PS5 Clair Obscur: Expedition 33

  • Autore discussione Autore discussione Jack 95
  • Data d'inizio Data d'inizio
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Non vedo l’ora di arrivare al finale cosicché da comprenderlo e potervelo spiegare per bene.
 
Comunque a parte tutto, goditi Gustave.

Sto all’Atto 2 e se dovesse continuare così potrebbe diventare uno dei protagonisti più genuini, umani e apprezzabili del genere.

Comunque, in tutto ciò

FANCULOOOOOOOOOOOOO GUSTAVE DI MERDA BRUTTO BASTARDO MI MANCHI
 
Che poi tra atto 1 e 2 ha un powerup micidiale :sisi:
Sì, e ho come la sensazione che nel 3 migliorerà ancora. Ha un balzo qualitativo nella scrittura che è da mani sui capelli, in positivo.

FANCULOOOOOOOOOOOOO BASTARDO CRETINO DOVEVI VIVERE
 
Che poi ti affezzioni a tutti

Io quella con cui ho empatizzato meno è
Lune
Perché è
quella più “fredda” e distaccata, e che più ha fatto abitudine nel vedere la morte. Ci sta empatizzare di meno.
 
Bello entrare nel topic e vedere solo tasti spoiler che non posso leggere. :rickds:
Sono ancora all'atto 1 e con 13 ore di gioco

Sto andando a recuperare la pietra di Esquie
 
Scusate se mi intrometto nella "dibattito" sul finale ma voglio esporre un po' la mia teoria e magari vedermela smontata un attimo.

A parte il parallelismo secondo me molto calzante di Francescoc con la droga, perché di fatto la situazione di Maelle/Aline si può tranquillamente associare a quella di un drogato che si rifugia nella droga, vive una vita ai suoi occhi "bella" ma di fatto si sta autodistruggendo, e questo penso che cambi un po' la visione delle cose.

Molti si riferiscono al finale di Verso come un finale cattivo perché di fatto si uccidono migliaia di vite. Ma sono davvero persone "reali"? Secondo me no, e paradossalmente è proprio il finale di Maelle che me lo conferma. Diciamo che in base alla sensibilità di ognuno di noi un qualcosa diventa reale quando ha la capacità di autodeterminarsi ma soprattutto di possiedere ibero arbitrio, e di fatto per quest'ultimo punto Maelle ci conferma che le persone dipinte non lo hanno, perché alla fine Verso si blocca, non vuole suonare, ma Maelle lo "costringe" dipingendo (la scena dove c'è il primo piano con la pittura sul viso). Se quindi le persone dipinte possono essere obbligate dal pittore a compiere scelte, come si può definirle reali?

Si nota anche, sempre nel finale, quando si vede dall'esterno il teatro, le persone ridisegnate da Maelle sono tutte uguali, le uniche diverse sono Lune, Sciele, Pierre, Sophie, Gustave e il Bambino, oltre che Verso. Significa che il mondo ricreato da Maelle è praticamente un mondo finto, senza vita.


Poi un'ultima mia speculazione basata quasi su niente, si vedono bambini durante la storia, ma l'unico neonato che vediamo è Maelle, che ci parla dei suoi genitori assolutamente convinti a non avere figli per non farli vivere in un mondo così "marcio", eppure nasce lei, su decisione però di Aline, che la vedre entrare nel quadro e la ridipinge come bambina in modo da tenerla fuori dalla guerra con Renoir. E se in quel mondo non si potessero avere figli se non su decisione della pittrice? Cadrebbe tutta la teoria delle persone dipinte che vengono definite reali.

Non so.
Il quesito se siano da considerare persone reali o no è complesso e non penso esista una risposta corretta o sbagliata. Il fondamento della tua asserzione "capacità di autodeterminarsi e libero arbitrio uguale persone reali" non mi convince. Però non sono ferrato in filosofia quindi non approfondisco la discussione :asd:
Io il finale di Maelle non l'ho inteso così. La pittura sul viso di Maelle l'ho interpretata come un segnale che il processo di "trasformazione" sulla falsariga di Aline sia iniziato. Non penso abbia obbligato Verso a suonare.
Riguardo al fatto che le altre persone all'entrata del teatro siano tutte uguali, potrebbe anche essere una casualità, però mi piace la tua chiave di lettura.
 
Il quesito se siano da considerare persone reali o no è complesso e non penso esista una risposta corretta o sbagliata. Il fondamento della tua asserzione "capacità di autodeterminarsi e libero arbitrio uguale persone reali" non mi convince. Però non sono ferrato in filosofia quindi non approfondisco la discussione :asd:
Io il finale di Maelle non l'ho inteso così. La pittura sul viso di Maelle l'ho interpretata come un segnale che il processo di "trasformazione" sulla falsariga di Aline sia iniziato. Non penso abbia obbligato Verso a suonare.
Riguardo al fatto che le altre persone all'entrata del teatro siano tutte uguali, potrebbe anche essere una casualità, però mi piace la tua chiave di lettura.

Lo spirito di Verso con cui parli nel dungeon di Clea lo dice chiaramente che sono da considerare come persone reali.
 
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