non si limitava a condurre Desmond al Grande Tempio, ma voleva farlo giungere in un momento specifico, quando la catastrofe avrebbe rappresentato una pistola che avrebbe potuto puntare alla testa del mondo.
Se l'umanità (tramite Desmond o qualcun'altro) fosse entrata nel Grande Tempio prima di questo momento, forse avrebbe trovato un modo di separare Giunone dalla tecnologia all'interno, assicurandosi un passaggio al 22 Dicembre 2012 senza pagare il suo dazio. In breve, è plausibile che i soggetti manipolati da Giunone nel corso della storia, si siano adoperati per proteggere la cripta non solo dai Templari, ma da chiunque, indipendentemente da affilazione o movente.
Perché Desmond accetta così prontamente l'offerta di Giunone? Gli Assassini non dovrebbero preservare il libero arbitrio a tutti i costi?
La conseguenza di una catastrofe incontrollata sarebbero terribili: diversi miliardi di morti, la dissoluzione immediata della società e la minaccia, articolata senza riserve da Minerva, che la razza umana possa essere condannata a ripetere il ciclo. Di contro, la prospettiva che Giunone possa, metaforicamente parlando, frustare gli schiavi creati a tavolino che hanno soppiantato i loro creatori della Prima Civilizzazione è molto meno tangibile. Perfino l'affermazione di Minerva, che Giunone è di gran lunga il peggiore tra i due mali, non basta a dissuadere Desmond da una decisione che sembra avere già preso. Il ragionamento di Desmond è che potrebbe esserci una possibilità, per quanto lieve, di fermare Giunone; grazie alla sua scelta, ci sarà qualcosa di più da salvare rispetto a dei sopravvissuti distrutti che vivono una misera esistenza tra le ceneri della dopo apocalisse. E' un pensiero convincente: una scelta che Haytham Kenway, Warren Vidic e altri luminari Templari appoggerebbero di cuore.
Si potrebbe obiettare che il libero arbitrio, ovvero la capacità di prendere una decisione, giusta o sbagliata che sia, sia alla base dell'individuo. Il desiderio di preservarlo, costi quel che costi, è senz'altro il credo della confraternita. Con la sua conoscenza della tecnologia della Prima Civilizzazione e della sensibilità ai suoi congegni da parte della razza umana, è facile presumere che Giunone sia in grado di ridurre tutte le menti nella sua morsa a un'unica entità che esegue i suoi ordini senza esitare. Ovviamente, questo è ciò che l'Ordine dei Templari tenta di ottenere con un Frutto dell'Eden e il satellite Eye-Abstergo.
Con questo non intendiamo suggerire che Desmond (o addirittura Giunone) sia segretamente affiliato ai Templari, ma piuttosto che la sua ultima decisione si allinea di più alla loro ideologia. Nel suo ultimo atto, Desmond può "salvare" l'umanità sacrificando la potenziale abilità di ogni singolo uomo, donna e bambino di agire esclusivamente secondo la propria volontà.
Pur considerando la parte del patto di Giunone come una forma di decima, con la civiltà libera di agire come al solito sotto la sua guida, o addirittura di prosperare e crescere notevolmente, l'idea che possa governare incontrastata è una prospettiva terrificante. Che un dittatore ordini l'esecuzione di un dissidente è una spiacevole possibilità; che possieda il potere di costringerlo a suicidarsi da un luogo remoto è sicuramente terrificante; ma se la dissonanza in sé fosse impossibile? L'apparente attitudine di Giunone nei confronti della razza che un tempo era assoggettata alla sua, indipendentemente dai suoi obiettivi a lungo termine, fa temere che possa governare sugli "schiavi" senza nemmeno un pizzico della benevolenza che dei Templari, come Haytham Kenway, avrebbero potuto mostrare.
Come fa Giunone a interrompere la catastrofe?
Il metodo preciso utilizzato da Giunone per rispettare la sua parte del patto con Desmond viene svelato durante una delle loro conversazioni iniziali nella storia. E' a primo metodo di salvezza escogitato, provato e accantonato come impossibile dalla Prima Civilizzazione, ma come da lei affermato, mai veramente scartato.
"All'inizio, quando pensavamo di poterci salvare, volevamo affrontare l'ira del sole e domarla. Occorrevano quattro torri per contenere la sua furia qui, dove si sarebbe dispersa. Ma con ciò che sapevamo.. E che avevamo, ci voleva troppo tempo. Migliaia di anni non sarebbero bastati a terminare il lavoro.. La prima torre non fu terminata. Il progetto, abbandonato. Tentammo altro. Ma mentre pensavamo a un'alternativa, alcuni tornarono. Pensavano di automatizzare il processo. Il metallo sarebbe riuscito dove noi fallivamo.."
L'ultima frase del monologo di Giunone non è altro che una candida ammissione, e la vista dell'abisso incredibilmente profondo in cui giacciono le quattro torri è una conferma. Sebbene non sia stato possibile completare in tempo il meraviglioso congegno per preservare la Prima Civilizzazione, la sua costruzione è continuata a lungo dopo la catastrofe. Questo rafforza l'ipotesi che Giunone abbia fatto il possibile per mantenere sigillati il tempio e i suoi segreti fino al momento migliore per lei. Se l'umanità fosse entrata prima, Giunone avrebbe perso la sua carta da giocare. Il metodo per convincere Desmond a sacrificarsi. E in merito a questo.
Perché Giunone ha bisogno del DNA di Desmond?
Il piedistallo nella cripta interna del Grande Tempio è ovviamente un dispositivo biometrico, e Hiunone afferma esplicitamente che dev'essere Desmond ad appoggiarci sopra le mani. Sebbene l'interpretazione più ovvia sia che si tratti dell'interruttore di attivazione delle torri della Prima Civilizzazione, che richiedono il DNA del protagonista, esiste un'altra teoria. Quando Desmond esplora la stanza dedicata al sesto metodo di salvazione, la transcendenza, il metodo alla base della divinità digitale di Giunone, lei, ancora una volta, fornisce una schietta panoramica sulla tecnologia che potrebbe contenere più che un pizzico di presagio.
"Così ne creammo uno nuovo. Che potesse durare. Era così facile entrarvi.. Ma per uscirne.. Per farlo ci voleva ben altro.. Qualcosa di peggio."
Mentre Giunone presiedeva (o quantomeno supportava) al completamento delle torri di assorbimento energetico, è possibile che lei stessa possedesse la capacità di attivarle senza un intervento esterno. Nonostante la morte di Desmond possa essere una diretta conseguenza delle torri e della loro attivazione, forse è stata.. ecco.. "qualcosa di peggio". Il catalizzatore della liberazione e della rinascita di Giunone.
Chi è l'uomo che parla di hacking nei riconoscimenti finali? Cosa potrebbe significare?
Sebbene sia necessario attendere un futuro capitolo della serie per rispondere a questa domanda, sembra trattarsi di un tecnico Abstergo che tenta di interpretare, disassemblare e inviare i ricordi dell'antenato di Desmond, Connor, e possibilmente tutti quelli della sua stirpe, al servizio "Cloud". E' più evidente, dalla permanenza forzata di Desmond alla Abstergo (e dal successivo inganno di Lucy), come i loro tecnici abbiano accesso a una massiccia mole di dati sulle loro cavie precedenti. Ciò include quasi sicuramente un sequenziamento genetico completo.
Da un lato, questo espediente narrativo consentirebbe a noi giocatori, di proseguire con gli eventi delle vite di Haytham e Connor dopo la morte di Desmond. Considerato che l'obiettivo di Desmond è raggiungere il 100% di sincronizzazione, potremo quindi usare l'Animus per completare tutte le missioni.. o più semplicemente, per cimentarci in risse casuali, giocare a dama e goderci altre attività ricreative con la nascita di una nazione come cornice di gioco.
Ovviamente, questa criptica conclusione potrebbe suggerire che i Templari possiedono ora la tecnologia per leggere i ricordi genetici, convertendoli in un formato utilizzabile da chiunque e non solo dai diretti antenati. Immaginate i possibili sviluppi che tutto questo potrebbe creare nei futuri capitoli della storia di Assassin's Creed.
Cosa spera di ottenere Giunone?
Una cosa è certa: nell'arco della storia, Giunone si dimostra essere il vero nemico di Desmond e tornerà per gettare un'ombra oscura sui capitoli che seguiranno, indipendentemente da quali protagonisti, passati o presenti, occuperanno i ruoli principali.
Dopo l'attivazione delle torri, e scampata la catastrofe, il Grande Tempio sembra più luminoso e attivo di prima, indicando che potrebbe avere raggiunto il pieno potenziale dopo anni di relativo letargo. Prima di ciò, Desmond e i suoi compagni Assassini non hanno né il tempo, né le risorse, né l'esperienza, per studiare cos'altro potrebbe giacere all'interno delle sue stanze e camere (o caverne adiacenti, per non parlare delle cripte collegate sparse per il mondo), annullando qualsiasi limite teorico delle future azioni di Giunone. Possiamo soltanto speculare sulle sue intenzioni.
Vendetta: Giunone accusa l'umanità per l'estinzione della Prima Civilizzazione. La guerra con gli schiavi, sembra avere precipitato la caduta della stirpe padrona dopo la prima catastrofe. Inoltre, potrebbe considerare la morte di suo marito, Aiuta, come una diretta conseguenza del conflitto. Una cosa è certa: accusarla di misantropia non sarebbe poi così fuori posto.
Rinascita: potrebbe avere i mezzi per trasferire la sua mente a un altro recipiente, in carne e ossa o di un metallo più resistente. Considerando gli eventi di Assassin's Creed III dipingono Giunone come capace di calcolare più variabili rispetto ai suoi avversari, è improbabile che decida di limitarsi a un solo (e quindi vulnerabile) punto dell'esistenza. Come essere digitale, potrebbe essere in grado di interagire con le reti di telecomunicazione globali per ottenere l'onniscenza virtuale. Cambiando queste possibilità con la tecbologia della Prima Civilizzazione a sua disposizione (in particolari i Frutti dell'Eden), l'ultimo avvertimento di Minerva sembra quasi fin troppo lieve.
Restauro: la frase di Giunone, "Ciò che era.. sarà.. ancora", pronunciata nelle conversazioni con Connor e Desmond, sembra, in retrospettiva, ben più che la banale minaccia di una divinità. Possiederà davvero la conoscenza e i mezzi per riportare in vita le specie? Ed è veramente sola, nel dispositivo della Prima in cui risiede?
E' possibile che i Templari e gli Assassini si uniscano per affrontare Giunone?
L'ascesa di Giunone a una potenziale posizione di dominio globale, invisibile a molti, lascia pensare che una scomoda alleanza non sia impossibile. Tuttavia, possiamo tranquillamente affermare che sarebbe temporanea, come dimostrato dai contrasti tra Connor e Haytham all'interno della trama, per non parlare della sua conclusione.
Se concordiamo che la vera causa della disputa tra le due fazioni è il libero arbitrio, possiamo affermare che le rispettive ideologie, nella loro forma più pura, sono diverse come il giorno e la notte, nonostante le azioni e il modo in cui vengono interpretate si trovino spesso nel mezzo. Entrambi i gruppi sostengono di essere i custodi dell'umanità e di rappresentarne i migliori interessi, ma, forse, esiste una componente più umana ed elementare, che ne spiega i contrasti. L'archetipo di Assassino, accogliendo nell'anima la causa della confraternita, è pronto a sacrificarsi per preservare l'individualità e, di conseguenza, l'umanità. Il Templare, invece, soffiofherebbe l'individualismo, preservando la razza umana attraverso il sacrificio altrui.
E' ovvio quindi, come Giunone rappresenti soltanto un nemico comune dei due antagonisti e non un elemento di metamorfosi che porterebbe i Templari a formare delle democrazie trasparenti e responsabili, o gli Assassini a perorare le virtù dei congegni di controllo mentale.
Naturalmente, potrebbero essere entrambi responsabili, sebbene in modo indiretto e inconsapevole, di aver facilitatato la rinascita di Giunone. Le due fazioni vengono entrambe indebolite, in termini di potenza ed eminenza, nel corso della storia. Stando a un'altra interpretazione, Giunone potrebbe avere parzialmente orchestrato queste fluttuazioni storiche, aizzando un gruppo contro l'altro. Gli Assassini vigilano sui Templari e, così facendo, assottigliando le proprie file e sedano le proprie ambizioni, i Templari, invece, escono peridicamente vittoriosi dalle "crociate" che costringono i sopravvissuti della confraternita a tornare di nuovo nell'ombra.
Nel presente, il predominante Ordine dei Templari comanda la Abstergo, una multinazionale in grado di fornire a Giunone delle risorse vitali: un vantaggio, se vogliamo, nella corsa al dominio globale. Invece, la vacillante confraternita, operando in piccoli gruppi sotterranei, fornisce a Giunone i mezzi per guidare Desmond in un momento e luogo ben precisi. Dopotutto, se l'unico ruolo di Connor fosse stato di individuare e recuperare l'amuleto, la sua storia si sarebbe conclusa con un semplice furto e non con l'eliminazione del Templare che era alla disperata ricerca del Grande Tempio.
Desmond è veramente morto?
Per quel che ne sappiamo, il "vero" corpo di Desmond è carbonizzato, senza pulsazioni e pronto a putrefarsi. Così sembra, almeno. Ma esistono delle possibilità che contribuisca ulteriormente alla storia? Questo è tutto da vedere.
L'esistenza continuata del Soggetto 16, o della sua simulazione, dopo la sua morte avvenuta prima degli eventi di Assassin's Creed, lascia pensare che la resurrezione digitale di Desmond non sia affatto impossibile. Durante i tumultuosi eventi del 2012, Templari e Assassini, sembrano possedere entrambi i mezzi per scansionare, registrare e salvare i suoi "dati", indicando, ipoteticamente, che una copia digitale di Desmond potrebbe ricoprire un ruolo futuro.
Considerato ciò che sappiamo sul sesto metodo di salvazione, possiamo ipotizzare che il dispositivo biometrico nella camera interna del Grande Tempio possa eseguire un trasferimento di coscienza e che Desmond esista ora nelle mura dell'edificio: proprio come aveva fatto Giunone migliaia di anni prima.
Quali personaggi di spicco possiamo aspettarci in un futuro episodio?
L'idea della divisione Abstergo Entertainment di compattare i ricordi e venderli ai consumatori della sua tecnologia Animus, offre a Giunone (o ai Templari immuni al suo controllo) un mezzo per accedere a una vasta utenza, potendo così praticare semplice propaganda, revisionismo storico, o piantare "impulsi" segreti della mente di ognuno. Questo aprirebbe quasi di sicuro una nuova distinta parentesi nella guerra tra Assassini e Templari. Se la prima preoccupazione sarà Giunone, è plausibile aspettarsi che Assassini e Templari si cimentino in una corsa disperata per progettare nuove armi per affrontarla. Come sappiamo, Desmond, e i relativi antenati, sono contraddistinti da un'alta concentrazione di DNA della Prima Civilizzazione, che li rende in grado di utilizzare al meglio gli antichi, eppure potenti, congegni a disposizione di Giunone. Il temerario attacco di Desmond alla filiale italiana della Abstergo non fa che palesarlo. Potrebbe essere necessario trovare individui simili, assoldarli e addestrarli con l'Animus per sistemarli all'avanguardia dello scontro. Un'interessante prospettiva di questa guerra è che l'attenzione si focalizzi sui Templari. Sebbene gli Assassini abbiano il vantaggio di possederedelle informazioni esclusive (gli eventi a cui assistono William, Rebecca e Shaun nel Grande Tempio), è possibile che le risorse e l'influenza della Abstergo si rivelino fondamentali nella battaglia contro Giunone.
Ci sono altri modi di interpretare la conclusione della storia?
Dal nostro punto di vista, le ipotesi, indipendentemente da quanto siano spericolate, possono aiutare in qualche modo a placare la nostra voglia di Assassin's Creed fino all'arrivo del prossimo episodio.
Tutte le interpretazioni e ipotesi fatte finora si basano sulla convinzione che il 21 Dicembre sia veramente prevista una devastante eruzione solare che causerebbe un'estinzione di massa sulla Terra, ed è questo a convincere Desmond ad accettare l'offerta di Giunone. Ma se così non fosse? Il punto di forza dei Frutti dell'Eden è di consentire all'utente di mutare la percezione altrui. Ma se le eventuali cause della catastrofe (aurore boreali su larga scala globale, tempeste elettriche, attività sismiche e così via ) fossero soltanto delle illusioni? Se si trattasse di un inganno escogitato da Giunone per assicurarsi che Desmond "faccia la sua parte"?
Nei momenti conclusivi della storia è ovvio come gli effetti vengano avvertiti a livello globale. Eppure, se fosse una semplice allucinazione, significherebbe che Giunone era in grado di influenzare le menti delle masse da prima che Desmond decidesse di accettare la sua proposta. Stranamente, Giunone rivela che il terzo metodo di salvazione studiato consisteva nel trovare un modo di amplificare i poteri suggestivi dei Frutti dell'Eden, "mutando il consenso". Il Grande Tempio era stato ospitato per ospitare tutte e sei le tecnologie. Desmond potrebbe essere in grado di resistere a una sola Mela, ma come se la caverebbe, e questo vale anche per la razza umana, contro un intero frutteto di dispositivi simili?
Lo stesso Desmond (seppur indirettamente) alimenta le possibilità di una "manipolazione di massa" quando spiega il motivo per cui pugnala Lucy. Nella visione futura mostratagli da Giunone, il lancio del satellite Abstergo avviene come da programma nelle ore del 21 Dicembre. Perché, allora, non nota alcun segno della catastrofe e come mai, a questo riguardo, la Abstergo procede con il lancio in un periodo con un'attività solare così stranamente elevata?
Proseguendo con questa interpretazione alternativa, a pensarci, l'intervento di Minerva alla fine della storia è piuttosto preoccupante. Presumendo che la rete di bugie di Giunone sia più fitta di quanto Desmond sospetti, "simulare" l'apparizione olografica di Minerva non sarebbe affatto fuori dalla sua portata. Consideranto che Desmond si trova davanti alla prospettiva di un'apocalisse immediata e irrevocabile, la minaccia di Giunone impallidisce davanti alla conseguenza di rifiutare la sua proposta. Riesaminando il significato delle parole di Minerva, è quasi come se la donna dicesse: "Aspetta! Non aiutarla! E' il minore dei mali!". Se è una tecnica per eliminare qualsiasi dubbio in sospeso, si tratta certamente di un piano veramente astuto.
- Jayden