Ve la faccio breve perché questo gioco non si merita altri minuti del mio tempo (scherzo, ma devo fare il drammatico)
Sfianca.
È un titolo sfiancante. Non è nemmeno questione di difficoltà, semplicemente è proprio esente di stimoli che ti portano a voler superare l’ennesimo muro. I boss sono immondizia al 70% (quantomeno fino al capitolo 4) e non fanno altro che rendere ancora più “piatto” un CS che lo è già di suo. Me ne frego se in GameScience si fanno i pipponi sui centordici boss se poi tirando le somme se ne salvano soltanto un paio. E badate bene, non parlo di design artistico. Per me questo gioco da un POV artistico ha picchi che fanno rabbrividire, ma se mi fai un titolo così tanto centrato sull’azione, mi aspetto anche che il videogioco stesso mi restituisca un buon feedback e soddisfazione, cosa che in Wukong manca del tutto. La soddisfazione c’è perché “mio Dio, ho finalmente battuto il boss” e non perché “mio Dio, il CS si cuce addosso al videogiocatore, mi sono proprio divertito nel capire come batterlo” perché in fin dei conti ruota tutto attorno al: schiva, schiva, svuota le abilità, trasformazione, schiva, schiva.
80 e passa boss in questo modo anche no (e non prendo nemmeno in considerazione le situazioni in cui i boss stessi sono rotti, cosa che mette in mostra ancor di più le lacune e la superficialità del combat system)
Vogliamo parlare del level design? Schizofrenico.
Non sa cosa essere, non sa se vuole essere un finto OW, se essere un titolo lineare, però sa essere un titolo con una pessima costruzione delle mappe. Il terzo capitolo è tutto ciò che non dovrebbe essere una costruzione della mappa. Prende per il culo il videogiocatore, e lo fa per semplice inesperienza degli sviluppatori. Niente di più niente di meno.
Regia, cutscenes e reparto artistico d’alto livello, nulla da dire, ma mi ha sfiancato talmente tanto che non sono riuscito a godermi nemmeno quegli aspetti lì.
Lo continuerò a fine anno, probabilmente, ma so già che gli altri capitoli, fatta eccezione per il 5, non saranno di particolare aiuto.
Però dài, la verità è che rimanete tutti estasiati dal graficozzo e ve lo difendete per bene perché sotto sotto le vere prostitute della Cina siete voi, non
King Vendrick che sa riconoscere quando è effettivamente presente la qualità nei titoli orientali, a differenza vostra.