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Però sì, hai scelto praticamente di giocare una roba in retrogaming disponibile solo su windows store
Prova a disattivare vsync dal gioco e attivarlo direttamente dall'nvidia control panel, forzandolo
Ma non è un problema di anni, ma di un gioco particolare mai commercializzato fuori il windows store, in cui al 99% manco gli hanno applicato una patch dal D1.
Penso che chiunque voglia capire cosa sia il gaming PC debba prendersi FF9 su Steam e spiaccicarci sopra la Moguri Mod.
ripeto io che gioco attraverso lo streaming, è ancora più veloce.
li dipende dalla volontà delle persone di voler guardare oltre, oltre che dalle proprie abitudini, che spesso e volentieri sono la peggior droga del mondo.
con questo non dico che ognuno non debba avere i propri gusti e piaceri, un ragazzo che conosco adora collezionare scarpe, compra roba da centinaia di euro e le tiene in bacheca, non le usa, per me è assurdo.
tanto è vero che io spendo 300 euro al mese in sigarette, quasi un affitto, quindi....
bisogna venirsi incontro però, se non ci si schioda dal proprio nido e si crede che ciò che si fa sia l'unica alternativa possibile, i risultati sono discussioni stupide ed inutili.
E ridaje. Ho forse detto che il digital delivery è inutile e deve sparire? IL DD ha i suoi pregi e i sui difetti. Come lo streaming. Come il retail.
Tutta questa discussione è partita perché ho semplicemente fatto notare che si faceva la guerra su quale store digitale avesse le migliori politiche sui resi quando il problema dei diritti dei consumatori è nato proprio con il digitale, perché con il retail non si era mai posto il problema di non poter dare/ricevere in prestito i giochi, oppure comprare/vendere giochi usati, oppure fare un reso da GameStop.
Si fa un mischione incredibile.
Nella stragrande maggioranza dei casi i giochi su disco non necessitano di internet. Casi particolari ci sono, come i giochi Ubisoft o MS che richiedono internet al primo avvio o giochi usciti particolarmente rotti (tipo Cyberpunk). Nel resto dei casi, il gioco sarà preservato fino a quando il disco funziona e si potrà continuare a giocare tranquillamente offline anche se Putin bombarda i server. Basta che non bombarda casa tua. La grossa differenza stra proprio sulla preservazione.
Per cambiare discorso, per pura casualità sono in possesso di un MSI notebook con Core i9 e RTX 4080. Come caz*o è possibile che con dettagli ultra e 60fps Forza Horizon 3 (tre) ha dei cali di frame clamorosi???
Nelle opzioni dovrebbe esserci un settaggio relativo ai frame pre renderizzati, non so quant'è di default ma è sicuramente sbagliato, mettilo ad 1
Il limite di frame rate mettilo su illimitato e tieni il vsync attivo, sempre nei settaggi del gioco
Fine, dovrebbe funzionare senza problemi d'ora in poi
E ridaje. Ho forse detto che il digital delivery è inutile e deve sparire? IL DD ha i suoi pregi e i sui difetti. Come lo streaming. Come il retail.
Tutta questa discussione è partita perché ho semplicemente fatto notare che si faceva la guerra su quale store digitale avesse le migliori politiche sui resi quando il problema dei diritti dei consumatori è nato proprio con il digitale, perché con il retail non si era mai posto il problema di non poter dare/ricevere in prestito i giochi, oppure comprare/vendere giochi usati, oppure fare un reso da GameStop.
ti costano meno i giochi e la chiave è tua di diritto, motivo che ti impedisce di rivenderla no? altrimenti rivendo le mie chiavi in giro mentre ancora ci gioco, dove sta il problema del consumatore?
fatico a capirlo, sarà che non mi sono mai interessato della compra-vendita, non rivendo mai le cose che ho acquistato tendenzialmente, al massimo le butto.
che poi la metti come se non ci fossero diritti in digitale, tra i vari rimborsi e possibilità di restituire alla piattaforma.
come dicevo prima, ci si lamenta perchè ha ammazzato il mercato dell'usato e a molti questo non va giù, non è questione di diritto o meno, perchè si è sempre tutelati, anzi, ora più di prima.
Ma non è un problema di anni, ma di un gioco particolare mai commercializzato fuori il windows store, in cui al 99% manco gli hanno applicato una patch dal D1.
Penso che chiunque voglia capire cosa sia il gaming PC debba prendersi FF9 su Steam e spiaccicarci sopra la Moguri Mod.
ti costano meno i giochi e la chiave è tua di diritto, motivo che ti impedisce di rivenderla no? altrimenti rivendo le mie chiavi in giro mentre ancora ci gioco, dove sta il problema del consumatore?
fatico a capirlo, sarà che non mi sono mai interessato della compra-vendita, non rivendo mai le cose che ho acquistato tendenzialmente, al massimo le butto.
che poi la metti come se non ci fossero diritti in digitale, tra i vari rimborsi e possibilità di restituire alla piattaforma.
come dicevo prima, ci si lamenta perchè ha ammazzato il mercato dell'usato e a molti questo non va giù, non è questione di diritto o meno, perchè si è sempre tutelati, anzi, ora più di prima.
Se vendi la licenza di gioco non ci giochi più, ovviamente. E sì, si può fare.
I diritti con il digitale sono così tanti che hai elencato due volte lo stesso diritto (diritto di reso) e basta.
Ci si lamenta per varie ragioni: chi perché se sparisse il retail sparirebbe anche il collezionismo, chi perché vuole vendere/comprare giochi usati, chi perché vuole essere libero di dare/ricevere i giochi in prestito o in regalo, chi perché ha una connessione internet dell'anteguerra e fa prima a ricevere il pacco a casa che a scaricare 120 GB, chi perché ha paura che gli rubino/bannino l'account perdendo tutti gli acquisti, chi perché non vuole uno store monopolista su console (abbiamo visto tutti che spasso è da quando non ci sono più le card nei negozi e gli abbonamenti PS Plus possono essere comprati solo su PS Store...). I motivi sono vari e tutti validi.
Il fatto che tu riduca tutto al solo usato e che non consideri l'impossibilità di vendere una cosa di tua proprietà come una limitazione dei tuoi diritti è solo la prova che non hai mai riflettuto appieno sulle implicazioni di un mercato solo digitale. Poi può darsi che anche dopo avere letto questo post tu dica "sti ca**i, preferisco comunque il digitale", ma almeno lo farai sapendo quali sono le limitazioni a cui si andrebbe incontro in un mercato senza retail. E se parliamo di streaming la lista delle limitazioni può anche crescere.
Nelle opzioni dovrebbe esserci un settaggio relativo ai frame pre renderizzati, non so quant'è di default ma è sicuramente sbagliato, mettilo ad 1
Il limite di frame rate mettilo su illimitato e tieni il vsync attivo, sempre nei settaggi del gioco
Fine, dovrebbe funzionare senza problemi d'ora in poi
Se vendi la licenza di gioco non ci giochi più, ovviamente. E sì, si può fare.
I diritti con il digitale sono così tanti che hai elencato due volte lo stesso diritto (diritto di reso) e basta.
Ci si lamenta per varie ragioni: chi perché se sparisse il retail sparirebbe anche il collezionismo, chi perché vuole vendere/comprare giochi usati, chi perché vuole essere libero di dare/ricevere i giochi in prestito o in regalo, chi perché ha una connessione internet dell'anteguerra e fa prima a ricevere il pacco a casa che a scaricare 120 GB, chi perché ha paura che gli rubino/bannino l'account perdendo tutti gli acquisti, chi perché non vuole uno store monopolista su console (abbiamo visto tutti che spasso è da quando non ci sono più le card nei negozi e gli abbonamenti PS Plus possono essere comprati solo su PS Store...). I motivi sono vari e tutti validi.
Il fatto che tu riduca tutto al solo usato e che non consideri l'impossibilità di vendere una cosa di tua proprietà come una limitazione dei tuoi diritti è solo la prova che non hai mai riflettuto appieno sulle implicazioni di un mercato solo digitale. Poi può darsi che anche dopo avere letto questo post tu dica "sti ca**i, preferisco comunque il digitale", ma almeno lo farai sapendo quali sono le limitazioni a cui si andrebbe incontro in un mercato senza retail. E se parliamo di streaming la lista delle limitazioni può anche crescere.
considerando che vivo solo di digitale da una vita, sarà un mio personale limite nel vedere la faccenda del retail solo ed unicamente da un punto di vista d'usato.
e per la cronaca fino ad oggi mi son trovato sempre bene, anche a livello di connessioni.
logico se domani dovessi andare a vivere in montagna, potrebbe diventare un problema e riconsiderare l'idea che il fisico sia ovviamente una scelta migliore, ma per il semplice fatto che si trasforma in un bisogno, non avrei alternative.
purtroppo l'ambiente console è indietro anni luce rispetto a quello che offre il mercato pc, in qualsiasi termine tu la voglia mettere ed avendo loro il monopolio su ciò che fanno (essendo tutto di proprietà dell'azienda e non piattaforme che sorreggono terze parti), ci si ritrova in situazioni spiacevoli.
ma non è il digitale il problema nè l'implicazione del mercato, quanto l'uso che ne viene fatto.
anche il coltello può essere usato per fare del male, per intenderci.
lo streaming diventerà un problema nel momento in cui da abbonamento si passerà a tassazione, che è quello si vocifera voglia già fare geforce now dal 2026, ma è tutto da vedere perchè a differenza della mole d'utenza console, chi sta su pc ha altre 20 alternative per giocare e continuare a sfruttare comunque lo stesso tipo di prodotto/servizio
su ps mi pare di capire che se non paghi l'abbonamento, non puoi nemmeno aggiornare il gioco.
Ciao. Come ha detto Mr. Jim Oak era meglio se mi lasciavate dormire.
Senza stare a farvi pipponi della madonna sui motivi tecnici del perché (ovviamente qualcosa vi devo chiarire), vi porto un nuovo mantra:
I supporti su disco sono letame.
Ma prima d'addentrarmi nello scassamento di balle che sto per elargirvi, vorrei puntualizzare la frase del nostro caro utente che ho quotato qua sopra.
Tralasciando l'ingenuità del pensare che "tutti i giochi su disco non necessitano di internet", magari quelli console fino alla settima generazione (RIP WiiU, non esisti), la realtà è che il software necessiterà sempre di un qualche tipo d'aggiornamento. Questo è uno dei tanti segreti di pulcinella del mondo del gaming, dove persino le release venivano fatte a distanze di mesi per i vari territori, non solo per un discorso di localizzazione (occhio, anche qua il discorso cambia ed è ben più complesso di una traduzione) ma per scovare bug, correggerli, e persino migliorare l'aspetto del gameplay di un prodotto; sia esso lato contenuti, bilanciamento, o corsa ai ripari contro la pirateria.
Quindi correggiamo la frase: Nella stragrande maggioranza dei casi i giochi dovrebbero essere aggiornati, ma non è così.
I supporti fisici sono qualcosa d'incredibilmente difficile da catalogare. Ci sono giochi che sono apparsi su stupende cartucce, piene di circuiti, transistor, condensatori, e batterie CR2025 da 3v, così come intere "console" dove per giocare si usavano le musicassette, o dei dischetti talmente larghi e piatti che bastava fletterli per spezzarli in tanti piccoli pezzettini.
Capite bene che i nostri "amati" "supporti fisici" fanno parte delle seconde categorie.
Se una cartuccia del Megadrive "smette di funzionare", la si apre, si capisce il danno, e con buona probabilità questa ritorna a funzionare. Niente di diverso dalle Board di gioco dei vari cabinati arcade.
Se per un malaugurato motivo una piccola particella di vetro finisce per rigarvi in maniera invisibile un disco, non esiste nessuno che possa ripararlo. Siamo fottuti. E ancora peggio, il fenomeno del Disc Rotting (o Disc Rot), del tutto naturale e fuori dal nostro controllo, vede la decomposizione organica dei componenti che costruiscono un CD/DVD/Blu-Ray/ecc.., con conseguente crescita di una sorta di muffa sui supporti che logorano in maniera irreparabile i nostri amati giochi che "non necessitano di internet per funzionare".
A essere onesto, e non del tutto cafone nei confronti dei carinissimi dischi, esiste una pratica di "sanding" dello strato superficiale dei dischi (e non parlo del dentifricio), che fino a certi mm riesce a recuperarne alcune delle funzioni (più che altro per agevolare la lettura del raggio laser sulla superficie, perché se il settore col dato è rovinato, non c'è nulla da fare).
Potremmo dire "Eh, ma almeno Nintendo!" riferendoci al fatto che Switch (parlando dell'ultimo suo giocattolo sul mercato) usa ancora delle "cartucce"; ma io vi chiedo: Avete mai provato ad aprire una cartuccia della Switch?
Nope, anche questi "supporti" servono a poco nell'ottica della preservazione di un gioco. Sempre mille volte meglio di un disco che può far crescere la muffa, o sciogliersi sotto il sole, ma i tempi del "fisico è sempre meglio", non sono solo scomparsi, ma ho il dubbio che non siano mai realmente esistiti nell'ambito delle home consoles, ma pure del PC gaming.
Quindi ritengo veramente paradossale che qualcuno non riesca a vedere l'importanza del avere un network di dati sparso attraverso milioni di servers intorno al mondo, dentro i nostri stessi hard disk, che alla bisogna possono essere richiamati e condivisi con altre mille mila migliaia di persone. Tanto si dice della pirateria, tranne quanto di buono hanno portato concetti come il P2P.
IMHO, Il futuro è nel cloud, ma inteso come una rete di condivisione globale dove se un domani muore Steam, basta che un pinco pallo possa condividere i file di gioco con l'amichetto del Burundi, e il gaming non morirà mai. Spediscila una copia di FFIX per PS1 con le poste, ti si disintegra.
Ciao. Come ha detto Mr. Jim Oak era meglio se mi lasciavate dormire.
Senza stare a farvi pipponi della madonna sui motivi tecnici del perché (ovviamente qualcosa vi devo chiarire), vi porto un nuovo mantra:
I supporti su disco sono letame.
Ma prima d'addentrarmi nello scassamento di balle che sto per elargirvi, vorrei puntualizzare la frase del nostro caro utente che ho quotato qua sopra.
Tralasciando l'ingenuità del pensare che "tutti i giochi su disco non necessitano di internet", magari quelli console fino alla settima generazione (RIP WiiU, non esisti), la realtà è che il software necessiterà sempre di un qualche tipo d'aggiornamento. Questo è uno dei tanti segreti di pulcinella del mondo del gaming, dove persino le release venivano fatte a distanze di mesi per i vari territori, non solo per un discorso di localizzazione (occhio, anche qua il discorso cambia ed è ben più complesso di una traduzione) ma per scovare bug, correggerli, e persino migliorare l'aspetto del gameplay di un prodotto; sia esso lato contenuti, bilanciamento, o corsa ai ripari contro la pirateria.
Quindi correggiamo la frase: Nella stragrande maggioranza dei casi i giochi dovrebbero essere aggiornati, ma non è così.
I supporti fisici sono qualcosa d'incredibilmente difficile da catalogare. Ci sono giochi che sono apparsi su stupende cartucce, piene di circuiti, transistor, condensatori, e batterie CR2025 da 3v, così come intere "console" dove per giocare si usavano le musicassette, o dei dischetti talmente larghi e piatti che bastava fletterli per spezzarli in tanti piccoli pezzettini.
Capite bene che i nostri "amati" "supporti fisici" fanno parte delle seconde categorie.
Se una cartuccia del Megadrive "smette di funzionare", la si apre, si capisce il danno, e con buona probabilità questa ritorna a funzionare. Niente di diverso dalle Board di gioco dei vari cabinati arcade.
Se per un malaugurato motivo una piccola particella di vetro finisce per rigarvi in maniera invisibile un disco, non esiste nessuno che possa ripararlo. Siamo fottuti. E ancora peggio, il fenomeno del Disc Rotting (o Disc Rot), del tutto naturale e fuori dal nostro controllo, vede la decomposizione organica dei componenti che costruiscono un CD/DVD/Blu-Ray/ecc.., con conseguente crescita di una sorta di muffa sui supporti che logorano in maniera irreparabile i nostri amati giochi che "non necessitano di internet per funzionare".
A essere onesto, e non del tutto cafone nei confronti dei carinissimi dischi, esiste una pratica di "sanding" dello strato superficiale dei dischi (e non parlo del dentifricio), che fino a certi mm riesce a recuperarne alcune delle funzioni (più che altro per agevolare la lettura del raggio laser sulla superficie, perché se il settore col dato è rovinato, non c'è nulla da fare).
Potremmo dire "Eh, ma almeno Nintendo!" riferendoci al fatto che Switch (parlando dell'ultimo suo giocattolo sul mercato) usa ancora delle "cartucce"; ma io vi chiedo: Avete mai provato ad aprire una cartuccia della Switch?
Nope, anche questi "supporti" servono a poco nell'ottica della preservazione di un gioco. Sempre mille volte meglio di un disco che può far crescere la muffa, o sciogliersi sotto il sole, ma i tempi del "fisico è sempre meglio", non sono solo scomparsi, ma ho il dubbio che non siano mai realmente esistiti nell'ambito delle home consoles, ma pure del PC gaming.
Quindi ritengo veramente paradossale che qualcuno non riesca a vedere l'importanza del avere un network di dati sparso attraverso milioni di servers intorno al mondo, dentro i nostri stessi hard disk, che alla bisogna possono essere richiamati e condivisi con altre mille mila migliaia di persone. Tanto si dice della pirateria, tranne quanto di buono hanno portato concetti come il P2P.
IMHO, Il futuro è nel cloud, ma inteso come una rete di condivisione globale dove se un domani muore Steam, basta che un pinco pallo possa condividere i file di gioco con l'amichetto del Burundi, e il gaming non morirà mai. Spediscila una copia di FFIX per PS1 con le poste, ti si disintegra.
Punto di vista, parziale, distorto e impreciso ma sempre di punto di vista si parla.
Che i dischi abbiano una durata stimata lo sanno pure i sassi e che questa vari in base alle condizioni di conservazione pure. Quindi, puoi prendere il tuo wall post con annessa lezioncina e infilartelo li dove ti piace tanto. Se dalla mia collezione va a puttane Uncharted 4 il modo di procurarmelo di nuovo lo trovo e pure velocemente. Dal "geniale" sproloquio che hai fatto tu, se U4 viene delistato devo aspettare se e quando l'amichetto del Burundi lo condivide in modo non ufficiale. Una strada, certo. La migliore per la preservazione? No.
Inoltre, accetta che la stragrande maggioranza dei giochi funziona nella versione 1.0 che si trova su disco. Certo, patcharli è la soluzione migliore e auspicabile ma, ancora, meglio la versione 1.0 che la 0.0 ragionando in termini di preservazione
Diciamo che era meglio se dormivi, ma per tua dignità. Cerca di centrarle le discussioni e non rispondere con mischioni di robe inutili
Ciao. Come ha detto Mr. Jim Oak era meglio se mi lasciavate dormire.
Senza stare a farvi pipponi della madonna sui motivi tecnici del perché (ovviamente qualcosa vi devo chiarire), vi porto un nuovo mantra:
I supporti su disco sono letame.
Ma prima d'addentrarmi nello scassamento di balle che sto per elargirvi, vorrei puntualizzare la frase del nostro caro utente che ho quotato qua sopra.
Tralasciando l'ingenuità del pensare che "tutti i giochi su disco non necessitano di internet", magari quelli console fino alla settima generazione (RIP WiiU, non esisti), la realtà è che il software necessiterà sempre di un qualche tipo d'aggiornamento. Questo è uno dei tanti segreti di pulcinella del mondo del gaming, dove persino le release venivano fatte a distanze di mesi per i vari territori, non solo per un discorso di localizzazione (occhio, anche qua il discorso cambia ed è ben più complesso di una traduzione) ma per scovare bug, correggerli, e persino migliorare l'aspetto del gameplay di un prodotto; sia esso lato contenuti, bilanciamento, o corsa ai ripari contro la pirateria.
Quindi correggiamo la frase: Nella stragrande maggioranza dei casi i giochi dovrebbero essere aggiornati, ma non è così.
I supporti fisici sono qualcosa d'incredibilmente difficile da catalogare. Ci sono giochi che sono apparsi su stupende cartucce, piene di circuiti, transistor, condensatori, e batterie CR2025 da 3v, così come intere "console" dove per giocare si usavano le musicassette, o dei dischetti talmente larghi e piatti che bastava fletterli per spezzarli in tanti piccoli pezzettini.
Capite bene che i nostri "amati" "supporti fisici" fanno parte delle seconde categorie.
Se una cartuccia del Megadrive "smette di funzionare", la si apre, si capisce il danno, e con buona probabilità questa ritorna a funzionare. Niente di diverso dalle Board di gioco dei vari cabinati arcade.
Se per un malaugurato motivo una piccola particella di vetro finisce per rigarvi in maniera invisibile un disco, non esiste nessuno che possa ripararlo. Siamo fottuti. E ancora peggio, il fenomeno del Disc Rotting (o Disc Rot), del tutto naturale e fuori dal nostro controllo, vede la decomposizione organica dei componenti che costruiscono un CD/DVD/Blu-Ray/ecc.., con conseguente crescita di una sorta di muffa sui supporti che logorano in maniera irreparabile i nostri amati giochi che "non necessitano di internet per funzionare".
A essere onesto, e non del tutto cafone nei confronti dei carinissimi dischi, esiste una pratica di "sanding" dello strato superficiale dei dischi (e non parlo del dentifricio), che fino a certi mm riesce a recuperarne alcune delle funzioni (più che altro per agevolare la lettura del raggio laser sulla superficie, perché se il settore col dato è rovinato, non c'è nulla da fare).
Potremmo dire "Eh, ma almeno Nintendo!" riferendoci al fatto che Switch (parlando dell'ultimo suo giocattolo sul mercato) usa ancora delle "cartucce"; ma io vi chiedo: Avete mai provato ad aprire una cartuccia della Switch?
Nope, anche questi "supporti" servono a poco nell'ottica della preservazione di un gioco. Sempre mille volte meglio di un disco che può far crescere la muffa, o sciogliersi sotto il sole, ma i tempi del "fisico è sempre meglio", non sono solo scomparsi, ma ho il dubbio che non siano mai realmente esistiti nell'ambito delle home consoles, ma pure del PC gaming.
Quindi ritengo veramente paradossale che qualcuno non riesca a vedere l'importanza del avere un network di dati sparso attraverso milioni di servers intorno al mondo, dentro i nostri stessi hard disk, che alla bisogna possono essere richiamati e condivisi con altre mille mila migliaia di persone. Tanto si dice della pirateria, tranne quanto di buono hanno portato concetti come il P2P.
IMHO, Il futuro è nel cloud, ma inteso come una rete di condivisione globale dove se un domani muore Steam, basta che un pinco pallo possa condividere i file di gioco con l'amichetto del Burundi, e il gaming non morirà mai. Spediscila una copia di FFIX per PS1 con le poste, ti si disintegra.
aggiungo, ma potrei non aver capito, vendere la licenza? intendi il codice?
no non puoi, proprio perchè c'è il rischio che io ancora l'ho installato sul mio hardware, motivo per cui non è mai esistito un usato su pc, non in forma ufficiale e non esiste un usato vero e proprio in digitale, resi da terze parti non sono accettati per esempio, una volta che hai acquisito la licenza, non è possibile avere un rimborso, puoi discuterne quanto vuoi, ma non lo fanno in quanto non hanno ovviamente i diritti, per piattaforma, di poterti revocare l'accesso alla chiave o addirittura annullarla.
quando parlavo di tutele, parlavo di questo, preservare l'acquisto del consumatore che non si ritrova con una chiave già usata da chissachi e dover risolvere il problema perchè la chiave è ancora in uso
Punto di vista, parziale, distorto e impreciso ma sempre di punto di vista si parla.
Che i dischi abbiano una durata stimata lo sanno pure i sassi e che questa vari in base alle condizioni di conservazione pure. Quindi, puoi prendere il tuo wall post con annessa lezioncina e infilartelo li dove ti piace tanto. Se dalla mia collezione va a puttane Uncharted 4 il modo di procurarmelo di nuovo lo trovo e pure velocemente. Dal "geniale" sproloquio che hai fatto tu, se U4 viene delistato devo aspettare se e quando l'amichetto del Burundi lo condivide in modo non ufficiale. Una strada, certo. La migliore per la preservazione? No.
Inoltre, accetta che la stragrande maggioranza dei giochi funziona nella versione 1.0 che si trova su disco. Certo, patcharli è la soluzione migliore e auspicabile ma, ancora, meglio la versione 1.0 che la 0.0 ragionando in termini di preservazione
Diciamo che era meglio se dormivi, ma per tua dignità. Cerca di centrarle le discussioni e non rispondere con mischioni di robe inutili
lui ha fatto un discorso sulla condivisione in cloud, che sarebbe la scelta più veloce e pratica.
se un gioco non c'è più in commercio e trovarlo da qualcuno costa la madonna, bene, questo muro può essere abbattuto con una copia condivisibile dalla rete o che possa essere giocata in rete (qua c'è sempre il problema della licenza univoca e come risolverlo, ma vabbè è un altro discorso).
Inoltre, accetta che la stragrande maggioranza dei giochi funziona nella versione 1.0 che si trova su disco. Certo, patcharli è la soluzione migliore e auspicabile ma, ancora, meglio la versione 1.0 che la 0.0 ragionando in termini di preservazione