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L'inspiegabile presenza in area medica di trivaccinati ultra75enni compromessi da almeno 2 patologie. Aaaaah questo maledetto siero di lunga vita che non funziona. O era immortalità? Boh non mi ricordo.
Menomale che c'è il vaccino allora, salverà i 15enni dalle terapie intensive.
Fa niente se l'età media di morte è di 80 anni.
 
Menomale che c'è il vaccino allora, salverà i 15enni dalle terapie intensive.
Fa niente se l'età media di morte è di 80 anni.
Pensa che hai sostanzialmente corroborato quello che ho scritto. Cià.
 
Chi non si rende conto che discorsi di questo tipo, non un caso isolato purtroppo, sono aberranti ha dei seri problemi. Il prossimo passo sarà negare i servizi sanitari ai fumatori con problemi riguardanti l'apparato respiratorio, alle persone sovrappeso con problemi cardiaci o a chi provoca un incidente stradale andando oltre il limite di velocità? Tanto "se lo sono cercato e ci costano soldi pubblici per via di loro scelte di vita" quindi vanno lasciati a morire, no? Che vomito. E chi concorda con questa merda, probabilmente, si considera pure parte dei "buoni".
Nell'intervista il medico pone però l'attenzione su un altro punto. Non è il semplice "non curiamo i no vax", o "che si paghino le spese da soli", ma pone l'attenzione sul caso in cui vi sia da scegliere chi curare; il paragone con i fumatori ed etilisti in attesa di trapianto è sensato, ma a questo punto i no-vax si dovrebbero considerare malati (psichiatrici, deduco) a tutti gli effetti, e non so che ne pensa l'OMS (allo stato attuale) :asd:
Tuttavia il discorso qua è abbastanza diverso da quello che dicono altri sul far pagare le cure, o non curarli a prescindere.
Il paziente fumatore lo tratti, ma sicuramente non vai a fargli un trapianto, se è ancora un fumatore :sisi: stessa cosa per etilisti e fegato. Possono sembrare cose crudeli, ma è (quasi?) la norma
 
I fumatori e alcolisti è una vita che pagano monopoli e accise allo Stato, se dobbiamo farne un discorso economico nel senso più spietato del termine, il loro eventuale "debito" con lo Stato è già ampiamente ripagato.
 
I fumatori e alcolisti è una vita che pagano monopoli e accise allo Stato, se dobbiamo farne un discorso economico nel senso più spietato del termine, il loro eventuale "debito" con lo Stato è già ampiamente ripagato.
No, è una questione di disponibilità di organi. Come detto, un soggetto fumatore con BPCO viene curato, ha accesso ai LEA, ma nel momento in cui si rende necessario un trapianto, a causa della scarsità di organi (pliz, date la disponibilità a donare, in caso di vostra morte), si deve compiere una scelta; un paziente fumatore (come uno etilista) hanno una patologia di base (dipendenza da sostanze da abuso), e pertanto, se non si cura quella patologia prima (come anche nel caso del paziente con un tumore) è molto probabile che l'organo trapiantato andrebbe "sprecato" e il trapianto andrebbe incontro a fallimento
 
Menomale che c'è il vaccino allora, salverà i 15enni dalle terapie intensive.
Fa niente se l'età media di morte è di 80 anni.
Il vaccino è indispensabile anche per prevenire le conseguenze (non ancora ben note) del covid. Sembra che nei bambini e adolescenti che hanno avuto il covid, aumenti il rischio di sviluppare il diabete successivamente. Hai poco da fare questo sarcasmo da quattro soldi

 
Il vaccino è indispensabile anche per prevenire le conseguenze (non ancora ben note) del covid. Sembra che nei bambini e adolescenti che hanno avuto il covid, aumenti il rischio di sviluppare il diabete successivamente. Hai poco da fare questo sarcasmo da quattro soldi

Gli "effetti a lungo termine" fanno comodo solo quando di (stra)parla del vaccino, ma della malattia oh, sia mai
 
Sembra che il rischio di diabete sia determinato dal fatto che il covid distrugge le cellule beta del pancreas, preposte alla sintesi dell’insulina. L’altra ipotesi è che il sistema immunitario reagisca in maniera sproporzionata innescando processi autoimmuni che distruggono tali cellule.
 
Nell'intervista il medico pone però l'attenzione su un altro punto. Non è il semplice "non curiamo i no vax", o "che si paghino le spese da soli", ma pone l'attenzione sul caso in cui vi sia da scegliere chi curare; il paragone con i fumatori ed etilisti in attesa di trapianto è sensato, ma a questo punto i no-vax si dovrebbero considerare malati (psichiatrici, deduco) a tutti gli effetti, e non so che ne pensa l'OMS (allo stato attuale) :asd:
Tuttavia il discorso qua è abbastanza diverso da quello che dicono altri sul far pagare le cure, o non curarli a prescindere.
Il paziente fumatore lo tratti, ma sicuramente non vai a fargli un trapianto, se è ancora un fumatore :sisi: stessa cosa per etilisti e fegato. Possono sembrare cose crudeli, ma è (quasi?) la norma
Non proprio, perché qui non stiamo parlando di trapianto ma di accesso alle cure, per cui esiste già un triage in teoria. E scegliere di curare una persona piuttosto che un altra in base allo status vaccinale (e non quello di salute, possibilità di sopravvivenza ecc.) è una porcheria
 
Non proprio, perché qui non stiamo parlando di trapianto ma di accesso alle cure, per cui esiste già un triage in teoria. E scegliere di curare una persona piuttosto che un altra in base allo status vaccinale (e non quello di salute, possibilità di sopravvivenza ecc.) è una porcheria
Non parliamo di un mero accesso alle cure (almeno, così mi pare di aver capito), ma di cure nel momento in cui non ci sono più posti.
Tuttavia ho comunque specificato che il suo rimane un discorso un po' inapplicabile (allo stato attuale) perché a quel punto l'essere no-vax andrebbe riconosciuto come patologia a sé stante. È questo l'"elemento" inedito (almeno, mi pare) rispetto ai più semplici "che si paghino le cure da soli", o altre cose simili :sisi:
 
Non parliamo di un mero accesso alle cure (almeno, così mi pare di aver capito), ma di cure nel momento in cui non ci sono più posti.
Tuttavia ho comunque specificato che il suo rimane un discorso un po' inapplicabile (allo stato attuale) perché a quel punto l'essere no-vax andrebbe riconosciuto come patologia a sé stante. È questo l'"elemento" inedito (almeno, mi pare) rispetto ai più semplici "che si paghino le cure da soli", o altre cose simili :sisi:
appunto, nel momento in cui non ci sono piu' posti si dovrebbe valutare lo status di salute, non quello vaccinale. Che intubo a fare un vaccinato 80enne con 4 patologie che magari ha il 10% di possibilita' di tornare indipendente se posso intubare un novax 50enne che ce la farebbe piu' facilmente?
 
appunto, nel momento in cui non ci sono piu' posti si dovrebbe valutare lo status di salute, non quello vaccinale. Che intubo a fare un vaccinato 80enne con 4 patologie che magari ha il 10% di possibilita' di tornare indipendente se posso intubare un novax 50enne che ce la farebbe piu' facilmente?
Il punto potrebbe sorgere nel momento in cui hai un 40enne e un 60enne, per esempio :hmm:
 
Ho chiamato la farmacia e posso fare un rapido da loro
Quindi se sarò negativo sabato manderanno in automatico a chi di dovere
Unica cosa dovrò aspettare la mail con il via libera da parte del distretto

Ho solo un dubbio: una mia amica ha fatto il tampone molecolare via distretto sanitario ieri e oggi la hanno mandato la sospensione del green pass via messaggio
Io e il mio amico invece l'abbiamo fatto il 5 gennaio in farmacia (siamo stati segnalati in automatico) ma non abbiamo ricevuto nessuna sospensione, solo la mail della farmacia che attesta la positività
Ecco, é normale oppure errore del distretto?



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Ieri in TV uno ha detto una cosa che sembra una barzelletta, ma purtroppo è la realtà.

Al supermercato, un medico si è accorto che c'era un suo paziente positivo, allora si è recato dal direttore per dire questo fatto, non poteva dire il nome per questioni di segreto professionale, ma l'ha esortato di fare un annuncio in cui diceva che sapevano che c'era una persona positiva, cortesemente di presentarsi e l'avrebbero accompagnata fuori senza denunciarla o prendere provvedimenti. Si sono presentati in 12 :rickds:

E ancora parlano di "buon senso" :asd:
 
Ieri in TV uno ha detto una cosa che sembra una barzelletta, ma purtroppo è la realtà.

Al supermercato, un medico si è accorto che c'era un suo paziente positivo, allora si è recato dal direttore per dire questo fatto, non poteva dire il nome per questioni di segreto professionale, ma l'ha esortato di fare un annuncio in cui diceva che sapevano che c'era una persona positiva, cortesemente di presentarsi e l'avrebbero accompagnata fuori senza denunciarla o prendere provvedimenti. Si sono presentati in 12 :rickds:

E ancora parlano di "buon senso" :asd:
 
Guarda, so per certo di persone positive che vanno tranquillamente al bar a prendere il caffè, l'altro giorno mia mamma ha incontrato uno al supermercato che aveva tutta la famiglia in quarantena (e lui vive con loro), poi ovvio che come succede in Italia tutto finisce in barzelletta, ma sono situazioni tutt'altro che inverosimili.
 
Ma ora anche Amazon si è rimbecillita per sto virus?
Tutte spedizioni con Poste italiane o SDA, necessitavo di una cosa urgente e oggi è il terzo giorno di ritardo... Anche a voi?

Provincia di Torino
 
Ragazzi una domanda, mia madre che vive con me lunedì sera ha fatto il tampone ed è risultata positiva, io sono andato martedì mattina a fare il tampone e non me l'hanno fatto perché devo stare in quarantena per 5 giorni quindi l'ho prenotato per sabato mattina.
Martedì sera è arrivato a mia madre il messaggio di segnalare i contatti stretti e mi ha segnalato però non mi è ancora arrivato nessun messaggio, la mia domanda è se io sabato vado a fare il tampone e risulto negativo sono "libero" ?
Non vorrei che sono lenti a fare tutto e magari la settimana dopo io per loro risulto ancora in quarantena
Cioè queste cose chi le controlla ? Io vorrei essere in regola però non è che posso barricarmi in casa finche scende lo spirito santo a dirmi che è finita la quarantena, al mio capo chi lo dice
 
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