PS4 Assassin's Creed: Syndicate

  • Autore discussione Autore discussione Jack 95
  • Data d'inizio Data d'inizio
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Io quando giocavo a Unity non ho trovato nulla che mi ricordasse un Arkham, tant'é vero che quando tornavo a rigiocare a Batman, mi trovavo spaesato dopo ore passate a giocare ad AC.Di sicuro, quello che non vorrei é che copiassero da Batman perché mi stanno sulle palle i giochi che partono con un identità e poi si trovano a rimetterla in gioco copiando da altri titoli.

AC va bene così com'é, sono gli utenti che lo comprano e che si aspettano qualcosa che non é il vero problema.

Ne hanno fatti tanti e tutti simili tra di loro, che per me é un enorme pregio perché lo metti su e ti senti a casa.

L'unico problema é che ne hanno fatti veramente tanti. Troppi. Ne avessero fatti 4, al massimo, non ci sarebbero le solite discussioni...
Infatti, dovrebbero creare uno stealth originale //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

il discorso che fai tu sull'identitá andava bene nel caso di una trilogia, come fatto con prince of persia: poccoli miglioramenti capitolo dopo capitolo.

Qui siamo al decimo. O mi rinnovano totalmente il gameplay (animazioni, reattivitá dei comandi, IA migliorata ecc) o devono chiudere la saga. Non devono stravolgere il gioco, bastano modifiche mirate ed una cura che difficilmente puoi trovare in un prodotto che esce sempre lo stesso periodo annualmente.

perché magari tu ti senti a casa a giocare un AC dopo l'altro, io mi sento preso in giro invece...

anche se devo ammettere che unity, giocato con aspettqtive 60 km sotto zero, mi sta comunque intrattenendo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif ma erano anche 2 anni che non toccavo un AV

 
Infatti sono troppi capitoli. Il problema é quello.

Io poi parlo perché non ho comprato e giocato tutti i titoli della serie. Ho giocato ad AC1, AC2, AC3 e Unity. A distanza di anni l'uno dall'altro perché sennò diventavo matto.

 
Una domanda: le sfide opzionali quando si va a caccia di templari(tipo quella di uccidere due fratelli con un doppio assassinio)vengono conteggiate nella percentuale di completamento?
valgono per quella di completamento delle secondarie, ma se ti riferisci al trofeo conta solo la percentuale delle missioni principali //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
ma non è un gioco difficile infatti,come AC non lo è mai stato,ma ricordando il combat system come me lo ricordavo io ,cioè AC Revelation,il miglioramento c'è e anche il livello di sfida si è alzato,poi lungi da me dire che sia un gioco difficile,ma negli AC dove ero rimasto io era impossibile proprio morire,veniva difficile anche restando fermo a non fare nulla,il contrattacco era fatale sempre per chiunque,ora per lo meno ci sono 3 diversi tipi di contrattacco e comunque è tutto molto più veloce,già questo non è poco...
E comunque sia ho notato che un approccio stealth ha senso per lo meno nelle missioni che ho fatto sinora può dare i suoi vantaggi...negli altri AC non era così lo stealth era uno specchietto per le allodole messo li e basta,ora un minimo di senso effettivo lo guadagna...

Ho notato poi che salendo di livello i bonus che si ricevono sono fatti un pò a cavolo facilitandosi le cose e basta(tipo maggior tempo di attesa per effettuare un contrattacco) infatti sta cosa non mi piace e potevano mettere dei bonus meno binbominkiosi...

Però detto e considerato tutto questo ribadisco che per l'idea che avevo io di AC(cioè una saga completamente adagiata sugli allori) dei migliroamenti ci sono stati invece nel corso degli anni e sono tangibili,e Syndacate per ora mi pare un capitolo gradevole e divertente.

Poi Assassin's Creed non avrà mai il livello di sfida di un Dark Souls,ma questo mi pare ovvio.
Dopo una decina di ore di gioco posso dire che concordo con te, alla fine hanno limato quei difetti che andavano a rovinare l'esperienza di gioco complessiva (rispetto ad unity), ed era evidente un po' a tutti da quanto emergeva nelle varie recensioni. Ora finalmente, come tu sottolinei, la fase stealth ha un senso (e un tasto specifico per entrarci) e una missione il più delle volte può essere affrontata a viso aperto o senza dare nell'occhio. E' anche tutto più fluido nei vari spostamenti, ora i pg fanno quasi sempre (diciamo il 90%) delle volte quello che uno ha in testa, per non parlare del rampino che è stata una bella innovazione per la serie. A questo punto manca solamente la possibilità di scegliere il livello di sfida, introducendo una modalità hard con annesso obbiettivo qualche deluso potrebbe tornare ad acquistare il gioco.

 
Ultima modifica:
Sequenza 7. La storia non decolla mai. Ok è meglio di Unity ma davvero non capisco perché abbiano trasformato le vicende di Templari e Assassini in una commediola. Ricordo ancora i dialoghi aulici tra Altair e Al Mualin, le musiche e l'atmosfera unica che creava il primo AC. Lì, gli Assassini, sembravano davvero una setta religiosa! Bei tempi.

 
Sequenza 7. La storia non decolla mai. Ok è meglio di Unity ma davvero non capisco perché abbiano trasformato le vicende di Templari e Assassini in una commediola. Ricordo ancora i dialoghi aulici tra Altair e Al Mualin, le musiche e l'atmosfera unica che creava il primo AC. Lì, gli Assassini, sembravano davvero una setta religiosa! Bei tempi.
Sotto questo punto di vista, si sente più di ogni altra cosa la commercializzazione della serie :kep88:

 
Sequenza 7. La storia non decolla mai. Ok è meglio di Unity ma davvero non capisco perché abbiano trasformato le vicende di Templari e Assassini in una commediola. Ricordo ancora i dialoghi aulici tra Altair e Al Mualin, le musiche e l'atmosfera unica che creava il primo AC. Lì, gli Assassini, sembravano davvero una setta religiosa! Bei tempi.
Non ti aspettare che ingrani perchè resta sullo stesso ergistro fino all'ultimo minuto. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Sequenza 7. La storia non decolla mai. Ok è meglio di Unity ma davvero non capisco perché abbiano trasformato le vicende di Templari e Assassini in una commediola. Ricordo ancora i dialoghi aulici tra Altair e Al Mualin, le musiche e l'atmosfera unica che creava il primo AC. Lì, gli Assassini, sembravano davvero una setta religiosa! Bei tempi.
Sì, ma che palle con 'sti discorsi aulici fra Al Mualim e Altair. La state a tirare sin dal primo capitolo con 'sta storia! :rickds:

Gli Assassini e i Templari cambiano a seconda del periodo, non sono sempre gli stessi. Non mi sembra che nella saga di Ezio si respirasse la stessa aria del primo (e meno male! Altrimenti addio coerenza storica), non mi sembra che nei successivi si respirassero "arie simili".

Non potete prendere sempre a paragone quei dialoghi fra Al Mualim e Altair che erano coerenti con il periodo storico in cui vivevano. Che diavolo di discorsi filosofici e aulici possono piazzarvi durante la rivoluzione industriale? O anche in Black Flag, nel pieno dell'Era della Pirateria dove la massima espressione era un rutto dopo una bevuta di rum e grog?

L'età medievale fu alta, soprattutto in Terra Santa, perchè politica e religione andavano molto di più a braccetto e vigeva la filosofia dell'uomo molto più vicino a ***, l'idea della perfezione umana e del'antropocentrismo. Mi sembra logico che con il cambiare delle epoche cambino gli atteggiamenti. Templari e Assassini sono sette formate da uomini che subiscono l'influenza del loro periodo storico pur mantenendo determinate basi.

Perdona lo sfogo, non è per te. Ma davvero, sempre a leggere 'sti discorsi fra Al Mualim e Altair, ogni volt. Neanche se fossero chissà quali discorsi aulici, santo cielo :rickds: Prendete un Anselmo d'Aosta qualsiasi o Tommaso d'Aquino, così da aprirvi davvero la mente, e non qualche discorso banaletto (ben costruito per carità) di un videogioco :nfox:

 
Ultima modifica da un moderatore:
Bè di discorso aulico se ne può fare un'infinità per la rivoluzione industriale: tutto il periodo del 700 e 800 è attraversato da una vera rivoluzione, soprattutto in inghilterra, nei modi di vivere e pensare delle persone: il 700 ad esempio è il secolo delle contraddizioni visto che il razionalismo tipico dell'illuminismo è accompagnato dal romanticismo e le due cose si fondo in un tutt'uno tanto da spostare l'attenzione tutta sull'uomo che è al centro di tutto. Non solo, proprio per la rivoluzione industriale l'uomo ha un cambio di pensiero eccezionale in questo periodo, si passa da una visione immobile e statica della società in cui l'artista si affida alla conoscenza dei suoi simili per spiegare il mondo ed imita la natura in quanto eterna (principio della razionalità naturale) ad un mondo in cui tutto è in divenire, flessibile in movimento. Altro chè se non si può parlare di filosofia e discorsi aulici, non a caso viene definita età neoclassica o agustea, tutti i classici dai filosofi elle opere vengono riletti rielaborati e adattati al nuovo pensiero.

Se non fanno nemmeno accenno a gente come johnson, goldsmith, addison, swift, defoe ecc o ai numerosi giornali (the tatler, the spectator ecc) o le house coffe allora è un fallimento totale, altro che discorsi aulici si potevano fare.

 
Bè di discorso aulico se ne può fare un'infinità per la rivoluzione industriale: tutto il periodo del 700 e 800 è attraversato da una vera rivoluzione, soprattutto in inghilterra, nei modi di vivere e pensare delle persone: il 700 ad esempio è il secolo delle contraddizioni visto che il razionalismo tipico dell'illuminismo è accompagnato dal romanticismo e le due cose si fondo in un tutt'uno tanto da spostare l'attenzione tutta sull'uomo che è al centro di tutto. Non solo, proprio per la rivoluzione industriale l'uomo ha un cambio di pensiero eccezionale in questo periodo, si passa da una visione immobile e statica della società in cui l'artista si affida alla conoscenza dei suoi simili per spiegare il mondo ed imita la natura in quanto eterna (principio della razionalità naturale) ad un mondo in cui tutto è in divenire, flessibile in movimento. Altro chè se non si può parlare di filosofia e discorsi aulici, non a caso viene definita età neoclassica o agustea, tutti i classici dai filosofi elle opere vengono riletti rielaborati e adattati al nuovo pensiero. Se non fanno nemmeno accenno a gente come johnson, goldsmith, addison, swift, defoe ecc o ai numerosi giornali (the tatler, the spectator ecc) o le house coffe allora è un fallimento totale, altro che discorsi aulici si potevano fare.
Ho capito, ma se volessi un titolo filosofico, mi butterei su un libro di filosofia e non su un gioco! :rickds:

Ogni periodo storico ha un suo corrispettivo filosofico. Tanto per dirne una, il periodo rinascimentale è forse il punto più alto toccato nella storia umana assieme all'Illuminismo, ma non mi sembra che durante Assassin's Creed II e Brotherhood si siano toccati temi filosofici o aulici. Anzi, abbiamo gustato dello splendore rinascimentale attraverso le opere d'arte, le invenzioni di Leonardo ed il decadimento della società attraverso il dominio dei Borgia. E tutto questo nonostante nel pieno rinascimento vi fosse un esplosione di forti pensatori oltre che di artisti.

Syndicate si basa sulla RIVOLUZIONE INDUSTRIALE, quindi sfruttamento capitalistico, espansione industriale su larga scale, lo schiavismo moderno e soprattutto l'alba della società consumistica. Il gioco doveva mostrare questo e c'è perfettamente riuscito!

Assassin's Creed gioca molto sul tratto caratteristico delle epoche che noi andiamo a visitare attraverso l'Animus. Ovvio che in un periodo fortemente religioso e antropocentrico come il medioevo, e soprattutto le Crociate in Terra Santa, discorsi come quelli di Al Mualim e Altair fossero molto coerenti e frequenti per il loro periodo storico. Ma non mi aspetto certo di ritrovarmi 'sti discorsi in ogni epoca santo cielo :rickds::rickds:

Se non fanno nemmeno accenno a gente come johnson, goldsmith, addison, swift, defoe ecc o ai numerosi giornali (the tatler, the spectator ecc) o le house coffe allora è un fallimento totale, altro che discorsi aulici si potevano fare.
Ma Assassin's Creed è un gioco che si affaccia principalmente alle masse, che forse a malapena conosce gente come Marx, Dickens e Darwin. Forse la stragrande maggioranza non sa nemmeno chi sia Conan Doyle nel DLC di Dreadful Crimes tanto per dirtene una //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Figurarsi se si possono permettere di citare tutto quello che dici te //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
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Ma secondo me non è tanto il fatto che i discorsi debbano essere aulici o colti, ma semplicemente più profondi.

Basta con queste storielle banali e prevedibili, quella del primo capitolo era una bella storia che faceva della lotta tra assassini e templari il suo cuore, potevi davvero sentirti parte di un conflitto molto più grande di te, un conflitto non solo di uomini ma anche e soprattutto di idee.

Ora queste idee sono diventate delle barzellette, il credo neanche esiste più, la ritualitá degli ordini, non c'è più niente. È un peccato, perchè era quella l'identitá di Assassin's Creed

Inviato dal mio Nexus 5

 
Io non ho ancora giocato syndicate e ho finito solo unity,ma devo dire che su AC III do ragione a chi dice che la parte iniziale pesa troppo,io lo droppai per la noia mortale anche quando diventi assassino con connor,veramente uno schifo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
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il credo neanche esiste più, la ritualitá degli ordini, non c'è più niente. È un peccato, perchè era quella l'identitá di Assassin's Creed
Lasciando perdere la saga di Ezio, in ACIII l'Ordine non esisteva più nelle Americhe, quindi mi sembra logico che la ritualità sia sparita, ma i principi del Credo sono rimasti... o comunque Achille ha cercato di ricordarli a Connor, che fondamentalmente ha sempre fatto di testa sua. In Black Flag vediamo Edward diventare un Assassino alla fine del titolo (in maniera ufficiosa), ma anche lì il Credo esiste eccome (anzi, gli Assassini caraibici sembrano seguire quasi fedelmente e alla lettera le parole di Altair), e Assassini come lo stesso Kidd si dimostrano molto saggi e avveduti. In Rogue e Unity praticamente siamo all'interno della Confraternita nel vero senso della parola, e in Unity vediamo anche tutta la ritualità connessa quando Arno deve entrare a far parte dell'Ordine, con i tre principi del Credo che vengono ribaditi. In Syndicate, dopo tantissimo tempo, siamo già Assassini formati e cresciuti nella Confraternita, quindi va da sè che la ritualità non venga mostrata ma vengono fatti saldi i principi del Credo.

Anche in questo caso non capisco di cosa vi lamentate :morristend: Il primo AC aveva un'aura mistica, profondamente religiosa e settaria. Partendo dal concetto che quello era il primo gioco, e molte idee erano in embrione (il primo AC all'inizio doveva quasi nascere come prequel di Prince of Persia per chi non lo sapeva), tutta l'atmosfera che si respirava in quel gioco era coerente con il periodo storico affrontato. Per quanto lo si voglia infilare per forza in ogni epoca, è inevitabile che con il cambio di quest'ultima cambino anche le atmosfere e determinati atteggiamenti delle stesse sette visto che sono formate da uomini, e gli uomini, inevitabilmente, vengono influenzati con il cambiare dell'epoca.

 
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Ma secondo me non è tanto il fatto che i discorsi debbano essere aulici o colti, ma semplicemente più profondi.Basta con queste storielle banali e prevedibili, quella del primo capitolo era una bella storia che faceva della lotta tra assassini e templari il suo cuore, potevi davvero sentirti parte di un conflitto molto più grande di te, un conflitto non solo di uomini ma anche e soprattutto di idee.

Ora queste idee sono diventate delle barzellette, il credo neanche esiste più, la ritualitá degli ordini, non c'è più niente. È un peccato, perchè era quella l'identitá di Assassin's Creed

Inviato dal mio Nexus 5
Però è in linea con la natura dell'uomo che col passare del tempo alcune tradizioni si perdono o si modificano, un esempio banale un cristiano cattolico prima il venerdi digiunava ora il divieto è non mangiare carne e magari non tutti lo rispettano e puoi affermare che quegli individui non siano cristiani? ovviamente no, in AC questa perdita di tradizioni in parte ci viene spiegata nel codice scritto da Altair, in parte da Achille quando consegna le lame celate a Connor, "un tempo per queste cose c'era una cerimonia ma ne io ne tu badiamo a queste cose", quello che voglio dire è che l'obiettivo degli assassini è rimasto lo stesso da millenni non è cambiato pertare la libertà dall'oppressione templare quello che si è perso nel tempo è la cerimonia ma il credo è rimasto quello viene anche ricordato in unity in cui vediamo l'iniziazione di arno, quindi possiamo dire che ai tempi di Altair gli assassini erano più ortodossi, mentre ora sono più "caxxoni" ma sempre di assassini che seguono il credo si tratta

 
Ho capito, ma se volessi un titolo filosofico, mi butterei su un libro di filosofia e non su un gioco! :rickds:
Ogni periodo storico ha un suo corrispettivo filosofico. Tanto per dirne una, il periodo rinascimentale è forse il punto più alto toccato nella storia umana assieme all'Illuminismo, ma non mi sembra che durante Assassin's Creed II e Brotherhood si siano toccati temi filosofici o aulici. Anzi, abbiamo gustato dello splendore rinascimentale attraverso le opere d'arte, le invenzioni di Leonardo ed il decadimento della società attraverso il dominio dei Borgia. E tutto questo nonostante nel pieno rinascimento vi fosse un esplosione di forti pensatori oltre che di artisti.

Syndicate si basa sulla RIVOLUZIONE INDUSTRIALE, quindi sfruttamento capitalistico, espansione industriale su larga scale, lo schiavismo moderno e soprattutto l'alba della società consumistica. Il gioco doveva mostrare questo e c'è perfettamente riuscito!

Assassin's Creed gioca molto sul tratto caratteristico delle epoche che noi andiamo a visitare attraverso l'Animus. Ovvio che in un periodo fortemente religioso e antropocentrico come il medioevo, e soprattutto le Crociate in Terra Santa, discorsi come quelli di Al Mualim e Altair fossero molto coerenti e frequenti per il loro periodo storico. Ma non mi aspetto certo di ritrovarmi 'sti discorsi in ogni epoca santo cielo :rickds::rickds:

Ma Assassin's Creed è un gioco che si affaccia principalmente alle masse, che forse a malapena conosce gente come Marx, Dickens e Darwin. Forse la stragrande maggioranza non sa nemmeno chi sia Conan Doyle nel DLC di Dreadful Crimes tanto per dirtene una //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Figurarsi se si possono permettere di citare tutto quello che dici te //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Vabbè ma da qui a dire che non si possono fare discorsi aulici durante la rivoluzione industriale è sbagliato. Sembra quasi che la rivoluzione industriale, da come ne parlate, venga trattata come il fattarello delle medie per cui si riassume tutto in marx, alienazione del lavoro, spostamento dalle campagne alle città, sfruttamento e degrado (le città erano molto più in degrado delle campagne).

Vabbè ma swift e defoe come fanno a non conoscerli nessuno? gulliver e robinson crusoe si studiano a scuola eh.

Per le house coffe, c'è stato in unity ed era una base operativa, mi aspettavo che in syndacate fossero presenti vista l'importanza e l'influenza che hanno avuto sulla cultura sociale inglese assieme ai giornali che, mi sembrano temi adatti ad assassin's creed.

 
Vabbè ma da qui a dire che non si possono fare discorsi aulici durante la rivoluzione industriale è sbagliato. Sembra quasi che la rivoluzione industriale, da come ne parlate, venga trattata come il fattarello delle medie per cui si riassume tutto in marx, alienazione del lavoro, spostamento dalle campagne alle città, sfruttamento e degrado (le città erano molto più in degrado delle campagne).
Vabbè ma swift e defoe come fanno a non conoscerli nessuno? gulliver e robinson crusoe si studiano a scuola eh.

Per le house coffe, c'è stato in unity ed era una base operativa, mi aspettavo che in syndacate fossero presenti vista l'importanza e l'influenza che hanno avuto sulla cultura sociale inglese assieme ai giornali che, mi sembrano temi adatti ad assassin's creed.
Gulliver e robinson si studiano solo più al liceo linguistico che io sappia //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif

Come al solito si poteva fare molto di più con molto poco. :patpat:

 
Vabbè ma da qui a dire che non si possono fare discorsi aulici durante la rivoluzione industriale è sbagliato. Sembra quasi che la rivoluzione industriale, da come ne parlate, venga trattata come il fattarello delle medie per cui si riassume tutto in marx, alienazione del lavoro, spostamento dalle campagne alle città, sfruttamento e degrado (le città erano molto più in degrado delle campagne).
Vabbè ma swift e defoe come fanno a non conoscerli nessuno? gulliver e robinson crusoe si studiano a scuola eh.

Per le house coffe, c'è stato in unity ed era una base operativa, mi aspettavo che in syndacate fossero presenti vista l'importanza e l'influenza che hanno avuto sulla cultura sociale inglese assieme ai giornali che, mi sembrano temi adatti ad assassin's creed.
Stai troppo sopravvalutando la cultura delle masse, amico mio //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif Fidati che per la "cultura media" è molto, ma molto più conosciuto un Marx, Darwin o Dickens che uno Swift ed un Defoe. Partendo comunque dal concetto che gli autori da te citati, per quanto importanti, forse poco si sposavano sul tema centrale di Syndicate, che è appunto l'emergere del capitalismo e del consumismo e lo sfruttamento del lavoro salariale. Non è un caso che molte missioni si concentrino molto su questo aspetto. Poi ovvio che come in ogni AC si sposti molto sulle personalità dell'epoca, e penso che (ma è un mio personalissmo parere sia chiaro) per un gioco destinato alla massa, infilarci dentro un Darwin e un Dickens (rispettivamente teoria evoluzionista e il Pickwick) sia molto più interessante (per la massa) e funzionale al gioco che si vuole offrire.

Poi ovvio che ognuno, per ogni periodo storico, ha delle proprie preferenze sui personaggi //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif Però secondo me dire che con Syndicate hanno fallito sotto questo aspetto mi sembra esagerato.

 
Gulliver e robinson si studiano solo più al liceo linguistico che io sappia //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gifCome al solito si poteva fare molto di più con molto poco. :patpat:
Ma anche fosse, ma seriamente qualcuno non ha mai sentito parlare di gulliver o robinson?//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Sono le novel più famose al mondo:sisi:

In sintesi il discorso è: se davvero volevano catturare le tensioni della società inglese del 700 non possono aver messo (e questo non lo so non ho il gioco chiedo a voi) solo lo sfruttamento del lavoro (che è un tema benomale presente in tutte le epoche), ma a cosa più importante che avviene in inghilterra è la nascita della nuova piccola-media borghesia un aspetto troppo importante per ignorarlo (per questo parlo di swift e defoe e le loro opere, in pratica sono manuali sulla nuova società inglese soprattutto gulliver).

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Stai troppo sopravvalutando la cultura delle masse, amico mio //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif Fidati che per la "cultura media" è molto, ma molto più conosciuto un Marx, Darwin o Dickens che uno Swift ed un Defoe. Partendo comunque dal concetto che gli autori da te citati, per quanto importanti, forse poco si sposavano sul tema centrale di Syndicate, che è appunto l'emergere del capitalismo e del consumismo e lo sfruttamento del lavoro salariale. Non è un caso che molte missioni si concentrino molto su questo aspetto. Poi ovvio che come in ogni AC si sposti molto sulle personalità dell'epoca, e penso che (ma è un mio personalissmo parere sia chiaro) per un gioco destinato alla massa, infilarci dentro un Darwin e un Dickens (rispettivamente teoria evoluzionista e il Pickwick) sia molto più interessante (per la massa) e funzionale al gioco che si vuole offrire.
Poi ovvio che ognuno, per ogni periodo storico, ha delle proprie preferenze sui personaggi //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif Però secondo me dire che con Syndicate hanno fallito sotto questo aspetto mi sembra esagerato.
Ti ripeto che ciò è impossibile, fidati. Entrambe gli autori hanno colto e descritto la società inglese dell'epoca, voglio ancora amemttere defoe ma swift con la sua satira di viaggio ha proprio descritto la società inglese filo e per segno.

Ma ancora, ammettiamo che non vengano inseriti questi autori e ci può stare, ma mettimi almeno il tema della lotta sociale e l'emergere della borghesia attraverso i giornali, cioè quella è proprio una cosa fondamentale!

A proprosito, come lo hanno gestito doyle?

- - - Aggiornato - - -

Cmq sono molto curioso di giocarlo, ho preso la versione per pc a pochissimo ma il gioco non mi va, viaggia a 10 fps:tristenev:

Secondo voi per natale si trova qualche offerta?

 
In sintesi il discorso è: se davvero volevano catturare le tensioni della società inglese del 700 non possono aver messo (e questo non lo so non ho il gioco chiedo a voi) solo lo sfruttamento del lavoro (che è un tema benomale presente in tutte le epoche), ma a cosa più importante che avviene in inghilterra è la nascita della nuova piccola-media borghesia un aspetto troppo importante per ignorarlo (per questo parlo di swift e defoe e le loro opere, in pratica sono manuali sulla nuova società inglese soprattutto gulliver)
Casomai volevi dire dell'800 //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Ti ripeto che ciò è impossibile, fidati. Entrambe gli autori hanno colto e descritto la società inglese dell'epoca, voglio ancora amemttere defoe ma swift con la sua satira di viaggio ha proprio descritto la società inglese filo e per segno.Ma ancora, ammettiamo che non vengano inseriti questi autori e ci può stare, ma mettimi almeno il tema della lotta sociale e l'emergere della borghesia attraverso i giornali, cioè quella è proprio una cosa fondamentale!

A proprosito, come lo hanno gestito doyle?
Ah ma i giornali ci sono eccome //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif Sono considerati collezionabili, una sorta di volantini diciamo così. Per quanto riguarda Doyle, in Dreadful Crimes è un bambino che segue i vari casi di omicidio e la serializzazione del Penny Dreadful.

[/QUOTE]
 
Io sono stato piacevolmente colpito da una quest su jack, ma non lo squartatore //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif

Un personaggio storico che non conoscevo, proposto in maniera molto superficiale e banale ma almeno incluso nel titolo :rickds:

 
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