Ufficiale C'era una volta...a Hollywood | Il nono film di Quentin Tarantino | Leonardo DiCaprio, Brad Pitt e Margot Robbie

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Raga, vicenda Manson a parte (che non conoscevo, e così il film assume maggior valore), io ho visto alcune interessanti riflessioni sul mondo attoriale, e di Hollywood in generale, così 'estraniato' dalla realtà, alienato (l'ultimissima azione di Di Caprio lo fa capire alla grande). In questo senso il personaggio di Cliff è quello a noi più vicino, e non si può non fare il tifo per lui. 

Ottime prove attoriali, ottima trovata alla unglorious bastards, ma questo film non è the elephant di gus van sant, e prima della mezz'ora finale di divertimento puro ci passano due ore che, nel loro essere noiose, non riescono ad assumere un valore reale per lo spettatore. Infatti, nella scuola di the elephant le vite noiose degli studenti diventano d'un tratto preziose nelle considerazioni di chi guarda il film e i minuti finali; qui parliamo di divi che fanno parte, in un certo senso e scusando il giro di parole, di un mondo a parte. Non riesco a provare empatia per una donna che va al cinema, mette i piedi sulla poltrona di fronte, e ci resta per il gusto di poter sentire gli altri ridere delle scene del film. Ho visto troppo sti piedi in bel primo piano, ma a un certo punto i coglioni girano comunque. 

Bruce lee sinceramente è una caricatura che ha divertito. 

 
ONCE UPON A TIME IN HOLLYWOOD


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"La vendetta di Hollywood verso Charles Manson. E' un commento che ho letto e ho trovato particolarmente calzante per questo film, laddove il terribile Serial Killer che la notte del 9 Agosto 1969, compì per mano di alcuni adepti alla sua setta una delle più cruente stragi della Hollywood bene, in questo film, semplicemente...non c'è! O meglio, lo si vede per pochissimi secondi, pochi frame, un ruolo assolutamente marginale con l'attore che lo interpreta che appare in un misero Cameo. Non viene mostrato nemmeno l'omicidio LaBianca-Tate (interpretato da una sempre più bella e magnetica Margot Robbie)

E' questa la "vendetta" di cui si parlava: la bravura di Tarantino nell'aver preso un fatto di cronaca noto e arcinoto e averlo relegato ai margini della SUA storia, la storia che ha voluto raccontare: una storia fatta di Cinema, quello si messo al centro di tutto, di attori televisivi come Rick Dalton, che cercano la ribalta sul grande schermo ma devono accontentarsi di produzioni minori o estere (bellissimo e sentito l'omaggio del regista al nostro Sergio Corbucci), la storia, anche, di quelli che il cinema lo fanno, ma dietro le quinte, come Cliff Booth, senza mai ricevere alcun credito se non in qualche sperduta riga dei titoli di coda. La bravura di Tarantino stavolta è stata quella di mettere al centro di tutto i due attori principali: DiCaprio e Pitt, bravissimi e davvero maturi nei ruoli rispettivi, ed essersi lasciato andare ai suoi marchi di fabbrica solo nel grand guignolesco finale, che per altro, è meraviglioso ed esilarante al tempo stesso. E' una prova di maturità che mi aspettavo da un regista come lui, una vera evoluzione da Bastardi Senza Gloria in poi (fatte eccezione per il sottoscritto di Django, uno dei suoi che mi è meno piaciuto) che lo hanno portato a fare un'opera di metacinema diretta con mano matura che MAI sarebbe stato in grado di realizzare una decina di anni fa, quando, pur sempre bravo, era quasi rimasto prigioniero di una continua e a tratti quasi prevedibile dallo spettatore, ricerca citazionista e sensazionalistica per ogni genere affrontato.
 
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Non riesco a provare empatia per una donna che va al cinema, mette i piedi sulla poltrona di fronte, e ci resta per il gusto di poter sentire gli altri ridere delle scene del film. Ho visto troppo sti piedi in bel primo piano, ma a un certo punto i coglioni girano comunque. 
Lei era ancora un'attrice a inizio carriera e comincia a sfruttare il suo essere prossima diva , pur potendosi ben permettere il prezzo del biglietto insiste per essere riconosciuta ed entrare gratis e durante la proiezione va in visibilio alla reazione del pubblico , è un indice del gradimento, del suo successo e anche della sua semplicità come persona, non era una montata insomma, non so bene cosa dire sui piedi, non sono i soli a venire mostrati in primo piano durante il film , diciamo che oggi una cosa del genere non la puoi fare , forse voleva evidenziare la maggiore rilassatezza dell'epoca non so, neanche so se veramente la gente faceva così, al cinema o in macchina come fa Pussycat , o forse voleva equiparare le due nei modi di fare informali e casuali che erano comuni in quegli anni sottolineando quanto poco "costruita" e "diva" fosse la Tate

 
Lei era ancora un'attrice a inizio carriera e comincia a sfruttare il suo essere prossima diva , pur potendosi ben permettere il prezzo del biglietto insiste per essere riconosciuta ed entrare gratis e durante la proiezione va in visibilio alla reazione del pubblico , è un indice del gradimento, del suo successo e anche della sua semplicità come persona, non era una montata insomma, non so bene cosa dire sui piedi, non sono i soli a venire mostrati in primo piano durante il film , diciamo che oggi una cosa del genere non la puoi fare , forse voleva evidenziare la maggiore rilassatezza dell'epoca non so, neanche so se veramente la gente faceva così, al cinema o in macchina come fa Pussycat , o forse voleva equiparare le due nei modi di fare informali e casuali che erano comuni in quegli anni sottolineando quanto poco "costruita" e "diva" fosse la Tate
Ancora oggi vedo farlo, al cinema così come in macchina :asd:

 
Raga, vicenda Manson a parte (che non conoscevo, e così il film assume maggior valore), io ho visto alcune interessanti riflessioni sul mondo attoriale, e di Hollywood in generale, così 'estraniato' dalla realtà, alienato (l'ultimissima azione di Di Caprio lo fa capire alla grande). In questo senso il personaggio di Cliff è quello a noi più vicino, e non si può non fare il tifo per lui. 

Ottime prove attoriali, ottima trovata alla unglorious bastards, ma questo film non è the elephant di gus van sant, e prima della mezz'ora finale di divertimento puro ci passano due ore che, nel loro essere noiose, non riescono ad assumere un valore reale per lo spettatore. Infatti, nella scuola di the elephant le vite noiose degli studenti diventano d'un tratto preziose nelle considerazioni di chi guarda il film e i minuti finali; qui parliamo di divi che fanno parte, in un certo senso e scusando il giro di parole, di un mondo a parte. Non riesco a provare empatia per una donna che va al cinema, mette i piedi sulla poltrona di fronte, e ci resta per il gusto di poter sentire gli altri ridere delle scene del film. Ho visto troppo sti piedi in bel primo piano, ma a un certo punto i coglioni girano comunque. 

Bruce lee sinceramente è una caricatura che ha divertito. 
Stra quoto, zero empatia per il protagonista o altri attori principali. La ragazza hippy mi ispirava ma era solo un riempitivo.

 
Visto ieri, bene o male sapevo cosa aspettarmi quindi non posso dichiararmi "deluso" ecco. Però la parabola discendente mi sembra palese, e se questo è l'andazzo faccia Star Trek e basta veramente.

Il film di per sè non è per nulla malvagio, ma vive di strappi, di situazioni egomaniache che non portano a nulla, di personaggi potenzialmente clamorosi ma abbandonati al loro destino. Ma è la struttura stessa del film a tradirlo, perchè se manca un epicentro narrativo che riesca ad attirare a se tutte le vicende allora è impossibile raggiungere una visione d'insieme appagante. Narrativamente, infatti, credo sia la sua opera più debole: sfilacciata e pigra per certi versi, il film sembra composto da tanti angle che poi a cosa portano? Pure i personaggi non mi hanno convinto, per lo stesso motivo di cui sopra.

Poi vabbè fotografia top, montaggio top, sonoro top e mi sto zitto. E Margaret Qualley, la visione è necessaria solo per vedere lei che si morde le labbra.

7,5/10

 
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Visto ieri, bene o male sapevo cosa aspettarmi quindi non posso dichiararmi "deluso" ecco. Però la parabola discendente mi sembra palese, e se questo è l'andazzo faccia Star Trek e basta veramente.

Il film di per sè non è per nulla malvagio, ma vive di strappi, di situazioni egomaniache che non portano a nulla, di personaggi potenzialmente clamorosi ma abbandonati al loro destino. Ma è la struttura stessa del film a tradirlo, perchè se manca un epicentro narrativo che riesca ad attirare a se tutte le vicende allora è impossibile raggiungere una visione d'insieme appagante. Narrativamente, infatti, credo sia la sua opera più debole: sfilacciata e pigra per certi versi, il film sembra composto da tanti angle che poi a cosa portano? Pure i personaggi non mi hanno convinto, per lo stesso motivo di cui sopra.

Poi vabbè fotografia top, montaggio top, sonoro top e mi sto zitto. E Margaret Qualley, la visione è necessaria solo per vedere lei che si morde le labbra.

7,5/10
Concordo su tutto

 
Visto ieri, bene o male sapevo cosa aspettarmi quindi non posso dichiararmi "deluso" ecco. Però la parabola discendente mi sembra palese, e se questo è l'andazzo faccia Star Trek e basta veramente.

Il film di per sè non è per nulla malvagio, ma vive di strappi, di situazioni egomaniache che non portano a nulla, di personaggi potenzialmente clamorosi ma abbandonati al loro destino. Ma è la struttura stessa del film a tradirlo, perchè se manca un epicentro narrativo che riesca ad attirare a se tutte le vicende allora è impossibile raggiungere una visione d'insieme appagante. Narrativamente, infatti, credo sia la sua opera più debole: sfilacciata e pigra per certi versi, il film sembra composto da tanti angle che poi a cosa portano? Pure i personaggi non mi hanno convinto, per lo stesso motivo di cui sopra.

Poi vabbè fotografia top, montaggio top, sonoro top e mi sto zitto. E Margaret Qualley, la visione è necessaria solo per vedere lei che si morde le labbra.

7,5/10
Intendi Hateful 8?

 
Chiedo, ma il countdown che ci sta a fare?

il film comincia con una data e  finisce con una data diversa

Il film è uno spaccato delle vite di persone diverse che si svolgono quasi indipendentemente con qualche piccolo intreccio per poi chiudere con una data in cui tutti i protagonisti sono nello stesso posto .

La storia inizia con la Manson Family e finisce con la Manson Family , non è una storia o meglio la storia è l'avvicinamento della Manson Family al giorno fatidico tutto il resto serve a introdurre e caratterizzare i personaggi.

La protagonista/testimone è Los Angeles hanno persino ricostruito 6 miglia di Sunset's Boulevard come era all'epoca (fatto per cui in Italia si parla di eccessi, in USA si plaude all'accuratezza, ma vabbè) per mostrarcela 

 
Intendi Hateful 8?
Sì, ma si può ampliare al post-Kill Bill. IB e DU son comunque molto belli ma una tacca sotto, gli ultimi due sanno abbastanza di stanca. Poi ripeto, un film di Tarantino è comunque un film sopra la media e questo non fa difetto.

Chiedo, ma il countdown che ci sta a fare?

il film comincia con una data e  finisce con una data diversa

Il film è uno spaccato delle vite di persone diverse che si svolgono quasi indipendentemente con qualche piccolo intreccio per poi chiudere con una data in cui tutti i protagonisti sono nello stesso posto .

La storia inizia con la Manson Family e finisce con la Manson Family , non è una storia o meglio la storia è l'avvicinamento della Manson Family al giorno fatidico tutto il resto serve a introdurre e caratterizzare i personaggi.

La protagonista/testimone è Los Angeles hanno persino ricostruito 6 miglia di Sunset's Boulevard come era all'epoca (fatto per cui in Italia si parla di eccessi, in USA si plaude all'accuratezza, ma vabbè) per mostrarcela 
Ma sì, il problema è che il centro (Hollywood e LA) non riescono a tirare i fili narrativi che dovrebbero caratterizzarla, rendendo il tutto veramente sfilacciato e quasi "casuale". Ma poi, esclusi Dalton e Cliff, i personaggi sono a malapena accennati. La Family ha una caratterizzazione praticamente nulla, Pussycat che dovrebbe fare da trait d'union tra questi due mondi alla fine è quella dei piedi. Questo senza contare che se non si conosce Cielo Drive, si coglie ancora meno (i non detti sono parte integrante del film, ci sto alla grande).

 
Sì, ma si può ampliare al post-Kill Bill. IB e DU son comunque molto belli ma una tacca sotto, gli ultimi due sanno abbastanza di stanca. Poi ripeto, un film di Tarantino è comunque un film sopra la media e questo non fa difetto.

Ma sì, il problema è che il centro (Hollywood e LA) non riescono a tirare i fili narrativi che dovrebbero caratterizzarla, rendendo il tutto veramente sfilacciato e quasi "casuale". Ma poi, esclusi Dalton e Cliff, i personaggi sono a malapena accennati. La Family ha una caratterizzazione praticamente nulla, Pussycat che dovrebbe fare da trait d'union tra questi due mondi alla fine è quella dei piedi. Questo senza contare che se non si conosce Cielo Drive, si coglie ancora meno (i non detti sono parte integrante del film, ci sto alla grande).
Ma il fatto è che quei personaggi non hanno bisogno di caratterizzazione alcuna, anzi dirò di più, a volerli caratterizzare si rischia di snaturarne l'impatto emotivo, almeno negli USA, tutti sanno chi sono quelle ragazze , tutti conoscono Cielo Drive , tutti conoscono la vicenda. Non avrebbe avuto senso caratterizzarli sono arcinoti , esistono libri su di loro , Manson è un caso di scuola sotto molti aspetti ( specialmente per la completa sottomissione dei suoi seguaci) sarebbe stato come fare un film ambientato durante il Nazismo e voler caratterizzare i gerarchi che ogni tanto intervengono, non c'è bisogno di caratterizzare  Hitler o Himmler per esempio ,tutti sanno chi erano e come erano

 
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Ma il fatto è che quei personaggi non hanno bisogno di caratterizzazione alcuna, anzi dirò di più, a volerli caratterizzare si rischia di snaturarne l'impatto emotivo, almeno negli USA, tutti sanno chi sono quelle ragazze , tutti conoscono Cielo Drive , tutti conoscono la vicenda. Non avrebbe avuto senso caratterizzarli sono arcinoti , esistono libri su di loro , Manson è un caso di scuola sotto molti aspetti ( specialmente per la completa sottomissione dei suoi seguaci) sarebbe stato come fare un film ambientato durante il Nazismo e voler caratterizzare i gerarchi che ogni tanto intervengono, non c'è bisogno di caratterizzare  Hitler o Himmler per esempio ,tutti sanno chi erano e come erano
Ma che discorso è scusa? Parliamo di un film, anzi di un film dove ci si prende determinate libertà rappresentative. Mica si possono dare per scontati i personaggi dai :asd:

Tra l'altro hai tirato fuori un esempio perfettamente calzante, ossia Inglourious Basterds.

 
Ma che discorso è scusa? Parliamo di un film, anzi di un film dove ci si prende determinate libertà rappresentative. Mica si possono dare per scontati i personaggi dai :asd:

Tra l'altro hai tirato fuori un esempio perfettamente calzante, ossia Inglourious Basterds.
Mi spiego meglio

"Tex" Watson nella realtà era uno spietato assassino , documentalmente accertato al processo, è lui quello che corre a cavallo ad ammazzare Cliff che però se n'era andato appena in tempo , è lui che afferra la pistole quando Dalton va a lamentarsi della loro macchina sul vialetto , nella realtà in quel punto ha fatto fuori il guardiano freddandolo subito ed è sempre lui che punta la pistola in faccia a Cliff sballato , dopo l'Eccidio di Cielo Alto lui ha anche diretto l'assalto ai La Bianca la notte dopo
Il personaggio era perfetto così non doveva essere caratterizzato, o meglio lo caratterizzi e lo relativizzi se devi cambiare qualcosa o se devi mostrare un aspetto particolare di un personaggio reale , ma se non lo fai lo lasci così come è conosciuto

In altre parole non si può addossare al film la scarsa conoscenza generale che abbiamo in Italia dell'Eccidio di Cielo Alto e della Famiglia Manson 

 
Visto ieri in lingua, a me e alla mia ragazza il film e' piaciuto, pero dopo due ore che devo dire ci sono volate ci siamo riguardati e allora?  a livello di trama non funziona tutto, anzi funziona poca roba,o piu che funzionare poco manca una parte centrale che unisce il tutto (non so se mi sono spiegato), il film e' sorretto praticamente dagli attori e qui devo fare un plauso a Brad Pit che e' stato bravissimo probabilmente senza ottimi attori il film non avrebbe funzionato come ha funzionato.
Per quanto riguarda il finale non ho capito se ha voluto fare una grande metafora sulla parabola finalme di Rick.

PS. 
Alcune curiosita su chi e' un po informato ma sharon tate e Bruce lee erano veramente cosi?

 
Mi spiego meglio

"Tex" Watson nella realtà era uno spietato assassino , documentalmente accertato al processo, è lui quello che corre a cavallo ad ammazzare Cliff che però se n'era andato appena in tempo , è lui che afferra la pistole quando Dalton va a lamentarsi della loro macchina sul vialetto , nella realtà in quel punto ha fatto fuori il guardiano freddandolo subito ed è sempre lui che punta la pistola in faccia a Cliff sballato , dopo l'Eccidio di Cielo Alto lui ha anche diretto l'assalto ai La Bianca la notte dopo
Il personaggio era perfetto così non doveva essere caratterizzato, o meglio lo caratterizzi e lo relativizzi se devi cambiare qualcosa o se devi mostrare un aspetto particolare di un personaggio reale , ma se non lo fai lo lasci così come è conosciuto

In altre parole non si può addossare al film la scarsa conoscenza generale che abbiamo in Italia dell'Eccidio di Cielo Alto e della Famiglia Manson 
Scusa ma hai un'idea leggermente distorta di come un film dovrebbe essere fruito, anche richiedendo dei prerequisiti come in questo caso. E te lo dice uno che conosce benissimo la vicenda.

 
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