Dark Souls
a cura di
diennea2
Man mano che scrivo questa recensione mi vien da sorridere al ricordo di quante volte ho tentato di lanciare il joypad fuori dalla finestra per la rabbia, ma nonostante questo mi sento in dovere di ringraziare From Software per quello che è riuscita a creare, ovvero un gioco stupendo, bellissimo che con la sua apparente cattiveria ha saputo stregarmi a tal punto da considerarlo come uno dei miei giochi preferiti in assoluto. Premetto che le frasi che avete appena letto sono scritte da un fan e non da un “fanboy” perché nonostante reputi Dark Souls un bellissimo gioco, anche lui ha le sue piccole pecche.
Nato dalle ceneri di Demon’s Souls, questo Action JRPG a stampo occidentale ci avvolge letteralmente in un mondo cupo, oscuro, antico e apparentemente morto, ma che ha ancora la forza di raccontarci una miriade di storie, miti e leggende.
Dark Souls è Lore. Un Lore immensoe complesso, di per sé la trama del gioco è piuttosto “semplice”, ma è ciò che sta dietro che è fantastico, le gesta di antichi cavalieri ed eroi perduti saranno le fondamenta della storia in cui vivrete.
“Ci si accorge di tutto ciò?” No, o meglio…nì.
Storia e Lore non sono assolutamente raccontate, non esistono cut-scene o voci fuori campo che vi raccontano la classica storiella durante l’intera avventura, ma anzi tutto è avvolto nella nebbia. Similmente alla fiaba di Pollicino, Myazaki ha voluto punzecchiare la curiosità del giocatore lasciando per terra frammenti di storie di un mondo ormai dimenticato, un mondo che fa da collante con quello in cui state vivendo. In sintesi, se volete sapere qualcosa non dovrete far altro che leggere le descrizioni di tutti gli oggetti che troverete lungo il vostro cammino e tentare di collegare attraverso la logica tutte le storie come se fossero pezzi di un gigantesco puzzle. Cosa molto importante da sottolineare è che tutto questo è soggettivo, gli incastri di questo puzzle sono molteplici e simili tra loro e di conseguenza la lore si tramuta in una cosa personale, intima, dove ogn’uno ha una propria visione della storia, una caratteristica di gioco assai rara da trovare ultimamente.
Oltre che essere gigantesca, la sottotrama è intricatissima, quindi se volete sapere tutto del passato di Lordran e non solo, beh…vi consiglio di racimolare e studiare qualsiasi cosa troviate, dagli oggetti leggendari sino a quelli più ordinari…insomma cercate, trovate e leggete tutto.
Se Dark Souls non vi racconta direttamente la trama, allora non aspettatevi che vi tenga per mano ad aiutarvi con il gameplay. L’unica arma a vostra disposizione è l’azzardo, perché l’esperienza (non del gioco, ma della vostra joypad in mano) sarà l’unico modo per sopravvivere in questo mondo dark fantasy.
“E’ così impossibile come dicono in molti?” Di nuovo, no, o meglio… nì.
Sfatiamo un mito che gira per tutto il web: Dark Souls NON è difficile. Purtroppo la scarsa competitività dei giochi odierni ha creato questa falsa “cattiveria” riscontrata nel titolo.
Certamente, alcuni frangenti del gioco sono ostici, ma sono ben lontani dall’essere “frustranti”. La chiave del successo di Dark Souls è senza ombra di dubbio la pazienza, senza questa verrete continuamente asfaltati dal primo mob senza trovare alcun miglioramento, quindi non temete, alla morti continue vi ci abituerete molto presto.
Lasciando da parte la difficoltà, il lato tecnico del gameplay è tutt’altro che banale, apprendere e conoscere i movimenti propri e quelli dei nemici sarà importantissimo per vincere e sopravvivere ad un qualsiasi scontro, perché qui il tempismo detta legge e se sbaglierete anche di poco ne pagherete le conseguenze.
In questo capitolo avremo una bella sfilza di armi, con un proprio peso, moveset e caratteristiche varie; oltre alle armi corpo a corpo, avremo a disposizione anche una variegata lista di magie divise in tre “ranghi”: stregonerie, miracoli e piromanzie. Per quanto riguarda la fase difensiva è possibile brandire uno scudo per proteggerci dagli attacchi dei nemici, o addirittura sbilanciarli, creando così uno spiraglio di controattacco. Quest’ultima azione chiamata “parry” (o “backstab” se prendete il mob da dietro) risulta fin troppo devastante se riuscirete ad apprenderla perfettamente, sbilanciando un po’ il grado di sfida del gioco.
Oltre a ciò avremo a nostra disposizione i comandi come la corsa veloce, la capriola (essenziale per evadere dagli attacchi dei nemici), e varie.
Tutte queste azioni (offensive, difensive e neutre) hanno un proprio costo, e ad ogni azione ne consegue un abbassamento della barra della Stamina, caratteristica vitale per il vostro alter ego. Tenete sempre d’occhio questa barra verde, perché l’indulgenza del gioco vi obbligherà ad un’offensiva ragionata piuttosto che una “alla carlona”, soprattutto di fonte a certi boss.
Durante la crezione del nostro personaggio avremo l’obbligo di scegliere una tra le poche classi disponibili: cavaliere, soldato, chierico, mago eccetera, tutte con diverse caratteristiche di status, ma non allarmatevi, durante il level up potrete aumentare una qualsiasi caratteristica a vostro piacimento perché qui la personalizzazione è estremamente alta; già, potete tramutare il vostro soldato in un mago eccellente, oppure in un arciere provetto e molto altro ancora.
Oltre alle caratteristiche di status del pg, abbiamo anche la possibilità di migliorare le armi e armature utilizzando certi materiali sparsi per Lordran, attribuendo all’arma miglioramenti normali, o particolari come l’elemento fulmine, fuoco e chi ne ha più ne metta (caratteristica anche qui non spiegata dal gioco n.b.).
Tutto ciò (level up compreso) però ha un prezzo: le anime. Queste sono la nostra ricchezza ed unica moneta di scambio. Va subito detto però che accumularne troppa è un rischio; se per caso doveste passar a miglior vita lascerete sul posto un pozza di sangue con tutte le vostre anime faticosamente accumulate, una volta rinati avrete un’ultima possibilità di recuperarli, ma se fallirete nel tentativo di riconquistarle allora perderete tutto. Con questo “duro” metodo, il gioco vi obbliga ad essere più cauti e più precisi nei vostri movimenti.
Il bestiario anche se abbastanza variegato, soffre di una IA non eccezionale, infatti la maggior parte dei nemici può essere raggirarata semplicemente girandoci attorno. Per quanto riguarda i boss questi sono numerosi e ben caratterizzati, molti dei quali incredibilmente ostici (se non si sa come affrontarli), ogni vittoria risulterà appagante come pochi giochi sanno realmente fare. La soddisfazione di aver compiuto un’impresa titanica come quella di abbattere un boss difficile è uno dei tanti motivi per cui Dark Souls merita di essere giocato.
Gameplay e “storia” sono create ad hoc, ma l’ambiente che circonda il nostro avatar è incredibilmente vasto e magnifico, Lordran trasuda di bellezza e maestosità difficili da vedere altrove, il comparto artistico di quest’opera è unica, se non perfetta addirittura.
Il level design è pazzesco: la disposizione e la quantità dei nemici è sensata, e anche se il mondo di gioco è vasto e articolato, tutte le zone sono collegate tra loro tramite short cut molto utili, ma cosa più incredibile è la grandezza in scala della mappa di gioco, la distanza tra un punto A e un punto B ci sembrerà reale e veritiera (un po’ come successe con ICO).
L’esistenza dei falò, aka check point tira un sospiro di sollievo al videogiocatore, dove qui si possotrà consumare anime per upgradare il proprio status, migliorare le proprie armi, riempire gli slot di incantesimi (“armonizzare”) e aumentare il numero delle fiaschette Estus (oggetto che ripristina la salute) sacrificando “Umanità”.
L’Umanità è (anzi, dovrebbe essere) un fattore essenziale per questo gioco, assumendo le sembianze “umane” avremo alcuni benefici durante l’avventura, ovvero maggior drop rate, evocare personaggi del gioco o videogiocatori online per un breve aiuto. Oltre a questi benefici avremo però il rischio di essere “invasi”: esistono nel gioco alcune situazione dove altri giocatori online potranno attaccarci con l’intento di ucciderci e di rubare l’Umanità con la conseguenza di ritornare al nostro status originale, cioè il “non morto”.
Il sonoro fa il suo dovere: le musiche, anche se non perfette si adattano ad ogni tipo di situazione o area di gioco, si passa da lunghi silenzi a cori di battaglia e canzoni epiche durante alcuni scontri importanti.
Il livello tecnico è un tasto dolente per questo titolo (l’unico), ma neanche grave tutto sommato, la qualità dei dettagli è altalenante e veste di una grafica assolutamente non al passo coi tempi (fin dalla sua uscita). L’unica nota grave è il drastico calo di frame rate durante certe zone del gioco (in particolarela “Città Infame”). Non disperate però, il titolo risulta godibilissimo e questa macchia non tange più di tanto la qualità del titolo Namco Bandai.
La longevità è molto alta, la prima giocata può attestarsi dalle 20/30/40 ore di gioco, dipende dalla bravura del giocatore, mentree gli NG successivi non faranno altro che aumentare drasticamente le ore di gioco totali.
From Software è riuscita a migliorare la formula di Demon’s Souls sfornando un capolavoro della settima generazione.
Dark Souls è un epopea di bellezza artistica, dal gameplay e level design brillante e ragionato con una sottotrama da invidia. E’ un mondo oscuro e bellissimo quello di Lordran, solamente il comparto tecnico/grafico stona tra i pregi, ma l’esperienza non viene assolutamente colpita.
L’unica cosa che posso consigliarvi è: munitevi di pazienza, questo gioco merita tutte le ore spese, perché un titolo così gratificante non lo troverete da nessun’altra parte.
----------------------------
DLC Artorias of the Abyss
Questo DLC è a tutti gli effetti una vera e propria espansione che ci porterà in un tempo dove la città di Oolacile fece conoscenza dell’oscurità, un tempo antecedente a quello del gioco base. La durata si attesta sulle 8/9 ore, ma grazie ai temibili (e bellissimi) boss il vostro tempo potrebbe allungarsi ulteriormente. Ci sono aggiunte notevoli, come nuove aree, nuovi loot, nuovi retroscena e per finire una nuovissima modalità multiplayer strutturata a mo’ di arena. Se il gioco base è stato di vostro gradimento, allora non potete assolutamente mancare questa espansione.
Voto: 9,5