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veramente la casa del diavolo e molto megli della casa dei mille corpi....ovviamente non farti ingannare dal titolo...che "la casa del diavolo" non c'entra nulla con il film....in realta la traduzione del titolo originale era: I reietti del diavolo...che a mio parere sarebbe stato molto piu giusto...ma chissa come mai è stato scelto questa casa del diavolo....
ma guarda l'80% della traduzioni dei titoli originali ai titoli italiani ,nn c'entrano nulla con titolo stesso originale,nn si sa pekè,ma io dico ki sceglie i titoli italiani??
"The devil's reject" che c'entra la parola casa??
"the texas chainsaw massacre" che c'entra Non aprite quella porta???
ma guarda l'80% della traduzioni dei titoli originali ai titoli italiani ,nn c'entrano nulla con titolo stesso originale,nn si sa pekè,ma io dico ki sceglie i titoli italiani??"The devil's reject" che c'entra la parola casa??
"the texas chainsaw massacre" che c'entra Non aprite quella porta???
infatti basta vedere nel caso de "la casa" //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gifcmq vi consiglio di recuperare i primi 2 sono fantastici!
io l'ho fatto dopo aver visto drag me to hell.
sono molto belli anche se il secondo può quasi considerarsi il remake del primo...
se lo fate nn scordate di vedere anche l'armata delle tenebre è molto divertente
la vedo difficile che un oche bazzica i nquesto topic non abbia già visto Evil Dead e seguiti //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
la vedo difficile che un oche bazzica i nquesto topic non abbia già visto Evil Dead e seguiti //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
la vedo difficile che un oche bazzica i nquesto topic non abbia già visto Evil Dead e seguiti //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
ho visto "La casa del diavolo" ed è un gran film, ci puo stare lo spiraglio per un seguito?? speriamo di si, ma nn credo...
Dead end nn l'ho mai visto invece...
carino, eccessivamente tirata la trama in alcuni punti tanto che i lfinale ovviamente può risultare prevedibile, ma hanno saputo comunque tenere alto l'interesse dello spettatore, l'idea del loop è stata interessante...la mamma in crisi è stato un tocco di classe poi //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
la mia "recensione" parte da due pressupposti: key ha detto che non commento mai i film e, soprattutto, se andassi a dormire ora (2.12) mi cagherei in mano, anche se forse alle 3.14 sarà pure peggio...
in breve la trama: una coppia di fidanzati va a vi (il legno dell'armadio ha appena scricchiolato e il cuore mi è arrivato in gola //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif), dicevo, ...vere in una nuova casa e la notte comincia a sentire strani rumori. il ragazzo decide quindi di registrare tutto con una videocamera.
analizzando empiricamente il film non si può non rimanere affascinati dalla sua, nel complesso, capacità di creare tensione, spaventare e lasciare uno strascico di terrore nello spettatore. le tre componenti della "paura" spesso non vengono tutte sfruttate, dal momento che nei peggiori film, ad esempio, l'unico sussulto è la comparsa improvvisa dell'assassino. poi ci sono quei film che, discreti o anche ottimi che siano, creano attesa e sono efficaci nelle scene tipicamente orrorifiche, ma difficilmente dopo la visione si teme di poter vivere in prima persona certi avvenimenti. non a caso i film che riescono in questo intento diventato i cardini del genere. per paranormal activity non si può certamente parlare di capolavoro, dal momento che mancano troppi elementi caratterizzanti l'opera filmica vera e propria, però lo si può indicare come ottimo veicolo per la comprensione della paura. ciò che lo rende particolarmente efficace, a differenza di molte opere simili (di cui parlerò in seguito), è la sua estrema semplicità, che lo rende familiare, rompendo il rapporto di mediazione che lo schermo crea tra l'elemento filmico e lo spettatore. l'aspetto principale su cui fa perno il film è la paura di ciò che non si conosce, che è immateriale e da cui non ci si può difendere. i due protagonisti non si trovano di fronte ad un nemico che può essere codificato e combattuto.
infiatti nemmeno alla fine del film avremo un'idea chiara su cosa sia effettivamente successo, dal momento che l'espediente della camera a mano lega indissolubilmente le nostre conoscenze a quelle dei personaggi (studiato ieri //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif), che possono solo ipotizzare la presenza di un demone.
passando ad un'analisi delle sequenze mostrate non si può non notare come la maggior parte del racconto filmico sia occupata dalle scene diurne, nel quale non accade nulla di particolarmente significativo. questo elemento è spiazzante, le scene da "oh, ho comprato la videocamera nuova, proviamola subito" ci proiettano in una dimensione di quotidianità tale che, nel momento in cui sentiamo un tonfo durante la registrazione notturna, la nostra reazione viene inconsciamente amplificata.
il piano sequenza durante il quale la ragazza viene trascinata lungo il pavimento è quanto di più angosciante si possa vedere.
fin qui ho parlato di paranormal activity come se fosse un qualsiasi film horror ma, ovviamente, bisogna far riferimento a quel filone mockumentary che ora va molto di moda.
scartati cannibal holocaust, rec e cloverfield (e the last broadcast perchè non l'ho ancora visto //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif) perchè oltre alla modalità di ripresa hanno poco in comune con questa pellicola, rimane il controverso blair witch project.
i due titoli hanno molto in comune,a partire dalla questione dell' "entità" che si manifesta durante le ore notturne, attraverso rumori e vero e proprio contatto fisico. c'è però una differenza che gioca a favore di paranormal activity ed è la camera fissa, che, nelle scene di maggiore tensione, sembra ergersi a freddo spettatore incurante degli avvenimenti e questo, crea un effetto straniante che si può spiegare così: l'immagine in movimento, com'è tipica nel cinema, connota senza possibilità d'appello la volontà dell'istanza che realizza il film. questo porta a sottomettersi alla sua emotività, alle sue bizze, insomma si percepisce una certa soggettività di ciò che si vede. l'immagine fissa, invece, viene ormai associata alle camere di sicurezza, che devono, appunto, essere testimoni infallibili ed oggettive di quanto accade. così siamo portati a pensare che quanto ci scorre davanti agli occhi sia pura realtà.
ora, non voglio tessere troppo le lodi di questo film dal momento che ne esiste uno, "in memorium" del 2005, che pare trattare gli stessi argomenti.
nonostante questo ribadisco come paranormal activity sia capace di colpire nelle paure più comuni in modo molto efficace.
io ho visto il finale spielbergiano e non l'ho trovato particolarmente azzeccato. non so come sia quello originale di peli, però credo che, dato l'andamento complessivo, sarebbe stato ottimo concludere con l'urlo della ragazza, la discesa del ragazzo e il suo "oh my god" seguito da un agghiacciante silenzio (il tutto, splendidamente, fuori campo)
ho un sonno fottuto, non rileggo e mi scuso quindi per gli eventuali errori e i ragionamenti senza capo ne coda
domani avrò modo di chiarirmi meglio (3.05...mancano solo 9 minuti :tragic
Il fatto che ci sia stato un progetto di pari livello a Paranormal Activity e praticamente uguale a livello di trama, inquadrature e personaggi nel 2005...ma che nessuno ai suoi tempi si è cagato, infatti non hanno trovato nemmeno una casa cinematografica che lo distribuisse, mi ha fatto pensare n'attimo...
Ma quanto ***** dovranno essere incazzati i due tipi originali?
Gli hanno praticamente soffiato l'idea e ora ci stanno marciando sopra facendo soldi a palate...che ***** di mondo XD
Comunque PA a me non ha dato tutte st'emozioni...cioè mi ha lasciato un pò indifferente, forse le aspettative troppo alte, ma mi sono più rotto le balle che divertito con quel film...magari mi serviva più immedesimazione, ma non accadeva un ***** di nulla...poi quando si arriva all'inquietante finale un pò si rimane basiti, del fatto... "ah 1 ore e più di cazzeggiamento e circa 10 minuti di film in cui succede veramente qualcosa?" :Morris82:
Sarà che sono stato sempre un tipo che non ha paura dell'ignoto per quanto riguarda i film, tipo mi ha fatto più cagare in mano REC nella scena della incorsa sulle scale del condominio con gli zombie attaccati alle balle, che l'intero PA...l'ho preso sotto l'occhio sbagliato, purtroppo :tragic:
Poi gli ho dato 7.5, ma non trovo la rece che avevo scritto tempo fa :Morris82:
E mi ero tutto preparato per vedermelo in cuffie sul tardi in una full-immertion simile a quella che ho dedicato a REC //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/paura.gif
@Eccezione fatta per il protagonista che era scopabile, quindi una minima attenzione verso lo schermo ce l'avevo
ho visto paranormal activity.la mia "recensione" parte da due pressupposti: key ha detto che non commento mai i film e, soprattutto, se andassi a dormire ora (2.12) mi cagherei in mano, anche se forse alle 3.14 sarà pure peggio...
in breve la trama: una coppia di fidanzati va a vi (il legno dell'armadio ha appena scricchiolato e il cuore mi è arrivato in gola //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif), dicevo, ...vere in una nuova casa e la notte comincia a sentire strani rumori. il ragazzo decide quindi di registrare tutto con una videocamera.
analizzando empiricamente il film non si può non rimanere affascinati dalla sua, nel complesso, capacità di creare tensione, spaventare e lasciare uno strascico di terrore nello spettatore. le tre componenti della "paura" spesso non vengono tutte sfruttate, dal momento che nei peggiori film, ad esempio, l'unico sussulto è la comparsa improvvisa dell'assassino. poi ci sono quei film che, discreti o anche ottimi che siano, creano attesa e sono efficaci nelle scene tipicamente orrorifiche, ma difficilmente dopo la visione si teme di poter vivere in prima persona certi avvenimenti. non a caso i film che riescono in questo intento diventato i cardini del genere. per paranormal activity non si può certamente parlare di capolavoro, dal momento che mancano troppi elementi caratterizzanti l'opera filmica vera e propria, però lo si può indicare come ottimo veicolo per la comprensione della paura. ciò che lo rende particolarmente efficace, a differenza di molte opere simili (di cui parlerò in seguito), è la sua estrema semplicità, che lo rende familiare, rompendo il rapporto di mediazione che lo schermo crea tra l'elemento filmico e lo spettatore. l'aspetto principale su cui fa perno il film è la paura di ciò che non si conosce, che è immateriale e da cui non ci si può difendere. i due protagonisti non si trovano di fronte ad un nemico che può essere codificato e combattuto.
infiatti nemmeno alla fine del film avremo un'idea chiara su cosa sia effettivamente successo, dal momento che l'espediente della camera a mano lega indissolubilmente le nostre conoscenze a quelle dei personaggi (studiato ieri //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif), che possono solo ipotizzare la presenza di un demone.
passando ad un'analisi delle sequenze mostrate non si può non notare come la maggior parte del racconto filmico sia occupata dalle scene diurne, nel quale non accade nulla di particolarmente significativo. questo elemento è spiazzante, le scene da "oh, ho comprato la videocamera nuova, proviamola subito" ci proiettano in una dimensione di quotidianità tale che, nel momento in cui sentiamo un tonfo durante la registrazione notturna, la nostra reazione viene inconsciamente amplificata.
il piano sequenza durante il quale la ragazza viene trascinata lungo il pavimento è quanto di più angosciante si possa vedere.
fin qui ho parlato di paranormal activity come se fosse un qualsiasi film horror ma, ovviamente, bisogna far riferimento a quel filone mockumentary che ora va molto di moda.
scartati cannibal holocaust, rec e cloverfield (e the last broadcast perchè non l'ho ancora visto //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif) perchè oltre alla modalità di ripresa hanno poco in comune con questa pellicola, rimane il controverso blair witch project.
i due titoli hanno molto in comune,a partire dalla questione dell' "entità" che si manifesta durante le ore notturne, attraverso rumori e vero e proprio contatto fisico. c'è però una differenza che gioca a favore di paranormal activity ed è la camera fissa, che, nelle scene di maggiore tensione, sembra ergersi a freddo spettatore incurante degli avvenimenti e questo, crea un effetto straniante che si può spiegare così: l'immagine in movimento, com'è tipica nel cinema, connota senza possibilità d'appello la volontà dell'istanza che realizza il film. questo porta a sottomettersi alla sua emotività, alle sue bizze, insomma si percepisce una certa soggettività di ciò che si vede. l'immagine fissa, invece, viene ormai associata alle camere di sicurezza, che devono, appunto, essere testimoni infallibili ed oggettive di quanto accade. così siamo portati a pensare che quanto ci scorre davanti agli occhi sia pura realtà.
ora, non voglio tessere troppo le lodi di questo film dal momento che ne esiste uno, "in memorium" del 2005, che pare trattare gli stessi argomenti.
nonostante questo ribadisco come paranormal activity sia capace di colpire nelle paure più comuni in modo molto efficace.
io ho visto il finale spielbergiano e non l'ho trovato particolarmente azzeccato. non so come sia quello originale di peli, però credo che, dato l'andamento complessivo, sarebbe stato ottimo concludere con l'urlo della ragazza, la discesa del ragazzo e il suo "oh my god" seguito da un agghiacciante silenzio (il tutto, splendidamente, fuori campo)
ho un sonno fottuto, non rileggo e mi scuso quindi per gli eventuali errori e i ragionamenti senza capo ne coda
domani avrò modo di chiarirmi meglio (3.05...mancano solo 9 minuti :tragic
probabilmente mi farà vagare perchè le accozzaglie de sto genere non mi piacciono molto, ma vado di fiducia Key //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif