PS5 Clair Obscur: Expedition 33 | Turn-based RPG | Disponibile

  • Autore discussione Autore discussione Jack 95
  • Data d'inizio Data d'inizio
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Io nn sono così d'accordo, stupendo narrativamente ma prende molto da robe già viste anche lì, e gli sviluppatori occidentali lato scrittura nn han nulla ma proprio nulla da imparare da expedition.

N dog, larian, rockstar, ce project, warehorse 0er fare degli esempi sono per me diverse spanne sopra a sandfall che si ha sfornato un titolo scritto benissimo ma che negli eventi non ha nulla che nn si sia già visto in forme differenti.

Poi sono all atto 3 magari una volta finito parte una roba che mi lascia di stucco, ma fin ora per quanto a tratti pieno di colpi di scena, son cmq robe già vissute in altri giochi.
Non sono canovaccio ed eventi ad essere dirompenti, ma la scrittura dei personaggi e la loro costruzione "garbata".
 
Ed è dovuto da diverse cose... sia dal fatto che se fai i dungeon secondari/pericolosi durante la main livelli e ottieni oggetti fortissimi, sia da mosse e sistema di lumina senza freni che permette di fare combo incredibili che spaccano il gioco.

Regge bene per una trentina d'ore, ma poi si sfancula troppo imho

Non lo considero una roba gravissima perché è il loro primo gioco e comunque regge bene per 3/4, però è un aspetto che sicuramente possono rifinire un po'
il problema gira tutto intorno alle mosse di maelle...troppo sgrave se inizi a fare combinazioni visto che nn ci sono cap sui lumina

cmq il gioco ti da la possibilità di chiuderla e POI fare il resto...sicuramente se uno fa solo le cose collegate al maxare i rapporti tra i pg e poi finisce la storia e DOPO fa il resto se lo gode 100 volte di più

in un intervista mi pare di aver sentito che dicevano che non vedevano l'ora di vedere che combinazioni avrebbero creato i player, per me l'hanno fatto apposta rompibile così
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Hmm. Quindi il videogioco Occidentale non può, e non deve insegnare all'Oriente, ma quello Giapponese può, e deve, insegnare all'Occidente ? Perché mi pare di capire che poi a quello si arrivi.

Anche perché di fondo, Expedition è un gioco che si rifà molto al Jappo, quindi si finisce sempre lì.

Comunque i migliori giochi degli ultimi anni sono tanto Jappi che Occidentali. Poi capisco che ognuno abbia le sue percezioni in base alle preferenze, anche se sempre brutto sottovalutare l'Occidente per poi veder praisato l'Oriente a prescindere. Nel topic di Expedition poi è in un anno come il 2025.

Ormai la dicotomia è Oriente= Buono / Occidente=Cattivo*


* Tranne quelle che in modo arbitrario si decide non lo siano
l'ho scritto anche io, non è vero nulla....questi sono fan di jrpg, l'hanno detto pure quando il gioco fu presentato dal director "volevo ricreare un gioco da fan di final fantasy"

sto gioco piglia a piene mani dai jrpg jappo, solo che nn cade negli stilemi shonen e nella lungaggine eccessiva, tutto qua
 
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Per me
simon
è impossibile

Più che altro mi mancano un sacco di picto di build forti che vedo, e l'orribile quality of life del gioco mi fa passare la voglia di andare a cercarli e prenderli
 
Dovrei essere vicino alla fine

Ho appena sconfitto
Clea

Da brividi la cutscene finale. Per caso ce n'erano anche midfight? Perché ho giocato per primo e l'ho shottata

Adesso si riprova a fare

Simon

e poi si torna a

Lumiere

per il finale.

A parte quest'ultima zona, dovrei aver esplorato tutto. Ancora non riesco a capire chi chiede la mappa nelle varie aree. Sono tutte abbastanza semplici da esplorare.
Al massimo potrebbero essere utili per ritrovare i mercanti, se dopo decine di ore non ci si ricorda dov'erano, ma per esplorare no
 
il problema gira tutto intorno alle mosse di maelle...troppo sgrave se inizi a fare combinazioni visto che nn ci sono cap sui lumina

cmq il gioco ti da la possibilità di chiuderla e POI fare il resto...sicuramente se uno fa solo le cose collegate al maxare i rapporti tra i pg e poi finisce la storia e DOPO fa il resto se lo gode 100 volte di più

in un intervista mi pare di aver sentito che dicevano che non vedevano l'ora di vedere che combinazioni avrebbero creato i player, per me l'hanno fatto apposta rompibile così

Certo, ma è semplicemente troppo rompibile per i miei gusti. Anche senza maelle ci sono delle mosse e combinazioni fuori di testa. Dovrebbero essere combinazioni difficili da ottenere, invece già a fine atto 2 shottavo praticamente tutti... Questo aspetto di bilanciamento, secondo me, si può rifinire meglio.
 
:asd: Beh, è anche qualitativo, se mi dici da una parte bucano lo schermo e non hanno problemi, mentre dall'altra ne hanno e che Expedition deve insegnare. Ma non confronto tanto di scuole, assolutamente, quanto rapporto qualitativo e di output.

Il punto è che comunque Expedition per affinità di linguaggio non può servire a Bethesda, di cui forse può servire più un Baldur's Gate 3, che non questo. Non puoi in nessun modo che un gioco come Expedition, che non c'entra nulla con quel modo di vedere, possa aiutare Bethesda. Che tra l'altro, nei suoi giochi come narrativa, non vuole emozionare nello stesso modo che fa Expedition. Neanche nei suoi giochi migliori come Morrowind. Al limite appunto, questa scrittura più contenuta, può non piacerti. E in effetti, anch'io preferisco una narrazione più emozionante a una Bethesda o da Baldur's Gate, ma non posso di certo dire che quest'ultima non sia uno sforzo invidiabile da tutti solo per questo.
La stessa Sony che mi citi, negli ultimi anni non sono stati la narrativa dei giochi di per se il problema, perché anche GOW per tre quarti e mezzo di gioco è di qualità, quanto purtroppo in affanno con i giochi in se, non tanto per quanto riguarda la sola narrativa ed emozione dei suoi esponenti migliori.
Ma la stessa Micro che ha fatto prodotti come Hellblade o South of Midnight. Perfino Indiana comunque è più che discreto questo lato.

Per il resto, se contiamo tutto il mercato Occidentale, di cui per convenienza ovviamente non si contano gli indie nonostante ne facciano parte, non riesco ad essere d'accordo, quando davvero le produzioni Occidentali hanno fatto da leone in tal senso, dal punto di vista narrativo. Negli ultimi anni forse il pezzo di scrittura più grosso avuto nel media è una produzione come Disco Elysium, che è del tutto fuoco.
Ma come ho detto, ti ho fatto degli esempi, è anche solo prendendo giochi AA/AAA ci sono fin troppi giochi Occidentali che prendono, emozionano e che sono a fuoco, e ti ho fatto esempi.

Mia sensazione, ma di per se, se devo valutare a qualità, vedo più sul versante occidentali giochi che fanno scuola narrativamente, non che quelli Jappi non ne siano sprovvisti. Poi, spesso chi sceglie col cuore, in barba a tutti, va sui giochi orientali nonostante tutto, che ci sta.

Ripeto, sarebbe da aprirci un topic.
Ripeto, non è un confronto qualitativo west vs East che voglio imbastire. Il mio desiderio è che si muovano su due solchi paralleli ma separati, per incrociarsi giusto quando ha veramente senso. Se invece dobbiamo fare un'analisi interna ai AAA occidentali a trazione narrativa e sull'impatto che giochi come 33/bg3/2077 meriterebbero di avere...beh, we agree to disagree. E non concordo nemmeno con quello che dici di bethesda, ormai diversa da quella di oblivion e che oggi tenta, MOLTO goffamente, di inserire personaggi "iconici" in starfield, con enorme enfasi sui loro caratteri (dimenticabili, così come le vicende che li interessano) per culminare con un colpo di scena che dovrebbe, in teoria, colpirti proprio per le suddette caratterizzazioni. Idem un ragnarok che si poggia pigro su stilemi da blockbuster hollywoodiano quando il precedente costruiva un'intima e greve disamina di rapporti e rimpianti, banalizzati e fiaccati nel sequel. Ieri mi è capitato un dialogo INCREDIBILE con Sciel: donna forte, dolce, ferita e altruista, con dolori e qualita intrinsecamente legate al contesto narrativo del titolo, sembra "vera"... è credibile, così distante dalle "caselle a marchetta" a cui ci stanno abituando: ti innamori (non in senso letterale) di una persona così!

Pagherei oro (o i proverbiali 90 euro :asd: ) per vedere roba simile in un prossimo mass effect, o una mj che valga anche solo un suo mignolo nel prossimo spidey. E sto parlando di Sciel eh, la tipa più "secondaria" del party se guardiamo lo screentime generale.
 
Ultima modifica:
Ripeto, non è un confronto qualitativo west vs East che voglio imbastire. Il mio desiderio è che si muovano su due solchi paralleli ma separati, per incrociarsi giusto quando ha veramente senso. Se invece dobbiamo fare un'analisi interna ai AAA occidentali a trazione narrativa e sull'impatto che giochi come 33/bg3/2077 meriterebbero di avere...beh, we agree to disagree. E non concordo nemmeno con quello che dici di bethesda, ormai diversa da quella di oblivion e che oggi tenta, MOLTO goffamente, di inserire personaggi "iconici" in starfield, con enorme enfasi sui loro caratteri (dimenticabili, così come le vicende che li interessano) per culminare con un colpo di scena che dovrebbe, in teoria, colpirti proprio per le suddette caratterizzazioni. Idem un ragnarok che si poggia pigro su stilemi da blockbuster hollywoodiano quando il precedente costruiva un'intima e greve disamina di rapporti e rimpianti, banalizzati e fiaccati nel sequel. Ieri mi è capitato un dialogo INCREDIBILE con Sciel: donna forte, dolce, ferita e altruista, con dolori e qualita intrinsecamente legate al contesto narrativo del titolo, sembra "vera"... è credibile: ti innamori (non in senso letterale) di una persona così!

Pagherei oro (o i proverbiali 90 euro :asd: ) per vedere roba simile in un prossimo mass effect, o una mj che valga anche solo un suo mignolo nel prossimo spidey. E sto parlando di Sciel eh, la tipa più "secondaria" del party se guardiamo lo screentime generale.
Ma io non intendevo dire che non fosse diversa o meno da quelli dei tempi di Oblivion, che lo è, quanto secondo me, proprio per tornare a qualcosa di livello come i suoi migliori come Morrowind, o pur non suo come New Vegas, dovrebbe guardare a giochi come BG3 per ritornare a fare narrative decenti. Al limite The Witcher 3, cose cosi, non primariamente a Expedition, proprio perché comunque delle imbastiture narrative diverse tra un Bethesda/Obisidian e 33. Tutti giochi dove personaggi forti ci sono.
Però almeno, posso dire che ho capito di più cosa intendi nell'ultimo paragrafo, dicendo che i giochi dovrebbero prendere da Expedition in alcune cose.

Per la cosa degli stilemi da blockbuster, credo siano gusti, i suppose. Nel senso, gli stilemi da blockbuster, usati in modo dispregiativo e negativo a prescindere (su cui non sono d'accordo da usare come dispregiativo a prescindere) non è molto diverso da dire lo stesso magari dello stile e target shonen. Lo si può usare nello stesso modo (non dico di essere d'accordo neanche qui) e quindi facendo lo stesso discorso ai giochi e industria orientale che li usano. Giusto per far capire come esempio. E si potrebbe proprio collegare ad Expedition 33 che viene praisato come narrativa, che si ispira comunque a questa tipologia di giochi che invece usano lo stile shonen, ma in cui 33 si butta a capofitta nel seinen invece. La cosa venendo apprezzata.

Ma capisco che siano gusti quindi c'è poco da fare.

Appunto, agree to disagree, come dici.
 
Quando l'ho preso mi dava consegna 12 giugno.
In realtà è arrivato dopo 2 settimane.

Comunque ogni settimana circa arriva qualche copia da Gamestop. Ma vanno a ruba in pochi minuti.
Se avete un commesso amico, potete farvi tenere da parte una copia sotto banco.

Ma ci sono notizie da parte dal publisher? E' così complicato nei tempi ordinare una ristampa massiva di un gioco recentissimo e dal successo clamoroso? Siamo nel 2025 e dobbiamo leggere di copie sotto banco, ma perché sono/siamo arrivati a questo punto? :O
 
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Ma io non intendevo dire che non fosse diversa o meno da quelli dei tempi di Oblivion, che lo è, quanto secondo me, proprio per tornare a qualcosa di livello come i suoi migliori come Morrowind, o pur non suo come New Vegas, dovrebbe guardare a giochi come BG3 per ritornare a fare narrative decenti. Al limite The Witcher 3, cose cosi, non primariamente a Expedition, proprio perché comunque delle imbastiture narrative diverse tra un Bethesda/Obisidian e 33. Tutti giochi dove personaggi forti ci sono.
Però almeno, posso dire che ho capito di più cosa intendi nell'ultimo paragrafo, dicendo che i giochi dovrebbero prendere da Expedition in alcune cose.

Per la cosa degli stilemi da blockbuster, credo siano gusti, i suppose. Nel senso, gli stilemi da blockbuster, usati in modo dispregiativo e negativo a prescindere (su cui non sono d'accordo da usare come dispregiativo a prescindere) non è molto diverso da dire lo stesso magari dello stile e target shonen. Lo si può usare nello stesso modo (non dico di essere d'accordo neanche qui) e quindi facendo lo stesso discorso ai giochi e industria orientale che li usano. Giusto per far capire come esempio. E si potrebbe proprio collegare ad Expedition 33 che viene praisato come narrativa, che si ispira comunque a questa tipologia di giochi che invece usano lo stile shonen, ma in cui 33 si butta a capofitta nel seinen invece. La cosa venendo apprezzata.

Ma capisco che siano gusti quindi c'è poco da fare.

Appunto, agree to disagree, come dici.
La differenza con un jrpg a target shonen è che rimane costante di capitolo in capitolo, sai cosa vuoi quando lo compri e trovi, di solito, quelle "vibe" lì. Se compro ragnarok e mi aspetto la narrativa dosata, romantica e coerente del primo rimango deluso perché trovo, spesso, chiasso dimenticabile, così come quando recupero un dragon age "in teoria" concentrato sui rapporti "in party" e mi becco i personaggi e i dialoghi di veilguard. Idem quel pastrocchio di spidey 2 rispetto al primo. Il problema non è essere un blockbuster, è essere un blockbuster scritto bene o dimenticabile(pigro, appunto). Anche 33, visto nel suo insieme, è un'avventurona d'azione. Ma i personaggi li ami, al contrario dei companion di starfield, avowed, sm2, ragnarok e di altri n-mila titoli grossi americani. Poi magari mi sbaglio eh, ma l'adorazione di sto gioco non passa solo dal revival delle strutture da ff ps1: c'è un cast FENOMENALE a sorreggere il tutto, oggi merce rara.
 
La differenza con un jrpg a target shonen è che rimane costante di capitolo in capitolo, sai cosa vuoi quando lo compri e trovi, di solito, quelle "vibe" lì. Se compro ragnarok e mi aspetto la narrativa dosata, romantica e coerente del primo rimango deluso perché trovo, spesso, chiasso dimenticabile, così come quando recupero un dragon age "in teoria" concentrato sui rapporti "in party" e mi becco i personaggi e i dialoghi di veilguard. Idem quel pastrocchio di spidey 2 rispetto al primo. Il problema non è essere un blockbuster, è essere un blockbuster scritto bene o dimenticabile(pigro, appunto). Anche 33, visto nel suo insieme, è un'avventurona d'azione. Ma i personaggi li ami, al contrario dei companion di starfield, avowed, sm2, ragnarok e di altri n-mila titoli grossi americani. Poi magari mi sbaglio eh, ma l'adorazione di sto gioco non passa solo dal revival delle strutture da ff ps1: c'è un cast FENOMENALE a sorreggere il tutto, oggi merce rara.
Ragnarok è coerente a se stesso, e di livello fino al finale in cui li smadonna forse. Se tenta qualcosa di diverso dal precedente lo si dovrebbe valutare in quello che fa. Poi ci può stare la delusione personale, ma quello altro discorso.
Per carità, giochi non collegati e quindi assimilabili fino ad un certo punto, ma è come dire che FFXVI è sbagliato perché comprando FF mi aspetto uno shonen, poi mi ritrovo un seinen, e quindi non quello a cui ero abituato.

Poi, adesso sono d'accordo sul termine blockbuster, che dipende da come lo si fa, anche se sembrava alla base che se blockbuster fosse sbagliato a prescindere il prodotto. Che mi pareva abbastanza il senso del discorso.
Standoci anche un mistundersting che anche un blockbuster può essere intimista come narrativa e via così, come se ne facevano anche una volta, ma vabbè.

Però ripeto, ora ho capito il discorso sul cast.

Comunque si, mi fermo qui, che ormai abbiamo sforato. Nel caso si riprende in futuro o altri topic.
 
Io su questo discorso di "Gioco/sviluppatore X deve imparare da Sandfall" vedo tanta confusione e la solita polarizzazione figlia dell'epoca social.

Da una parte, molti discorsi mi sembrano quasi una sorta di lesa maestà, come se fosse assurdo dire che SH più esperte possano dover imparare dagli ultimi arrivati; dall'altra sembra che sia arrivata una Sandfall che ha scoperto il fuoco e allora tutti devono copiarla, come se fosse l'unica strada possibile.

Secondo me, come in ogni discorso in cui si prova a trasformare la realtà in una dicotomia, la verità sta nel mezzo. Alla luce dello stato attuale dell'industry, Expedition 33 é un gioco seminale e sì, é giusto guardarlo come un possibile riferimento. Prima si abbandona l'idea che "Exp33 sta venendo osannato perché lo hanno fatto 30 persone, é un AA, blablabla", meglio é. Il gioco dei Sandfall é un capolavoro senza se e senza ma e non c'é niente di male se domani, dopodomani o fra 5 anni sia di ispirazione ad altri sviluppatore, esordienti o veterani che siano. Inoltre, a parte tutti i pregi propri del gioco, Expedition 33 riesce a essere un prodotto più a fuoco di tanti jrpg contemporanei nel suo obiettivo principale: restituire un'esperienza Jrpg classica, al netto delle ibridazioni con altri generi. Questo con buona pace dei recenti FFXVI, degli episodi remake di FFVII o di Metaphor, che pur essendo giochi che vanno dal buono al capolavoro, non nascono con l'idea di essere quel tipo di gioco. Per cui, se il successo di Exp33 serve a fare capire a SQEX che non é necessario cercare una formula rivoluzionaria o ad altri sviluppatori che sì, si può fare un Jrpg classico, ben venga.

Allo stesso tempo, tutta l'idea che JRPG ora debba essere sinonimo di replicare l'estetica, la narrativa e in generale tutto ciò che propone EXP 33 e che lo rende unico, secondo me é una cavolata. Un FFXVI ad esempio, per quanto discusso, ha trovato una sua quadra estetico-narrativa di altissimo livello, mischiando la classica shonenata jap a un fantasy più europeo, crudo e maturo. Metaphor, che per me é bello ma sopravvalutato, ha comunque portato le meccaniche dei persona in un contesto nuovo ed é stato comunque un nell'esperimento, per quanto migliorabile. Per cui, ben venga se continueranno a esistere Jrpg più leggeri e meno "Maturi" di Exp33, perché non è che ora il mondo deve ruotare intorno all'identità di uno specifico gioco, dal momento che é sacrosanto che ogni prodotto debba avere la sua.

Poi vedremo, nessuno di noi ha la sfera di cristallo e rimane il fatto che con i Jrpg ad oggi non ci fai certo i numeri che fanno altri generi. Ma per tanti giocatori, piuttosto che snaturare troppo alcune formule é meglio raffinarle e rinnovarle, e questo non dovrebbe essere ignorato.
 
Io su questo discorso di "Gioco/sviluppatore X deve imparare da Sandfall" vedo tanta confusione e la solita polarizzazione figlia dell'epoca social.

Da una parte, molti discorsi mi sembrano quasi una sorta di lesa maestà, come se fosse assurdo dire che SH più esperte possano dover imparare dagli ultimi arrivati; dall'altra sembra che sia arrivata una Sandfall che ha scoperto il fuoco e allora tutti devono copiarla, come se fosse l'unica strada possibile.

Secondo me, come in ogni discorso in cui si prova a trasformare la realtà in una dicotomia, la verità sta nel mezzo. Alla luce dello stato attuale dell'industry, Expedition 33 é un gioco seminale e sì, é giusto guardarlo come un possibile riferimento. Prima si abbandona l'idea che "Exp33 sta venendo osannato perché lo hanno fatto 30 persone, é un AA, blablabla", meglio é. Il gioco dei Sandfall é un capolavoro senza se e senza ma e non c'é niente di male se domani, dopodomani o fra 5 anni sia di ispirazione ad altri sviluppatore, esordienti o veterani che siano. Inoltre, a parte tutti i pregi propri del gioco, Expedition 33 riesce a essere un prodotto più a fuoco di tanti jrpg contemporanei nel suo obiettivo principale: restituire un'esperienza Jrpg classica, al netto delle ibridazioni con altri generi. Questo con buona pace dei recenti FFXVI, degli episodi remake di FFVII o di Metaphor, che pur essendo giochi che vanno dal buono al capolavoro, non nascono con l'idea di essere quel tipo di gioco. Per cui, se il successo di Exp33 serve a fare capire a SQEX che non é necessario cercare una formula rivoluzionaria o ad altri sviluppatori che sì, si può fare un Jrpg classico, ben venga.

Allo stesso tempo, tutta l'idea che JRPG ora debba essere sinonimo di replicare l'estetica, la narrativa e in generale tutto ciò che propone EXP 33 e che lo rende unico, secondo me é una cavolata. Un FFXVI ad esempio, per quanto discusso, ha trovato una sua quadra estetico-narrativa di altissimo livello, mischiando la classica shonenata jap a un fantasy più europeo, crudo e maturo. Metaphor, che per me é bello ma sopravvalutato, ha comunque portato le meccaniche dei persona in un contesto nuovo ed é stato comunque un nell'esperimento, per quanto migliorabile. Per cui, ben venga se continueranno a esistere Jrpg più leggeri e meno "Maturi" di Exp33, perché non è che ora il mondo deve ruotare intorno all'identità di uno specifico gioco, dal momento che é sacrosanto che ogni prodotto debba avere la sua.

Poi vedremo, nessuno di noi ha la sfera di cristallo e rimane il fatto che con i Jrpg ad oggi non ci fai certo i numeri che fanno altri generi. Ma per tanti giocatori, piuttosto che snaturare troppo alcune formule é meglio raffinarle e rinnovarle, e questo non dovrebbe essere ignorato.
Si può pinnare in alto?
 
No, perché c'è una sh che non sa più fare jrpg di una saga principale da 20anni, ci é riuscita solo con un remake. Per cui si, c'è chi come loro deve solo imparare da sandfall.
Per questo si dovrebbe pinnare in alto: così quantomeno di volta in volta che entri nel topic arrivi alla fine del suo post.
 
Per questo si dovrebbe pinnare in alto: così quantomeno di volta in volta che entri nel topic arrivi alla fine del suo post.
Non fosse che quella saga ha snaturato solo l'ultimo della serie, ma é già da quelli prima che non funziona più. Ribadisco il fatto che c'è chi deve solo imparare da questi e i numeri gli stanno dando ragione.
 
Non fosse che quella saga ha snaturato solo l'ultimo della serie, ma é già da quelli prima che non funziona più. Ribadisco il fatto che c'è chi deve solo imparare da questi e i numeri gli stanno dando ragione.
Beh i numeri ci dicono che FFXV ha venduto molto più di Exp33 e che non c'é alcuna differenza tra Rebirth e Exp 33, lo stesso Rebirth che per te é l'ultimo FF riuscito. Se andiamo ancora indietro, persino FFXIII ha venduto più di Exp33, ma erano altri tempi.

Credo, così a naso, che spostarla sui numeri non sia funzionale al discorso. Senza contare che se la "Rinascita" di FF deve significare copiare altro, tanto vale che rimanga com'é, specie quando FF ha comunque un'estetica così forte e radicata.
 
Finito.Io non so cosa dire, ragazzi.Non credevo che, alle soglie dei quarant'anni, sarei riuscito di nuovo a provare le stesse emozioni che mi donarono i grandi classici quando ero un ragazzino.Se potessi, ringrazierei personalmente i ragazzi di Sandfall per quest'esperienza fantastica , giuro...
Per quanto riguarda il finale
ho preferito quello di Verso.Intendiamoci: mi ha fatto piacere rivedere Gustave, Sophie e gli altri, ma è stato un pugno nello stomaco vedere Verso costretto a vivere una vita che non voleva a causa di Maelle/Alicia...
Ho trovato più "giusto" vedere la famiglia Dessendre fare pace col proprio dolore e, magari, vederli cercare vendetta uniti contro gli scrittori in un eventuale sequel.
Per quanto riguarda la ost, giusto pochi minuti fa ho riascoltato questa che ritengo essere il top



Poi ho fatto l'errore di leggere il testo e ora non riesco più ad ascoltarla senza farmi venire gli occhi lucidi.In pratica, le voci sono di Aline e Renoir che si gridano contro il proprio dolore per la perdita dell'amato figlio e già da qui si può capire la differenza di vedute riguardo gli accadimenti del gioco.Infatti, in un momento preciso della canzone, Renoir dice che il loro amore sulla tela sta morendo, mentre Aline afferma che li il loro amore sulla tela perdura.
Terribile... in fondo, e lo dico da padre di tre figli, quale genitore non userebbe il proprio potere per avere ancora del tempo insieme ad un figlio che gli è stato strappato troppo presto dalle braccia?


Detto questo, ora mi sento svuotato e so che non riuscirò a giocare ad altro nei prossimi giorni.Anzi, avreste qualche build da consigliarmi per affrontare l'endgame?Ve ne sarei molto grato...
 
warioss il Porfirogenito

Sconfitto. Grazie per i consigli

Ho sfruttato alcune delle vostre idee, in aggiunta ad alcune abilità che aumentano la barra dello strappo (soprattutto quella che la riempie tutta al momento della morte)

Anche se, devo dire mi sa di vittoria casuale :asd:

Ho usato roulette su Maelle e i primi colpi con Stendahl ho avuto una sfiga fotonica, togliendogli 1-2 milioni. Infatti pensavo già di togliere il picto per il prossimo tentativo.
Dopo un po' di turni mi si è caricata la barra degli attacchi sfumati e mi son detto: "Ma sì, proviamo la terza abilità di Maelle, intanto non ho nulla da perdere".
40 milioni di danni e shottato :rickds:

Non so se abbia influito roulette o no, ma va bene lo stesso
 
Finito.Io non so cosa dire, ragazzi.Non credevo che, alle soglie dei quarant'anni, sarei riuscito di nuovo a provare le stesse emozioni che mi donarono i grandi classici quando ero un ragazzino.Se potessi, ringrazierei personalmente i ragazzi di Sandfall per quest'esperienza fantastica , giuro...
Per quanto riguarda il finale
ho preferito quello di Verso.Intendiamoci: mi ha fatto piacere rivedere Gustave, Sophie e gli altri, ma è stato un pugno nello stomaco vedere Verso costretto a vivere una vita che non voleva a causa di Maelle/Alicia...
Ho trovato più "giusto" vedere la famiglia Dessendre fare pace col proprio dolore e, magari, vederli cercare vendetta uniti contro gli scrittori in un eventuale sequel.
Per quanto riguarda la ost, giusto pochi minuti fa ho riascoltato questa che ritengo essere il top



Poi ho fatto l'errore di leggere il testo e ora non riesco più ad ascoltarla senza farmi venire gli occhi lucidi.In pratica, le voci sono di Aline e Renoir che si gridano contro il proprio dolore per la perdita dell'amato figlio e già da qui si può capire la differenza di vedute riguardo gli accadimenti del gioco.Infatti, in un momento preciso della canzone, Renoir dice che il loro amore sulla tela sta morendo, mentre Aline afferma che li il loro amore sulla tela perdura.
Terribile... in fondo, e lo dico da padre di tre figli, quale genitore non userebbe il proprio potere per avere ancora del tempo insieme ad un figlio che gli è stato strappato troppo presto dalle braccia?


Detto questo, ora mi sento svuotato e so che non riuscirò a giocare ad altro nei prossimi giorni.Anzi, avreste qualche build da consigliarmi per affrontare l'endgame?Ve ne sarei molto grato...

Stessi pensieri ti capisco capisco benissimo.

Come build endgame io ti consiglio questa che ti ho messo sotto spoiler.
( fatto sempre per conto mio senza consultare nulla anche in endgame ,però per un paio di boss di fine gioco ho cominciato a prendere spunto da questa)
Consulta anche questo sito utilissimo dove trovi spunto per tutti i personaggi

 
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