Che cosa abbiamo visto e/o letto oggi? | Recensioni e Commenti Flash

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Ho letto la raccolta completa di Venerdì 12 di Leo Ortolani. Non è Ratman, ma fa ridere lo stesso (ho adorato Giuda).

 
finito il sesto volume di x-statix, concludendo così la serie principale. è senza mezzi termini un vero capolavoro, una serie che ha saputo ottimamente fare leva sui cliché supereroistici per ironizzare e al tempo stesso svecchiare situazioni tipiche, ironia quindi non fine a sé stessa ma spesso possibilità di riflessione e di approdo a qualcosa di veramente originale, e lo è ancora oggi a 15 anni dalla sua pubblicazione.

personalmente setta un nuovo standard qualitativo, perché mi sarà difficile leggere di altri gruppi supereroistici senza fare confronti con questa serie.

solo applausi per milligan, che avevo già avuto modo di apprezzare su mini-serie come skreemer, e sono felice di averlo visto all'opera su una serie lunga. altrettanto per allred, che finisce subito tra i miei disegnatori preferiti, e che non solo mantiene un ottimo livello qualitativo per tutta la gestione, ma si supera incredibilmente nell'ultimo, fantastico capitolo.

un finale assolutamente perfetto.

 
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Finito di leggere Blame! Anche se la storia in se non è di facile comprensione sono riuscito ad apprezzare il tutto ottimamente, ergo mi è piaciuto. In particolare mi hanno colpito alcune caratterizzazioni degli esseri Tecno-Organici.

 
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Un altro convertito al culto di Blame! (e di Nihei in generale), vai così! :kappe: Io invece ho letto il secondo volume de La Torre Fantasma di Taro Nogizaka.

Continua ad essere un'ottima lettura, la storia scorre che è un piacere, il ritmo non cala mai e i numerosi misteri sono ben gestiti e ti spingono sempre ad andare avanti. I personaggi sono tutti convincenti e ben caratterizzati, in particolare il protagonista Amano che può sembrare uno stupido quando non lo è affatto, e le loro relazioni sono caratterizzate anche da una certa verve comica, vedi l'introduzione del poliziotto, con i suoi siparietti con Tetsuo sull'isola e i suoi monologhi su come gli piacciono le braccia e le gambe degli uomini //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/laugh.png Momenti che però non intaccano le parti dove le cose si fanno serie, vedi la parte finale e tutti i ragionamenti sull'omicidio.

Concludo con un appunto. Vi sono alcune "stramberie" che contrastano un po' con il setting realistico e accuratamente ricostruito del Giappone degli anni '50 e che alcuni potrebbero non apprezzare, io invece le trovo ben inserite e contestualizzate nella vicenda.

Per esempio, il pezzo con Dottor Tesla mi ha ricordato molto, come atmosfera, i manga di Kazuhiro Fujita, e questo non può che essere positivo! :kappe:
 
Letto Inuyashiki #4

Continua a rivelarsi una bella sorpresa. L'autore di Gantz sembra aver capito gli errori della sua opera più famosa, sfornando un'altra storia si pazza, ma molto più convincente nel ritmo e nella varietà. L'ultimo eroe non annoia, anzi, mette sempre più curiosità al lettore. E non scade nemmeno nel fanservice messo a caso e fuori contesto. C'è la violenza, ci sono i poteri, ma tutto ha un sapore più verosimile. Perfino il lato tecnico cerca di stupire di più grazie a degli sfondi decisamente più d'impatto, capaci di farti sentire davvero l'aria del Giappone. Leggero e appassionante. Sono davvero curioso di capire da dove vengono questi poteri e cosa faranno questi improbabili eroi.

 
Letto Inuyashiki #4
Continua a rivelarsi una bella sorpresa. L'autore di Gantz sembra aver capito gli errori della sua opera più famosa, sfornando un'altra storia si pazza, ma molto più convincente nel ritmo e nella varietà. L'ultimo eroe non annoia, anzi, mette sempre più curiosità al lettore. E non scade nemmeno nel fanservice messo a caso e fuori contesto. C'è la violenza, ci sono i poteri, ma tutto ha un sapore più verosimile. Perfino il lato tecnico cerca di stupire di più grazie a degli sfondi decisamente più d'impatto, capaci di farti sentire davvero l'aria del Giappone. Leggero e appassionante. Sono davvero curioso di capire da dove vengono questi poteri e cosa faranno questi improbabili eroi.
Letto anch'io e condivido in pieno, avrà pure qualche difetto ma per ora mi sta divertendo un mucchio, arrivati a questo numero Gantz non era riuscito a intrattenermi allo stesso modo (e infatti poi l'ho droppato). Non va oltre la lettura senza pretese con qualche spunto interessante, ma cavoli fossero tutte così! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif E poi in questo volume ci sono tante di quelle scene che mi hanno fatto morire dal ridere:

Le prese USB sul dito con l'unghia che fa da sportello :rickds:

Il protagonista che arriva fino alla ISS e viene visto da un'astronauta :rickds: :rickds: :rickds:
 
finalmente iniziata la lettura dell'omnibus degli new x-men di morrison. mi ha preso subito moltissimo, ho appena finito di leggere il #140 e sono veramente innumerevoli i punti di forza di questa gestione. la scrittura di morrison è sempre varia e originale, riesce a gestire perfettamente momenti sia di combattimenti cosmici che crisi personali, e l'intero nucleo di questa squadra di x-men è gestito alla perfezione.

interessanti anche i due principali villain incontrati fino adesso, e cioè cassandra prima e quire poi:

cassandra non solo riesce pesantemente a sconvolgere gli equilibri e a portare gli x-men sull'orlo della distruzione, ma grazie a lei morrison ha tirato fuori dei concetti incredibili. immaginare che il primo atto di coscienza di xavier sia un omicidio, avvenuto quando ancora era nella pancia della madre e ai danni della propria sorella gemella è assurdo, e immaginare che questa entità avesse una coscienza talmente forte da sopravvivere a tutto ciò attendendo pazientemente il momento giusto per tornare lo è anche di più.

e soprattutto, come tutto ciò ci viene mostrato: #121, jean ed emma nella psiche di xavier, un capitolo muto che è un incredibile e surreale viaggio nella mente più potente della terra, un quitely visionario e in stato di grazia. che numero meraviglioso.

con quire si va meno sul metafisico e si punta a una storia di rivolta giovanile e tossicodipendenza. vengono incrinate le solide certezze dei principi morali di xavier e dei suoi x-men, ma alla fine della giornata alla base di questi scontri ci sono solo incomprensioni ed errori di valutazione. non importa se lo scontro è tra mutanti e umani o tra gli stessi mutanti, questa paura che si ha verso l'altro che non si riesce a comprendere porterà sempre e inevitabilmente alla distruzione reciproca.

insomma si tratta di storie ancora freschissime e di altissimo livello. dispiace solo che un mostro come quitely non sia onnipresente, e infatti i disegni sono altalenanti. tra il buono e l'ottimo i contributi di gente come francis yu, van sciver o jimenez, mentre assai poco piacevole uno come kordey.

 
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Finita la prima stagione di Code Geass, tante, troppe domande e cose lasciate in sospeso su ogni singolo particolare della trama e neanche una risposta ma la qualità c'è, sta tutto nella seconda stagione. E se ci si abitua lo stile delle Clamp non è neanche tanto male, nelle prime puntate mi sanguinavano gli occhi //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
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concluso l'omnibus dei new x-men. la scrittura di morrison è ottima per tutta la gestione, i vari archi narrativi sono ottimi ed è lodevole come riesca a mantenere il giusto equilibrio tra l'individualità delle storie e il loro intreccio generale.

dopo l'arco di quentin quire il successivo omicidio nell'istituto è interessante nel modo in cui unisce un setting da giallo poliziesco a un forte sviluppo delle piscologie dei personaggi coinvolti, tutti ben sviluppati, con particolare riguardo per emma a inizio arco. la copertina del #141 è una tamarrata incredibile //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

assalto ad arma plus approfondisce il passato comune tra fantomex (grande personaggio) e wolverine, buoni i disegni di bachalo che sebbene non apprezzi nel dettaglio gli va riconosciuta una grande inventiva compositiva, e sicuramente il tratto si sposa bene con un arco narrativo così improntato all'azione. affascinante

l'ambientazione del mondo e arma XV, con le sue crisi esistenziali. sotto questi aspetto sembra un tipo di fantascienza di impronta molto dickiana, l'ho decisamente apprezzato
pianeta x mi aveva inizialmente fatto storcere il naso per

la rivelazione che dietro a xorn si celasse magneto, non so mi era sembrata campata per aria. a ragionarci un minimo su comunque è una rivleazione dai risvolti anche abbastanza potenti, ripensando alla caratterizzazione di xorn e a come tutto ciò vada a demolire quello che era un personaggio interamente positivo, in qualche modo si tratta di un doppio tradimento. magneto poi che ci viene presentato in una veste particolare, fa largo uso del kick e sembra veramente ubriaco di potere. mi è piaciuto, e la sua megalomania diventa direttamente proporzionale alla sua rovinosa caduta.
infine spettri dal futuro, altro arco poco convincente a un primo impatto ma che riesce presto a stupire, e infine a risultare una conclusione perfetta per questa gestione.

si arriva a tirare le fila delle varie trame sviluppate fino a questo momento

cassandra è tornata più propriamente cosciente della propria condizione, quando invece in pianeta x sembrava ancora non esattamente in regola, e la rivelazione sulla natura di sublime permette di rileggere retroattivamente tutta la gestione. da dietro le quinte e soprattutto dall'alba dei tempi, obiettivo di questo batterio senziente è stato evolversi e indirizzare l'evoluzione della vita sulla terra. pensare all'ellissi simile quindi è decisamente affascinante, e quando gli eroi sono sull'orlo della sconfitta ecco una delle risoluzioni più belle e d'impatto che mi sia capitato di leggere in ambito supereroistico: jean/fenice nera ricuce la ferita che si era aperta nell'universo a causa della sua morte alla conclusione di pianeta x, riscrive la storia partendo dal rapporto tra emma e scott, due personaggi che ho particolarmente apprezzato in questa gestione, e un futuro così nefasto viene così scongiurato da un semplice, e al tempo stesso meraviglioso, bacio.

quindi confermo tutte le impressione più che positive espresse nel precedente post. direi che questa gestione è ampiamente all'altezza della sua fama.

interessante infine il manifesto scritto da morrison in merito alle intenzioni e, in qualche modo, alla poetica adottata per queste storie. conferma tutta la modernità con cui l'autore ha approcciato i mutanti.

 
Bhe direi che dopo i tuoi commenti devo recuperare l'Omnibus il prima possibile, chi non ha mai letto nulla sugli X-Men (conosco solo i film ;p ) rischia di rimanere troppo disorientato all'inizio o posso approcciarmi senza alcun problema? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
Bhe direi che dopo i tuoi commenti devo recuperare l'Omnibus il prima possibile, chi non ha mai letto nulla sugli X-Men (conosco solo i film ;p ) rischia di rimanere troppo disorientato all'inizio o posso approcciarmi senza alcun problema? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
per me è stata la prima lettura vera e propria sui mutanti e non ho avuto problemi //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif e appunto è lo stesso morrison a ribadirlo, vuole puntare a mantenere fissi i punti storici dei mutanti scrivendo però qualcosa di totalmente fruibile da un pubblico nuovo (e anzi fa esplicitamente riferimento a chi potrebbe essere interessato a iniziare la lettura dopo avere visto il primo film). così il nucleo di eroi è classico ma ristretto, dove non ti serve sapere molto di più se non la loro caratterizzazione base, e tutto ciò che ruota loro attorno è nuovo, compresi non pochi personaggi.

recupera senza paura //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
Visto il film d'animazione The Empire of Corpses, primo film della trilogia tratta dalle opere dello scrittore di fantascienza giapponese Project Itoh.

Discreto film, intrattiene facendo il suo dovere e fa anche un po' riflettere, ma viste le premesse poteva essere molto ma molto di più e a causa di questo non posso che assegnargli un 6/10 politico. L'idea di fondo è ottima, a memoria attualmente non mi viene in mente nessun'altra opera che tratta zombie e società in questo modo, ma dopo i primi 15-20 minuti viene un po' affossata da una trama scritta male e confusionaria, lenta nella prima parte e che di colpo accelera nella seconda con uno sviluppo fin troppo banale (solito cattivone di turno cicciato fuori un po' a caso che vuole conquistare il mondo); delirante l'ultima mezz'ora, piena di situazioni inverosimili, deus ex machina e scene di un trash unico. Inoltre non ho assolutamente apprezzato la miriade di citazioni provenienti dalla cultura letteraria e scientifica del XVIII-XIX secolo, vorrebbero essere un omaggio da parte dell'autore a tutte le sue ispirazioni ma sono troppo casuali, forzate e messe lì come per dire "Ehi, guardate come sono figo che conosco questo, questo e quest'altro e ve lo posso dimostrare", insomma sanno di un postmodernismo vuoto e pretenzioso che mi ha solo irritato.

Personaggi buoni ma poco approfonditi, visivamente eccellente (da Wit Studio non mi aspettavo nulla di meno) ma dal lato artistico si poteva fare molto di più, non c'è nulla di veramente originale e che colpisca lo spettatore. Colonna sonora anonima.

Rimango comunque curioso e mi guarderò a breve anche il secondo film della trilogia, Harmony (sul quale purtroppo non sento commenti entusiasmanti), sperando che il terzo e ultimo, Genocidal Organ (che mi ispira un sacco), venga fatto uscire il prima possibile dopo che la Manglobe, lo studio che doveva occuparsene, ha pensato bene di suicidarsi con l'anime di Gangsta //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

per me è stata la prima lettura vera e propria sui mutanti e non ho avuto problemi //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif e appunto è lo stesso morrison a ribadirlo, vuole puntare a mantenere fissi i punti storici dei mutanti scrivendo però qualcosa di totalmente fruibile da un pubblico nuovo (e anzi fa esplicitamente riferimento a chi potrebbe essere interessato a iniziare la lettura dopo avere visto il primo film). così il nucleo di eroi è classico ma ristretto, dove non ti serve sapere molto di più se non la loro caratterizzazione base, e tutto ciò che ruota loro attorno è nuovo, compresi non pochi personaggi.
recupera senza paura //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
Perfetto grazie mille, direi che sono obbligato a tagliare qualcosa questo mese per trovare i 50-60 euri necessari per acquistarla //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
Come promesso, eccomi a commentare Harmony, il secondo film di Project Itoh.

Un filmone mancato, le premesse per qualcosa di memorabile, anzi per un vero e proprio capolavoro c'erano tutte, purtroppo però molte scelte sbagliate e una seconda parte inferiore alla prima lo rendono in fin dei conti una buona visione, ma consigliata solo a chi cerca un'opera sci-fi stimolante, impegnativa e che faccia riflettere. Personalmente non voglio essere così duro come molte altre recensioni che ho letto, il film nel complesso l'ho apprezzato, ci sono molte scene che mi hanno colpito e le due ore sono passate lisce, senza momenti di noia nonostante il ritmo lento. Come voto sono indeciso tra 6,5 e 7, mi riservo di decidere quello definitivo in un secondo momento.

L'atmosfera asettica, malinconica ed il già citato ritmo molto rilassato sono le cose migliori del film, assieme al rapporto tra la protagonista Tuan e la sua amica d'infanzia Miach, quest'ultima figura enigmatica, magnetica e convincente.

Rapporto che mi sarebbe piaciuto vedere ancora più approfondito dato che sfocia nel saffico :pffs:
Purtroppo i problemi arrivano nella seconda parte, quando parte la trama vera e propria, trama che purtroppo non si rivela nulla di particolarmente originale, non riesce a coinvolgere lo spettatore ed è rovinata da

teorie alquanto becere sulle neuroscienze e sulla natura della coscienza umana che non ho proprio apprezzato.
Completamente assente il pathos sul finale, che però si salva in corner con un'ultima sequenza molto bella che chiude il film su una nota alta. Un altro grave difetto è l'estrema ridondanza della sceneggiatura, i cui continui spiegoni (la maggior parte inutili) spezzano la poesia e l'efficacia di molte scene.

Visivamente siamo su buoni livelli ma dallo Studio 4°C, che si è occupato di lungometraggi virtuosi ed eccentrici come Mind Game e Tekkonkinkreet, mi aspettavo di più. Disegni e animazioni sono nella media, la CG è tutto sommato ben integrata (anzi, molto ben usata nelle scene in cui Tuan comunica con i suoi colleghi) e il design degli edifici del Giappone l'ho trovato orribile (il resto ok ma non brilla). Colonna sonora minimale ma efficace.

 
Letto l'omnibus Ultimates di Millar (26 capitoli, prima e seconda stagione).

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Far volare un volume del genere in pochi giorni non è cosa da poco. Millar imbastisce un nuovo mondo, nuovi caratteri, nuove origini, ai nostri beniamini preferiti. Un tratto più cupo, cinico, con eroi per niente idealizzati e dannatamente umani e individualisti. E non ci crederete, ma funziona. Sai che non sono i tuoi eroi classici, m li apprezzi lo stesso. Adulti e cattivi i dialoghi in molti frangenti, perfetti per descrivere l'attuale società e politica che governa. E non mancano nemmeno le risate. Ultimates parla di cose serie, ma non lo fa mai in modo troppo pesante e serioso, con scene esilaranti e dialoghi beffardi. Una gemma di decostruzionismo riuscita e indimenticabile, che riscrive il mito dei vendicatori in modo eccellente.

 
finito kobane calling di zerocalcare, un lavoro incredibilmente maturo e personale. zercalcare confeziona un diario di viaggio in cui riesce a trovare il giusto equilibrio tra la presentazione oggettiva di fatti e situazioni e la dimensione più interiore, di rapporto personale con il conflitto e ciò a cui assiste. il valore dell'opera è quindi sia testimoniale che per la riflessione interiore, riflessione che finirà inevitabilmente per nascere anche nel lettore.

lo stile è quello solito, sia per scrittura che per disegni. stile comunque consolidato ma non immutabile, è chiaro come stia ancora crescendo sperimentando un minimo strade nuove e affinando quelle già percorse, il che può essere solo lodevole. il registro comico è sempre una costante, riuscendo anche a stemperare momenti che potrebbero diventare forzatamente patetici senza però svilirli, e anzi restituendo un sentimento di sostanziale sincerità e onestà.

un lavoro quindi estremamente sentito, e un'opera che credo si possa tranquillamente definire come importante. zerocalcare non ha rivoluzionato nulla e non si vuole prendere carico di particolari risvegli di coscienza nei suoi lettori, ma restituire al meglio quella che è stata chiaramente un'esperienza importante per lui, che è anche un momento storico importante per tutti noi.

non un minuzioso trattato di geopolitica né un sagace saggio sulla situazione siriana, ma "solo" uno splendido fumetto.

e concluso k-on!!, sono tanto tanto emozionato. ormai sarà passato un anno da quando vidi la prima stagione e fu amore a prima vista, ma con questa seconda stagione mi sembra che siano riusciti totalmente a superarsi.

ho apprezzato veramente tutto, ogni singolo episodio, ogni singola situazione, ogni singola canzone e ovviamente ogni singolo personaggio. tanta leggerezza e dolcezza ma anche tanta commozione e occhioni lucidi.

una serie veramente che scalda il cuore.

 
e concluso k-on!!, sono tanto tanto emozionato. ormai sarà passato un anno da quando vidi la prima stagione e fu amore a prima vista, ma con questa seconda stagione mi sembra che siano riusciti totalmente a superarsi.ho apprezzato veramente tutto, ogni singolo episodio, ogni singola situazione, ogni singola canzone e ovviamente ogni singolo personaggio. tanta leggerezza e dolcezza ma anche tanta commozione e occhioni lucidi.

una serie veramente che scalda il cuore.
Tu quoque

 
Ho letto l'ultimo capitolo di sun ken rock oggi.

Nel complesso mi è piaciuto un sacco come manga, ma l'ultimo capitolo non ha alcun senso e credo sia uno dei peggiori ending che abbia mai letto :morris82:

 
Ho letto l'ultimo capitolo di sun ken rock oggi.Nel complesso mi è piaciuto un sacco come manga, ma l'ultimo capitolo non ha alcun senso e credo sia uno dei peggiori ending che abbia mai letto :morris82:
Effettivamente non sei il primo che ne scrive così male, pazienza il viaggio con Ken è co. è stato comunque bello per tutta la sua durata //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif

 
vista tutta la serie anime su vvvvid di Shigurui, gran bell'anime davvero

giappone feudale, realismo, grande cura generale

all'inizio si fatica a tenere il filo della trama, ci sono scene che sono abbastanza forti e fanno scaturire sentimenti contrastanti sulla serie

nota negativa il finale, non c'è in pratica, occorre leggersi il manga per scoprire come finisce, e a sto punto lo farò perchè son troppo curioso

 
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