…trascorso veramente tantissimo tempo da quando ho sbloccato il prologo di Gouto e non credo di esagerare nel sostenere che la sua storia inizi soltanto ora. Prima però, ho ritenuto prudente rivedere non solo tutto il prologo ma anche diversi episodi che lo hanno visto protagonista.
E nel mio riascoltare, rivedere, rianalizzare in retrospettiva il tutto ho preso atto di alcune dissonanze ed in particolare di UNA dissonanza. Sono ben consapevole dalla mia tendenza al overthinking e al impuntarmi su minuzie ma questa volta non stavo inseguendo un mulino a vento. Un passo alla volta.
La prima vera sequenza della storia di Renya non ha molto a che vedere con la progressione per NULLA lineare che aveva caratterizzato il di lui prologo. Cronologicamente ci troviamo al interno del gap di scene che intercorre fra “risveglio confuso”e “Ei Sekigahara” entrambi nel prologo del fuggitivo.
Ad Aoi, in via Goyo il sole sta tramontando e Gouto esce dal palazzo della Shikishima. Nei limiti concessi dalla sua predisposizione sempre calma e composta, il ragazzo è furioso e scosso al tempo stesso. Con la morte di sensei Morimura non può più fidarsi dei dirigenti della Shikishima.
Seppur addolorati dal accaduto, lo trattano con condiscenza e sufficienza. Come se fosse un ragazzino qualunque si rifiutano di dargli ascolto e non hanno alcuna intenzione di affidargli il progetto Sentinella. Renya invece…non riescene a farsene una ragione “…sensei, perché l’hanno uccisa?”
Ho trovato appropriato mettere in chiaro sin dal inizio l’estraneità del ragazzo alla morte di Sensei Morimura a dispetto del suo coinvolgimento con Chihiro(bambina). Per proseguire, bisogna chiamare un taxi.
Ovviamente lo si può chiamare e non salire, obbligandoci poi a chiamarne un altro sia nel caso lo si sia fatto”aspettare” sia nel caso ci si rifiutati di salire. Altro piccolo dettaglio? Al momento non ho ancora avuto modo di vedere l’animazione di “corsa” totale inoltre l’animazione in cui si leva gli occhiali può essere triggerata nel caso si “aspetti” senza far nulla per tanto tempo.
Chihiro attenda Gouto al parco Ayame, vuole subito un aggiornamento su quanto ha scoperto. Il ragazzo non ha dubbi: il corpo che gli è stato mostrato(…a lui è toccato l’ingrato compito del riconoscimento dopo l’autopsia) era indiscutibilmente quello della Sensei…però, perché lei è cosi tranquilla?
Non sembra scossa, eppure è…”morta”. Chihiro non sente di avere nulla per cui essere schockata “…sono qui, sana e salva” e lo incalza per ottenere altre informazioni. Secondo il rapporto della polizia la morte è avvenuta intorno alle 19, la causa è da attribuire ad un colpo da arma da fuoco al addome, non c’è proiettile per cui deve essersi trattato di un’arma del futuro.
Secondo la testimonianza di un passante, è stata vista fuggire in compagnia di uno studente con i capelli corti. La presenza di un testimone sorprende la nostra killer che con aria condiscendente si complimenta con la polizia del XX secolo.
Interrogata poi da Gouto sullo stato del drone che avrebbe dovuto sorvegliare costantemente la Sensei, Chihiro sostiene(mentendo spudoratamente) che in quel momento si trovava da un’altra parte e che non ha potuto assistere alla scena. Non so come sia andata ma è plausibile che Chihiro abbia cancellato le registrazioni del accaduto o si fosse preventivamente assicurata di indirizzare il drone in un’altra direzione.
Dopodiché passa di nuovo la palla a Gouto, chi è stato secondo lui? Basandosi solo sulla testimonianza della polizia? Uno studente che conosce Sensei Morimura e con i capelli cortissimi…la descrizione corrisponde a quella di Ei Sekigahara. Di mio non ho potuto fare a meno di prendere atto di una verità macroscopica: si può assistere a questa scena PRIMA del finale di Ei(sbloccabile con dieci personaggi al 80%), prima di scoprire l’identità della insospettabile colpevole.
Gouto sarà anche spocchioso ed arrogante(cit. 426) ma è acuto, scaltro e a grande capacità di analisi. È un vero e proprio mind game quello che sta giocando con Chihiro in questo frangente, l’averla “risvegliata”, il suo essere sempre rispettoso nei suoi confronti…non equivalgono ad un suo fidarsi ciecamente di lei.
Il riassunto del prologo che mi ha perseguitato per cosi tanto tempo metteva in chiaro come e quanto, lui cerchi “la verità”, e lo sta facendo anche in questo frangente. La descrizione combacia con quella di Ei Sekighara però non riesce a credere sia stato lui.
Solitamente gli assassini non vogliono testimoni inoltre è ben consapevole della calma glaciale di cui è capace, non è uno che agisce di istinto. Chihiro tenta di restare sulla pista Sekigahara, in fondo aveva problemi di memoria e…potrebbe averla uccisa senza volerlo ma, di fronte alle reiterate reticenze del ragazzo sposta l’attenzione su un altro plausibile sospettato “L’uomo a cui ti riferisci usando dei numeri?”
Da un punto di vista logico? È un potenziale sospettato. In passato ha tentato di eliminare fisicamente tutti i compatibili. È un individuo che NON si fa alcuno scrupolo ad uccidere se necessario e che, sebbene non abbia più un corpo fisico…è ancora a piede libero.
Trovo mooolto importante che Renya(che ha partecipato allo scontro sul ponte) dia per scontato che 426 sia ancora in circolazione inoltre suppone che Ida (Non sa nulla del suo coinvolgimento con l’USI),lo avrebbe sicuramente indicato come principale sospettato.
Chihiro sposa questa linea di pensiero, 426 ha ucciso almeno quattro persone “Ecco perché l’ho dovuto uccidere” ed è sicura che se tornasse in vita in corpo di androide, tenterebbe sicuramente di vendicarsi di lei. Gouto ascolta mooolto attentamente quanto la bambina ha da dire, sostiene che debba essere stato 426 “…chi altro potrebbe averlo fatto?”.
…ma il suo racconto, non combacia affatto con le informazioni in suo possesso. Oltre a Sensei Morimura ed Ida ci sono altre 4 persone che sono “scappate” nel passato sedici anni fa. Quando ha iniziato ad aiutare la sensei, avevano già perso da tempo il loro corpo fisico ma hanno potuto utilizzare i loro dati conservati nel Settore 0.
Ida sosteneva che fossero stati uccisi da 426 in un colpo solo ma secondo la Sentinella 16(o Miyuki Inaba) non è andata davvero cosi, Sensei Morimura questo lo dovrebbe sapere . L’identità dei “quattro” non viene mai puntualizzata ma è scontato che siano: Tomi Kisaragi, Keitaro Miura, Tamao Kurabe e Takatoshi Hijiyama rispettivamente piloti della 16, della 17, della 18 e della 19.
Che Hijiyama fosse ridotto in forma di AI, ci viene detto chiaramente da Ida in uno dei suoi flashback. Inoltre le parole di BJ quando si teletrasporto con Natsuno per la prima volta nel 1944 e dice che la 19 era di un suo amico “…si, è morto” hanno una valenza mooolto più forte visto che plausibilmente anche BJ-Miura e l’Hijiyama del suo loop erano amici di infanzia.
Fattore da non sottovalutare? Tutte le AI/Androidi guidavano Sentinelle di terza generazione, che prima della battaglia finale erano il modello più recente essendo quelle di quarta costruite solo successivamente(Ida ne aveva visto solo i progetti).
Chiusa questa lunga e doverosa parentesi, Gouto ha discusso personalmente con la Sentinella 16/Tomi/Miyuki, la quale a sua volta gli ha raccontato di aver riferito le stesse cose a Sensei Morimura. Il flashback è breve…ma estremamente rilevante.
Ci troviamo subito dopo “Corpo e coscienza”, una sconvolta Morimura chiede a Tomi(il cui corpo di androide non è stato ancora terminato) di ripetere il suo racconto. Dopo aver fallito nella difesa, avevano deciso di attenersi al piano dirigendosi verso il portale.
Tuttavia durante il teletrasporto ci fu un’esplosione “credo che il modello 98 in cui ci trovavamo sia stato attaccato, non ricordo altro”. Sensei riuscì ha mettere insieme coerentemente quanto appena sentito, con le stranezze che avevano verificato.
Non era stato un complotto di 426 ma…una esplosione.Non erano mai riusciti a ricostruire tutti i loro dati e si era convinta che ci fosse stata un qualche tipo di problema durante la conversione forse dovuto alla mancanza di tempo ma non era nulla di tutto questo “…invece eravate morti prima del teletrasporto”.
Schockata Morimura pretese delle spiegazioni da Ida(giovane uomo) il quale con palese astio, stizza e seccatura tentò di giustificarsi: aveva già tentato di ucciderli in passato se ne avesse avuto l’occasione, lo avrebbe fatto di sicuro “Uccidendolo, hai fatto la scelta giusta”.
Queste parole ai miei occhi siglano il primo vero strappo, fra Ida e Morimura. La donna crollò in ginocchio, disperata quasi in preda al pianto mentre la narrazione torna al presente. Gouto, non muove accuse dirette ma la invita a ricordare quanto ha scritto sul materiale che le ha fornito, il quale seppur datato prova che la sua risposta NON è corretta e che la dichiarazione di Ida era falsa in quanto fortemente influenzata dal suo odio per 426.
Quest’ultima affermazione mi porta alla memoria quanto detto da 426/Tomi nel evento sterminatrice a Tamao “Ida ha mentito, lo sai?” era a questo che si riferiva. ADORO questi dettagli.
Chihiro fa letteralmente spallucce “Vuoi davvero farmene una colpa?” attribuisce ancora una volta la sua dimenticanza al corpo in cui si trova, un po’ come quando non ricordava chi fosse stato a capire come introdursi nel processo di produzione della Fabbrica Automatica “è naturale confondersi”.Questo era il fattore, la discrepanza che tanto non mi convinceva.
Se i suoi ricordi erano “sigillati”, una volta sbloccati NON dovrebbero esserci discrepanze o errori di questo genere. C’è qualcosa che non va, Gouto se ne è accorto ma per il momento vola basso e fa un’altra domanda (continua a chiamarla sensei, nonostante gli abbia chiesto di chiamarla per nome senza onorifico).
Riguarda 426, prova qualcosa per lui? La bambina è decisamente colta in contro piede “Era un ottimo amico, mi sentivo compresa” ma ovviamente non può dire che sia ancora cosi. Le dissonanze non fanno che aumentare.
Gouto ripercorre ancora una volta i fatti e gli elementi che ha raccolto, sospettava dai racconti e della reazioni che la Sensei provasse qualcosa per 426 e la Sentinella 18 “…anzi, Tamao, me l’ha confermato”.
Tempo di un altro flashback, questa volta siamo…poco dopo l’arrivo dei profughi del Settore 3 nel Settore 4. Nel cortile del Sakura, Gouto raggiunge Tamao di tutta fretta.
L’androide si scusa per la chiamata improvvisa…ma si trattava di una questione urgente e delicata “Ho appena scoperto che Morimura ha trasferito i ricordi di 426 su Juro”. Inizialmente Renya non riuscì ad afferrare la reale natura del fenomeno, non sta parlando dei ricordi di 426 l’androide fuggito ma dei ricordi salvati durante il teletrasporto o in altre parole “…sta usando Juro per ricreare 426”.
Tamao, rivel di essere “riuscita” a convincerla ad affidarle la terapia di Juro, terapia che noi sappiamo aver portato alla nascita del ragazzo modesto e gentile conosciuto come Juro Kurabe ma non si sentiva tranquilla(a ragione, come provano le parole della sensei durante lo scontro sul ponte) convinta che Morimura non avesse abbandonato del tutto il progetto.
Gouto incuriosito, chiese ulteriori dettagli. Perché mai la Sensei Morimura dovrebbe riportare in vita 426? Tamao sa perché sta agendo cosi, Morimura era ed è innamorata di lui “…sin da quando era piccola”. Per questo vuole farlo tornare umano.
Sa che è un individuo pericoloso ma non è su QUELLO che si stava concentrando, lo ha ucciso lei spinta dalle menzogne di Ida “…ed è tormentata dai sensi di colpa”. Per questo, Tamao raccomandò al ragazzo di tenere d’occhio Morimura facendo particolare attenzione nel tenerla lontana da Juro.
Di nuovo nel presente, Gouto NON entra nei dettagli del racconto di Tamao, si limita a esporre velocemente i fatti. Quando Izumi ha perso i ricordi ha tentato di usarlo per riportare in vita 426 “La ragione più plausibile è che fossi innamorata di lui”.
Chihiro tace poi tenta di sfruttare quando detto da Gouto in precedenza per rigirare la frittata. Quella Morimura aveva subito il controllo mentale no? “Io? Innamorata di lui? Non è proprio il mio tipo”…non consapevole del fatto che Gouto SA che Sensei Morimura era innamorata(ricambiata) di Izumi/426 da SEMPRE.
Mantenendosi però fede alla sua proverbiale calma ed al suo sangue freddo, Gouto decide di approfondire la sua teoria del controllo mentale. Aveva ipotizzato che qualcuno la controllasse ma perché? Perché aveva visto una registrazione.
Una registrazione anzi delle registrazioni che Chihiro(bambina) dovrebbe conoscere, Ida l’ha estratta dalla coscienza di 426 due anni prima che lei nascesse “Se fossi davvero Sensei Morimura, dovresti saperlo”. La bambina ammutolisce mentre Gouto le espone la natura delle suddette registrazione.
Nello specifico, si tratta di una registrazione del 2188, saltata fuori dal computer centrale durante l’analisi di 426 “Sembravi davvero seccata dalla mia scoperta ed hai cambiato atteggiamento e hai finito per cancellare tutte le registrazioni” interrogata dal ragazzo, la bambina sostiene di non conoscere la ragione dietro a questo atto apparentemente senza senso…io si, io lo conosco.
Chihiro aveva scoperto di aver causato involontariamente l’estinzione del genere umano e non riusciva a reggere il peso di questa tremenda verità; Renya queste cose non le sa e può basarsi solo su quanto ha visto. Nella registrazione si parlava di Juro Izumi(2188) avesse trasferito dei ricordi nel clone di Chihiro Morimura.
La bambina salta subito alle conclusione, vuole forse dire che 426 ha manomesso i suoi ricordi? Che lei e sensei Morimura SONO 426? Nulla di tutto questo. La mente di Gouto torna alla registrazione.
Siamo nel 2188 dopo il salvataggio della piccola Megumi Yakushiji e prima della morte della Dottoressa Morimura per mano di Ei Sekigahara. Plausibilmente anche il conflitto a fuoco che porterà alla morte di Izumi, Ogata e Okino non è ancora avvenuto visto che è stata proprio l’esplosione provocata da Sekighara a compromettere il sistema di sopravvivenza.
Tetsuya Ida(2188, è la prima volta che lo vedo) registra un messaggio per Renya Gouto(2188)…senza un reale motivo (“Tanto non ho nessuno con cui parlare”). Durante un controllo del sistema, ha notato una modifca la processo finale. Ha scoperto che è stato effettuata un cambiamento nel corpo di Chihiro Morimura. I nuovi parametri causeranno un’alterazione nei ricordi.
Lo scienziato non sapeva di chi fossero quei ricordi ma conosceva l’identità del utente che ha apportato quella modifica, il maggiore Izumi “Chi ha pensato di dargli l’accesso da amministratore fosse una buona idea?” Sebbene fossero TUTTI spacciati, con quel gesto Ida si convinse di avere la conferma definitiva alla sua teoria“…siete tutti degli ipocriti”.
Stacco, di nuovo nel presente. Renya sa che la sensei ha cancellato le registrazioni perché incapace di rivelargli i suoi scomodi segreti ed inizia a trarre le prime conclusioni. Tutto ha avuto inizio con l’esperimento che ha portato alla creazione del clone.
Basandosi sul video della sensei visto nella scena conclusiva del suo prologo(video che aveva portato Gouto anche a supporre che la donna fosse innamorata di qualcuno) e sulle parole della bambina, aveva giudicato erroneamente i fatti. Per tutto questo tempo aveva creduto che lei fosse Sensei Morimura”…ma eri un’altra persona sin dal inizio”.
La bambina con fare inquisitorio, non fa una piega “…chi pensi che io sia?” ma Renya non batte ciglio. Ora ne è certo, si lei è Chihiro Morimura “…ma non Sensei Morimura. Sei la Professoressa(akase) Chihiro Morimua. La figura cenrale del Progetto Interstellare della Shikishima nel 2188”.
L’espressione della bambina cambia COMPLETAMENTE mentre volta lo sguardo e non ribatte più(non ancora almeno). Da parte mia, alla luce del mio processo di “preparazione” alla storia di Renya non posso non menzionare il secondo incontro fra Keitaro e Chihiro nel Settore 4.
Sé i ricordi di Chihiro fossero stati quelli Sensei Morimura non si sarebbe rivolta a lui con “…eri un ottimo progettista”. Questa è una cosa che SOLO la Professoressa Chihiro Morimura poteva dire, perché solo lei aveva conosciuto il giovane ingegnere Keitaro Miura e non il Keitaro Miura cresciuto nel Settore 5, coraggioso, discreto, prudente, curioso e modesto…ma ancora un ragazzo, un semplice soldato. Di certo non un progettista.
Con questa idea ben chiara in mente mi sono poi trovato di fronte ad un dilemma…come procedere? Con l’esclusione del epilogo della storia di Hijiyama, la storia di Gouto è l’unica che resta da completare. Per cui dopo qualche titubanza ho scelto di proseguire(anche se fra le due sessioni sono passati diversi giorni) ed eccomi subito preso in contropiede.
L’analessi rispetto al precedente sequenza è netta e posso collocare con estrema precisione quanto sta accadendo merito dei dialoghi. È arrivato il momento di “scoprire” cosa ha fatto Gouto quando si è allontanato temporaneamente dal campo di battaglia. L’apocalisse è già iniziata, per la precisione siamo ad Ashitaba(Prima zona di Battaglia) fra la fine della quinta ondata(prima boss fight) e la fine della sesta ondata.
I dialoghi sono i medesimi, sebbene da una prospettiva completamente diversa. Respinto il primo assalto dei Trasportatori e messo al sicuro il terminale con l’Egida, Tomi e Shu segnalano la presenza dei Deimos nei pressi del terminale successivo.
Pur non avendo ancora raggiunto il limite operativo, Renya si accorge della presenza di Chihiro(il come faccia, verrà spiegato poco dopo) in mezzo alla folla in fuga…e decide di scendere momentaneamente dalla Sentinella. Non senza obiezioni da parte dei suoi compagni, chi darà gli ordini in sua assenza?
Nessuno di loro ha esperienza in questo tipo di ruoli. Di tutta risposta una carichissima Yuki, da un palazzo poco distante, attiva lo START sulla sua spalla. La sukeban è sboccata, determinata e sicura di sé “Non abbiamo bisogno di ordini per farli a pezzi”.
Non poter assistere a tutti gli START nei vari finali è stato una grossa sorpresa ma la storia di Renya avrà la premurà di tappare questi buchi. Prima di proseguire però accanto alla gioia e alla soddisfazione segnalo la presenza di un piccolo typo nella descrizione di questo evento: la Sentinella di Yuki viene identificata come la 12(quella di Hijiyama) e non come la 21.
Chiusa parentesi. Renya raggiunge Chihiro. Nonostante la situazione sia drammatica e disperata, il ragazzo non ha perso un briciolo del suo proverbiale sangue freddo. Sempre composto, sempre figo avanza tranquillamente verso Chihiro, alla quale ora si rivolge con “Chihiro san”.
La bambina è tutta concentrata sul bellissimo tramonto, nostalgico e “…come quello di allora” a dispetto della catastrofe in corso dopodiché con aria di sufficienza, puntualizza l’ovvio: Gouto deve averla seguita con un drone. Il ragazzo ne aveva preparato uno apposta per lei, l’ha raggiunta con l’intenzione di portarla in un posto sicuro.
Chihiro però non è affatto lusingata dalle attenzioni anzi, è indispettita, brusca e scortese “Sei preoccupato per me? Perché non pensi agli affari tuoi?” fa poi riferimento ad eventi sconosciuti al giocatore “sai già come la penso” e lo zittisce brutalmente quando tenta di controbbattere.
Fa un certo effetto vedere Renya preso a pesci in faccia a questo modo, lui sempre calmo ed apparentemente del tutto padrone della situazione ma Chihiro lo provoca, lo stuzzica. Davvero può perdere tempo a stare con lei? L’invasione è ancora nelle sue fasi preliminari…o forse si è già arreso?
L’intenzione del ragazzo era di allontanarsi solo per qualche minuto per metterla al sicuro ma la bambina lo trova esilarante, non virtuoso “Non ci sono posti sicuri. O almeno non ce ne sono per noi” e questo LUI dovrebbe saperlo bene.
Ci sono diverse affermazioni ambigue in questo breve dialogo ma il “pensa a svolere il tuo compito” è quasi in cima alla lista. Incapace di controbbattere, Renya si allontana per riunirsi alla battaglia non prima di aver suggerito a Chihiro, quantomeno, di spostarsi vicino al fiume “dove è più sicuro”.
Dando prova di eccezionale volubilità però, la bambina si avvicina nuovamente al ragazzo. Visto che l’occasione si è presentata, vuole togliersi un sassolino dalla scarpa. Lui, Renya Gouto…”…tu eri innamorato di Chihiro Morumura, vero?” cosi, senza alcun preavviso.
Non si tratta di una teoria raffazzonata, una sciocca ipotesi o un pretesto per provocarlo, la Professoressa la sa lunga, il ragazzo sosteneva che qualcuno la stesse manipolando ma “…in realtà eri solo geloso”. Renya tace, mentre la bambina espone accuratamente i fatti. Pretende una risposta, è ipocrita da parte sua avendo ucciso la sensei di suo pugno(per ragioni momentaneamente ignote) ma potrebbe essere l’ultima volta in cui hanno modo di conversare a quel modo.
Sconfitto, Gouto tira lungo sospiro e fa mea culpa. In fondo, n è ancora un ragazzo di sedici anni, per quanto si sforzi di essere freddo e distante “…è questo che vuoi sapere? Che provo un sentimento cosi triviale? Che non riesco a pensare ad altro?” senza però urlare o perdere la sua apparente calma
La Professoressa però non è del tutto soddisfatta, intuisce che sia questo il reale motivo per cui Gouto l’ha “risvegliata”. Non gli importava in che forma, gli bastava riaverla indietro. La scoperta la rendefelice, nonostante le apparenza “eri del tutto schiavo dei tuoi desideri”.
Proprio come il Renya Gouto che conosceva lei “Significa che non devi piacermi per forza”, con aria finalmente compiaciuta la bambina non da il tempo al ragazzo di controbattere ricordandogli di una fantomatica scommessa fatta in precedenza “…anche se la sto vincendo io”.
Il ragazzo attiva lo START sul suo braccio destro(anzi, siamo noi a farlo) e torna sul campo di battaglia(salutandola come “akase” e non Chihiro san). Chihiro invece resta nella città in fiamme ad osservare il tramonto ma viene notata da Miwako Sawatari. Nonostante sia terrorizzata e non la conosca, la ragazza si avvicina alla piccola e si offre di aiutarla a trovare la mamma.
Chihiro è visibilmente seccata da queste attenzioni non richieste “…puoi lasciarmi in pace?” ma Miwako non solo non si smuove di un millemetro ma, quando un aracnobot si trovo a passare vicino le fa scudo con il suo corpo. La tiene stretta stretta per difenderla, anche se è terrorizzata e trema dalla paura.
Il gesto di puro altruismo di Miwako coglie del tutto alla sprovvista la Professoressa, la quale visibilmente sorpresa non sa come reagire. Fortunatamente per loro nel frattempo il drone inviato dalla 17 l’ha individuata e Tomi è scesa momentaneamente dalla Sentinella per andare loro incontro.
Quando passato il pericolo, Miwako si offre nuovamente di aiutarla, facendole forza, invitandola a non aver paura…Chihiro la segue. Sul posto Tomi viene ripresa da Renya per la sua azione indipendete ma la ragazza non fa una piega.
Sawatari seguendo la sua predisposizione gentile, sente persino la necessità di chiedere il permesso di portare la bambina con sé. Una nota di merito di questo salvataggio? Sembra che coloro che NON sono compatibili, non possano vedere o sentire le comunicazioni tramite Sentinella o dispositivi simili. Quando Renya contatta Tomi(e nota la presenza di Chihiro), Miwako non solo non riesce a vederlo ma chiede anche se lì con loro sia presente qualcun altro.
Con la fuga delle ragazze per le strade di Ashitaba, qualcosa sembrerebbe essere cambiato nella predisposizione di Chihiro nei confronti delle altre persone ma tempo al tempo. Ancora una volta, nulla impedisce di proseguire con la storia di Gouto, sebbene gli impegni di vita reale abbiano nuovamente ritardato di molto la sessione successiva.
La sequenza si apre con un breve flashback, collocabile dopo il breve periodo trascorso da Renya e Chihiro nelle rovine del Settore 3. La bambina è da poco arrivata nel Settore 4 e sulla riva del fiume Kaede, prova sensazioni nuove. Non era mai stata in quel posto, eppure prova tanta nostalgia “…questo, è uno di quei posti” ma l’idillio dura poco.
Dove andrà ora? Qualunque posto che non sia costellato da macerie polverose le va bene. Scopriamo che Gouto ha affittato per lei un appartamento sotto falso nome. Merito dei documenti falsi e fondi, preparati in precedenza da Ida. Il quale, per quanto ne sappia Gouto, è ancora disperso.
Caricatasi poi la bambina in spalla(con animazione adorabile) il ragazzo conduce la bambina al appartamento. La scena si chiude e la narrazione torna…al parco Ayame, come se il mind game fra i due non si fosse mai interrotto. È tempo di ascoltare la seconda parte della teoria di Renya Gouto.
Il ragazzo premette sin da subito che le sue sono solo delle personalissime interpretazioni degli eventi ma con aria di sfida, Chihiro prova a fare a pezzi il presupposto su cui vuole basare tutta la sua filippica, recidendola alla radice. Se lei è stata creata da sensei Morimura, perché quest’ultima avrebbe creato un clone per la Dottoressa Chihiro Morimura, figura di punta del progetto interstellare del 2188 e non per se stessa?
La logica della Dottoressa ha una falla enorme, che il ragazzo sfrutta abilmente. Da registrazione(prologo di Renya) l’esperimento di Sensei Morimura doveva assicurare compatibilità al suo clone “Lei credeva che tu, il clone, fossi lei”. Anche volendo, non aveva modo di verificare. Era solo una neonata, come avrebbe potuto Sensei sapere che i dati trasferiti sul clone erano quelli della Dottoressa Chihiro Morimura e non i suoi?
Come nel più classico dei gialli, la colpevole sminuisce le teorie del novello detective etichettandole a delle banali e fantasiose “speculazioni”. Il ragazzo non nega che possa essere cosi, ma da abile oratore la incalza. Se ci ha visto giusto e lei è la Professoressa Morimura allora una vola riacquistati i ricordi sarà andata nel panico “…vista la deviazione dal piano originale”.
Quale piano? Quello a cui si riferiva Tetsuya Ida in una registrazione del 2188, citandolo parola per parola “Nella fase finale Chihiro Morimura doveva subire un trapianto di ricordi” se le sue deduzioni sono corrette, “loro” sono la fase finale.
…e sempre come il più canonico dei colpevoli, Chihiro sempre più indispettita si platealmente di tutte queste asserzioni cosi pretestuose ma con un semplice esercizio di dialettica, Gouto la convince a portare pazienza. La prima registrazione che ha visto (quella che abbiamo visto nel prologo) mostrava un Renya Gouto anziano, la data era il 2188.
Inizialmente si era convinto (Come anche me, mi sono riferito a lungo al 2188 come al “futuro del 2188”) che si trattasse di una sua versione futura che aveva viaggiato nel tempo ma ora la pensa diversamente “è il contrario”.
Di pancia? Senza giri di parole, metafore o altri esercizi squisitamente propri del arte oratoria…lui è il clone di quel Renya Gouto anzi “Tutti gli individui che ho visto in quella regisrazione hanno creato dei cloni di sé stessi”. A condurlo su questa pista è stata una registrazione della Professoressa Morimura che la vedeva impegnata in una conversazione con la Dottoressa Takamiya, esperta in ingegneria genetica.
Flashback, ci troviamo poco dopo l’arrivo della piccola Megumi Yakushiji nella colonia. La Professoressa Morimura, chiede alla Dottoressa Takamiya informazioni sulle proiezioni delle sonde autoreplicanti.
Takamiya era molto soddisfatta delle suddette, puntare sul gruppo e non sulle unità individuali è stata la scelta giusta. Le sonde erano ormai equiparabili a macchine viventi e ed erano persino capaci di autoreplicarsi sfruttando le risorse naturali degli asteroidi lungo il percorso.
Sfasciandosi e autoreplicandosi, le sonde potranno infine raggiungere l’obiettivo. Non corrono il rischio che il piano fallisca a metà strada, andranno avanti nel loro viaggio anche ben dopo che l’umanità si sarà estinta.
Soddisfatta del rapporto, la Professoressa Morimura menziona l’ultimo tassello che manca al progetto: il perfezionamento del cubo di memoria. Da lei descritto come un cubo composto da cinque strati di memoria identici, che si confronta con le sonde circostanti e le usa come modello per autoripararsi.La perdità di un singolo cubo non è un problema, visto che vi sono migliaia e migliaia di sonde.
La Dottoressa Takamiya ha nel frattempo caricato il DNA dei quindici sopravvissuti, serve solo lanciarle. Gli ultimi quindici esseri umani rimasti in vita, gli “originali” da cui verranno clonati i quindici compatibili. Tutti i pezzi stanno andando al loro posto.
Prima di chiudere, la Dottoressa Takamiya chiede alla collega delucidazioni sul “cosa fare” con un certo “lui”, ora che hanno fatto il test del DNA ma è tardi, troppo tardi per dire o fare alcunché. Su questo punto verrà fatta totale chiarezza poco dopo.
Nel mentre, con la narrazione che torna al parco. Gouto è andato ben oltre l’associazione, quindici sopravvissuti a cui corrispondono quindici cloni compatibili. Si è convinto che il piano della Professoressa Morimura fosse di sostituire i suoi ricordi a quelli del suo clone.
Con sottile arguzia, Gouto inganna la sua avversaria. Vuole sapere se ha visto tutta la registazione? Sarà anche un genio ma ha il corpo di una bambina “Deve essere più difficile del solito nascondere la tua agitazione”.
Basta davvero poco a costringere la bambina a tradirsi. è in evidente difficoltà, Gouto se ne è accorto e sa che non avrà un’altra occasione simile. Quando la bambina nega con evidente stizza di conoscere i trascorsi fra la Professoressa Morimura e la Dottoressa Takamiya, sposta allora la sua attenzione su un soggetto inaspettato, Tsukasa Okino.
Un compatibile, uno dei clonati del 2188 ma perché è cosi importante? Chihiro tace sempre più nervosa, Gouto la ormai in pugno. Tsukasa Okino era il figlio della Professoressa Morimura. Il volto della bambina si oscura mentre con involontario sadismo, Gouto rigira il coltello nella piaga.
Okino NON era nato da una relazione della Professoressa bensì era frutto di quegli stessi ovuli che da giovane aveva donato “…in conformità con le norme sul controllo demografico”. Nessun commento sarcastico, nessuna ironia il silenzio della sua avversaria,è prova che Renya si sta avvicinando alla verità, ma non ha finito.
Questa improvvisa scoperta, scatenò nella Professoressa Morimura un’inatteso e tardivo istinto materno. Okino però non aveva stima della Professoressa e non andava d’accordo con lo staff del progetto; tuttavia prima di morire, la Professoressa registrò un messaggio per lui, per fargli conoscere la verità.
La trappola è pronta e la preda non tarda a caderci “Basta!”. Come? Come ha fatto Gouto a vedere quelle registrazioni? Non è possibile “Servono i dati biometrici per accedere a quelle registrazioni. Senza puoi vedere solo le tue. Le mie e quelle di Okino erano protette”.
E come nel migliore dei gialli, dopo tanto negare il colpevole finisce per tradirsi da solo ed il detective può dirsi soddisfatto “Grazie, Professoressa Morimura”. Dopo essersi rimesso gli occhiali, Gouto raggiunge nuovamente Chihiro che si era allontanata quasi a voler scappare via.
Resta ancora qualche nodo da sciogliere, come ha fatto ad accedere a quelle registrazioni? È vero, lui poteva accedere solo a quelle di Renya Gouto(2188). Per cui si trattava per lo più di registrazione relative alla compagnia, relaioni sulle riunioni, trascrizioni di chiamate ma questo solo in principio.
…e da bravo giallista, con un sorriso da ebete io SAPEVO dove Renya sarebbe andato a parare con questo ennesima prova spocchiosissima dialettica. Il finale del suo prologo, si colloca poco dopo l’accidentale visita di Iori nel Settore 2. Buco che ora viene finalmente tappato.
Il flashback che ne segue è molto simile al suddetto finale di prologo ma il focus non è sulle registrazioni ma su altro. Gouto ha soccorso Iori, ancora priva di sensi e coglie l’occasione per sbloccare le registrazioni di Sensei Morimura e scoprire perché i loro dati coincidevano.
Chihiro non sapeva neppure chi fosse Iori Fuyusaka, ennesima occasione per enfatizzare l’ovvio “Se tu fossi Sensei, lo sapresti già” Iori Fuyusaka è la Chihiro Morimura di questo loop. Una versione per cosi dire “compatibile”.
Come aveva dedotto a suo tempo, è improprio dire che Amiguchi e Fuyusaka sono dei “cloni” di Ida e Morimura, è più corretto dire che sono le loro versioni di questo loop e, come avevo intuito, sono stati fatti crescere in contesti diversi da quelli pianificati. Chihiro avrebbe dovuto crescere nel Settore 1, Tetsuya nel Settore 3 ma invece entrambi sono cresciuti nel Settore 4, con altre famiglie, altri genitori ed altri nomi.
Gouto non ne ha la certezza matematica(e neppure io) ma è convinto che dietro a questo piano ci sia un’idea di Ida. Chihiro tira un lungo sospiro poi (mentre Gouto fa lo splendido, e si toglie gli occhiali) gli punta contro il ditino con fare inquisitorio.
Sarà anche cambiato tutto ma non è cambiato niente. Conosceva bene Renya Gouto, il CEO della Shikishima e sebbene siano molto diversi “…entrambi mi complicate la vita” ma supponendo che le deduzioni del ragazzo siano corrette, cosa vuole?
La risposta è una ed una sola, la verità che ha condotto alla situazione attuale. Tuttavia il ragazzo non si fa illusioni, è fermamente convinto che Chihiro non gli dirà nulla. Il motivo, è presto detto. Sarebbe sconveniente per la bambina svelare la verità, visto che “…stai cercando di eliminarci tutti. Mai, nemmeno al inizio hai voluto salvare questo mondo”.
Giusto per ricordarmi per l’ennesima volta che 13 Sentinels di cartucce ne ha, letteralmente, fino alla fine. Questo cliffhanger è IL male e porta anche ad un lock, un lock collegato alla conclusione della prima metà della terza zona di Battaglia.
La storia di Gouto ha ormai superato il 50% ma il seguito, oltre a qualche giorno causa impegni, è dovuto dapprima passare per una letturina ad alcune note di archivio ed in particolare alle sonde. I cubi di memoria descritti nella conversazione fra le due scienziate sono in parole più semplici delle celle di archiviazioni.
Queste celle permettevano alle singole sonde di confrontarsi fra loro e autoripararsi in caso di danni non irreversibili. Grazie a questo meccanismo le sonde portando con sé il DNA dei quindici sopravvissuti hanno ampliato il loro raggio di azioni, autoreplicandosi al infinito fino a trovare un pianeta che fosse abitabile per l’umanità.
Chiarita la natura ed funzionamento delle sonde, ho potuto proseguire. Essendo ormai al quarto(quinto contando anche il prologo) evento al interno della storia di Renya, il fattore “sorpresa” nei repentini salti fra le due linee narrative è fortemente attenuato.
Nondimeno, lo scoprire i retroscena in corso DURANTE l’apocalisse è intrigante al pari del mind game al parco Ayame. La scena riprende esattamente dove era terminata, Usami ha condotto Miwako e Chihiro fino alla riva del fiume Kaede,ma la battaglia ormai infuria, non vi sono più luoghi sicuri
A complicare ulteriormente la situazione, per qualche ragione ignota alla ficcanaso i Kaiju puntano verso di loro nonostante il terminale più vicino sia dalla parte opposta. Da parte mia ritengo plausibile che i Kaiju tendano sempre a dirigersi verso i compatibili oltre che verso i terminali.
Tomi contatta rapidamente la Sentinella più vicina(quella di Iori) per ottenere qualche info aggiuntiva ma senza ottenerne nulla di concreto. Non avendo altre opzioni,a malincuore, attiva lo START sulla sua schiena per rinuirsi alla lotta e soprattutto allontanare l’inattesa orda di Kaiju.
Nonostante l’improvvisa scomparsa del amica ed il terrore che l’attanaglia, Miwako cerco ugualmente di rassicurare Chihiro (“Non ti preoccupare. La sorellona ti proteggerà”) messa in soggezione da questi continui atti di gentilezza disinteressata, Chihiro fa la sua mossa.
Puntando il ditino contro la cinnamon roll quasi a sgridarla e ricordandosi di dover fare sempre(teoricamente) scelte logiche dichiara di voler provare a fare “una cosa inutile”, una cosa che NON vuole fare. Dopodiché, consapevole della presenza del drone, ordina a Gouto(kun) di raggiungerla senza dare alcuna spiegazione alla perplessa Miwako.
Non ci vuole molto perché il ragazzo risponda alla sua chiamata, contrariamente a quello che possa sembrare non si tratta di un favore “Sarò io ad aiutare voi”. Pur avendo accesso ai comandi di alto livello, ha bisogno prima del autenticazione biometrica. Dopo aver ordinato a Miwako di spostarsi, la bambina attiva il teletrasporto.
Renya e Chihiro si ritrovano quindi nel computer centrale del UFO del Settore 4, il quale fino ad ora era considerato del tutto inaccessibile. Il ragazzo pretende delle spiegazioni, cosa vuole fare? “L’ipocrita”…e quando avrà finito,per tutti loro combattere sarà molto più semplice.
Dopo aver completato i preparativi, la Professoressa arriva addirittura a ringraziare Gouto per la sua disponibilità (“Non credevo saresti tornato”) dopodiché lo rimanda indietro mentre avvia una comunicazione con tutte le Sentinelle attuamente impegnate nella battaglia con i Kaiju.
Si tratta della conversazione o più correttamente comunicazione a cui si assiste terminando la settima ondata della prima zona di battaglia, solo che da un punto di vista differente. La bambina non si cura di rispondere a Tomi, Shu e neppure al suo “fratellone” Keitaro, lei è “Morimura Chihiro” e sta per teletrasportare oltre un milione di persone dal Settore 4 al Settore 3, in modo che non debbano preoccuparsi di fare vittime fra i civili.
Dopo aver visto “scorrere” vari npc nel teletrasporto, la scena si sposta proprio su di loro: i sopravvissuti che si ritrovano improvvisamente al interno della città distrutta del 2025. Con una Miwako che, una volta in salvo, ha una strana reazione…come se abbia riconosciuto il posto. La sequenza si potrebbe chiudere tranquillamente qui, i civili sono finalmente in salvo ma l’attenzione si sposta nuovamente sulla Professoressa.
Costernata e sopresa dal suo comportamento istintivo e del tutto privo di ogni logica. Perché mettere in salvo tutti i civili quando la sua intenzione non era MAI stata quella di salvare il mondo? Prima ancora che abbia modo di formulare un qualunque pensiero razionale a riguardo, Hijiyama riesce a inserirsi nel suo canale di comunicazione.
Deve chiederle un favore. Una favore, per conto di Tsukasa Okino. Ora posso finalmente, accedere alla conclusione della storia di Hijiyama il suo START in qualunque forma o circostanza è l’unico che manca ancora al appello dopo che la storia di Gouto si è assicurata di mostrarmene tre dei quattro mancanti.
Ho già scritto tanto per cui non voglio dilungarmi ulteriormente MA c’è una cosa che non posso NON menzionare: le percentuali di completamento. Non importa quanto breve o lunga sia una sequenza, alla fine della fiera essa andrà sempre a contare come l’uno per cento. Ora, nel momento in cui finalmente mi trovo a chiudere questo luuungo post sono al 96% ma mi mancano solo tre eventi, uno per Takatoshi e due per Renya, da dove viene l’ultimo?
Manca poco per scoprirlo.