Cosa c'è di nuovo?

Critica Sonara 3.0 | Regolamento aggiornato al primo post! | Pronti per le recensioni PS5! |

ufficiale

belmont976

Signore
LV
1
 
Iscritto dal
5 Gen 2007
Messaggi
961
Reazioni
33
Medaglie
6
Castlevania Lords of Shadows

By Belmont976

2kioow.jpg





Non starò qui a spiegare perché questo titolo non è un “vero” Castlevania, basti sapere che il gioco non nasce come un episodio della famosa saga, nella mente di Mercurysteam infatti c’era semplicemente Lords of Shadows, Konami, viste le buone idee del team spagnolo, decide di investirci, ma non vuole rischiare con un una nuova IP, per cui decide furbamente, di tirare fuori dal cassetto il nome di Castlevania, è lo fa in maniera piuttosto spregevole, senza alcuna cura per la sua trentennale saga e la folta schiera di appassionati che questa porta con se, per essere ancor più certa di avere un buon riscontro dalla produzione, rincara ancora la dose affiancando al team europeo nientedimeno che Mr. Kojima che però si limiterà solo a supervisionare il progetto, riuscendo però a dare una significativa impronta al titolo soprattutto in ambito mediatico e di immagine. Ma passiamo al gioco, un action in terza persona che trae, in maniera per nulla velata, ispirazione da God of War, condividendo con il classico dei Santa Monica la visuale fissa, ed il combat sistem, sono inoltre presenti alcune boss fight chiaramente ispirate alle battaglie con i colossi del famoso titolo di Fumito Ueda. Anche se posto così può sembrare solo un copincolla di altri giochi, il titolo risulta davvero ben confezionato, grafica ed ambientazioni sono piacevoli ed a tratti molto evocative, buona la colonna sonora, il gameplay risulta piuttosto vario grazie all’alternarsi di sezioni platform, qualche puzzle ambientale e sezioni di battaglia, longevità al di sopra della media del genere. La storia è piuttosto piacevole ma di Castlevania porta solo il nome e poco altro, per il resto un gioco davvero valido senza nessun particolare grave difetto da segnalare.

Voto: 8,5

(DLC) – REVERIE

Non ho mai amato particolarmente le espansioni ed i DLC, ammetto però che in rari casi, riescono a stimolarmi e riaccendere interesse verso un titolo ormai sopito, ebbene non è il caso di questo DLC. Reverie ha giusto il merito di riportarci nella splendida ambientazione vampiresca del secondo Lord delle ombre e chiarire le origini di alcuni effetti visti nel criptico ed aperto finale del gioco originale, per il resto niente di che, è solo un capitolo aggiuntivo che dura però troppo poco in relazione a quello che costa. VOTO 7,0

(DLC) – RESURRECTION

Se Reverie si può fregiare dell’onore ed onere di chiarire alcuni elementi della trama, e di riportarci nella più bella ambientazione di tutto il gioco, questo secondo DLC è solo ed esclusivamente una trovata commerciale, un capitolo aggiuntivo pessimo sotto tutti gli aspetti, anche l’ambientazione lascia molto a desiderare, risultando assolutamente anonima, come l’insignificante trama, assolutamente da evitare insomma. VOTO 5,0

Castlevania Lords of Shadows Mirror of Fate HD

By Belmont976

2ut0m60.jpg





Mirror of Fate, uscito originariamente come esclusiva su 3DS e successivamente convertito in HD su Pc e console, è un piccolo ritorno agli IGAvania, o metroidvania che dopo l’esordio di Symphony of the Night, ben si sono allocati sulle portatili nintendo con svariati e validi episodi, ebbene con la struttura si torna alle 2 dimensioni con la mappa del castello da esplorare risolvendo enigmi e acquisendo nuovi poteri che ci consentono di esplorare nuove aree fino al raggiungimento della sala del trono del signore delle tenebre, la grafica resta però in 3D, con i modelli poligonali, riadattati dalla versione 3DS, che inevitabilmente mostrano tutti i limiti del caso, il battle sistem cerca di trasportare in 2 dimensioni quanto di buono visto in Los, ma ci riesce solo a tratti. La storia ci vede affrontare ben tre campagne, singolarmente non lunghissime, ambientante nel fantastico castello di Lord Dracul, impersonando nell’ordine Simon Belmont, Alucard ed infine Trevor Belmont, in particolare sarà molto piacevole vedere come le campagne di Simon ed Alucard si intrecceranno vista la contemporaneità degli eventi. I molti retroscena della famiglia Belmont e dello stesso Gabriel vengono finalmente chiariti in un intreccio narrativo che personalmente non reputo assolutamente accessorio alla trama principale di Lords of Shadows, infatti ritengo questo capitolo fondamentale, ma molti hanno finito i due capitoli “principali” senza nemmeno conoscere questo episodio intermedio magari solo perché non segue la numerazione normale, e questo è davvero un peccato.

Voto: 8,0

Castlevania Lords of Shadows 2

By Belmont976

r2vmfl.jpg





Lords of Shadows non sarà ricordato come l’episodio di Castlevania più fedele allo storico brand, ma è risultato sotto quasi tutti gli aspetti un gioco davvero molto valido e soprattutto senza particolari difetti, ebbene sembra che con questo seguito gli spagnoli di Mercurysteam abbiano fatto tutto il possibile per distruggere quanto di buono avevano creato col primo titolo, addio telecamera fissa con inquadrature evocative, telecamera con visuale libera che spesso crea problemi nelle fasi di combattimento, l’ambientazione si alterna fra due epoche temporali diverse, quella nel passato ricca di fascino come nel gioco originale, e quella nell’ipotetico presente, piuttosto anonima e piena di discutibili scelte di game design come combattimenti contro cyborg e soprattutto le tediose fasi Stealth, Dracula che diventa un TOPO????, il carisma dei nemici e soprattutto dei fantastici Boss del primo Los sono solo un lontano ricordo, in questa nuova avventura non c’è un solo boss che m’abbia lasciato anche solo il ricordo del suo nome, buona la durata dell’avventura anche se talvolta il ritmo e troppo lento, buono il combat sistem, grazie alle ottime caratteristiche che eredita, ma senza risultare arricchito rispetto al passato. Insomma da giocare giusto per chiudere le vicende di questa trilogia spagnola della Saga.

Voto: 6,5

(DLC) – REVELATIONS

A differenza dei due trascurabilissimi DLC del primo Los, questa espansione di Lords of Shadows 2 è piuttosto valida, approfondisce molti retroscena dalla controversa trama principale, ci mette nei panni di Alucard approfondendo ulteriormente le cause della sua presenza che nella storia principale sono appena abbozzate, e cerca di levigare un pochino le imperfezioni del titolo principale, a cominciare dall’eliminazione delle fasi stealth, risulta inoltre offrire un livello di sfida un pochino più alto, caratteristica che ho trovato molto positiva. In conclusione posso ammettere che ho acquistato questo DLC spinto solo dalla mia viscerale passione per la saga, ed in realtà non mi andava proprio di riprendere in mano questo gioco aspettandomi il peggio, invece mi sono piacevolmente ricreduto. VOTO 7,5

 
Ultima modifica da un moderatore:

diennea2

Sig. Benedetto Sottolano
Moderatore
Spazio pc
LV
2
 
Iscritto dal
27 Ott 2014
Messaggi
4,749
Reazioni
1,115
Medaglie
15
Concordo in toto con la tua recensione, a me manca solo il 2 per completare la storia dei Belmont...però la mano di Kojima si è sentita, visto il casino che hanno fatto col 2 in sua assenza. E concordo con i voti del DLC del primo, non un granché (Resurrection è proprio brutto invece), ma essenziali ai fini della trama.

 

belmont976

Signore
LV
1
 
Iscritto dal
5 Gen 2007
Messaggi
961
Reazioni
33
Medaglie
6
Concordo in toto con la tua recensione, a me manca solo il 2 per completare la storia dei Belmont...però la mano di Kojima si è sentita, visto il casino che hanno fatto col 2 in sua assenza. E concordo con i voti del DLC del primo, non un granché (Resurrection è proprio brutto invece), ma essenziali ai fini della trama.
In realtà Mr. Kojima anche nel primo ha fatto ben poco, Konami l'ha furbamente buttato nella mischia per una questione pubblicitaria e far acquistare seguito la gioco, diciamo che ha fatto un buon lavoro di rifinitura generale, a partire dal design di Gabriel, che nella versione proposta dai mercury era molto meno curato e più anonimo, per il resto è stato pochissime volte negli studi mercury. Il macello del 2 nesce per svariati motivi non ultimo la rottura tra Alvarez e Cox all'interno dello studio spagnolo, nel bel mezzo della produzione, comunque la realtà è che cambia ben poco, Los2 ha evidenti problemi strutturali punto.

In merito ai Dlc, qualora volessi giocarti Los2 prendi anche Revelations è il miglior Dlc di tutta la saga sia in termini di aggiunte alla storia che di giocabilità, anzi in realtà ho preferito di gran lunga il Dlc con Alucard alla stessa avventura principale, e pensare che a me Alucard è sempre stato un pò sulle balle sin dai tempi di Castlevania 3 //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 

diennea2

Sig. Benedetto Sottolano
Moderatore
Spazio pc
LV
2
 
Iscritto dal
27 Ott 2014
Messaggi
4,749
Reazioni
1,115
Medaglie
15
In realtà Mr. Kojima anche nel primo ha fatto ben poco, Konami l'ha furbamente buttato nella mischia per una questione pubblicitaria e far acquistare seguito la gioco, diciamo che ha fatto un buon lavoro di rifinitura generale, a partire dal design di Gabriel, che nella versione proposta dai mercury era molto meno curato e più anonimo, per il resto è stato pochissime volte negli studi mercury. Il macello del 2 nesce per svariati motivi non ultimo la rottura tra Alvarez e Cox all'interno dello studio spagnolo, nel bel mezzo della produzione, comunque la realtà è che cambia ben poco, Los2 ha evidenti problemi strutturali punto.In merito ai Dlc, qualora volessi giocarti Los2 prendi anche Revelations è il miglior Dlc di tutta la saga sia in termini di aggiunte alla storia che di giocabilità, anzi in realtà ho preferito di gran lunga il Dlc con Alucard alla stessa avventura principale, e pensare che a me Alucard è sempre stato un pò sulle balle sin dai tempi di Castlevania 3 //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Dei casini di Alvares ne ero a conoscenza e quindi ho fatto 2 + 2 con l'assenza di Kojima visto che nel primo copriva il ruolo di supervisore..comunque si, avevo già intenzione di prendermi anche il dlc del 2. Ormai voglio vedere come finisce questa dannata storia //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 

Strider

Ninja Man
LV
3
 
Iscritto dal
24 Dic 2006
Messaggi
34,190
Reazioni
5,690
Medaglie
20
Ciao belmont. Come sai ho finito da poco la trilogia m.steam, e devo dire che la penso molto simile a te per tutti e tre i giochi. Un peccato davvero per LoS2: tutte quelle cose inutili che hanno messo che hanno più rovinato che fatto bene, su tutte quelle che ho odiato di più sono state appunto le sezioni stealth. Strutturate proprio male, e che spezzano troppo in mediocrità il ritmo di gioco.

Personalmente mi ha dato fastidio anche l'inserimento delle sfide da fare apparte. Molte sono difficilissime anche con una video guida sotto mano, e mi hanno fatto passare la voglia di platinare il gioco.

Il DLC di Alucard è l'unico che non ho giocato ma il tuo commento mi sta invogliando. Specie per l'assenza delle odiate sezioni stealth da poco citate e per i retroscena che fanno capire di più la trama.

 

Vc3nZ_92

Capomoderatore
sezione sony
LV
6
 
Iscritto dal
11 Gen 2009
Messaggi
47,987
Reazioni
6,717
Medaglie
35
Mirror's Edge
recensione a cura di Vc3nZ_92

ATTENZIONE! PICCOLI SPOILER!



Lo giocai la prima volta tempo fa e mi piacque moltissimo, tanto che all'epoca nel sondaggio del thread ufficiale diedi 8,5. Qualche settimana fa l'ho ripreso per farmi tutte le Time Trials e le Speedrun... beh, riconfermo il voto alla grande, con ancora maggiore consapevolezza della qualità del titolo.

La cosa più bella del gioco è il Gameplay, bello fresco, veloce, adrenalinico e, ovviamente, unico (trovate un altro gioco come Mirror's Edge). E oggi mentre sto scrivendo non posso che parlare ancora meglio di quest'aspetto. Ora che l'ho padroneggiato (per fare le Speedrun dovete diventare tutt'uno con Faith, per forza) ho scoperto tante chicche che lo hanno reso ai miei occhi ancora più bello, tante finezze tecniche da applausi. Insomma saltare tra un grattacielo e un altro facendo acrobazie folli è piacevole, ma lo è ancora di più quando hai un tempo da battere, ogni secondo è prezioso e studi duemila tecniche fino a trovare quella giusta per rubare secondi, in un determinato pezzo.

La storia è nella norma, e le cut-scene sono belle da vedere... ma terribili da sentire, con il doppiaggio nostrano. Forse uno dei peggiori doppiaggi italiani della gen appena passata, giocate con il dub inglese fin da subito e risparmiatevi Asia Argento.

Infine passiamo alla longevità. Il gioco è molto corto, in un 6 ore riuscite a finirlo, e non è nemmeno rigiocabile (giusto se volete provare le varie run per i trofei, ad esempio la run a Difficile, la run senza sparare nessuno, etc.), ma le Time Trials e le Speedrun vi porteranno via altre 6/8 ore abbondanti, sempre che abbiate la pazienza di impegnarvici.

Quasi dimenticavo, una piccola noticina di merito alla OST e soprattutto al Main Theme (quando finisce il gioco e siete lì in cima, brr... brividi), davvero riusciti.

Un gioco unico, non per tutti, perché o lo si ama o lo si odia, ma se riuscite ad entrare in sintonia con esso vivrete una delle esperienze più adrenaliniche (senza dubbio uno delle più originali) della appena passata generazione.

VOTO: 8,5
 
Ultima modifica:

belmont976

Signore
LV
1
 
Iscritto dal
5 Gen 2007
Messaggi
961
Reazioni
33
Medaglie
6
Outland

By Belmont976

mlihoo.jpg





Parlare di Outland è davvero un piacere, un gioco ispirato ai più classici episodi di Metroid, che mi ha saputo divertire dall’inizio alla fine con il suo gameplay fresco e particolare, che mi ha saputo impressionare ed affascinare con la sua grafica in due dimensioni sempre molto pulita, e le stupende ed evocative ambientazioni, che ha saputo cullare le mie orecchie con un discreto accompagnamento musicale, che ha saputo intrattenermi per tutta la durata complessiva dell’avventura, attestata su livelli più che accettabili per un gioco a basso budget come questo, anche grazie al backtracking tipico del genere, soprattutto se si vogliono collezionare tutti i powerup. Ma veniamo al gioco che come precedentemente accennato è strutturato come un metroidvania classico, con mappe da esplorare, e nuove aree da sbloccare guadagnandovi l’accesso con l’acquisizione di nuovi poteri o semplicemente progredendo nel gioco, ma la particolarità maggiore risiede nel gameplay, nel corso dell’avventura il protagonista acquisirà il potere di controllare in maniera alternata luce e ombra, risultando immune agli attacchi degli avversari corrispondenti al potere che dominerà in quel momento, la formula non è assolutamente nuova, attinge infatti a piene mani dal grande classico sparatutto della Treasure, Ikaruga, però ho trovato l’implementazione di questo tipo di gameplay in un platform geniale e quantomeno azzeccata.

Voto: 8,0

Hard Corps Uprising

By Belmont976

otp2iu.jpg





Seguito diretto di Contra: Hard Corps, uscito nel 1994 su Sega Megadrive, questo titolo cerca di riportare in vita e rinnovare una serie storica di Konami, ed alla fine anche se perde il nome Contra, riesce nell’incredibile impresa di rinnovare il brand senza però snaturarlo. La realizzazione di questo Hard Corps Uprising viene affidata ai talentuosi ragazzi di ARC System Works, che già con Blazblue e Guilty Gear hanno ampiamente dimostrato che con la grafica 2D ci sanno fare, e grazie a *** in questo titolo si vede tantissimo la loro impronta è un vero piacere per gli occhi, la giocabilità è quella rodata e classica della serie Contra con tutte le accortezze e migliorie del caso, ma assolutamente fedele all’originale, la difficoltà è ben bilanciata rispetto al progredire del gioco ma il livello di sfida generale punta decisamente verso l’alto, come tutti gli arcade di un tempo, non risultando però mai frustrante, alla fine di tratta di sparare a tutto ciò che si muove e memorizzare bene i pattern di attacco dei boss. Per finire bisogna parlare della modalità Rising, una simpatica aggiunta che ci consente di vivere la modalità arcade ma accumulando punti da spendere poi nel negozio virtuale per acquistare nuovi personaggi con armi diverse, potenziamenti permanenti ed altri powerup vari, rendendo l’avventura più varia e stimolando molto la rigiocabilità. Insomma Konami centra in pieno l’obiettivo restituendoci nel migliore dei modi, una delle sue più belle serie classiche ormai persa.

Voto: 9,0

- - - Aggiornato - - -

Splatterhouse

By Belmont976

25sr5ue.jpg





Splatterhouse, titolo Namco uscito in sala giochi nel 1988, e successivamente convertito su varie console degli anni 90, era un action come tanti, ma cavalcando la scia degli splatter movies di quegli anni, e grazie alla gratuita quantità di gore diviene un vero classico, riuscendo a generare anche due validi seguiti usciti in esclusiva su Sega Megadrive. Nel 2010 Namco decide di rispolverare ed ammodernare questo suo grande classico. L’incipit del gioco resta invariato, sangue, sangue ed ancora sangue, la trama è solo accessoria, ed il vero protagonista è la maschera del male, che accompagna Rick nei suoi sbudellamenti, aiutandolo e curandolo quando il suo corpo viene maciullato, anche gli arti possono rigenerarsi, addirittura è possibile staccarsi un braccio per picchiare i mostriciattoli, Geniale. Per il resto il gioco offre davvero poco, tecnicamente è piuttosto scadente, l’azione risulta ripetitiva, ed il combat sistem non è certo tra i più raffinati del genere, resta il piacere di sbudellare e pestare i nemici e finirli con le violente finishing move, simpatica l’implementazione delle zone con visuale laterale fissa, sembra di giocare il vecchio episodio col motore grafico nuovo e questa caratteristica gli fa guadagnare quel mezzo punticino in valutazione globale che serve a raggiungere la sufficienza, per il resto è veramente poco come offerta ludica, simpatica l’idea di aggiungere i tre capitoli originali come extra sbloccabili

Voto: 6,0

 

Vc3nZ_92

Capomoderatore
sezione sony
LV
6
 
Iscritto dal
11 Gen 2009
Messaggi
47,987
Reazioni
6,717
Medaglie
35
Ninja Gaiden Sigma
recensione a cura di Vc3nZ_92

ATTENZIONE! PICCOLI SPOILER!



Cominciamo subito mettendo in chiaro una cosa, per me Ninja Gaiden Sigma è un capolavoro. Lo riconosco, oggettivamente non lo è, tanti piccoli difettucci fanno si che il titolo del Team Ninja non si innalzi a questo status, ma visto che non sono un redattore (e che questa non è quindi una recensione ''''ufficiale''''), al diavolo tutto, vi presento uno dei titoli migliori che abbia mai giocato.

Ninja Gaiden Sigma è un titolo particolare. Pur facendo parte del genere degli action puri, se ne discosta in molte parti, regalandoci un'esperienza diversa dal solito, originale, gasante, più 'completa' in un certo senso, ma anche tosta e trash. Cominciamo a parlare del gioco partendo da questi ultimi due punti.

Ninja Gaiden Sigma è un'esperienza tosta. Sì, è un gioco difficile, più difficile del 99% dei giochi 'moderni'. All'inizio può sembrare traumatizzante, malsano, sul serio, anche io sono rimasto un po' incredulo a causa dell'aggressività folle dei nemici, della loro IA avanzatissima (prese bastarde), ma una volta sbloccate alcune tecniche e dopo essere entrato in sintonia con esso, non è il gioco impossibile che sembra all'inizio. Certo, bisogna stare sempre attenti e non ci si deve mai deconcentrare, ma, ripeto, non è impossibile come sembra dai primi 2 capitoli, fidatevi (non vi azzardate ad abbandonare la via del Ninja e a giocare a Facile, mammolette). All'inizio credevo che il respawn dei nemici fosse un modo artificioso di aumentare la difficoltà (già elevata di suo), ma poi ho capito che è un modo per agevolare il giocatore nel farming, perché dopo poche ore di gioco quei minions, che all'inizio sembrano continue boss fight, diventano letteralmente carne da macello. Non è mai frustrante, nemmeno i fottuti piranha fantasma lo sono, con la giusta arma! E qui apro una piccola parentesi, armi tutte diversificate e tutte utili in precise circostanze... ogni duello richiede una strategia diversa e l'arma giusta. Insomma, il poche parole, il gioco non è mai sleale, anzi, tende di continuo una mano al giocatore, anche se a chi non è avvezzo al genere tutto questo può sfuggire. Anche il game design e level design aiutano in tutto ciò. Tutto è studiato alla perfezione: il posizionamento dei nemici, il posizionamento degli Shop, il posizionamento dei Save Point, tutte le 'scorciatoie' che facilitano il backtracking (ma qui ci ritorniamo più avanti), tutto. Solo alla fine ci ritroviamo a dover fare più di una Boss Fight di fila, ma è pur sempre la fine del gioco, e con un minimo di gestione strategica delle risorse ce la si fa tranquillamente.

Ora passiamo all'altro punto: Ninja Gaiden Sigma è un gioco trash, sia artisticamente, che come storia e personaggi. Va detto che alcune location raggiungono picchi niente male (il villaggio in fiamme o la cattedrale), ma poi ci sono delle cadute di stile veramente basse. Alcuni Boss, inoltre, sono veramente bruttissimi. Ma la parte che sprigiona più trash di tutti è la storia. Una roba da farvi cappottare dal ridere (o farvi piangere, a seconda dei casi) ogni secondo.

Bene ora parliamo un po' del resto del pacchetto (badate, non robe meno importanti, anzi). Il Gameplay è ottimo, viscerale come pochi. Il gioco incoraggia alcune tecniche a favore di altre, ma complessivamente è promosso a pieni voti. Ci sono tecnicismi niente male, ma visto che la recensione vuole essere rivolta a tutti e non solo a chi mastica pane e action, sinteticamente, i più bravi possono divertirsi sfruttando il BS a 180°, gli altri, invece, possono cercare di sopravvivere, cercando di masterare solo le tecniche base/fondamentali e godersi questa esperienza unica nel suo genere. Sono presenti anche magie (i Ninpo).

Unica nel suo genere perché? Come accennato a inizio recensione, la spina dorsale è quella di un action duro e puro, ma il gioco si allarga spessissimo verso nuovi 'orizzonti' cercando di offrire un prodotto più completo possibile. Che vuol dire? Mappe non lineari, tutte connesse tra di loro a formare una macro-mappa (e volendo, anche navigabile a piacere, come ho accennato su, con un backtracking che non pesa, anche grazie ad alcuni collezionabili) e una leggera presenza di elementi da metroidvania-like che danno al prodotto un'anima tutta sua e regalano a noi giocatori, ripeto, un'esperienza più completa e alquanto diversa, per il genere.

Anche per il punto di cui sopra, longevità altissima per il genere. Io l'ho finito in 12/13 ore (al netto di filmati e sfide interne, che ho fatto per sbloccare potenziamenti e rendermi più facile il cammino verso fine gioco), ma a differenza di altri action mi ha completamente soddisfatto con la prima run, insomma, già sentivo il gioco fatto 'mio'.

Per fortuna però, visto che non c'è un Rigioca Missioni e un NG+. Ed eccoci arrivati a parlare dei difetti del gioco che secondo me, oggettivamente (ripeto, per me è un capolavoro), lo mettono poco sotto i migliori. L'assenza del Rigioca Missioni e del NG+ forse sono le mancanze più gravi. Se volevano tenere le altre difficoltà elevate, senza tutti i bonus di un NG+, potevano lasciare il Rigioca Missioni alla difficoltà con cui si era finito il gioco, invece niente. Non c'è nemmeno una schermata riepilogativa, nessun punteggio, niente di niente. Ma la cosa più grave di questa mancanza è quella di non poter provare tutte le armi per bene, perché alcune le avremo verso la fine (ed altre non le otterremo proprio, invece con un NG+ o un Rigioca Missioni che ci terrebbe in memoria gli scarabei, avremmo potuto farlo).

Un altro difetto è la gestione dell'arco (fondamentale solo nel capitolo 11 per fortuna, che proprio per questo considero il peggiore del gioco), con comandi che rispondono in ritardo, a volte rispondono addirittura in maniera diversa e senza un mirino. Provando la demo del 2 però ho già visto che questo difetto è stato eliminato, per fortuna.

Anche la telecamera non è perfetta, ma grazie al riposizionamento e all'abitudine ci si riesce comunque a convivere e a parte in qualche corridoio stretto non da parecchi problemi.

Il soft lock-on a volte perde il nemico, anche quando lo stiamo menando, e la cosa da molto fastidio. Fortunatamente grazie all'esperienza e alla mobilità elevata di Ryu si riesce ad ovviare in qualche modo anche a questo.

Infine due difetti minori, che segnalo per cronaca, ma non incidono sulla valutazione: frequenti caricamenti in una determinata mappa (anche con il gioco installato su HDD) e filmati in CG in bassa risoluzione.

Stavo quasi dimenticando, questa versione Sigma aggiunge la modalità Missioni (a prima run finita) che aumenta notevolmente la longevità (anche perché queste sono veramente malsane, altro che il gioco) e la possibilità di utilizzare Rachel, l'ammazza-demoni, in 3 capitoli del gioco (e proprio grazie a questa aggiunta riusciremo a sfidare tre nuovi Boss che nel gioco base, con Ryu, non avremmo mai sfidato, anche se due personaggi in questo modo vengono lasciati in sospeso un po' a cazzò, ma la storia, come già detto, è un'accozzaglia trash senza capo e né coda, quindi amen). Rachel è diversa da Ryu, meno agile, più goffa, ma più potente. Personalmente il BS della tettona non mi è piaciuto affatto, ma offre comunque un'esperienza diversa (e fortunatamente non tanto invasiva). Però la camminata fa vomitare, seriamente. Invece di concentrare tutte le forze nello sballonzolamento delle tette, potevano farle una camminata più femminile.

In definitiva, per i miei gusti, è un capolavoro, anche se come detto e ridetto più volte, ha un bel po' di difettucci che tutti insieme, oggettivamente, non lo fanno arrivare al 9 pieno. Consigliatissimo ai fan degli action. Per gli altri, valutate bene, non vorrei che spaccaste qualche pad. Come accennato, potete sempre cercare di sopravvivere, senza andare a scavare nelle profondità del BS e godervi questa esperienza diversa dal solito.

VOTO: 9
 
Ultima modifica:

diennea2

Sig. Benedetto Sottolano
Moderatore
Spazio pc
LV
2
 
Iscritto dal
27 Ott 2014
Messaggi
4,749
Reazioni
1,115
Medaglie
15
Puppeteer




a cura di



diennea2





Il mondo videoludico è una vera e propria fucina di idee e proporre qualcosa di diverso dalle meccaniche nuove può essere un’impresa assai difficile, quindi l’alternativa può essere quella di puntare sul fattore artistico. Questo è il caso di Sony Japan Studio, che ha saputo mettere in piedi un progetto incredibilmente ambizioso e molto particolare: stiamo parlando di Puppeteer.

Già dai primi momenti del menù dil gioco si riesce chiaramente ad intuire che la trama verrà ambientata su quello che sarà un teatro di burattini: la storia è rappresentata come una fiaba per bambini, semplice, ma piena di fantasia.

La voce narrante racconterà le gesta di Kutaro, un ragazzo-burattino senza testa che si opporrà a Re Orso, il villain di turno che spodestò con l’inganno la Dea Della Luna dal suo trono. Delimitata da 6 atti (con 3 Scene ciascuno), la storia è ben narrata ed i temi sono ben inseriti nel contesto fiabesco. Sebbene la durata delle cutscene sia mediamente di 2 minuti ciascuno, questi si faranno spesso sentire in maniera eccessiva scardinando un po’ il ritmo del gioco.

Un vero peccato ad essere onesti, si vede chiaramente che dietro a tutto ciò è stato fatto un bel lavoro, i “Racconti”, disponibili solo negli extra dove spiegano i vari retroscena, ne sono un chiaro esempio.

Anche se le meccaniche sanno di già visto, il gameplay è molto solido, man mano che otterremo alcuni poteri particolari come lo scudo, la presa a distanza, il lancio di bombe eccetera, le combinazioni si faranno un peletto più complesse. Nonostante questo, Calibrus (le nostre forbici fatate), sarà la nostra arma principale attraverso il quale riusciremo a tagliare qualsiasi cosa.

Purtroppo non basta solo l’ispirazione per fare un ottimo gioco, Puppeteer infatti soffre di un livello di difficoltà quasi nullo. Per carità, le idee ci sono, gli enigmi risolvibili mediante l’uso di Calibrus e i poteri di Kutaro ci stanno, ma un game over qui non lo si vedrà mai. L’IA del gioco è praticamente assente (oltre ad attaccare a caso, i mob non hanno nemmeno la percezioni del nostro protagonista), gli indovinelli sono incredibilmente troppo semplici e la quantità di vite che accumuleremo durante il gioco diventerà talmente grande da far impallidire anche i trucchetti che si trovavano nelle vecchie riviste di videogiochi. La mia prima run l’ho finita con un totale di 89 vite accumulate: questo numero dovrebbe far ben capire il livello di sfida di questo titolo. Come se le mie 89 vite non fossero già abbastanza, l’esistenza di Kutaro sarà legata al gioco solamente se si otterrà almeno una testa (fino a un massimo di 3). Se dovessimo perdere l’ultima testa disponibile, ecco che comparirà il game over (perdendo così una vita), ma prima di ciò ci sarà sempre un lasso di tempo breve per poterla recuperare.

Queste teste però offrono una feature assai interessante, in base al tipo potremmo utilizzare le loro magie per sbloccare scene bonus in modo da raccogliere i frammenti di luna (totalizzatene 100 e vi verrà assegnata una vita).

Oltre a quello del nostro alter ego, con l’analogico destro potremo ottenere il controllo di Picarina, una fatina in grado di scovare mediante il tasto R2 i moltissimi segreti che stanno dietro le scenografie teatrali: una trovata molto interessante, peccato però che il controllo di questa sia piuttosto impreciso (durante i movimenti aerei del protagonista i comandi della fata invece diverranno ingestibili).

Tutto questo può far venir rabbia, ma le idee fortemente legate alla direzione artistica riescono miracolosamente a insabbiare questi grossi problemi. Seppur banali, enigmi e livello di sfida in generale si nascondono dietro ad un lavoro artistico mastodontico da far impallidire qualsiasi produzione tripla A. Un po’ come i trucchi da donna capaci di mascherare magicamente le imperfezioni, Puppeteer è un vero gioiellino artistico capace di strappare un sorriso anche a chi ne è abituato, perché è solo per merito di questa componente che il giocatore continuerà nella sua impresa, ovvero quello di portare Kutaro verso i titoli di coda e di salvare la Dea Della Luna dalle grinfie di Re Orso.

Un altro punto a favore per il lato artistico sono gli ambienti di gioco, diversi per ogni scena: da foreste di bambù a montagne innevate, da spazi alieni al sottosuoli terrestri, da città sospese nel tempo a isole meccaniche, da deserti aridi a fondali marini, tutte zone rappresentate come se fossero scenografie fatte di legno e corde costruite da un artigiano di burattini.

Anche qui il sonoro ha un suo peso importante: l’ost è stupenda ed azzeccata, il doppiaggio della voce narrante casca a pennello con l’opera teatrale e le voci di ogni personaggio perfezionano la già presente ed altissima caratterizzazione dei personaggi.

Da non dimenticare poi il boato e gli applausi di un pubblico fittizio, un metodo scaltro che ci da l’impressione di seguire una vera epopea teatrale.

Puppeteer è un titolo dalla lunghezza media di 10/11 ore, mentre i replay degli scenari ci potranno dare svariate chance per trovare tutte le teste, le “anime” e le zone bonus del gioco.

Tecnicamente il gioco è valido, la scala dei colori è ben utilizzata e le luci imitano perfettamente i riflettori delle arene da spettacolo.

Seppur il livello basso di sfida tocchi negativamente l’interattività del gioco, Puppeteer riesce ad offuscare in maniera magistrale queste grosse lacune attraverso un comparto artistico che raramente si può trovare da altre parti. Se i ragazzi di Sony Japan Studio avessero prestato maggior attenzione alla difficoltà del titolo questa sarebbe stata per certo una delle migliori esclusive in assoluto. Un vero peccato, nonostante questo gioco sia rivolto ad un pubblico molto giovane, anche i grandi sapranno cogliere battute, ironie, verità attuali e citazioni celate. Se cercate un’esperienza diversa ed artisticamente molto valida allora le imprese di Kutaro saranno le migliori che la settima generazione vi possa mai offrire.

Con questo si chiude il sipario.

Voto: 8


 

Vc3nZ_92

Capomoderatore
sezione sony
LV
6
 
Iscritto dal
11 Gen 2009
Messaggi
47,987
Reazioni
6,717
Medaglie
35
Ni No Kuni Wrath of the White Witch
recensione a cura di Vc3nZ_92

ATTENZIONE! PICCOLI SPOILER!



Dopo 83 ore posso dare un giudizio definitivo sul titolo dei Level-5. Da neofita del genere, mi è piaciuto, e penso proprio che ciò sia stata la discriminante per godermelo al meglio. Dopo averlo provato a fondo, ho capito (credo) perché la maggior parte dei videogiocatori che mangiano pane e JRPG sono rimasti delusi da questo titolo, ma entriamo nel dettaglio.

Innanzitutto, il gioco è facile, troppo facile. Io era una pippa a giocare ai JRPG, e effettivamente ancora lo sono. Non mi ha 'formato' minimamente. E' un gioco talmente facile, basilare, per nulla complesso, che si riesce a fare tutto senza dare minimamente peso a stats/skills/equip. Io l'ho giocato veloce, senza pensare a niente, dritto per dritto e non sono mai morto (a Normale), senza mai usare un oggetto in battaglia e senza mai comprare nulla. Non sto enfatizzando, è veramente un gioco senza un minimo di difficoltà. A me questa cosa non è pesata, anzi, forse me lo ha fatto apprezzare un po' di più perché sono un tipo che non ama 'studiare' tanto, amo giocare diretto e veloce, ma è in dubbio che questo sia un difetto su cui non si può propriamente sorvolare. Poi aggiungiamoci che alcuni famigli sono cheats legalizzati (il Devastos!) e la frittata è fatta (a tal proposito, ci sono troppi squilibri tra famigli, alcuni sono esageratamente forti e altri esageratamente pippe). Nemmeno i tanti boss/mid-boss migliorano la situazione, anzi, sono più difficili i gruppetti da 3/4 famigli che non i mostri di stazza maggiore. Questi ultimi sono stupendi da vedere (Kerboreas, mamma mia), ma le loro boss fight sono ancora più facili di quanto si possa pensare.

E i difetti non finiscono qui, dobbiamo ancora parlare dell'IA alleata totalmente idiota, la parte narrativa del prodotto (con tanto di personaggi caratterizzati quanto un comodino) ma soprattutto il sistema di cattura!

Andiamo con ordine. L'IA è completamente ridicola. Il gioco, come ripetuto più volte, è facilissimo, quindi la cosa non pesa, ma vedere gli alleati che girovagano a cazzò, che si 'incastrano' tra di loro, che non seguono i tuoi ordini nonostante tu abbia messo nelle Tattiche determinate cose, fa girare le palle. L'unica cosa che funziona (ma pure qui, non sempre) è il comando Tutti all'Attacco/Tutti in Difesa.

E ora i 2 difetti maggiori, per me. Partiamo dalla parte narrativa. Nonostante l'incipit mi sia piaciuto molto, alla fine va tutto a donnine. Ci sono talmente tanti di quei punti interrogativi senza risposta, talmente tante forzature (a volte eccessive, a volte meno) che mi sono cadute le braccia. E fino a poco dopo la metà sembrava che tutto potesse avere una spiegazione... spiegazione che non avremo mai, né con il primo finale, né con il secondo (che peggiora ancora di più le cose). Molti mi hanno detto di non farci caso, ma cavolo io sono il tipo che preferisce una storia banalissima ma senza forzature e buchi e non una roba che vuole essere più 'mastodontica' ma poi alla fine ti lascia duemila domande (e io ne ho trovate tante di domande senza risposta, basta fare un giro nel thread ufficiale). Aggiungiamoci dei personaggi che non riescono a trasmettere emozioni e il quadro generale non è dei migliori.

L'altro grande difetto è il sistema di cattura. L'ho odiato. E' totalmente random, TOTALMENTE. Se nei Pokémon potevi influire attivamente sulle possibilità di cattura, qui sei inerme, devi solo affidarti al tuo fondo schiena. Se pensate che una parte importante del gioco ruota intorno al 'gotta catch'em all', beh...

Per correttezza vi segnalo anche altre due cosette che mi hanno fatto storcere il naso, ma che non mi sento di bollare come difetti: in primis il romanesco di Lucciconio. Non perché non mi sia piaciuta la scelta stilistica, ma per un fattore di fruizione. Durante le cut-scenes a volte non sono riuscito a seguire tutto e ho dovuto ricorrere a YT. L'accoppiata parlantina veloce di Lucciconio + romanesco è stata micidiale. L'altra cosetta noiosa riguarda le missioni dei pezzi di cuori, ma sono talmente veloci da completare che ci si può passare sopra.

Ora parliamo dei pregi del gioco. Come detto sopra, l'eccessiva semplicità del gioco, che obbiettivamente è un difetto, per me è stato un bel punto a favore per i motivi già spiegati. Poi aggiungiamoci lo stile dello Studio Ghibli (sono un loro grande fan), la meravigliosa OST, la cura nei dettagli maniacale, l'ottimo comparto tecnico e una longevità invidiabile e capirete perché, nonostante tutto, a me sia piaciuto.

Personalmente voglio dare l'8, ma posso capire che per alcuni risulterà un voto eccessivo (anche a fronte del rapporto pregi/difetti da me stesso evidenziato). In 'mia difesa' posso comunque dire che era il mio primo JRPG su PS3 (e uno dei pochi che abbia mai giocato in tutta la mia vita), partivo con aspettative bassissime e sono riuscito a giocarlo fino alla fine. Vuoi per lo stile, vuoi per la sua OST, vuoi (soprattutto) per la sua facilità che me lo ha fatto scorrere liscio liscio senza alcun intoppo, non lo so, ma mi ci sono divertito. Non lo consiglio indistintamente, ai puristi del genere mi sa che può far davvero rabbrividire in molte cose, ma tutto sommato il rischio lo si potrebbe correre, anche per ammirare il mondo di gioco creato.

VOTO: 8
 
Ultima modifica:

belmont976

Signore
LV
1
 
Iscritto dal
5 Gen 2007
Messaggi
961
Reazioni
33
Medaglie
6
Shadows of the Damned

By Belmont976

19wbux.jpg





Dietro la produzione di Shadows of the Damned ci sono due delle menti più geniali che affollano il mercato del nostro media preferito, ovvero Shinji Mikami e Suda 51, quando due così decidono di mettersi a lavorare insieme ci si aspetta sicuramente un titolo di alto livello, e fortunatamente in questo caso le aspettitave vengono rispettate, certo il titolo non esula da alcune lacune, a partire dal comparto tecnico non eccelso, a mecchaniche da TPS forse un po’ troppo abusate e che non offrono nulla di innovativo, ma il gioco è dannatamente divertente, fa benissimo il suo lavoro dall’inizio alla fine, si lascia giocare con grande piacere, la trama non è certo il suo maggior punto di forza, ma riesce ad essere gradevolissima, grazie alla pungente e continua ironia dei dialoghi, il fantastico rapporto tra il protagonista e la sua Arma, e la voluta tamarraggine generale che pregna il titolo, assolutamente un’esperienza da provare per me è stato uno dei titoli che, in assoluto, più m’ha divertito del catalogo PS3.

Voto: 8,0

Vanquish

By Belmont976

dh9895.jpg





Shinji Mikami non ha certo bisogno di presentazioni, il papà di Resident Evil, per nostra fortuna, dopo aver abbandonato Capcom non s’è fermato ed è riuscito a continuare a dare sfogo alla sua creatività anche altrove, quando poi quell’altrove si traduce in Platinum Games, la qualità è assicurata e il prodotto non può che essere di altissimo livello. Vanquish infatti è un gioco che per alcune caratteristiche sfiora la perfezione, ma la qualità è certamente altissima in ogni suo aspetto, a partire dal motore di gioco che svolge egregiamente e il suo dovere, i personaggi e la trama, anche se non orignialissimi, sono del tutto funzionali ad un titolo futuristico dinamico e tamarro in pieno stile Giapponese, è poi c’è il vero punto forte, ovvero il sublime e velocissimo gameplay, mai giocato un TPS così adrenalinico, davvero spettacolare, unico piccolo neo, l’esigua durata della campagna che in assenza di altre modalità significative rende l’esperienza nel complesso un po’ breve.

Voto: 8,0

Bayonetta

By Belmont976

15z2sf7.jpg





Chiarisco subito due dettagli fondamentali, primo amo gli action, secondo odio i personaggi stereotipati come Bayonetta, ogni volta che vedevo la protagonista di questo gioco infatti, a parte l’innegabile veemenza, la cosa che subito mi saltava all’occhio era la sua tamarraggine eccessiva che mi urtava non poco, tutto questo per aniticipare che ho iniziato a giocare questo titolo con tanti pregiudizi di base soprattutto su storia e personaggi. Gioco in mano, a conti fatti, non solo mi son dovuto ricredere su questo aspetto, ma ho potuto piacevolemtne constatare un gameplay estremamente raffinato ed un’azione veloce e dinamica, esattamente come mi aspettavo dai Platinum game, una grafica ed un design generale di alto livello, una colonna sonora eccezionale, ed infine la storia piacevole e la grottesca ambientazione, non solo giustificano tutte le scelte dei produttori, ma rendeno persino gradevole l’eccesiva tamarraggine dei personaggi, Bayonetta compresa. Insomma un gioco davvero ottimo e non basta il pessimo porting su PS3 a giustificarne il mancato acquisto, giocatelo.

Voto: 8,5

 
Ultima modifica da un moderatore:

Vc3nZ_92

Capomoderatore
sezione sony
LV
6
 
Iscritto dal
11 Gen 2009
Messaggi
47,987
Reazioni
6,717
Medaglie
35
One Piece Pirate Warriors
recensione a cura di Vc3nZ_92

ATTENZIONE! PICCOLI SPOILER!



One Piece Pirate Warriors mi ha sorpreso. Dopo averci speso 30 ore, provando tutto le modalità (Diario Principale, Diario Secondario, tutte le Sfide, coop online e in locale) ho deciso di scrivere questa breve recensione. E' un Musou, per carità, con tutte i difetti (e sacrosante critiche) che ciò comporta, ma andiamo con ordine.

Il BS, ovviamente, è terra terra. Ignorante, punto. Non ci voglio nemmeno perder tempo a parlarvi della sua invidiabile profondità. Ma la cosa bella di questo PW è che fortunatamente, il Diario Principale, il piatto forte del titolo, presenta una massiccia dose di varietà di situazioni che riescono ad alternare bene il ritmo (anche se alcune volte i QTE sono un po' invasivi). Anche le Boss Fight sono tutte varie e ben studiate però in tutte ci sono almeno un paio di punti dove bisogna lottare 'normalmente' e qui escono fuori tutti i difetti del BS: 1 vs. 1 è una delle cose più obbrobriose che abbia mai visto. Ma i difetti non finiscono qui. Ho odiato la struttura 'visiva' dei livelli. Si perde tutto l'ottimo lavoro svolto sulla parte estetica dei personaggi e perché no anche sulle ambientazioni, molto carine. Stelle colorate dappertutto, frecce, e altri elementi decisamente fuori contesto, tutto per evidenziare in modo eccessivo il modo di procedere nei livelli. E' una struttura funzionale, ovvio, ma preferisco perdere 10 minuti in più a trovare la strada e non vedere quello scempio lì. Un altro difetto è l'accoppiata adattamento/sottotitoli. Sono un po' ambiguo come genere, ma seriamente? Inoltre i sottotitoli sono pure ridicolissimi. Avete presente i classici riquadri in cui si fanno parlare i personaggi? Bene, l'intero dialogo deve stare lì. Se la frase è corta, non ci sono problemi. Se la frase è lunga, potreste trovarviunacosadelgenerebellono? Ma il difetto maggiore (oltre a quelli intrinsechi del genere, che non sto qui a ripetere) è la mancanza di saghe importanti (Skypiea e Thriller Bark in primis, ma anche roba 'minore' come la saga di Capitan Kuro) e ciò, unito ai difetti evidenziati qui sopra, dovrebbero far capire che nemmeno il piatto forte dell'opera è così curato. Se ci fosse stato tutto, e (cosa impossibile, lo so) avessero studiato un BS per gli 1 vs. 1 semplice, ma preciso, questa modalità ne avrebbe sicuramente giovato, peccato! Nonostante tutto però, questo Diario Principale mi è piaciuto molto, ora passiamo al Diario Secondario che fa emergere ancora di più la ripetitività del genere.

Il Diario Secondario è formato da un susseguirsi di livelli Musou, senza varietà, senza nulla. E' massacro indiscriminato. Pure i boss diventano scagnozzi con più vita e pattern più vari. Se alcuni personaggi sono stupendi da usare (Zoro, Sanji, Ace) e quindi la ripetitività vi attanaglia più lentamente, altri sono un incubo (Nami, Chopper).

Le sfide invece sono la versione bella del Diario Secondario. Nonostante restino dei semplici livelli in cui eliminare tutti, le varie condizioni da rispettare ne aumentano un tantino la complessità e si lasciano giocare con piacere.

Coop sia online che offline (a schermo condiviso) bocciata. Online (a parte che ormai è scarsamente popolato) c'è un lag indescrivibile, offline è anche peggio, con framerate dimezzato e un miliardo di cagate a schermo che non fanno capire un cazzò di quello che succede o dovete fare.

In definitiva è un gioco che arriva a stento al 7 (Diario Principale e Sfide sono pienamente godibili, Diario Secondario molto meno, perché fa emergere tutti i difetti del genere), ma io voglio premiarlo con mezzo voto in più perché, in primis avevo aspettative veramente rasoterra e il Diario Principale mi ha stupito, nei suoi limiti, in secundis perché mi ha fatto riavvicinare all'opera a cui è ispirato, tant'è che ora sto recuperando il manga. Da ciò riesco pure a dedurre che per i fan credo sia stato davvero un ottimo gioco, nonostante i difetti (la mancanza di alcune saghe) non manchino anche per questa cerchia di persone, pertanto lo consiglio senza riserve solo a quei pochi fan dell'opera di Oda che ancora non l'hanno provato. Per tutti gli altri, fate come ho fatto io. Spendeteci poco. Io l'ho pagato 5€ e l'ho preso perché volevo provare una volta per tutte questo tanto chiacchierato genere Musou... alla fine sono arrivato alla conclusione che i difetti del genere sono innegabili, quindi non penso che prenderò altri Musou a breve, ma sono contento di averlo fatto perché mi ha fatto avvicinare di nuovo a One Piece.

Fun Fact: forse l'ho apprezzato anche più del dovuto a causa del periodo in cui l'ho giocato. Ero sotto esame (ieri l'ho fatto, speriamo bene) e quando mi serviva una mezz'oretta per staccare non c'era niente di meglio che menare un po' di spadate ignoranti a zonzo, senza far lavorare il cervello.

VOTO: 7,5
 
Ultima modifica:

belmont976

Signore
LV
1
 
Iscritto dal
5 Gen 2007
Messaggi
961
Reazioni
33
Medaglie
6
BloodBorne

By Belmont976

2q37in9.jpg





Nome in codice Project Beast, così viene presentato il nuovo titolo di From Software in esclusiva per PS4, l’associazione al seguito di Demon’s Souls risulta talmente automatica, che in tanti restano quasi delusi dal fatto che si tratti invece di una nuova IP. Bloodborne nasce dalla voglia e dal coraggio di Miyazaki di osare e di sperimentare nuovi approcci, perché, è pur vero che questo nuovo progetto è di fatto un Soulslike, è pur vero che le meccaniche di gioco attingono a piene mani dalla famosa serie, ma è altrettanto vero che riesce ad essere così diverso da offrire un’esperienza di gioco totalmente nuova. Il Gameplay risulta molto più dinamico, incentrato sulle rapide schivate e l’uso delle armi da fuoco, piuttosto che sulle pesanti avanzate scudo alzato tipiche dei Souls, tantè che in questo titolo gli scudi hanno un ruolo quasi caricaturale nella loro inutilità, inoltre la possibilità di recuperare parte della vita persa attaccando rapidamente gli avversari che ci hanno causato danni, spinge ad assumere un atteggiamento più aggressivo, nonstante ciò il titolo riesce a risultare magicamente familiare a chi ha giocato i vecchi souls. La narrativa, come sempre, è solo accennata e piuttosto basilare, ed a farla da padrone è l’elaboratissima Lore che sta dietro a personaggi, eventi ed ambientazioni, il comparto tecnico è sempre l’anello debole del team From, che pur offrendo modelli ed effetti di rilievo, pecca sempe nella stabilità del motore, ma orami sembra quasi un marchio di fabbrica e soprattutto non minimizza il valore dell’esperienza offerta, l’amientazione ed il design invece sono imbattibili, armi che si trasformano, scenari che riescono ad essere allo stesso tempo lugubri e mozzafiato, un level design che ci ricorda perchè nel mercato videoludico Hidetaka Miyazaki è considerato un genio, ambienti e personaggi assolutamente folli e malati, una costante senzazione di angoscia che permea ogni nostro passo, dall’inizio alla fine dell’avventura, insomma un insieme di vere eccellenze. Signori la caccia è iniziata.

THE OLD HUNTERS

Quando si parla di DLC fa rabbia pensare a quei contenuti già presenti su disco che ci vengono venduti a parte solo spillare denaro, e personalmente difficilmente metto mano al portafoglio, quando invece si parla di vere e proprie espansioni dell’avventura come in questo caso, sono ben felice di affrettarmi ad acquistarle. The Old Hunters amplia le folli avventure di bloodborne con nuove ambientazioni, nuovi boss, nuove armi, nuovi nemici, nuova Lore, nuova storia, ed una durata complessiva di tutto rispetto, e se alcune ambientazioni vengono “rubate” dall’avventura principale, risultano talmente cambiate da farlo risultare quasi un pregio, inoltre ci sono elementi perfino più curati di quelli del gioco vero e proprio, insomma From Software come sempre ci mostra come si confezione un DLC e questo nuovo viaggio a Yharnam vale appieno il prezzo del biglietto. Voto: 9,0.

Voto: 9,5

Dragon’s Crawn

By Belmont976

hu3jph.jpg





Produrre un titolo ad alto budget ma con meccniche a 2 dimensioni un po’ superate, è sempre molto rischioso per un pubblisher, motivo per cui Dragon’s Crown ha avuto una gestazione non facilissima, nonstante l’affermato talento e la grande creatività degli sviluppatori, il gioco ha rischiato seriamente di non essere ultimato e pubblicato, forntunatamente Atlus non s’è fatta intimorire, dando fiducia ai ragazzi di Vanillaware, e finanziando l’ultimazione del progetto. In pillole il titolo fonde le meccaniche tipiche degli hack’n slash all’arma bianca figli del famoso Golden Axe ad elementi RPG, già ci hanno provato tanti altri a legare questi due generi, basti pensare ai D&D di Capcom, ma nessuno l’ha mai fatto in maniera tanto riuscita, a partire dal Villaggio centrale da cui si accede alle missioni, PNG, armi, equipaggiamenti, magie e pozioni, a finire al roster dei sei personaggi, Guerriero, Nano, Elfo, Amazzone, Sacerdotessa e Mago, tutti tipici delle produzioni fantasy ma altrettanto vari nel gameplay, garantendo una grande rigiocabilità ad un titolo di per se molto longevo, anche grazie ad un fantastico multiplayer cooperativo online. Il comparto tecnico d’eccellenza, la grafica bellissima e curata con animazioni incredibili ed il magnifico Character design, ben noto a chi conosce i Vanillaware, completano il quadro d’eccellenza di questo titolo.

Voto: 9,0

 
Ultima modifica da un moderatore:

Vc3nZ_92

Capomoderatore
sezione sony
LV
6
 
Iscritto dal
11 Gen 2009
Messaggi
47,987
Reazioni
6,717
Medaglie
35
Prince of Persia Classic
recensione a cura di Vc3nZ_92

ATTENZIONE! PICCOLI SPOILER!



Remake del primo storico Prince of Persia, con personaggi e assets del reboot della Trilogia delle Sabbie (in particolare, del primo capitolo e del terzo, The Sands of Time e The Two Thrones). Allacciandomi a ciò fatemi fare una precisazione (ai più sembrerà anche stupida). Questo Prince of Persia è il primo e non c'entra niente con il reboot PS2. I personaggi, per motivi di tempo e soldi, sono quelli PS2 solo esteticamente (il Principe, Farah, il Visir, il Dark Prince), ma sono proprio altri personaggi come storia... ad esempio, il Principe diventa Principe a fine gioco.

La parte finale del gioco è stata allungata, non si affrontano più nello stesso livello il Dark Prince e Jafar, ma ci sono altri due livelli (cortissimi e che non portano nulla di nuovo), e poi c'è qualche nuova trappola e qualche nuovo nemico da affrontare, ma ripeto, l'essenza del gioco è stata catturata alla grande, vi sembrerà di giocare al primo Prince of Persia (con la frustrazione che comporta) con una grafica rimodernizzata.

Insomma non è che ci sia tanto altro da dire, il gioco lo conosciamo tutti, e questo remake, pur portando qualcosina di suo, ne riprende pregi e difetti... sia cose belle come la complessità dei livelli, sia cose meno belle come la longevità e i comandi.

In definitiva, una pietra miliare dei videogiochi tirata a lucido, tutti prima o poi dovrebbero provarlo, indubbiamente, ma badate bene, dovrete fare i conti con il tempo, che purtroppo non è stato magnanimo con le meccaniche di gioco.

VOTO: 7,5
 
Ultima modifica:

Clyde

leader zone
Area Games
LV
5
 
Iscritto dal
13 Mag 2011
Messaggi
79,527
Reazioni
5,597
Medaglie
24
2l8w2f9.jpg




-Anticipo che è il mio gioco della gen PS3.

-Ve lo dirò, per me la trama non è superiore ad un Uncharted random, anzi probabilmente questo gioco presenta pure meno eventi rilevanti nella storia rispetto ad Uncharted. Persino lo stesso background ed incipit non è il massimo dell'originalità. Allora perchè è così venerata la storia? Per la sua narrazione e per il coinvolgimento elevatissimo che riesce a dare e che rende il giocatore partecipe con le disavventure dei protagonisti. Un'attaccatura ai personaggi ad un livello davvero raro da trovare in un videogioco.

-Di conseguenza sono i personaggi il punto forte. Hanno una personalità reale, viva, cruda plasmata a forza da un ambiente cinico e basato sulla sopravvivenza. Tutto ruota ai due protagonisti Joel ed Ellie ed al loro rapporto che si forma lentamente nel corso del gioco partendo da un netto contrasto, cioè un uomo duro e stanco che ha visto troppo del mondo ed una ragazza sveglia ma che invece del mondo non ha visto quasi nulla.

-Difficile catalogarlo in un solo genere: ha aspetti da tps, da action-adventure, da stealth, da survival. Se si analizzano i singoli elementi non brilla in nessuno di questi ma è il modo in cui funzionano insieme che fa la differenza e porta soddisfazione.

Affrontato come uno shooter diventa controproducente sia perchè è uno spreco di risorse e munizioni, sia perchè il sistema di mira è volutamente "pesante", infine perchè l'IA nemica negli scontri aperti è imprevedibile. Al contrario è più facile aggirare i nemici furtivamente con un pò di pazienza ed utilizzo di distrazioni.

Un difetto delle meccaniche stealth è il ritardo con cui i nemici notano Joel nonostante possa apparire all'interno del loro cono visivo. Una facilitazione non necessaria.

Degno di nota è la diversità di approccio che si ha contro i nemici del gioco. Gli umani sono più furbi, affrontano uno scontro con più calma cercando di accerchiare il giocatore e spesso risultano imprevedibili. Mentre gli infetti al contrario sono molto scontati nel senso che una volta che si sono accorti di noi caricano tutti in massa frontalmente ma la difficoltà deriva proprio da questa ondata senza pause. Per questo è bene stare attenti a come sfruttare le proprie risorse ed anche se il materiale non abbonderà il gioco farà in modo che Joel non rimanga proprio a secco, ma per non complicare la vita nei momenti più critici il consiglio è di non strafare.

-Il comparto tecnico e grafico è magnifico. Grazie a questo le ambientazioni sono una gioia per gli occhi anche se per ovvi motivi di setting non può puntare alla fantasia stilistica di un Uncharted.

Le musiche saranno poco presenti, spesso faranno da padroni il silenzio o i suoni dalla natura per dare il piccolo tocco di solitudine e nostalgia necessari per creare un atmosfera da mondo perduto.

Versione PS3.

Voto: 9.5

 
Ultima modifica da un moderatore:

Vc3nZ_92

Capomoderatore
sezione sony
LV
6
 
Iscritto dal
11 Gen 2009
Messaggi
47,987
Reazioni
6,717
Medaglie
35
Prince of Persia The Sands of Time HD
recensione a cura di Vc3nZ_92

ATTENZIONE! PICCOLI SPOILER!



Un capolavoro. Il capostipite di una delle mie saghe videoludiche preferite di sempre. Gameplay unico che mixa alla perfezione fasi platform, enigmi e (un po' meno riuscite) fasi action.

Atmosfera magica, per quella che è sicuramente l'avventura che più mi ha emozionato, è un viaggio mistico, unico, con una storia che non riuscirete mai a dimenticare, dai toni mediorentaleggianti da Le Mille e una Notte.

Per me è difficile parlare male di questo gioco, perché mi ha segnato come videogiocatore, lo porto nel cuore, ed è un piacere rigiocarlo, sempre. Se devo trovare un difetto, le boss fight, poche e con ispirazione zero, ma la magia che si respira in questo titolo non l'ho trovata da nessuna parte.

Sinteticamente, gameplay da urlo (che verrà affinato nei sequel), storia emozionate, personaggi stupendi, per me è un capolavoro. Se i sequel avessero avuto la magia e l'atmosfera di questo, con le migliorie di gameplay che apportano al brand, staremmo parlando di qualcosa che andrebbe altre il capolavoro... ma ne parlerò nelle recensioni successive. Resta comunque una saga capolavorica e una delle mie preferite. Kakolukiam.

VOTO: 10

Prince of Persia Warrior Within HD

recensione a cura di Vc3nZ_92

ATTENZIONE! PICCOLI SPOILER!

Ottimo sequel, che migliora il gameplay in tutto (il BS diventa stupendo qui), con una storia al pari di quella del capostipite, con finalmente boss fight degne. E ci sono il Dahaka e lo Spirito del Tempo che sono tanto fighi.

Detta così sembrerebbe un miglioramento del già capolavorico primo capitolo, ma purtroppo questo sequel perde tanto per via della nuova direzione artistica della saga. Infatti si perde il senso di magico, mistico, quell'atmosfera che tanto mi aveva emozionato ne Le Sabbie del Tempo, in favore di una visione più dark, matura (che a me non è piaciuta tanto).

Purtroppo per questa scelta e per via della struttura open world dell'isola che non mi è piaciuta tanto (e per Garko, esclusiva del bel paese, aiuto) prende un voto in meno del primo capitolo, ma resta sempre un grandissimo gioco. Peccato (relativamente, fossero tutte così le delusioni).

VOTO: 9

Prince of Persia The Two Thrones HD

recensione a cura di Vc3nZ_92

ATTENZIONE! PICCOLI SPOILER!

Degna conclusione di una (la?) delle mie saghe preferite. Capolavoro anche questo. Ritorna in parte l'atmosfera del primo capitolo, con buona parte delle migliore al BS del secondo con boss fight e sezioni di gioco ancora più diversificate (di guida, stealth, etc.). Nient'altro da aggiungere, epico. E poi il Dark Prince quanto è powah?

Se proprio dobbiamo trovare un difetto, la longevità è un po' bassina, ma è talmente intenso che non ci farete caso. Per me è quasi al pari del primo, quest'ultimo però resta un gradino sopra per la tanto citata magia, misticità, che resta ancora inarrivata.

Finale epico per una saga epica, ai titoli di coda ho pianto. Grazie Principe.

VOTO: 9,5

NB.
Nell'altro thread avevo dato 0,5 in meno a tutti e tre i giochi, per via della conversione riuscita poco bene. Ma ora devo far uscire ancora di più il fanboy che c'è in me, e non posso che dare i miei veri voti a questa Trilogia, LA Trilogia. Il mio gioco preferito di sempre e la mia saga preferita di sempre. Quanto diavolo mi manca il Principe.
 
Ultima modifica:

diennea2

Sig. Benedetto Sottolano
Moderatore
Spazio pc
LV
2
 
Iscritto dal
27 Ott 2014
Messaggi
4,749
Reazioni
1,115
Medaglie
15
Leggendo i tuoi post disseminati sul thread avrei scommesso su un 10 (so che è solo un numeretto in finale), ma come mai non gli hai dato mezzo punto in più? Semplice curiosità

 
Ultima modifica da un moderatore:

Vc3nZ_92

Capomoderatore
sezione sony
LV
6
 
Iscritto dal
11 Gen 2009
Messaggi
47,987
Reazioni
6,717
Medaglie
35
Rain
recensione a cura di Vc3nZ_92

ATTENZIONE! PICCOLI SPOILER!



Rain è un buonissimo gioco, ma con un minimo di sforzo in più potevamo avere tra le mani una piccola perla. Ci sono stati due aspetti che hanno abbassato la mia valutazione, principalmente. Il primo è la longevità. Veramente troppo corto. 2 ore, massimo 2 ore e trenta minuti alla prima run, andando pianissimo. Per me è troppo poco. L'altra, la più importante, è la storia. Dato che i ragazzi del Playstation C.A.M.P. volevano darci una bella storia (e emozionarci, e devo dire che in alcune parti ci sono riusciti), non possono lasciare tutti quei punti di domanda e quelle 'incongruenze'. Ok che va 'interpretata', però per me ce ne sono comunque troppe. Ho notato questa cosa alla seconda run di raccolta di memorie. Io mi aspettavo di chiudere il cerchio e avere un quadro quantomeno chiaro e completo, se non totalmente, almeno in parte, invece ho solo più domande e ho trovato ancora più incongruenze, e non va bene. Soprattutto se la storia era uno dei temi cardine del prodotto. Peccato.

Gameplaysticamente, seppure abbia alla base una trovata interessante (quella della pioggia), è ancorato agli stilemi del classico puzzle game, senza mai osare. Dico così perché non voglio che me lo etichettiate come stealth game, visto che in rete ho letto ciò parecchie volte. Ok che bisogna nascondersi dall'Oscuro (l'antagonista) e compagnia, ma non è mica uno stealth game, sono sempre meccaniche da puzzle game classiche 'camuffate'. Ma non è un male, perché quello che fa, lo fa benissimo. Al gameplay riuscito, si affianca un level design semplice e efficace.

Graficamente non è molto 'pompato', ma la direzione artistica e la straordinaria regia regalano all'occhio un bellissimo quadro. E se l'occhio ha da che vedere, le orecchie godono. La OST è stupenda, emozionante, malinconica. Accompagna il gioco in modo perfetto. Per me è l'aspetto migliore della produzione.

In definitiva Rain è un buon prodotto, minato però da una storia che seppure riesce a emozionare (ma è comunque una cosa soggettiva), è troppo approssimativa e a fine gioco vi chiederete ma perché quella cosa?, perché quell'altra? e da una longevità ridicola (e il re-play per le memorie, visto che si possono recuperare solo una volta finito il gioco, fa solo peggiorare l'aspetto negativo numero uno, quindi vedete voi, io alla luce di ciò consiglio una sola run e stop). Nonostante ciò lo consiglio perché ha comunque una base solida, però ecco, non a prezzo pieno. 5€ è il prezzo giusto per me (anche io l'ho preso a questo prezzo ad Aprile in offerta).

VOTO: 7
 
Ultima modifica:

Clyde

leader zone
Area Games
LV
5
 
Iscritto dal
13 Mag 2011
Messaggi
79,527
Reazioni
5,597
Medaglie
24
Leggendo i tuoi post disseminati sul thread avrei scommesso su un 10 (so che è solo un numeretto in finale), ma come mai non gli hai dato mezzo punto in più? Semplice curiosità
Ogni tanto ci penso visto che voglio premiare il mio gioco della gen, ma alla fine il fatto è che non voglio dare i 10. Penso di poter riassumere la risposta così.//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Anche se nel thread sembro molto hyppato credo di averla sempre pensata uguale anche con i difetti. Nel sondaggio del thread e nella vecchia critica sonara ho dato questo voto.//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 

Papa Demilol

Hanno droppato?
LV
2
 
Iscritto dal
14 Mag 2011
Messaggi
44,185
Reazioni
1,081
Medaglie
8
Habemus Papam

Un pensiero di Papa Demilol su: BATMAN: ARKHAM KNIGHT (2015)




Info: giocato su PS4 durante la sera/notte, preso al D1 occidentale boxato. Ho impiegato 30 ore per finire la prima run, ho sbloccato circa il 40% dei trofei. La valutazione verrà espressa in voto decimale senza mezzi punti, mentre i commenti saranno riassunti in Pro/Contro e Conclusione per mancanza di tempo.

Pro:

  • Ottima trama
  • Sandbox stimolante
  • Graficamente pauroso
  • Tanti approcci nel gameplay
  • Miglior free flow nel panorama dei games
  • Grandi personaggi


Contro:

  • Non convince la batmobile
  • Alcuni problemi di game design
  • Trama che si evolve troppo lentamente
  • Alcune innovazioni che non mi sono piaciute


Conclusione: La terza incarnazione del Batman videoludico è la summa dei capitoli precedenti e l'effige dell'evoluzione che i Rocksteady hanno voluto dare alla loro creatura. Il gameplay risulta quasi perfetto, con tantissime varianti d'approccio alla battaglia mentre non convince pienamente l'introduzione massiccia della Batmobile, la quale molti enigmi veramente troppo semplici e intuitivi. Sulla scrittura è stato fatto un altro grande lavoro, forse nella prima parte la situazione doveva essere più studiata, ma passate le prime ore la trama decolla grazie anche all'aiuto dei personaggi/nemici, in forma come non mai. Le missioni secondarie sono davvero ben studiate e passano dalle classiche del genere sandbox (pattuglie, arene, fasi stealth) ad alcune con una trama costruita, soluzione che mi ha lasciato veramente felice. Batman AK è un grande gioco, che merita sicuramente di essere giocato. [8]

 
Top