PS4 Assassin's Creed: Origins

  • Autore discussione Autore discussione Jack 95
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Daje. :sisi:

Sì, come sazia AC Origins lo fanno in pochi. Io avevo finito Origins a fine gennaio ma non farò Odyssey fino a 2021 inoltrato. :nono:

 
Daje.

 
Sì, come sazia AC Origins lo fanno in pochi. Io avevo finito Origins a fine gennaio ma non farò Odyssey fino a 2021 inoltrato.
Mamma mia è proprio vero! Ora sono a trenta ore ma penso sempre all'Egitto
è una droga. Un open world non mi prendeva così dai tempi di Horizon zero dawn. Davvero ben fatto!

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Ciao a tutti, questo pack è un buon acquisto? Il prezzo è davvero buono per due giochi. Qualcuno lo ha?
Odissey non l'ho giocato ma Origins é splendido, io ti direi di sì. Non so se ha i DLC ma comunque parliamo di 17.50€ a gioco, una miseria. E i DLC li scontano spesso a poco

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Ciao a tutti, questo pack è un buon acquisto? Il prezzo è davvero buono per due giochi. Qualcuno lo ha?
Per me si.

Poi fai caso, come dice AT-33, che se ti interessano i DLC li scontano spesso, sopratutto il SP di Odyssey

Io ho preso la Gold di ACOrigins a 36 l'anno scorso e giocato e finito circa due mesi fa e mi ha pienamente soddisfatto :ivan:

 
Ultima modifica da un moderatore:
L'ho appena finito il gioco base in circa 65 ore facendo tutte le primarie e secondarie e sbloccando il 70 percento dei trofei

Gli darei massimo un 7,5......si lascia giocare ma e un gioco che fa tutto in maniera poco più che sufficiente......c'è una ripetitività di fondo nella struttura pazzesca

Quando lo finisci ti lascia poco e nulla ,e' un buon passatempo. 

Ma e' anni luce da prodotti come the witcher 3...per fortuna lo presi 2 mesi fa a 15 euro.

 
L'ho appena finito il gioco base in circa 65 ore facendo tutte le primarie e secondarie e sbloccando il 70 percento dei trofei
 
Gli darei massimo un 7,5......si lascia giocare ma e un gioco che fa tutto in maniera poco più che sufficiente......c'è una ripetitività di fondo nella struttura pazzesca
Quando lo finisci ti lascia poco e nulla ,e' un buon passatempo. 
Ma e' anni luce da prodotti come the witcher 3...per fortuna lo presi 2 mesi fa a 15 euro.
 
Ti dò un consiglio, non toccare neanche con un dito Odyssey allora
 
L'ho appena finito il gioco base in circa 65 ore facendo tutte le primarie e secondarie e sbloccando il 70 percento dei trofei
 
Gli darei massimo un 7,5......si lascia giocare ma e un gioco che fa tutto in maniera poco più che sufficiente......c'è una ripetitività di fondo nella struttura pazzesca
Quando lo finisci ti lascia poco e nulla ,e' un buon passatempo. 
Ma e' anni luce da prodotti come the witcher 3...per fortuna lo presi 2 mesi fa a 15 euro.
 
Buongiorno, io l'ho patinato con 89 ore e 53 minuti all'attivo. A me è sembrato un bel gioco, non un capolavoro però mi ha preso. Lascio stare Odyssey, come mi era stato consigliato in precedenza. Non giocavo un assassin’s creed dal primo secondo me, è stato piacevole alla fine.

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Non l'ho ancora iniziato e non lo farò a brevissimo: il season pass scontato ma a scatola nera, ne val la pena? Poi, domanda originale: se doveste iniziare questo ed Horizon, quale iniziereste per primo e perché?

 
Non l'ho ancora iniziato e non lo farò a brevissimo: il season pass scontato ma a scatola nera, ne val la pena? Poi, domanda originale: se doveste iniziare questo ed Horizon, quale iniziereste per primo e perché?
Origins e Odyssey hanno un’impostazione diversa rispetto agli AC a cui sei abituato e penso proprio che in proporzione al giocato annoverino un numero minore di cutscenes o una diminuzione della loro durata (forse quest’ultimo è un “dettaglio” più rilevante di quel che sembra). Per questo motivo e per il fatto che sono titoli molto longevi (ancor più se ti lasci andare al completismo sfrenato :asd: ), io per il momento lascerei perdere il season pass, che tanto puoi sempre recuperare in seguito approfittando delle offerte che sicuramente si ripresenteranno, e proverei a stabilire innanzitutto se la piega presa dalla serie e soprattutto da questo primo esempio della sua applicazione ti piace abbastanza da desiderare di tornare nel suo mondo dopo l’ending. In pratica ti sto consigliando cautela al contrario di come ho agito io. :rickds: Per fortuna le espansioni di Origins non mi hanno deluso anche perché sono stato letteralmente ammaliato dalla ricostruzione dell’Antico Egitto, come ho più volte ribadito un po’ ovunque. Aggiungi che, a differenza di Odyssey in cui ho avuto un po’ di amaro in bocca, l’avventura di Origins si chiude dignitosamente nel gioco base. Il primo DLC, nonché il mio preferito con poco distacco (anche se il secondo si riprende sul finale quando i nodi vengono al pettine), qualora ti piacessero trama e personaggi del gioco base ti potrà deliziare con un corollario discretamente emozionante ma appunto non indispensabile, mentre il secondo DLC, pur essendo, fra i due, il più lussureggiante, fantasy mitologico ed estroso come ambientazioni, personaggi e apparizione di alcuni nuovi nemici e boss (quindi probabilmente la spunta sul mero gameplay), è anche quello che nel complesso considero narrativamente ed emotivamente più slegato dal resto e quindi meno impattante in questo senso.

Quanto al secondo dubbio che hai sollevato, tra i due penso che Horizon richieda un investimento di tempo inferiore. Se hai voglia di cimentarti con un combat system più originale, che funziona meglio e, per forma e dimensioni, un design piuttosto clamoroso di ciò andrai ad affrontare con esso, allora ti direi Horizon. Le ambientazioni sono entrambe magnifiche ma quella di Origins è più viva e popolata per ovvie ragioni. La protagonista di Horizon secondo me si regge su una caratterizzazione più scialba rispetto a quello/i di Origins, ma si muove all’interno di un mondo post apocalittico sci-fi abbastanza inusuale, per quanto ne sappia, in ambito vg, che può esercitare un grande fascino. Credo che i passaggi chiave nella narrativa di Horizon, dal momento che esso punta più in alto, si facciano attendere leggermente di più ad ogni intervallo, inoltre il modo in cui ne fruisci potrebbe sembrarti anticlimatico. Essa (la narrativa di Horizon) - guarda caso, nel confronto che mi chiedi, proprio come quella di AC - si articola in due piani (passato e presente), ma se in Origins quello di gran lunga migliore occupa il 95%-98% del gioco e anzi risulta, senza prenderci in giro, praticamente il suo unico focus, al contrario Horizon occupa una quantità di tempo non indifferente con vicende che potrebbero sembrarti sottotono e poco interessanti rispetto alla fame di conoscenza che, se ti coinvolge, avrai dell’altro piano, causando un senso di eccessivo annacquamento e tediosa impazienza. Non c’è da temere che un buon (nella peggiore delle ipotesi discreto) contenuto da dissotterrare non ci sia e che le risposte non arrivino, soltanto tieni conto che potrebbero farlo con un ritmo e una modalità dotati, a seconda dei punti di vista, di poco mordente, percezione, questa, che può essere anche frutto di un’aspettativa legata a presentazioni scoppiettanti di ciò che deve essere rivelato, quindi personale. Per finire, non ne sono sicuro perché il ricordo di quelle di Horizon è maggiormente sbiadito, ma penso che nelle sidequests se la cavi un po’ o semplicemente meglio Origins.

 
@Fusenr, splendidamente soddisfacente leggerti. Il dettaglio rilevante di cui parli, dalle premesse, entro un certo limite e contando quelle che poi sono le singole specifiche situazioni, potrebbe incastrarsi positivamente con i miei gusti attuali, forse decisamente evoluti rispetto ai tempi dei trascorsi con gli Assassin's Creed di cui ti parlavo, e che dopo Unity avbandonai. Ci tengo a sottolineare che Unity ai tempi mi piacque, soprattutto per Parigi, e l'abbandono fu dovuto ad altro. Esiste ancora però in me un certo fascino per quella sensazione "di essere lí" che gli AC ti danno (o quantomeno mi hanno dato). 

Tranne nel sapere che vi siano meccaniche da RPG, sono totalmente cieco a riguardo dei nuovi titoli, ed è meglio che sia cosí, visto che sento di divertirmi molto di piú nello scoprire da me.

Con motivazioni più approfondite, hai confermato la mia scelta "post-cronologica" sul come e quando giocarli di cui abbiamo parlato in PM, ed ha effettivamente senso che rimanga quella, valutando al massimo eventuali sconti a gioco inoltrato.  

 
splendidamente soddisfacente leggerti.
Wow lo considero un grande complimento, ti ringrazio.

Esiste ancora però in me un certo fascino per quella sensazione "di essere lí" che gli AC ti danno (o quantomeno mi hanno dato). 
Sono quasi sicuro che su questo non resterai deluso.

Con motivazioni più approfondite, hai confermato la mia scelta "post-cronologica" sul come e quando giocarli di cui abbiamo parlato in PM, ed ha effettivamente senso che rimanga quella, valutando al massimo eventuali sconti a gioco inoltrato.  
E mentre scrivevo non ci stavo neanche pensando, comunque yep.

Tranne nel sapere che vi siano meccaniche da RPG, sono totalmente cieco a riguardo dei nuovi titoli, ed è meglio che sia cosí, visto che sento di divertirmi molto di piú nello scoprire da me.
In linea generale non sapere a cosa vai incontro aumenta il rischio di ricevere spiacevoli sorprese, ma a volte non c’è tempo per la cautela (cit. Interstellar), a costo di svenire sui comandi, perché si vuole provare l’ebbrezza del salto nel buio illuminando l’ambiente con la sola luce della propria torcia. Quindi lo trovo condivisibile anche come reazione di naturale rigetto verso il comportamento di un’industria che spesso risponde abbondantemente ad un pubblico sempre più avido di informazioni a doppio taglio. Con alcune eccezioni relative a specifici tipi di informazioni che valuterei in disparte, a me personalmente capita di soppesare pro e contro della questione per timore di capitolare come il tizio alla fine del video quando poi dovrò iniziare de facto il gioco.





Cioè per timore di accasciarmi a terra già pericolosamente vicino ad essere saturo dell’argomento e ricolmo di aspettative pronte ad essere stravolte ancor prima di cominciare, col sopraggiungere di un senso di nausea dopo essermi scolato intere bottiglie di speculazione ricorsiva e dettagliata. In questa particolare sezione del forum una tale disposizione d’animo potrà sembrare un’eresia guastafeste, ma è più forte di me, nonostante i reiterati tentativi di cambiarla o superarla ho capito che non provo grande stimolo e gusto a discutere troppo a lungo su qualcosa che resta pur sempre confinato al reame dell’ipotetico, del possibile, del probabile (infatti, se ci penso, quando mai l’ho fatto ad esempio per libri e film… mai, appunto, o perlomeno non ai livelli con i quali qui si riempiono certi topic prima dell’uscita dei rispettivi giochi  :asd: ), invece ne provo molto di più nell’analizzare il prodotto cercando il confronto di opinioni dopo averne avuto esperienza. In questo caso sì che la sensazione di uscirne arricchito (e speranzosamente arricchire) è decisamente più tangibile.

Tornando alle tue domande: nonostante la premessa secondo cui è comunque complicato (leggasi anche forzato) paragonare la storia dei due giochi in quanto appartengono a generi diversi e dunque sarebbe come provare ad eseguire la stessa operazione tra quella di un romanzo storico* e quella di un romanzo di fantascienza, tuttavia per evitare di essere frainteso riguardo lo svolgimento della trama di Origins volevo rettificare che anch’esso pecca di puntualità, ma quando ho detto che questa dilazione (o ritardo, o eccessivo centellinare) potrebbe risultare più gravosa in Horizon stavo portando avanti un ragionamento basato su un divario di partenza inerente l’allestimento di un palco per la recita che sarebbe appunto più sontuoso nel gioco dei Guerrilla. Penso cioè al fatto che il mistero che esso racchiude sia onnicomprensivo nei confronti del suo universo narrativo, sollevando domande imponenti come quelle che seguono. Perché il pianeta è nello stato in cui si trova? “Chi ha ucciso il mondo?” (cit. Mad Max: Fury Road). Insomma, si sente che l'entrata degli attori su un palco di questa levatura (e responsabilità) è invocata a gran voce, ed è una voce il cui volume, in proporzione, supera i decibel di quella udibile in Origins.

*Infatti RIP collante fantascientifico fra i capitoli di AC che nel caso di Origins quasi neanche conteggio perché ormai pare abbandonato alla deriva, in mano ad un gruppo di svergognati che lo trattano pigramente come se fosse un elemento fantasy.

In Origins, dopo aver apparecchiato bene la tavola, il corpo centrale, con l’eccezione di alcuni paragrafi più intensi e trascinanti, entro certi limiti si appiattisce. L’intreccio, inquadrato da lontano ovvero in estrema sintesi, diventa alquanto lineare, perciò a quel punto secondo me quanto e come possa materializzarsi il potenziale gradimento personale risulta dipendere e affidarsi maggiormente ai singoli personaggi che incontri, che ti accompagnano o che ritornano, siano essi vicini o lontani, amici o nemici, e alla bellezza del setting nelle sue varie declinazioni e realtà locali (naturalistiche, architettoniche, sociali, storicopolitiche, etc). Dopodiché il gioco decolla definitivamente raddensandosi succoso nel momento in cui si avvia verso la parte finale. Spero di non aver detto troppo, ma al posto tuo non mi preoccuperei di essermi anticipato un vago schema da presumere sia ormai prevedibile perché sono pur sempre e solo mie impressioni, non caratteristiche accertate. Anzi, il mio suggerimento in merito è quello di lasciarti tutto bellamente alle spalle nel momento in cui avvierai per la prima volta il gioco.

 
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Il 21/9/2020 alle 17:22 , Fusenr ha scritto:

In linea generale non sapere a cosa vai incontro aumenta il rischio di ricevere spiacevoli sorprese, ma a volte non c’è tempo per la cautela (cit. Interstellar), a costo di svenire sui comandi, perché si vuole provare l’ebbrezza del salto nel buio illuminando l’ambiente con la sola luce della propria torcia. Quindi lo trovo condivisibile anche come reazione di naturale rigetto verso il comportamento di un’industria che spesso risponde abbondantemente ad un pubblico sempre più avido di informazioni a doppio taglio. Con alcune eccezioni relative a specifici tipi di informazioni che valuterei in disparte, a me personalmente capita di soppesare pro e contro della questione per timore di capitolare come il tizio alla fine del video quando poi dovrò iniziare de facto il gioco.


Sarà che la natura del curioso è quella di esplorare masochisticamente per anche il solo gusto di farlo, a prescindere che nel luogo ci sia cibo con cui sopravvivere o bacche velenose, sarà che è pur vero che la Tomba dei Giganti, senza aver coscienza di essa, può lasciare spiacevoli ricordi, sarà che siam tutti diversi ma allo stesso tempo uguali nelle diversità. Il confine tra analisi e pensiero su ciò lo vedo sfumato e complesso: nella ricetta dell'ingurgitatore di speranza -l'hype- ci si può accorgere di come ci possa essere un pizzico di transcendenza di fattori puramente sociali e di community, per quanto virtuali, di tendenze vouyeristiche insite nella natura dell'essere umano. Il minestrone è comunque liquido, e per quanto riesca a scrutarne i componenti, resta un melting pot divertente da provare a capire. 

Dal canto mio, penso che il tutto dipenda in modo parecchio specifico dal singolo elemento di analisi anche all'interno della stessa categoria, e che sia più razionale chiedersi per qualche secondo se, a seconda del caso, sia meglio sapere o non sapere. La conoscenza è tra le risorse più forti che abbiamo nell'arsenale dell'essere adulti, e nel caso specifico, parlando di videogiochi, per quanto essi possano a volte avvicinarsi tremendamente ad esperienze arricchenti, restan comunque un elemento assolutamente non importante e -forse purtroppo!- marginale della vita dell'adulto "sano", scritto tra virgolette perchè si potrebbe intraprendere una discussione enorme sul vero significato del termine. Utilizzerò una morale banale, ma può darsi che godermi un intrattenimento senza aver letto il Corriere come fanno i veri adulti..forse mi fa tornare bambino ed apprezzare di conseguenza l'intrattenimento stesso in modo più puro.

 
Sarà che la natura del curioso è quella di esplorare masochisticamente per anche il solo gusto di farlo, a prescindere che nel luogo ci sia cibo con cui sopravvivere o bacche velenose, sarà che è pur vero che la Tomba dei Giganti, senza aver coscienza di essa, può lasciare spiacevoli ricordi, sarà che siam tutti diversi ma allo stesso tempo uguali nelle diversità. Il confine tra analisi e pensiero su ciò lo vedo sfumato e complesso: nella ricetta dell'ingurgitatore di speranza -l'hype- ci si può accorgere di come ci possa essere un pizzico di transcendenza di fattori puramente sociali e di community, per quanto virtuali, di tendenze vouyeristiche insite nella natura dell'essere umano. Il minestrone è comunque liquido, e per quanto riesca a scrutarne i componenti, resta un melting pot divertente da provare a capire. 

Dal canto mio, penso che il tutto dipenda in modo parecchio specifico dal singolo elemento di analisi anche all'interno della stessa categoria, e che sia più razionale chiedersi per qualche secondo se, a seconda del caso, sia meglio sapere o non sapere. La conoscenza è tra le risorse più forti che abbiamo nell'arsenale dell'essere adulti, e nel caso specifico, parlando di videogiochi, per quanto essi possano a volte avvicinarsi tremendamente ad esperienze arricchenti, restan comunque un elemento assolutamente non importante e -forse purtroppo!- marginale della vita dell'adulto "sano", scritto tra virgolette perchè si potrebbe intraprendere una discussione enorme sul vero significato del termine. Utilizzerò una morale banale, ma può darsi che godermi un intrattenimento senza aver letto il Corriere come fanno i veri adulti..forse mi fa tornare bambino ed apprezzare di conseguenza l'intrattenimento stesso in modo più puro.


Sono tentato di rispondere semplicemente: culo.

No, scherzo.

E quello a cui parte la vena sarei io? xd

Dal modo in cui hai scritto l’inizio pensavo che la Tomba dei Giganti fosse una citazione letteraria, poi ho realizzato. :asd: In BB2 voglio un boss chiamato “Hype, l’ingurgitatore di speranza”. :sisi:

fattori puramente sociali, per quanto virtuali, di tendenze vouyeristiche insite nella natura dell'essere umano.
Chiaro, almeno finché non introduci il vouyerismo, con il quale nel contesto non riesco più a seguirti. Io ho comunque detto “discutere troppo a lungo”, poi anche a me capita di partecipare volentieri, solo con minore assiduità. Ma questo dipende anche dal tempo a disposizione, da come si vive l'interesse e da come viene mentalmente percepito in base a ben altre priorità.

parlando di videogiochi, per quanto essi possano a volte avvicinarsi tremendamente ad esperienze arricchenti,
Aspetta, quando ho parlato di “arricchirsi” intendevo dire unicamente che scambiare opinioni su un gioco può aiutarmi a capirlo più a fondo e quindi ad averne un’idea migliore al di là dei miei gusti personali. Non che non pensi che esistano esempi arricchenti nel senso a cui ti riferisci, semplicemente in quella frase non mi stavo occupando dell’argomento. Mentre il lato sociale, benché virtuale, lo davo per scontato, ma è lungi da me pensare che hai detto una cosa banale.

 
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....raga una domanda nabba:
ho iniziato da pochissimo il gioco e vorrei sapere se ad oggi è possibile avere l'armatura di Anubis, ho letto su internet che era ottenibile solo da eventi comunitari online, mi confermate? non c'è proprio nessun metodo alternativo?

Ho preso il gioco a tre quattro mesi dal D1 ma l'ho giocato solo ora perchè m'ero fissato di finire prima il Black Flag e poi passare ad Origins, ma questi sono giochi infiniti e capendo sarebbero passati altri anni ho iniziato sto Origins finalmente
mi pento un po' di averlo cominciato solo ora :asd:
 
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