Penso sia una questione di gusti. Io ho amato molto la caratterizzazione di questo Assassino freddo e schivo,ma allo stesso tempo così pieno di se e presuntuoso per le sue grandi abilità che si fa odiare da tutti. Anche la sua crescita interiore con questo continuo ricerca di verità che hanno indotti dubbi e ribellione nella sua mente,mentre tutti sono pedine di Al Mualin e quindi induce anche un messaggio di andare oltre i limiti dell'informazione e di ciò che ci danno a credere,ma che bisogna avere una visione personale delle cose e non agire e pensare come ci comandano. Infine la comprensione dei suoi errori,ribellarsi agli ordini non per presunta superiorità ma per la propria visione delle cose. La sua stessa storia,cresciuto in un vero e proprio culto,circondati da quella di una setta,mi ha affascinato molto.
Tutto questo in Assassin's Creed 1,in Reveletions potrei aprire pure un'altra parentesi.
Anche Ezio ha un suo spessore e crescita molto interessante (dopotutto noi vediamo 30 anni della sua vita già solo in AC2) e anche il suo spessore di certo non è meno curato e nemmeno meno originale,ma di certo Altaìr secondo i miei gusti personaggi è il personaggi che mi piaciuto di più.