67 anni nella tela ma credo che gli anni passino più velocemente all'interno del dipinto, magari corrispondono a una settimana, due, un mese nella vita vera ecc. Però sicuramente è tanto, il problema principale è l'assuefazione sì, lo spiega pure Renoir alla fine.
Cioè immagina di avere il potere di creare un mondo da zero in cui puoi vivere una "seconda vita" sistemando tutte le cose che non vanno nella tua, addirittura poter riabbracciare e parlare con dei tuoi cari morti... È per forza qualcosa di inebriante, e infatti Aline ci casca in pieno. Maelle pure, dice di poterla gestire ma evidentemente anche lei viene risucchiata dentro, il suo finale infatti ha un tocco decisamente inquietante. Tra l'altro tutta questa storia avviene non moltissimo dopo la morte di Verso, quindi il lutto non è per nulla superato, di fatto il gioco è la storia dell'elaborazione stessa del lutto. Infatti il finale che personalmente ritengo quello "vero" e il più giusto è sicuramente quello di Verso