il luogo indicatomi da Sylens fosse quello che avevo raggiunto dopo quella serie di scontri scriptati ma è bastato dare una controllatina alla mappa per accorgermi della baggianata.
Il "Tumulo" cosi è chiamato dai Nora, è quella rovina inaccessibile a nord-est delle Terre Sacre, proprio vicino al entrata del DLC.
Ora so che quelle enormi strutture simili a tentacoli che avevo intravisto in quel area sono i resti di quello che una volta era un'unità Horus MA prima di addentrarmi fra i resti del Tumulo ho fatto una piccola deviazione. Ho preso la buona abitudine di tornare nel Abbraccio dopo ogni missione principale(almeno quando mi è possibile) per far visita alla Tomba Rost.
Si tratta di momenti opzionali ma che io ritengo insostituibili.
"Parlando" con Rost, Aloy da voce ai suoi pensieri, alle sue paure ed i suoi timori come con nessun altro.
ADE viene descritto come un'ombra nera, quanto di più simile al "Male" possa esistere. Elizabeth Sobeck? Non può essere sua madre, era una dei predecessori ma vuole delle risposte. Cosa è Zero Dawn? In che modo i predecessori sono riusciti quantomeno a "preservare" la vita?
è una finezza, un dettaglio piccolo piccolo al interno dialoghi del tutto opzionali ma trovo a dir poco pregevole il cambio di approccio che Aloy ha con il suo padre putativo.
Ora "sa" che Sylens può sentirla attraverso il focus e se lo leva in modo da avere un momento da sola con Rost e lo rimetto SOLO dopo aver finito.
L'entrata al bunker del tumulo, un tempo ostruita, è ora aperta ma è evidente come ci sia, ci debba essere almeno un altro accesso.
L'Eclisse è sul posto, in massa. Citando la protagonista loro "non cercano risposte, solo armi" e non ingaggiarli è impossibile.
Superato un primo nutrito gruppo di cultisti, ho avuto una piccola conferma sul tipo di personaggio che è Sylens.
Di fronte ai cadaveri di alcuni predecessori, soldati, morti dopo aver combattutto per mesi...il nostro compagno di viaggio non batte ciglio "La gente muore in continuazione, mostrami qualcosa di interessante" ma a livello personale, quei cadaveri "sono" interessanti. Perché di quei quattro soldati, esplorando il tumulo, ho trovato molte registrazioni. Diari, invettive, riflessioni, paure, richieste. Non solo sul andamento della "loro" battaglia ma su quello della guerra in genere.
Su come lentamente, ma costantemente, la speranza è scomparsa dai loro occhi, sugli infiniti sacrifici fatti anche solo per rallentare lo sciame.
Sulle loro vittorie, contro Horus e Khopesh ma anche sui loro drammi personali. In particolare quando mi sono trovato più volte ad ascoltare la medesima registrazione...credevo si trattasse di un errore inizialmente ma trovandomi ad ascoltare la risposta della moglie del soldato in questione mi ha palesato una realtà ancora più drammatica.
Quei messaggi vocali sempre uguali, l'impossibilità di avere delle risposte concrete erano solo un ennesimo tentativo di tenere i civili lontani dalla verità.
Una verità che prima di farsi manifesta ha dovuto affrontare un altro ostacolo. Attendere la cercatrice poco prima del cuore della base, c'era un Khopesh.
Trovo molto rilevante che la protagonista si riferisca a loro con il "loro nome" e non come "Sterminatori" come invece ha imparato a conoscerli lei. L'aver vissuto una vita come una reietta ha dato ad Aloy una flessibilità ed una sensibilità sconosciuta non solo ai Nora, di base tradizionalisti e ostili, ma anche a tutte le altre tribù.
Conoscere, senza giudicare, anche se inevitabilmente si trova ovviamente a provare a descrivere quante vede...tramite le conoscenze in suo possesso.
Ovviamente non può sapere cosa sia un consiglio di stato maggiore(infatti li chiama capoguerra) o cosa sia l'energia "geotermica" utilizzata per alimentare la base ma questo NON la rende meno curiosa.
Questo Khopesh è diverso da quello incontrato vicino alla sede della Faro.
è "attivo" e perfettamente funzionante: torrette, lancia missili, corazza ultraresistente e capacità di muoversi lentamente ma inesorabilmente "Davvero i Predecessori hanno affrontato migliaia di questi cosi?"
Ho imparato a mie spese a NON attaccare questa belva dalla distanza. I missili fanno a pezzi le passerelle (il che è gameover) per cui una buona strategia è tentare di arrivare a "terra" senza farsi notare, per poi sterminare i cultisti, prima di passare al Khopesh.
Il punto migliore per ingaggiarlo sembra essere la media-breve distanza.
Dove può colpirci solo con la torretta principale, i missili arrivano sempre a ondate regolari da destra e sinistra, per cui lo spazio di schivata c'è(anche se devo ancora prendere il ritmo) mentre questa distanza lo porta anche a "piegarsi" con le gambe in modo da scoprire alcuni punti deboli. Sembrerebbe essere molto vulnerabili al gelo MA devo studiarlo meglio in futuro.
Intanto posso dire(dopo averlo abbattuto) che i suoi "pezzi" hanno meno valore rispetto a quelli delle macchine di Grossa Taglia da me affrontate (Colosso, Spaccaroccia, Divoratuono, Avistempesta).
Concluso lo scontro, mi sono dapprima imbattuto in un documento del Generale Herres.
Si tratta, per bocca del graduato, di un "ammissione di colpa" ai posteri. I suoi ordini hanno causato più morti di qualunque dittatore o crudele conquistatore della storia e sebbene la Dottoressa Sobeck provi a giustificarlo "Senza di lei, non ci sarebbe stata un'umanità a giudicarla", l'uomo sentiva, SAPEVA di essere colpevole.
Il suo favorire l'automatizzazione della guerra ed il ruolo di prestigio da lui ricoperto hanno aperto la strada a quella che ormai persino Aloy conosce come "La piaga di Faro".
Giunta invece nella sala conferenze centrali, la protagonista dapprima ha avuto un piccolo battibecco con Sylens.
L'uomo irride la ragazza di fronte alla mappa del mondo(che mostra l'andamento della piaga) "Davvero pensavi che fosse piatta?" ma la nostra protagonista non tentenna di un millimetro perché è un'acuta osservatrice e Sylens lìha sottovaluta. L'ombra che appare durante una eclisse è rotonda "è ovvio che sia un globo" che suona anche come una sbertucciata nei confronti di tanti gruppi terrapiattisti contemporanei.
Alle battute, seguono i fatti.
La registrazione audio e video visualizzabile non lascia dubbi. Il generale Herres, insieme agli altri membri del consiglio militare statunitense, ha già esposto Zero Dawn e mette tutto nero su bianco.
Altri graduati provano ad obiettare: utilizzare droni, riscrivere il programma e cosi cos'altro ma Herres fu granitico oltre che lucido. Lo sciame era un'entità che rispondeva solo a se stessa, qualunque arma automatica sarebbe stata rispedita direttamente al mittente.
Faro avrebbe pagato i costi del progetto. Ma il tempo? "Quello si compra solo con il sangue" Dare un cannone a rotaie a CHIUNQUE fosse in grado di tenerlo, senza alcuna distinzione di genere, fede religiosa, idee politiche, razza, fedina penale, reddito o altro. TUTTI dovevano contribuire. Milioni, miliardi di civili mandati al macello per permettere alla Dottoressa Sobeck ed ai suoi collaboratori, un dream team reclutato fra i massimi esperti di tutto il mondo(Selezionati uno per uno dalla Dottoressa Sobeck) di completare Zero Dawn prima della fine con la promessa che NON sarebbe stata una vera. La più meschina delle menzogne.
La base però non presenta altri dettagli sul piano, Aloy però ha una pista, durante la riunione hanno accennato ad una base "in orbita". Il che è sia una buona, che una cattiva notizia. La buona? Sylens sa dove andare. La cattiva? è esattamente sotto Tramonto, la capitale dei Carja delle Ombre popolata da orde di cultisti armati fino ai denti.
Confesso che per me non si è trattata di una sorpresa.
Gli osservatori mi avevano anticipato la presenza di una base di lancio di razzi della Faro nei pressi di tramonto, per cui, che fare? Secondo Sylens è impossibile manomettere tutti quei focus. Sono come una ragnatele e si coprono le spalle gli uni con gli altri...la cercatrice però ha un guizzo, un lampo di genio.
E se fosse possibile distruggere l'intera rete prima di arrivare a Tramonto?
Le parole della ragazza fanno scattare qualcosa in Sylens che le invia alcune coordinate.
Da parte mia, oltre ad un'altra visita alla tomba di Rost, ho distintamente sentito...una linea di dialogo che NON avrei dovuto sentire.
In pratica dopo una splendida discesa dai tentacoli di Horus, quasi fosser uno scivolo ("lo rifarei, se non fosse per tutta la fatica che ci vuole a tornare su" cit), Aloy ha accennato a come lo "squilibrio" sia dovuto ad un certo "Efesto" che ha porta i Calderoni a produrre macchine diverse.
Ade ed Efesto.
Il signore degli inferi ed il dio della forgia della mitologia greca, chiaramente NON sono nomi casuali ed avendo sentito questa linea anche se "prima del tempo" non posso ignorarla.
Giunta sul luogo indicato da Sylens ed aspettata la notte...la cercatrice si mostra sempre più insofferente verso il suo "collaboratore", che sta in silenzio a guardare mentre lei corre tutti i rischi.
D'altra parte l'uomo mostra di conoscere cose, troppe cose ma di servire "solo se stesso".
Questo livello di onestà lo porta, in un brevissimo attimo di debolezza, a rivelare di aver "collaborato" in passato con l'Eclissi a suo dire "prima" di realizzare l'entità e la portata della loro follia.
La strada alternativa suggerita dallo sciamano conduce Aloy attraverso orde di macchine corrotte(per lo più vedette e longipedi) e poi ad un accampamento (Quello principale secondo Sylens).
La cercatrice ha il compito di individuare il Collolungo che l'Eclissi ha catturato per creare la sua rete(...questo spiega perché in passato mi sia capitato di vederli tentare di catturarne alcuni) sfruttando le esplosioni della "operazione mineraria" in corso per passare inosservata alla forza principale.
Lungo la strada però ecco la sorpresa "Una distrazione" dice Sylens, una fonte di informazioni preziose dico io.
A che mi riferisco? Ad una tenda. Una tenda con svariate registrazioni lasciate da Elis in persona. L'assassino di Rost, l'uomo dietro il carnefice.
Un zelante sostenitore di Jiran ("...quei codardi, miserabili avevano scambiato la sua determinazione per follia"), un fanatico convinto da alcuni sacerdoti di essere il "prescelto" del sole.
Colui che realizzerà la profezia e riporterà l'ordine cosmico distrutto dai "traditori" facendo salire sul trono un "vero" Re Sole.
A quanto pare fu Jiran in persona ad ordinargli di fuggire portando con se la regina ed il suo figlio minore Itamen.
L'indole del principe (ancora giovanissimo da quello che viene fatto intendere) è molto distante dal ideale di sovrano predetto e inneggiato da Elis e dal Eclisse; del tutto incapace di reggere la vista di crudeltà e spargimenti di sangue nonché legatissimo alla figura di sua madre. Pronta difenderlo e proteggerlo dalle "malvagità" del mondo.
Una indole "imperdonabile" per uno come Elis che vede ogni forma di comodità e lusso, come sintomo della più becera debolezza.
Messe in saccoccia tutte queste informazioni e tempo di scalare il Collolungo.
Provando ad esaminarne la cima con il focus, mi rendo subito conto che "qualcosa non va". Quel qualcosa diventa manifestò non appena Aloy tenta di distruggere la console che controlla la rete.
Poco distante, sotto ai suoi occhi: una nube nera e cremisi, che sembra un occhio al interno di un Khopesh.
ADE, è lì.
L'ha vista "L'entità vuole uccidermi? L'entità NON può UCCIDERMI",
Per Aloy è impossibile toccare la Nube che si fa beffe di lei ma sfruttando la sua lancia riesce a "respingere" ed apparentemente ad accecare Ade(ovvero neutralizzando la sua ragnatele) che distrugge il Collolungo e scatena contro di lei l'intera forza delle Eclissi ivi presente. Guidata da Sylens, Aloy riesce a fuggire appena prima di una potentissima esplosione.
La ragazza furiosa e tradita sembra pronta a sbarazzarsi del focus.
Come può fidarsi di Sylens? Le ha mentito. L'ha mandata in quel posto senza dirle che ADE era lì mentre lui se ne stava lontano, al sicuro.
La rabbia della ragazza, il "non potersi fidare più" sono per Sylens una inaspettata fonte di rinnovata stima.
Ai suoi occhi equivalgono a crescita "stai maturando", la cieca fiducia infatti "è come la sabbia, si sgretola facilmente alle prime difficoltà".
La loro però non è fiducia, è un'alleanza.
Un'alleanza costruita su uno scopo comune, conoscere i segreti di Zero Dawn e dei predecessori.
Non potendo ribattere di fronte alla logica fredda e lucida del suo "collaboratore", la cercatrice si accorda per incontrarlo nei pressi di tramonto.
Quella è la mia prossima destinazione.
Finalmente, conoscerò potrò conoscere Zero Dawn.