Ricordate quel mio zio della zona di Milano che aveva avuto sintomi influenzali a marzo, a cui hanno fatto il tampone a maggio ed era risultato positivo?
Oggi ha avuto il primo tampone negativo, in compenso hanno fatto il tampone pure a sua moglie e ai suoi due figli visto che abitano tutti insieme.
Oggi la moglie e uno dei due figli sono risultati positivi.
Risulteranno come nuovi contagiati per la Lombardia nonostante siano sicuramente dei contagiati di lunga data, da marzo.
Questo va a falsare il dato dell'andamento dell'epidemia secondo me.
E, inutile dirlo, sono tutti quanti in isolamento domiciliare, nonostante siano assolutamente in salute.
Non è forse un po' esagerato costringere alla quarantena persone clinicamente sanissime?
Ad inizio pandemia era opinione scientificamente dominante che le mascherine servissero solo ai contagiati, mentre erano inutili per tutti gli altri. Ad oggi invece i positivi sani sono in isolamento domiciliare, mentre l'intera platea dei negativi deve indossare la mascherina. Chi è sano non potrebbe uscire con le stesse cautele di tutti gli altri?
Se facessero un tampone a 60 milioni di italiani e 2 milioni risultassero positivi sani verrebbero tutti messi in isolamento? Non si potrebbe cominciare a ridiscutere questa regola?