D'accordo in tutto, ma personalmente, esulando dal caso specifico, mi spingo oltre: io, compatibilmente alla situazione familiare e alle responsabilità che da essa derivano, non considero immorale nemmeno il tradimento sentimentale/sessuale o l'adulterio in quanto atto (figuriamoci quando quest'ultimo era addirittura reato solo per le donne, una barbarie). Anzi, faccio proprio fatica a ragionare in questi termini. Casomai considero immorale e deleterio agire di nascosto alle persone coinvolte perché, laddove osservo con molta perplessità l'imperativo categorico e sbrigativo di un concetto di fedeltà che trascura tanti elementi fisiologici, psicologici, sociologici ed emotivi, credo invece nella fiducia (che è una cosa diversa), nel vicendevole dialogo empatico, nell'onestà, nell'esplicitare i propri pensieri e stati d'animo con colei o colui con cui si è instaurato un rapporto. E' comprensibile soffrire emotivamente vedendo o sapendo che il proprio partner ha condiviso un certo livello di intimità con un'altra persona, è comprensibile che questo provochi una ferita emotiva da superare, ma, razionalmente, quella presunta perdita di "esclusiva/prerogativa" sulla sua mente, sulla sua attenzione affettiva e sul suo corpo, non esiste. Nessuno
possiede nessun altro da questo punto di vista, nessuno dovrebbe poterlo rivendicare. Anzi, se si tratta di persone intelligenti che si conoscono a fondo, dotate di uno spirito critico e una mentalità aperta, libere da preconcetti di natura indotta, che si sforzano costantemente di capirsi fuori dagli schemi e capire cosa significa stringere un legame in cui uno tiene veramente all'altro, ovvero si interessa genuinamente di ciò che sta vivendo momento per momento, metto in dubbio che tale perdita porti automaticamente a un allentamento o a un danno per la relazione di partenza. Già, "ho detto poco", ma tant'è. Inoltre NON concludo senza remore che la coppia rappresenti necessariamente la forma migliore, definitiva o la sola che può funzionare, per mandare avanti correttamente la civiltà, ma al limite è l'unica che la società ha accettato finora basando su di essa i suoi codici legislativi più avanzati.
Se parli di Odyssey a me invece talvolta è sembrato addirittura di
abusarne del parry, con quella finestra piuttosto generosa. Non l'ho trovato affatto inutile o nettamente preferibile alla schivata, anzi era appagante.