Console War Console vs PC

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Veramente è proprio perché sono circondato da voi altri che la situazione è una schifezza, in termini di diritti, per come la vedo.

:patpat:
COMRADE!
Fai una bella cosa, inizia da cosa meno importanti come...non lo so i tassi di mutuo che sono sparati che neanche su Doom, od i prezzi degli affitti alle stelle, poi passa alla vera cosa importante della vita che è la possibilità di rivendita di giochi che ho comprato un tanto al chilo.
 
Raga ma dai non è la stessa cosa, io ad esempio sarò pigro ma non ho voglia di guardare i prezzi del gioco console, poi metterlo in vendita dovendo fare foto e quant'altro, non ho voglia di fare un pacco ed andarlo a spedire. Se potessi fare tutta sta roba in 2 secondi avoglia titoli venduti. Secondo me voi sottovalutate la pigrizia dell'umano medio onestamente :asd:

Tralasciando il tutto continuo a non capire perché dovrei comprare un titolo a prezzo pieno o sul sito di key se tanto lo trovo usato a meno. Facciamo pure finta che al d1 non sia un problema, ok, ma dopo? Fondamentalmente significa ammazzare le gambe a qualsiasi titolo.

Edit: prima che mi si dica "è la stessa cosa per il fisico", no. Il titolo nuovo fisico è nuovo appunto, la confezione è perfetta, ci sono anche cazzate come il togliere la plastica, che magari è stupidissima, ma influisce pure quella. Un nuovo digitale da un usato digitale non ha letteralmente alcuna differenza, sono uguali e basta. E soprattutto il mercato PC segue andamenti dei prezzi totalmente differenti dal mercato console

Ripeto, sulla carta è ovvio che vi dico che per me consumatore è sicuramente meglio, se posso comprare il gioco a 5-10-15€ in meno lo faccio al volo. Ma non so se sia una cosa sostenibile per gli sviluppatori, è ovvio che gli si va a mangiare una bella fetta di mercato. E non è come il retail, non prendiamoci in giro :asd:
 
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Raga ma dai non è la stessa cosa, io ad esempio sarò pigro ma non ho voglia di guardare i prezzi del gioco console, poi metterlo in vendita dovendo fare foto e quant'altro, non ho voglia di fare un pacco ed andarlo a spedire. Se potessi fare tutta sta roba in 2 secondi avoglia titoli venduti. Secondo me voi sottovalutate la pigrizia dell'umano medio onestamente :asd:

Tralasciando il tutto continuo a non capire perché dovrei comprare un titolo a prezzo pieno o sul sito di key se tanto lo trovo usato a meno. Facciamo pure finta che al d1 non sia un problema, ok, ma dopo? Fondamentalmente significa ammazzare le gambe a qualsiasi titolo.

Edit: prima che mi si dica "è la stessa cosa per il fisico", no. Il titolo nuovo fisico è nuovo appunto, la confezione è perfetta, ci sono anche cazzate come il togliere la plastica, che magari è stupidissima, ma influisce pure quella. Un nuovo digitale da un usato digitale non ha letteralmente alcuna differenza, sono uguali e basta. E soprattutto il mercato PC segue andamenti dei prezzi totalmente differenti dal mercato console

Ripeto, sulla carta è ovvio che vi dico che per me consumatore è sicuramente meglio, se posso comprare il gioco a 5-10-15€ in meno lo faccio al volo. Ma non so se sia una cosa sostenibile per gli sviluppatori, è ovvio che gli si va a mangiare una bella fetta di mercato. E non è come il retail, non prendiamoci in giro :asd:
Io la capisco benissimo questa pigrizia.
Ma se domani steam aprisse una sezione 'mercatino dell'usato digitale', si fionderebbero tutti a rivendere questo o quel titolo che hanno finito/non hanno mai giocato/non è piaciuto del tutto/ecc.

C'è solo una ipocrisia evidente nel negare un problema. Che resta un problema ma si cerca di ridicolizzare la questione come non importante, perché c'è molto altro nella vita di più serio (certo) e perché non si sa cosa altro dire.
 
Io che ho una buona parte dei titoli switch in digitale dovrei essere fucilato
Youtube What GIF by NasserTone
 
Più che altro come si fa a discriminare una licenza usata da una nuova? Al massimo si potrebbe auspicare ad una restituzione del prodotto (Con una cifra in "rimborso" che cala con l'aumentare del tempo dal rilascio di un titolo) ma non ad un mercatino dell'usato. L'usato nel mondo del digitale è un concetto che non esiste e non esisterà mai per ovvi motivi, sembra anche assurdo doverlo spiegare tbh
In ogni caso se mai cambierà qualcosa in tal senso sarà per mano degli enti governativi, perché qualunque cosa si inventeranno intaccherà l'intero mondo del digitale a 360°
 
Più che altro come si fa a discriminare una licenza usata da una nuova? Al massimo si potrebbe auspicare ad una restituzione del prodotto (Con una cifra in "rimborso" che cala con l'aumentare del tempo dal rilascio di un titolo) ma non ad un mercatino dell'usato. L'usato nel mondo del digitale è un concetto che non esiste e non esisterà mai per ovvi motivi, sembra anche assurdo doverlo spiegare tbh
In ogni caso se mai cambierà qualcosa in tal senso sarà per mano degli enti governativi, perché qualunque cosa si inventeranno intaccherà l'intero mondo del digitale a 360°
Blockchain.
La Corte di Giustizia UE si è espressa già da anni sul diritto a rivendere software, presto o tardi i legislatori dovranno muoversi.
 
Più che altro come si fa a discriminare una licenza usata da una nuova? Al massimo si potrebbe auspicare ad una restituzione del prodotto (Con una cifra in "rimborso" che cala con l'aumentare del tempo dal rilascio di un titolo) ma non ad un mercatino dell'usato. L'usato nel mondo del digitale è un concetto che non esiste e non esisterà mai per ovvi motivi, sembra anche assurdo doverlo spiegare tbh
In ogni caso se mai cambierà qualcosa in tal senso sarà per mano degli enti governativi, perché qualunque cosa si inventeranno intaccherà l'intero mondo del digitale a 360°
Con la blockchain.

Ma intanto quello che dici è uno degli argomenti per cui una corte di appello in Francia (forse proprio Parigi) ha dato torto all'associazione di consumatori UFC-Que Choisir, che pure aveva vinto in primo grado in tribunale contro Valve - se ne parlò con un certo clamore, nel 2019.
L'appello è passato in sordina ma è abbastanza recente la pronuncia. Ottobre 2022, valve vince in appello e non è costretta a far rivendere i giochi sulla sua piattaforma.
Argomentazioni risibili: 'impossibilità di distinguere l'usato dal nuovo' (e se si vuole, in realtà il sistema lo si crea a prescindere dalla blockchain, con un semplice storico predisposto dalla stessa piattaforma nel passaggio tra utenti), e il rischio di non tutelare adeguatamente il diritto d'autore (?), come se la compravendita debba per forza essere incontrollata - specie considerando che certi giochi sono venduti e legati allo 'store', e a nessuno è fregato nulla della cosa sinora.

Peccato perché il tribunale aveva riconosciuto i diritti dei consumatori con una sentenza encomiabile.
Non sono comunque a conoscenza degli sviluppi nell'Unione. Per ora dormono tutti, è evidente. E il dubbio che qualche mazzetta giri c'è, almeno da parte mia.

 
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Io la capisco benissimo questa pigrizia.
Ma se domani steam aprisse una sezione 'mercatino dell'usato digitale', si fionderebbero tutti a rivendere questo o quel titolo che hanno finito/non hanno mai giocato/non è piaciuto del tutto/ecc.

C'è solo una ipocrisia evidente nel negare un problema. Che resta un problema ma si cerca di ridicolizzare la questione come non importante, perché c'è molto altro nella vita di più serio (certo) e perché non si sa cosa altro dire.
Appunto, mi dai ragione, mi si dice che sarebbe uguale al retail. Ma anche no, con un metodo così comodo e veloce ti assicuro che vedresti una marea di usati digitali in tempo zero. La gente spesso non rivende la roba perché semplicemente si caga il cazzo ad andare per tutta la trafila che richiede la vendita dell'usato. Con un usato digitale le copie "usate" sarebbero una marea in più rispetto al retail, per il semplice fatto che è comodo e immediato.

E ripeto, non so quanto un sistema del genere sia sostenibile. Magari al d1 va tutto bene, ma dopo? Dopo un mese chi compra sto titolo dallo store se tanto è praticamente sicuro che lo trova usato a molto meno? Non è che parliamo di venderlo a 10-15€ in meno, parliamo di venderlo a molto meno nel mercato PC eh. Mettici che non esiste un singolo incentivo ad acquistare una licenza "nuova" rispetto ad una usata, sono identiche, a differenza di una copia fisica nuova rispetto all'usato.

Cioè capisco che quello che scrivo è abbastanza confusionario, ma il punto è... Sta roba è davvero sostenibile? Chiedo pareri a voi
 
Appunto, mi dai ragione, mi si dice che sarebbe uguale al retail. Ma anche no, con un metodo così comodo e veloce ti assicuro che vedresti una marea di usati digitali in tempo zero. La gente spesso non rivende la roba perché semplicemente si caga il cazzo ad andare per tutta la trafila che richiede la vendita dell'usato. Con un usato digitale le copie "usate" sarebbero una marea in più rispetto al retail, per il semplice fatto che è comodo e immediato.

E ripeto, non so quanto un sistema del genere sia sostenibile. Magari al d1 va tutto bene, ma dopo? Dopo un mese chi compra sto titolo dallo store se tanto è praticamente sicuro che lo trova usato a molto meno? Non è che parliamo di venderlo a 10-15€ in meno, parliamo di venderlo a molto meno nel mercato PC eh. Mettici che non esiste un singolo incentivo ad acquistare una licenza "nuova" rispetto ad una usata, sono identiche, a differenza di una copia fisica nuova rispetto all'usato.

Cioè capisco che quello che scrivo è abbastanza confusionario, ma il punto è... Sta roba è davvero sostenibile? Chiedo pareri a voi
Potremmo pensare a varie cose:

- pacchetto bonus preorder per chi preordina il nuovo, con bonus legati agli account non credibili, e più sostanziosi di quelli attuali;

- prezzo d'offerta per chi preordina al buio in anticipo e aumentato dal day one in poi, ad es. da 30 a 40 euro, o da 50 a 60. Questo porterebbe la gente sul nuovo durante il primo ciclo di vita del gioco, che è quello più importante. È una pratica legittima, giuridicamente, e rallenterebbe il deprezzamento portato dell'usato, che arriverebbe in una fase successiva. La forbice di differenza non potrebbe essere eccessiva perché altrimenti spaventerebbe gli acquirenti che arrivano in ritardo per acquistare il gioco nuovo dopo il day one.

- Un po' di furbizia in più dai devs per programmare i giochi: qualche componente multiplayer presente, o qualche incentivo a rigiocare il gioco per sbloccare perk o buoni sconto su altri giochi della casa o roba del genere

- Minori introiti per gli store, che attualmente fottono il 30 per cento (Valve). È una mazzata abbastanza pesante. Francamente qui i devs dovrebbero essere più forti.

- Ancora, stilare un vero e proprio calendario di bonus per chi acquista il nuovo: col preordina Becchi 3 bonus, ma entro i 6 mesi dall'uscita vi è in omaggio ancora un bonus a scelta dei tre iniziali, ecc.

- Varie ed eventuali. La stessa compravendita potrebbe essere gestita in modo tale da invitare l'utente che vende a devolvere una percentuale agli sviluppatori (una misura facoltative ma questo invito potrebbe portare ulteriori introiti).


Del resto ci stiamo ponendo un problema laddove il ciclo di vita di un prodotto ne vede l'uscita sull'abbonamento ps plus premium dopo un anno. Anche l'uscita stessa sui servizi a noleggio limita la rivendita dunque, nella misura in cui un utente interessato a un gioco si abbona a un servizio piuttosto che comprarlo. Ad esempio: se posso fare un abbonamento a ps plus premium a 10 euro per giocare horizon, siam sicuri che preferirei acquistarlo a 40 euro da qualcuno? Forse si forse no (magari son già abbonato, a quel sevizio...).
Ma francamente, l'aspetto economico non dovrebbe condizionare le possibilità dell'utenza che avanza pretese a livello giuridico. Son piani diversi.
 
Ma è una mia impressione o nell'ultimo periodo son aumentate le news riguardo l'ottimizzazione per PC fatta col culo con i nuovi giochi al day one?
 
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Ah, ecco la markettata (involontaria) ai cinesi mi mancava.
Fa nulla che tutti gli store chiedono il 30%, ma è Valve ad essere cattiva.

Ed in poche parole che bello applicare il modello FOMO/Genshin Impact (quindi primo F2P che mi è venuto a mente) per tutti i giochi.


Ma è una mia impressione ho nell'ultimo periodo son aumentate le news riguardo l'ottimizzazione per PC fatta col culo con i nuovi giochi al day one?
No, non è una tua impressione :asd:

Per dire io con Returnal 0 problemi, ma moltissimi altri li hanno avuti.
Yakuza Ishin per me ingiocabile causa stutter onnipresenti, per altri nada.
 
Potremmo pensare a varie cose:

- pacchetto bonus preorder per chi preordina il nuovo, con bonus legati agli account non credibili, e più sostanziosi di quelli attuali;

- prezzo d'offerta per chi preordina al buio in anticipo e aumentato dal day one in poi, ad es. da 30 a 40 euro, o da 50 a 60. Questo porterebbe la gente sul nuovo durante il primo ciclo di vita del gioco, che è quello più importante. È una pratica legittima, giuridicamente, e rallenterebbe il deprezzamento portato dell'usato, che arriverebbe in una fase successiva. La forbice di differenza non potrebbe essere eccessiva perché altrimenti spaventerebbe gli acquirenti che arrivano in ritardo per acquistare il gioco nuovo dopo il day one.

- Un po' di furbizia in più dai devs per programmare i giochi: qualche componente multiplayer presente, o qualche incentivo a rigiocare il gioco per sbloccare perk o buoni sconto su altri giochi della casa o roba del genere

- Minori introiti per gli store, che attualmente fottono il 30 per cento (Valve). È una mazzata abbastanza pesante. Francamente qui i devs dovrebbero essere più forti.

- Ancora, stilare un vero e proprio calendario di bonus per chi acquista il nuovo: col preordina Becchi 3 bonus, ma entro i 6 mesi dall'uscita vi è in omaggio ancora un bonus a scelta dei tre iniziali, ecc.

- Varie ed eventuali. La stessa compravendita potrebbe essere gestita in modo tale da invitare l'utente che vende a devolvere una percentuale agli sviluppatori (una misura facoltative ma questo invito potrebbe portare ulteriori introiti).


Del resto ci stiamo ponendo un problema laddove il ciclo di vita di un prodotto ne vede l'uscita sull'abbonamento ps plus premium dopo un anno. Anche l'uscita stessa sui servizi a noleggio limita la rivendita dunque, nella misura in cui un utente interessato a un gioco si abbona a un servizio piuttosto che comprarlo. Ad esempio: se posso fare un abbonamento a ps plus premium a 10 euro per giocare horizon, siam sicuri che preferirei acquistarlo a 40 euro da qualcuno? Forse si forse no (magari son già abbonato, a quel sevizio...).
Ma francamente, l'aspetto economico non dovrebbe condizionare le possibilità dell'utenza che avanza pretese a livello giuridico. Son piani diversi.
Alcuni spunti possono essere interessanti, tanti altri no però.

Ad esempio io i devs li reputo già abbastanza furbi, già la maggior parte dei titoli sembrano più lavori part time che giochi, se dobbiamo pure invogliarli a continuare su questo filone direi di no.

Non mi piacciono neanche i bonus preorder e ste cazzate varie digitali. Le odio da sempre ed auspico che prima o poi spariscano e basta. La nuova frontiera di queste porcate mi pare siano i contenuti esclusivi, tipo missioni esclusive di HL su ps5. Sta roba anche no, fanculo, per me è il male sceso in terra.

Tra l'altro invogliare al preorder è la cosa più anti consumatore che esista, una pratica già diffusissima, dare altre motivazioni ai publisher per farlo non mi pare una grande idea. Anzi, fosse per me io cancellerei completamente la possibilità di farli i preorder, se non per roba tipo le collector. O meglio, lì aprirei giusto all'uscita delle review del titolo in questione. Questa mi pare una cosa pro consumer, anche se c'entra poco con quello di cui parlavamo.

Realisticamente la possibilità di donare parte del ricavato ai devs è una buona idea. Ma sulla carta, e lo sappiamo entrambi benissimo. Secondo te su una vendita da 30€, su 100 persone, realisticamente quante donerebbero anche solo 0,50€ ai devs volontariamente? Secondo me una, e penso di stare pure largo :asd:

Sarebbe invece bello avere possibilità di gestire, entro certi limiti, la percentuale da destinare allo store/devs ad ogni acquisto effettuato. Non so, un 5-10% che io posso decidere se destinare a steam o ai devs, a mia discrezionalità. Un modo carino per premiare studi virtuosi, facendogli guadagnare qualcosa in più, e "punire" merda tipo EA, di cui compri sì il gioco, ma hai anche possibilità di dimostrare il tuo dissenso sulle loro politiche. Una cosa irrealizzabile, ma sarebbe un bel passo avanti imho. Sicuramente spingerebbe tutti ad evitare di fare cagate reiterate, o furbate come la release di Cyberpunk

Insomma, gli spunti di riflessione ci sono, ma ripeto, penso che un ipotetico mercato dell'usato digitale sia un gran casino da regolare, avendo regole tutte sue rispetto al retail. Molti meccanismi che tu suggerisci secondo me fanno più danni che altro alla fine della giornata
 
Potremmo pensare a varie cose:

- pacchetto bonus preorder per chi preordina il nuovo, con bonus legati agli account non credibili, e più sostanziosi di quelli attuali;

- prezzo d'offerta per chi preordina al buio in anticipo e aumentato dal day one in poi, ad es. da 30 a 40 euro, o da 50 a 60. Questo porterebbe la gente sul nuovo durante il primo ciclo di vita del gioco, che è quello più importante. È una pratica legittima, giuridicamente, e rallenterebbe il deprezzamento portato dell'usato, che arriverebbe in una fase successiva. La forbice di differenza non potrebbe essere eccessiva perché altrimenti spaventerebbe gli acquirenti che arrivano in ritardo per acquistare il gioco nuovo dopo il day one.

- Un po' di furbizia in più dai devs per programmare i giochi: qualche componente multiplayer presente, o qualche incentivo a rigiocare il gioco per sbloccare perk o buoni sconto su altri giochi della casa o roba del genere

- Minori introiti per gli store, che attualmente fottono il 30 per cento (Valve). È una mazzata abbastanza pesante. Francamente qui i devs dovrebbero essere più forti.

- Ancora, stilare un vero e proprio calendario di bonus per chi acquista il nuovo: col preordina Becchi 3 bonus, ma entro i 6 mesi dall'uscita vi è in omaggio ancora un bonus a scelta dei tre iniziali, ecc.

- Varie ed eventuali. La stessa compravendita potrebbe essere gestita in modo tale da invitare l'utente che vende a devolvere una percentuale agli sviluppatori (una misura facoltative ma questo invito potrebbe portare ulteriori introiti).


Del resto ci stiamo ponendo un problema laddove il ciclo di vita di un prodotto ne vede l'uscita sull'abbonamento ps plus premium dopo un anno. Anche l'uscita stessa sui servizi a noleggio limita la rivendita dunque, nella misura in cui un utente interessato a un gioco si abbona a un servizio piuttosto che comprarlo. Ad esempio: se posso fare un abbonamento a ps plus premium a 10 euro per giocare horizon, siam sicuri che preferirei acquistarlo a 40 euro da qualcuno? Forse si forse no (magari son già abbonato, a quel sevizio...).
Ma francamente, l'aspetto economico non dovrebbe condizionare le possibilità dell'utenza che avanza pretese a livello giuridico. Son piani diversi.

Stai descrivendo cose davvero aberranti, in cui si coccola solo chi compra tutto al D1 e si incula chi aspetta, tanto o poco, con pezzi di gioco in meno o prezzi paradossalmente più alti.

Imho il digitale quello è e quello resta, coi suoi pro e i suoi contro. L'importante è che continui ad esistere su larga scala anche la copia fisica come alternativa per l'usato e tutto il resto
 
Le tippate di onlyfans anche su Steam, un sogno:shrek:
Stai descrivendo cose davvero aberranti, in cui si coccola solo chi compra tutto al D1 e si incula chi aspetta, tanto o poco, con pezzi di gioco in meno o prezzi paradossalmente più alti.

Imho il digitale quello è e quello resta, coi suoi pro e i suoi contro. L'importante è che continui ad esistere su larga scala anche la copia fisica come alternativa per l'usato e tutto il resto
Veramente è proprio perché sono circondato da voi altri che la situazione è una schifezza, in termini di diritti, per come la vedo.
 
Ah, ecco la markettata (involontaria) ai cinesi mi mancava.
Fa nulla che tutti gli store chiedono il 30%, ma è Valve ad essere cattiva.

Ed in poche parole che bello applicare il modello FOMO/Genshin Impact (quindi primo F2P che mi è venuto a mente) per tutti i giochi.



No, non è una tua impressione :asd:

Per dire io con Returnal 0 problemi, ma moltissimi altri li hanno avuti.
Yakuza Ishin per me ingiocabile causa stutter onnipresenti, per altri nada.
Il problema è leggerci un attacco a Steam od al PC quando l'usato digitale è assente ovunque, console incluse.
Su PC il problema è solo più marcato perché il retail di fatto non esiste più, ma quando dico che vorrei vedere riconosciuto il diritto di rivendere il software mi riferisco tanto a Steam quanto ad EGS od al PS Store.
 
Per dire io con Returnal 0 problemi, ma moltissimi altri li hanno avuti.
Yakuza Ishin per me ingiocabile causa stutter onnipresenti, per altri nada.
Dai, che ultimamente ci siano più lamentele o problemi di ottimizzazione all'uscita di molti titoli è lampante, aldilà di quelli personali che possono capitano ad ogni gioco, o lo si può dire solo nella cerchia della fanbase, mentre da fuori deve sembrare sempre un campo fiorito la situazione e che queste cose sporadiche che capitano solo a qualche sfigato ?

Veramente è proprio perché sono circondato da voi altri che la situazione è una schifezza, in termini di diritti, per come la vedo.
Se si deve iniziare a fare voi e noi, allora voi siete gli stessi che volete i diritti ma poi cercano di zittire o negargli altri altri, come stato con Cyberpunk il cui mantra principale è che per colpa dei giocatori console si stava creando polverone inutile sul titolo che non lo meritava, e che si doveva anche ringraziare girasse a 20 frame viste le "geometrie" pesanti del gioco e non si potesse fare di meglio, cosa che si è rivelata falsa dopo un anno quando hanno ottimizzato e il gioco finalmente funzionava meglio, quindi tutta questione di ottimizzazione, e ma per molti il diritto di lamentarsi in questo caso doveva venire meno per non lenire gioco e SH. :asd: In questo caso siete voi che fate sembrare assurdo il diritto di rivendere un gioco digitale usato, in quanto solo per voi non conveniente in quanto non vale la pena vendere il gioco che si è preso a 2€ su Humble in bundle insieme ad altri 20, il cui prezzo se preso singolarmente è di 0,05 centesimi, meno di una goleador, rispetto a quello console di 15€ la cui vendita digitale ne varrebbe anche la pena si potesse fare. I difensori dei diritti dei videogiocatori, si ma solo quelli nostri.
E comunque è anche il mondo pc che sta abbracciando quello console, quindi bisogna anche prendersi il bene e il male, non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, ed è stata la stessa fanbase ad abbracciare la cosa un più di um decennio fa, quando volendo si poteva dire di no all'epoca per non far approdare questa indecenza della gentaglia mezzosangue console su quest'altra piattaforma, magari mettendovi a contrasto cosi da salvare il mondo videoludico da questa pratica, visto essere l'autoproclamatosi specie salvatrice dei giocatori e del mondo videoludico.
 
Ultima modifica:
Su console si comincia il girone dei 1080p per i 60 FPS.

Su PC ci sono problemi generali dovute alle varie configurazioni che fanno girare i meroni, ma si gioca meglio.
 
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