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Ryo Narushima

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Ratchet & Clank (PS4)

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L'unico vero difetto del gioco è quel senso di già visto per chi ha provato l'originale. Cambia qualche arma, qualche piccola sezione, il comparto tecnico, ma buona parte del gioco resta invariata. Narrazione e adattamento dell'ost invece le ho trovate un pò inferiori. Un capitolo nella media, che non raggiunge picchi di varietà o novità alla serie, ma si attesta sul buon lavoro di remake grafico e nulla più. Ottima come sempre la rigiocabilità e lo stile umoristico che da sempre contraddistingue questa serie.

Pro

- Ottimo restyling grafico

- Gameplay solido come sempre

- Buona longevità (tra armi da potenziare, bolt da trovare, carte, modalità sfida)

Contro

- Per chi ha provato il primo sa molto di già visto

- In generale, nulla di nuovo

- Adattamento dell'ost meno convincente dell'originale

- Narrativa un pò frettolosa

8/10

 
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Assassin’s Creed

By Belmont976

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Quando una nuova IP viene presentata come rivoluzionaria ed in pompa magna come sa ben fare Ubisoft con i suoi prodotti, lo stesso genera grande interesse negli esperti del settore ed un Hype enorme nei videogiocatori, ebbene diradato questo polverone cosa resta? Assassin’s Creed è un prodotto indubbiamente innovativo sotto molti aspetti, cerca di presentare nuove meccaniche stealth e, considerando che siamo agli albori della settima generazione, tecnicamente risulta davvero buono con città affascinanti molto vaste e liberamente esplorabili e ricche di vita, anche la trama non è per niente male e grazie all’introduzione dell’Animus, risulta davvero molto interessante, ovviamente il titolo è tutt’altro che perfetto, porta con se tanti difetti a partire da alcune meccaniche che risultano ancora grezze e vogliono essere approfondite ed affinate, un leggero senso di ripetitività inoltre affligge gravemente il titolo rendendolo a tratti davvero noioso, infine, il difetto forse più grave, è da ricercare nelle meccaniche degli scontri, difatti anche se sarete circondati da decine di soldati nemici questi vi attaccheranno sempre uno alla volta senza quindi riuscire mai a mettere in difficoltà il giocatore, facendo risultare gli scontri talmente semplici da spegnere ogni stimolo a cercare di utilizzare ed approfondire le meccaniche stealth che dovrebbero rappresentare il cuore dell’avventura.

Voto: 7,0

Assassin’s Creed II

By Belmont976

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Assassin’s Creed è nato presentando alcuni difetti più o meno gravi che hanno un po’ smorzato quella ventata di freschezza che il gioco aveva intenzione di portare, per il sequel Ubisoft, fortemente decisa a lanciare questo nuovo brand, cerca di migliorare gli aspetti maggiormente criticati da pubblico e stampa specializzata. Assassin’s Creed 2 centra il bersaglio riuscendo a migliorare il prequel praticamente in tutto, ogni aspetto del gioco risulta adesso molto più curato a partire dal comparto audiovisivo che raggiunge l’eccellenza per gli standard del tempo, la trama è ancora più avvincente ed interessante, è poi ci sono ambientazione e periodo storico a fare il resto, lasciamo il medio oriente del 1100 per spostarci nella nostra bellissima Italia rinascimentale alternando le avventure tra Firenze e Venezia con tanti riferimenti ad eventi e personaggi realmente esistiti riuscendo a sposarli in maniera davvero accurata con gli eventi di pura fantasia propri del titolo, il gameplay inoltre risulta molto più vario e le missioni più interessanti, le meccaniche degli scontri, soffrono ancora dei difetti del primo infatti anche se le battaglie risultano un po’ più bilanciate e divertenti, resta quel fastidioso difetto dei soldati che accerchiano il giocatore ostinandosi però ad attaccare singolarmente ma per il resto il gioco è piacevole da giocare per tutta la su durata, anche nelle missioni facoltative, ed inoltre, a differenza del primo, una volta finito avermo quella piacevole sensazione di volerne ancora.

Voto: 8,5

Dante’s Inferno

By Belmont976

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Dopo la partenza col botto avuta a Gennaio con l’uscita contemporanea di Bayonetta e Darksiders, il 2010 continua a confermarsi come l’anno degli action, a Febbraio difatti Visceral Games esordisce col suo Dante’s Inferno, titolo liberamente ispirato alla prima cantica della Divina Commedia di Dante Alighieri, presentando però evidenti differenze atte a garantire un miglior adattamento videoludico. Tecnicamente il titolo risulta davvero molto valido, con una fluidità assolutamente granitica ancorata sui 60 frame per secondo, forse si poteva osare un pochino di più per alcuni modelli e texture, ma se serve a garantirne la fluidità, va bene così, ottimo il comparto audio accompagnato da un doppiaggio davvero di alto livello. Analizzando il gameplay invece ci troviamo innanzi ad un action che copia in maniera nemmeno troppo velata lo stile di God of War, le meccaniche e la violenza degli scontri attingono a piene mani dal capolavoro Santa Monica, non che questo sia un difetto, ma non riesce a risultare altrettanto complesso, lasciando il giocatore ad utilizzare sempre le solite combinazioni di attacchi veloci, potenti con la nostra Falce e magici con la croce benedetta, inoltre anche i nemici, dopo poco inizieranno a risultare piuttosto ripetitivi, ottimi invece il design dei gironi dell’inferno e gli scontri con alcuni Boss, la trama, piuttosto lineare ma piacevole, ci accompagna in un’avventura dalla durata complessiva leggermente inferiore alla media del genere, ma che riesce comunque a soddisfare il giocatore per tutta la durata, lasciando però davvero pochi stimoli a rigiocarlo. Se Visceral Games avesse profuso nel gameplay la stessa cura con cui ha interpretato la propria visione dell’inferno Dantesco, ci troveremmo innanzi un vero capolavoro, invece di dobbiamo accontentare di un gioco “solo” discreto.

Voto: 7,5

 
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Vc3nZ_92

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Batman Arkham Origins Blackgate Deluxe Edition
recensione a cura di Vc3nZ_92

ATTENZIONE! PICCOLI SPOILER!



Batman Arkham Origins Blackgate è un titolo 'minore', è inutile nasconderlo. Scordatevi i Batman per le console casalinghe, gli Armature non volevano fare una cosa del genere, ergo, cerchiamo di analizzare il gioco così come è, senza fare confronti diretti con i 'veri' Batman.

In questa incarnazione, nativa per console portatili, il pipistrello è protagonista di un Metroidvania 'attuale', più intuitivo e meno criptico, con una mappa unica, divisa in macro-aree, con diversi percorsi, che diventano accessibili man mano che si sbloccano i gadget tipici del Cavaliere di Gotham.

Ci sono molte sezioni che meritano, in cui si usano i gadget sempre in modo diverso (anche alcuni boss sono carini), ma mettiamo in chiaro subito una cosa: è un gioco solo sufficiente o poco più principalmente perché è 'lento' e per il BS, che è qualcosa di scandaloso. I puzzle sono molto belli e variegati, ma la 'difficoltà' di movimento generale, in accoppiata con il BS così piatto hanno inciso tanto sulla mia valutazione.

Come appena accennato, la navigazione degli scenari è difficoltosa, con cambi di inquadratura che fan venir il mal di testa, una mappa per niente comprensibile, una lentezza generale nei movimenti di Bats (lo vedrete 'impacciato' come non lo avete mai visto) e anche a causa di limiti 'strutturali' derivanti dalla potenza limitata delle console su cui è nato (come ad esempio tanti micro-caricamenti tra un'area e un'altra, quando si va spediti soprattutto). Inoltre, essendo un Metroidvania, è scontato che ci sia backtracking, quindi fare avanti e indietro in una mappa scomoda da navigare già una volta non può che fare male alla fruizione del prodotto.

Anche il BS è parecchio grezzo, con hitbox imprecise, allineamento sfasato a causa del 2D, ma soprattutto limitato. Abbiamo, dall'inizio alla fine, 5 manovre in totale (attacco, contrattacco, mantello stordente, salto per scavalcare e pestaggio), troppo poco. Un vero peccato la scelta di non far utilizzare i gadget anche nel combattimento, sicuramente avrebbero donato più varietà al tutto.

La storia non ha mordente. Ci da il pretesto e stop. Nessun colpo di scena, nessun interesse a proseguire. L'unica cosa interessante in questo aspetto sono i continui riferimenti alla costruzione della Suicide Squad (Warner lo devi fare un gioco o no?).

Comparto sonoro mediocre, con musiche 'normali' e doppiaggio inglese (non esiste il dub in italiano) buono.

Comparto grafico e tecnico che sono diretta conseguenza del fatto che il gioco è un porting da portatili. Non ci si può lamentare, ad ogni modo.

Longevità buona, con la prima run che può occuparci anche per 8 ore e con l' 'obbligo' di farne altre due (e la 'lentezza' generale pensa ancora di più, anche se si conosce meglio la mappa) per vedere tutto del gioco.

In definitiva un gioco che raggiunge la sufficienza o poco più. Fa solo il suo compitino e non stupisce in nulla. Poteva essere molto più 'fruibile' e 'veloce' con i giusti accorgimenti, purtroppo così resta un titolo che consiglio di provare solo ai fan più sfegatati del pipistrello, ma non a prezzo pieno, massimo a 10€. Per quanto riguarda la mia valutazione personale, ho deciso di dare mezzo voto in più solo perché ogni cosa che mi permette di impersonare Batman mi fa, in un certo senso, gasare, ma come detto qualche riga fa il voto più obiettivo per me sarebbe 6,5.

VOTO: 7
 
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Singularity

By Belmont976

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Uno dei più grandi motori del mercato odierno è il bombardamento mediatico e la pubblicità assidua, che riescono ad imporre determinati prodotti già prima della loro uscita e talvolta, ben oltre il loro effettivo valore, e poi ci sono altri giochi che nascono ed escono in sordina, bistrattati dai più, e trattati con sufficienza dalla quasi totalità della critica specializzata come il caso di Singularity. Il gioco Raven Software è tecnicamente molto valido, modelli e texture non eccellano ma non deludono, buono il design generale e la cura dei dettagli, inoltre il motore risulta quasi sempre molto stabile, il gameplay sa innovare il genere soprattutto grazie all’utilizzo del CMT, Congegno di Manipolazione Temporale, dispositivo che, oltre a garantire una maggiore varietà nelle sezioni di puro shooting, potendo manipolare il tempo ed offrendo diversi spunti tattici agli scontri, sarà anche adibito alla risoluione dei alcuni semplici enigmi ambientali relativi alle sezioni espolarative che spezzeranno il ritmo del gioco offrendo una buona varietà nel corso di un’avventura non lunghissima, ma che manterrà sempre alta l’attenzione e l’interesse del giocatore grazie ad una trama ben scritta ed interpretata, lieve tinta horror, salti temporali, creature mutanti, spionaggio militare ecc. Puramente accessorio il comparto multiplayer che comunque alimenta la longevità generale del titolo. Forse l’unico difetto del gioco Raven Software è quello non riuscire ad eccellere in nussun aspetto, ma resta sicuramente maggiormente penalizzato dallo scarso interesse di Activision nel valorizzarne i punti di forza, in un mercato FPS ormai saturo. Una piccola perla dimenticata e sconosciuta divorata da un mercato piatto.

Voto: 8,0

 

belmont976

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Guacamelee! (PS3/PS4/PSVita)

By Belmont976

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C’è poco da fare, chi etichetta gli Indie come giochini di second’ordine solo perché non hanno il graficone, o perché non ci sono i soliti grandi nomi dietro a spendere più in marketing che nello sviluppo, non sanno cosa si perdono quando dietro ci sono gruppi come i ragazzi di Drinkbox Studios. Guacamelee! è un gioco che non inventa e non innova nulla attingendo a piene mani dalla collaudata formula dei metroidvania e lo fa dannatamente bene, infatti mentre alcuni titoli talvolta abusano un po’ del backtraking tipico di questa formula, risultando a tratti un po’ ripitetivi, in questo caso lo stesso non risulta mai eccessivo e l’azione rimane sempre frenetica e divertente. Il comparto tecnico poi è subime, e con una grafica bitmappata colorata e curatissima, design e musica a tema Luchador divertentissimi, ci accompagnerà per tutta la durata dell’avventura che seppur non lunghissima riesce a stare quasi al passo di produzioni analoghe ben più blasonate e vendute a prezzo pieno. Impossible infine non parlare di Guacamelee! senza citare le decine di omaggi semplicemente geniali che Drinkbox Studios ha voluto dedicare a tantissimi classici del passato come Zelda, Metroid, Mario, Megaman, Final Fantasy ecc. Un gioco che nella sua semplicità riesce a divertire, entusiasmare e far apparire più di un sorriso sul nostro viso, cosa chiedere di più?

Voto: 9,0

Ho giocato e recensito la versione Ps Vita di Guacamelee! ma il gioco è praticamente uguale su tutte e tre le piattaforme Sony, per cui la mia valutazione è valida anche per PS3 che per PS4

 

notteincubo

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UNCHARTED 4

by NotteIncubo

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Mi trovo in difficoltà a esprimere un parere su questo Uncharted, perchè se da una parte abbiamo un gioco ben fatto dall'altra non posso scordarmi che mi ha portato più noia che divertimento.

Ci ho messo un sacco di tempo per finirlo, per il semplice motivo che più di un'ora a sera non lo reggevo, a parte un paio di punti in cui la trama si è faceva sentire e mi sentivo spronato a proseguire, il gioco me lo sono letteralmete trascinato avanti.

Tempi troppo diluiti, soporiferi, non appena succede qualcosa di bello ed incalzante il gioco ti riporta forzatamente alla calma.

Il ritmo è sicuramente il principale problema di questo Uncharted: è un gioco a diesel, e non appena ingrana la marcia si riferma di botto allo Stop.

Ci sono vari elementi che non ho digerito in questo nuovo Uncharted e mi dispiace perchè ho adorato i primi tre capitoli. Qui hanno voluto cambiare, per me in peggio.

Le arrampicate sono onnipresenti in tutti i capitoli del gioco, mai come in questo episodio ci siamo arrampicati così tanto. Se da una parte possono essere piacevoli per i magnifici scorci creati dai Naughty dall'altra non posso passare sopra al loro numero eccessivo, e al loro gameplay alquanto limitante(buono l'inserimento delle scivolate, che aggiungono un minimo di pericolo).

I combattimenti: ecco forse non ci crederete ma ho trovato noiosi perfino gli scontri a fuoco! Se da una parte abbiamo un'ottimo gun play dall'altra non posso non notare che le fasi di combattimento sono praticamente tutte uguali: fatta eccezione per alcune fasi, lo schema che si ripete è il seguente: si arriva in una grossa area di gioco, spunta fuori una numerosa pattuglia di nemici e a questo punto dopo averli marcati inizieremo a farli fuori in stealth fino ad arrivare a un numero decente che ci consenta di spianare le armi o(se preferite) continuare lo stealth. Ecco, i combattimenti sono tutti così. :bah!:

Dov'è finito il ritmo incalzante e adrenalinico dei vecchi Uncharted? Quei giochi dove tutto era mischiato sapientemente: dove le sparatorie, le arrampicate e gli enigmi(pochi) si susseguivano in un ritmo incalzante, si fondevano l'un l'altro insieme alla trama mentre qui il gioco procede per compartimenti stagni: arrampicata - arrampicata - cutscene - sparatoria - arrampicata - enigma - arrampicata...

I livelli più ampi non fanno altro che diluire ulteriormente l'avventura, senza per altro donare al gioco uno sbocco di esplorazione vera, perchè se pur più estesi rimangono strutturati a corridioio, e se cerchiamo una strada secondaria al massimo troveremo un collezionabile.

Il tono più serio degli eventi non aiuta e ancor meno aiuta la Ost che per quasi tutto il gioco rimane muta e fa capolino solo in determinati punti.

Dov'è finito il main theme di Uncharted? Era così epico e avventuroso, togliamolo avranno pensato, mettiamoci il silenzio che fa più figo... :bah!:

L'impressione è che si siano fatti prendere troppo la mano dal successo di Last Of Us. Perchè in Last of us certe scelte erano azzeccatissime: la drammaticità, la ost che rimaneva sotto, il trascinamento emotivo.

Ma questo non è Last of us è Uncharted, e da Uncharted mi aspetto divertimento scanzonato e adrenalina. Invece mi hanno servito un Uncharted agrodolce,

un Nathan Drake che deve fare i conti con la vita e appendere i tesori al chiodo per vivere come tutti noi, con moglie e bambini. Ma davvero sentivate il bisogno di questa svolta realistica voi?
Lasciamo che gli eroi facciano gli eroi, che a stare a casa e a pagare il mutuo e le bollette ci pensiamo già noi, nella nostra vita reale. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

In definitiva, bello ma noioso. Per me il peggiore della serie.

Queste sono le mie impressioni dopo la prima run, giocata a difficile.

Il multiplayer non l'ho toccato quindi il mio giudizio si basa solo sul single.


Voto: 7.

 
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belmont976

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Resistance: Fall of Man

By Belmont976

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Resistance: Fall of Man, oltre al peso di doversi affermare come nuova IP, è stato anche uno dei titoli che ha accompagnato il lancio di Ps3, il prodotto presenta sicuramente alcune imperfezioni, qualche sbavatura di vario genere, texture non sempre dettagliatissime, ma alla fine sul lato tecnico nulla di insopportabile, soprattutto grazie a tutto cio che lo accompagna, se infatti da un lato dobbiamo confrontarci con l’ancora acerba conoscenza da parte degli sviluppatori, della nuova ammiraglia Sony, dall’altro lato si presentano un’affascinante ambientazione storica ma con eventi del tutto alternativi, una trama avvincente, magistralmente raccontata, un buon sonoro accompagnato dall’ottimo doppiaggio, un gameplay frenetico e vario grazie alla grande quantità di armi e di modalità di fuoco che garantiscono diversi approcci alle battaglie, una buona intelligenza artificiale e una gran varietà di nemici, e per finire una campagna longeva ed una discreta modalità multiplayer. I ragazzi di Insomniac non sono certo avezzi al genere degli FPS, essenso noti fin’ora principalemente per aver dato i natali a Spyro e Ratchet & Clank, tuttavia hanno saputo confezionare un prodotto davvero ottimo sotto quasi tutti gli aspetti, riuscendo a conquistare un buona schiera di seguaci al punto generare ben due seguiti su Ps3 oltre che due spin-off per le console portatili di Sony, insomma, davvero niente male per una nuova IP.

Voto: 8,0

Resistance 2

By Belmont976

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Resistance: Fall of Man è stato un buon gioco, una nuova IP fresca che ha saputo ben accompagnare il lancio di PS3, presentava alcuni difetti tipici del prodotto acerbo, ma è riuscito a farsi valere per tantissimi altri aspetti non ultima un’ottima trama alla quale però mancava una degna conclusione, gli eventi venivano lasciati in sospeso, gettando però le basi per quello che sarebbe stato il suo seguito, ed infatti Resistance 2 non s’è fatto attendere troppo, giusto il tempo di mettersi in forma, mostrare i muscoli, e correggere tutte le piccole sbavature che avevano contraddistinto il predecessore. Sia chiaro, gli sviluppatori, grazie al primo episodio, hanno un’ottima base di partenza per la realizzazione di questo seguito, ed infatti tutti gli elementi che avevano dato popolarità al gioco originale vengono mantenuti ed ampliati, resta invariata la grande varietà tattica con cui approcciare gli scontri, aumenta il numero e la verietà di creature con cui confrontarsi, compresi fantastici e mastodontici Boss, sono presenti sempre più armi caratterizzate come sempre dalla doppia modalità di fuoco, e per finire la trama risulta davvero buona per una campagna lunga ben oltre la media del genere, e sempre avvincente. Ultimo elogio al comparto multiplayer davvero degno nota presentando molte modalità e soprattutto un multi fino a 60 giocatori frenetico e divertente. Insomniac è riuscita nell’intento, ha realizzato un seguito che migliora sotto ogni aspetto l’originale concludento in maniera davvero dignitosa le vicende di Nathan Hale, lasciando aperto però un mondo post apocalittico estremamente affascinante.

Voto: 8,5

Resistance 3

By Belmont976

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Con Resistance 2, le vicende del Tenente Nathan Hale si esauriscono completamente, lasciando però molti punti interrogativi che trovano in parte risposta in questo seguito dove si evince palesemente quanto siano stati vani tutti gli sforzi fatti nei precedenti capitoli. Resistance 3 ci porta infatti alcuni anni dopo le vicende di Hale, mostrandoci un mondo ormai completamente devastato dagli invasori alieni e dal loro virus, calandoci nei panni di un nuovo eroe ed imbastendo una nuova trama che mostra un po’ i limiti di idee raggiunti dagli sviluppatori, sembra quasi che non abbiano più da dirne, soprattutto nelle fasi finali dell’avventura, ed è un vero peccato perché è il maggior punto debole di questa produzione. Il comparto tecnico come sempre è migliorabile, certamente di buon livello, superiore ai capitoli predecenti, ma adesso che le altre esclusive PS3 ci hanno mostrato cosa riesce a fare questa macchina quando ben spremuta, era lecito aspettarsi di più da un first party. Per tutto il resto invece la qualità è palese, il gameplay è sempre immediato ed appassioante, e mantiene un gran numero armi con le rispettive varianti di fuoco che risultano sempre utili per approcciare gli scontri in diversi modi, ma presenta anche delle variazioni rispetto ai capitoli precedenti, nonchè a gran parte degli FPS del momento, dimentichiamoci infatti la rigenerazione della salute, ritornano i classici kit medici, ma avremo il vantaggio che il protagonista anziché portare solo due armi per voltà, avrà a disposizione tutto l’arsenale man mano che lo si acquisisce. Sempre solido e vario il multi che anche se scende a 16 giocatori resta di ottimo livello, piacevolissima la possibilità di afforntare la campagna insieme ad un amico, anche in split-screen. Insomnica con un piccolo sforzo in più, sopraututto dal punto di vista narrativo, avrebbe potuto rendere Resistance 3 un vero Must Buy del catalogo Playstation 3 nonché una degna conclusione di una magnifica trilogia.

Voto: 8,0

 

Markedge

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Titolo: I Am Setsuna (anche chiamata Yunette, ossia una fusione tra Yuna e Colette....Dei loro lati "peggiori", ovviamente)

Cosa m'è piaciuto Il BS alla Chrono Trigger, tanti approcci per i combattimenti

Cosa m'è piaciuto meno: L'ambientazione tutta terribilmente uguale in ogni suo aspetto, In quanto a trama e personaggi si tarpa le ali da solo.

Trama/Pg: C'è un mondo afflitto dal male, c'è un pellegrinaggio da fare per adempiere ad un sacrificio necessario per frenare il male, c'è il sacrificio da proteggere lungo un periglioso viaggio. Fine. No, non proprio, ma la trama butta di tanto in tanto guizzi quasi interessanti, ma non li sfrutta o li banalizza terribilmente, virando verso un classicismo stucchevole e tanta dose di buonismo. La scelta del finale poi non mi ha convinto per nulla. I personaggi anche sembrano promettere tanto, ma alla fine si accontentano di poco, per quanto nell'insieme gestiti più o meno decentemente.

Gameplay: Il BS è sulla falsariga di Chrono Trigger, quindi solido di suo. A me nello specifico poi è un impostazione che piace da morire, quindi l'ho decisamente apprezzato ed è l'elemento chiave che non mi ha fatto mai annoiare. Un peccato per la gestione delle tech, che vanno acquisite sbloccandole da un mercante attraverso oggetti presi dai nemici...il punto è che tali oggetti vengono droppati a seconda di determinate condizioni quali "perfect kill" "over kill" "water kill" "time kill" e taaaante altre, senza specificare cosa o chi. Il tutto porta o a farmare come uno scemo o a fregartene completamente, precludendo però parecchie tech anche interessanti che arricchiscono comunque il sistema di combattimento. Poteva essere gestita meglio.

Difficoltà bassissima, per quanto i boss mi hanno tutti intrattenuto comunque a dovere.

Level design ridotto all'osso, con dungeon linearissimi e piatti, il tutto spinto da una story line sparate a bomba con praticamente nulla di secondario.

Comparto Audio/Video: Musiche piacevoli, tutte al pianoforte. Visivamente....mediocre. O meglio, l'impatto iniziale è molto buono...poi però ti accorgi che ci sono 3 asset riciclati all'infinito ovunque, in un setting perennemente nevoso e quindi già di suo non vario, che a livello tecnico stiamo messi malissimo e....la frittata è fatta.

Longevità: Calcolando che, come scritto sopra, è tutta main story sparata con nulla di secondario, la longevità è risicata. Ci aggiriamo alle 15 orette neanche (ce ne avrò messe sicuramente di meno). Al che mi domando come stracàzzo è possibile che qui su Spaziogames il redattore abbia scritto "longevità sulle 30 ore"....really?

Voto: Bah, alla fine l'ho trovato piacevole per via del BS, essendo un fanboy di CT. Tutto il resto mi ha pesato relativamente, stiamo sul 6,5

 
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Uncharted 4 continua a perdere punti //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 

belmont976

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Uncharted 4 continua a perdere punti //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
io non l'ho ancora nemmeno comprato, già il 3 m'ha lasciato il sapore di minestra riscaldata, U4 mi sembra messo in un piatto d'argento, ma sempre minestra riscaldata è, però son curioso apena lo trovo sui 30 lo prendo, anche usato //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/winks.gif

 
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Rapt

Ho preso child of light a 5€ sul plus, era da una vita che lo volevo giocare. Sett. Prossima recensione (dovrei finirlo a breve) //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 

Markedge

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Ho preso child of light a 5€ sul plus, era da una vita che lo volevo giocare. Sett. Prossima recensione (dovrei finirlo a breve) //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Fatti un favore, non partire con chissà quali aspettative.

È il classico titoletto sul discreto che viene osannato dalla critica perché "oddio il ritorno del classicoooohhhh1!1!" E perché "oddio prezzo budgeeeeethhhh!1!1!" (Come se il costo possa influire su una analisi qualitativa di un'opera). Esattamente come è successo con I Am Setsuna (che vabbè a leggere le recensioni forse qualcuno neanche ha finito....30 ore di longevità lol )

 

Vc3nZ_92

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E' semi-OT, ma se qualcuno vuole dare un occhio //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif



 
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Rapt

Fatti un favore, non partire con chissà quali aspettative.
È il classico titoletto sul discreto che viene osannato dalla critica perché "oddio il ritorno del classicoooohhhh1!1!" E perché "oddio prezzo budgeeeeethhhh!1!1!" (Come se il costo possa influire su una analisi qualitativa di un'opera). Esattamente come è successo con I Am Setsuna (che vabbè a leggere le recensioni forse qualcuno neanche ha finito....30 ore di longevità lol )
Si si guarda, sono più o meno a metà (credevo di essere alla fine ma vabbè), sono tipo 4 giorni che non lo tocco :rickds: carino ma nulla di più, per me 5€ è il prezzo giusto per titoli del genere, difatti ho aspettato proprio l'offerta //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 

FrecciaNera

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Mi complimento per l'dea!

Davvero molto carina ed oltretutto lascia anche un pò di spazio alla creatività oltre ad essere effettivamente utile prima di un acquisto.

Cercherò di contribuire presto! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/Gab3.gif

 

diennea2

Sig. Benedetto Sottolano
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Dead Island




a cura di



diennea2





Dead Island non è stata una bellissimissima esperienza. Il titolo di Techland ha letteralmente creato un mondo dall’aspetto deciso e “vincente”, ma purtroppo, almeno per me, è stata tutta apparenza perché sotto sotto ho trovato ben poca sostanza.

Approdato per la oldgen nel 2011, il gioco si è rivelato per quello che era, ovvero un survival horror ambientato in un isola paradisiaca.

L’ambientazione di gioco è davvero notevole, l’idea di sopravvivere da un’ondata di zombie in un resort hawaiano è stata una trovata piuttosto carina, ma se dobbiamo vedere il gioco dal punto di vista strettamente narrativo, beh…è meglio se lasciamo perdere.

Techland non vuole puntare sulla storia (per fortuna), la SH si è concentrata quasi esclusivamente sul gameplay, ed è proprio qui il problema.

Dopo aver scelto uno dei 4 personaggi disponibili, scopriremo ben presto che questo FPS ha caratteristiche melee davvero interessanti, le nostre armi infatti potranno colpire vari punti del corpo del malcapitato causandogli status negativi (es se colpiamo il braccio, questo si romperà e non potrà più utilizzarlo, eccetera eccetera), insomma i colpi se ben mirati possono offrire strategie offensive molto divertenti ed intelligenti.

Peccato che tutto questo però non funzioni.

Techland non ha considerato una cosa fondamentale: l’adrenalina, la velocità e la foga con cui colpiremo i non-morti vanificherà completamente questa bellissima idea relegandola nel dimenticatoio, e siccome i gruppi di nemici sono costituiti perlomeno da 3 o più zombie, la nostra mole di attacco sarà per forza di cose più grossolana e meno tecnica.

I combattimenti poi sono tanti, anzi…troppi. La quantità immensa di non-morti dopo un po’ diventerà stancante e noiosa, perché la pochezza che il combat system ha da offrire si farà sentire moltissimo.

Questo problema è presente in moltissimi giochi, vero, ma qui nemmeno l’ambiente di gioco ha da offrire qualcosa. L’isola, seppur bella, è morta (nel vero senso della parola), vuota, realisticamente parlando questa struttura simil-open world non offre niente se non qualche sub-quest sparsa qua e là.

Ed anche qui la situazione non è assolutamente rosea.

Le missioni secondarie sono tutte uguali ed incredibilmente ripetitive. L’obbiettivo è “raccogli X per Mario Rossi”, oppure “disinfesta la zona X”.

Punto, fine. Vista la situazione, qualche sforzo in più non avrebbe fatto schifo.

La presenza di un albero delle skill e di altri elementi GDR molto blandi tentano di variare la situazione dandoci l'opportunità di migliorare il nostro arsenale e status del personaggio, un'aggiunta piuttosto gradevole.

Una delle poche caratteristiche che migliorano un poco l’aspetto del gioco è il crafting delle armi.

Qui abbiamo la possibilità di modificare o creare armi di tutti i tipi, dalle più classiche alle più strambe attraverso gli oggetti raccolti durante l’avventura. Potremo aggiungere il danno fuoco, elettrico, oppure aumentarne la resistenza, la durata e via dicendo.

Anche qui, le armi sono tantissime, e oltre a quelle da mischia esistono anche quelle da fuoco: pistole, fucili e mitra saranno presenti in maniera contenuta, giusto per non facilitare troppo il gioco.

Il lato tecnico del gioco invece non è spumeggiante. Le hitbox sono state sviluppate molto male (aggravando ancor di più la situazione del combat system), i cali di frame rate sono vistosi e i caricamenti delle texture finiscono sempre in ritardo, ma la cosa ancor più fastidiosa sono i bug, anzi UN bug: ogni volta che caricavo una partita mi compariva almeno una missione da finire anche se l’avevo già portata a termine in precedenza (4 volte in totale). Mentre l’inventario oltre ad essere un po’ troppo macchinoso, è incredibilmente lento, gli slot rapidi delle armi non vi basteranno e per cambiare un martello usurato con una mazza nuova sarete obbligati ad aprire l’inventario. Il comparto tecnico da il peggio di se solo durante le (bruttissime) cutscene, per fortuna.

Il sonoro non è eccezionale, unica cosa da sottolineare è l’eccessivo chiasso che provoca uno zombie, il che non fa ben capire quanto sia il numero di nemici.

Il gioco è diviso in macro aree molto grandi ed estese, e ad ogni capitolo ci muoveremo in giro per l’isola in cerca di una soluzione adatta alla sopravvivenza. Passeremo da villaggi turistici e spiagge paradisiache a città degradate e foreste tropicali. Qui, oltre alla vastità delle zone, la diversificazione degli ambienti è notevole, il che sottolinea un lavoro certosino dal punto di vista artistico.

La durata del titolo è alta, ma sinceramente a causa della ripetitività del titolo queste 20/25 ore di gioco, almeno per me, sono risultate anche di troppo.

In finale Dead Island aveva un gran potenziale, peccato però che sia stato sfruttato incredibilmente male. Il lato tecnico del titolo lascia a desiderare mentre i pezzi che compongono il gameplay in generale non riescono a combaciare fra loro, evidenziando certi difetti che sono impossibili da non essere notati.

Il crafting, anche se interessante non riesce (ovviamente) a reggere l’intera baracca, l’unica cosa che potrete fare sull’isola è menare zombie, perché oltre a questo e costruire armi bizzarre non c’è nient’altro da poter fare. Con grande amarezza, lascio qui una sufficienza molto striminzita.

Voto: 6


 
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Borderlands
recensione a cura di Vc3nZ_92

ATTENZIONE! PICCOLI SPOILER!



Dopo averlo provato a fondo, con tanto di DLC degli zombie, multiplayer sia online che in split-screen e averlo addirittura platinato, posso dirlo, Borderlands per me è un guscio vuoto. Ho voluto passarci più tempo del dovuto sopra, per onestà intellettuale, ma il gioco non mi ha mai preso dall'inizio. Ma andiamo con ordine, partendo proprio dalle prime battute di gioco.

L'inizio è proprio soporifero. Per il semplice fatto di non avere il fast travel, i veicoli, il respawn continuo dei nemici (che comunque resta per tutta l'avventura) e l'inventario ridotto a 12 slot. Le prime 6/7 ore di gioco sono di una noia mortale e passerete più tempo nell'inventario che a giocare, vista l'esorbitante quantità d'armi che il gioco vi sbatte in faccia.

Superate le prime ore comunque il ritmo di gioco migliora con l'introduzione dei sopracitati fast travel e veicoli e grazie all'allargamento dell'inventario con le missioni di salvataggio dei Claptrap.

Ma ora passiamo ai veri difetti del gioco. Innanzitutto, come detto in apertura, è un guscio vuoto. Perché? Beh, perché hanno basato tutto il gioco sul loot. Ogni cassa, ogni armadietto, ogni cosa, alla successiva sessione di gioco si 'ricarica' e quindi dovremmo sempre lootare, lootare e lootare. Non c'è nulla che caratterizza il mondo di gioco, non c'è nessuno stimolo nell'esplorare Pandora (e che peccato, visto che la direzione artistica è davvero di buon livello). Tutto si trova dappertutto, non c'è niente di 'unico'. Anche i mini-boss respawnano. Perché diavolo devo perdermi in quelle lande se posso trovare tutto dappertutto? Perché diavolo hanno reso tutto così anonimo? Con queste scelte, il gioco ha perso tutto il suo fascino, ai miei occhi.

E non solo, Borderlands è un guscio vuoto non solo per questa grave pecca, che comunque è la più grande a mio avviso, ma anche per un altro motivo, tutta la parte narrativa. Senza perdere tempo in chiacchiere, in Borderlands non c'è una storia. I personaggi sono solo abbozzati (ed è un peccato perché i pochi dialoghi sono anche ben fatti), la trama principale non stuzzica, le secondarie non ne parliamo. E neppure Pandora ci racconta una storia, come fanno ad esempio le Wastelands di Fallout, è solo un'ambientazione senza vita.

Un altro grandissimo difetto del gioco è la varietà. Tutte le missioni sono uguali, tutte. Dovete solo andare nel punto X e o uccidere o recuperare Y. Se poi a questo aggiungete il fatto che, come detto e ridetto, il mondo è 'vuoto', non ha niente di unico, dopo l'ennesima missione uguale ignorerete i nemici, le casse, e tutto il resto e farete la missione correndo verso l'obiettivo. Se prenderete la Sirena, la sua abilità sarà un toccasana per preservare l'integrità dei vostri gioielli di famiglia. E, riallacciandomi ancora al solito discorso di prima... ok, non si dovrebbe giocare così, ma se il gioco non mi da stimoli, perché non posso 'velocizzare' le cose? E' il primo gioco con un bel mondo dove non mi perdo a girovagare. A cosa serve se tanto tutte le casse si ricaricano? Se perfino i mini-boss respawnano continuamente?

Cosa salvo di questo Borderlands allora? Il gameplay. Ed ecco perché sono riuscito a giocarci più del dovuto. E' divertente. E' troppo statistico-centrico, davvero troppo, e la bravura del giocatore non può mai emergere, senza contare che i nemici sono dei completi idioti, ma è davvero frenetico, caciarone, adrenalinico, insomma, divertente. Poi giocato con un amico il divertimento aumenta, ovviamente.

In definitiva, a me non è piaciuto più di tanto e lo sconsiglio. E' un titolo con un gameplay solido e... beh, nient'altro. I difetti per me sono troppo gravi e nonostante, ripeto, riconosca che pad alla mano sia divertente, non riesco a soprassedere sopra a tutte queste mancanze che ho evidenziato, che purtroppo eclissano tutto il resto.

VOTO: 7
 
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diennea2

Sig. Benedetto Sottolano
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Bayonetta




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diennea2





Bayonetta mi sta sulle palle. Ecco, l’ho detto. Non sto scherzando, è la pura verità; agli inizi questo Dante-al-femminile non mi diceva assolutamente niente e proprio per questo motivo decisi di non comprare il gioco. Ammetto che questo è un ragionamento incredibilmente idiota, ma fortunatamente sono riuscito a rimediare qualche settimana fa.

Meglio tardi che mai.

La trama, anche se interessante, non è assolutamente niente di che. Le streghe di Umbra e i saggi di Lumen sono 2 fazioni che esisterono fin dall’alba dei tempi. Questi clan un tempo mantennero in equilibrio le 3 realtà (paradiso, inferno e quella degli umani) usando i propri poteri, ma qualcosa incrinò questo “patto” distruggendo i rapporti fra le 2 civiltà con il risultato dell’annientamento delle streghe da parte dei saggi.

Dopo molti flashback all’apparenza senza senso, ci troveremo nei panni di Bayonetta, una strega tanto gnocca quanto antipatica dai poteri incredibili. All’inizio la protagonista risvegliatasi poco fa non ricorderà assolutamente nulla, ma man mano che andremo avanti con la storia il quadro generale si farà sempre più chiaro.

Questo action sviluppato dai Platinum Games è una vera bomba. Il gameplay, nonché il fiore all’occhiello di questa opera, è incredibilmente tecnico e ben elaborato.

Il combat system timbrato da Kamiya è, a mio avviso, uno tra i migliori visti fin’ora, la quantità di combo sono davvero esagerate (in termini positivi) e ognuna di esse è scandita da tempistiche adatte ad ogni situazione: combo lunghe, corte, potenti, leggere, a spazzata e via dicendo.

Non finisce qui, la quantità di armi (più di 7) è superlativa e possono essere mischiate fra loro in moltissimi modi, ed è proprio questa la peculiarità di questo titolo, Bayonetta è in grado non solo di brandire le armi con le mani, ma anche con i piedi. Questa idea assolutamente folle rende il gioco molto più frenetico rispetto ai titoli dello stesso genere, creando un mix scoppiettante di adrenalina e di “figaggine” nel cercare di fare combo sempre più lunghe ed elaborate.

Oltre a ciò la strega ha in serbo altri poteri molto interessanti ed utili, come ad esempi il Sabbat Temporale. Questa abilità si attiva eseguendo una schivata perfetta, se eseguita col giusto tempismo il tempo si fermerà per qualche secondo concedendoci il lusso di sferrare qualche combo in tutta tranquillità.

Man mano che colpiremo i nemici la nostra barra della magia si riempirà, quando arriverà al limite consentito potremo eseguire un “finish-him” attraverso macchinari di tortura evocati dal nulla, un’idea molto carina, anche per il semplice fatto che questi quicktime event non si faranno sentire per niente.

Bayonetta si muove fra le file di nemici sempre in modo fluido e mai macchinoso, anche perché alcuni angeli, i nostri acerrimi nemici, sono piuttosto svelti.

Aprendo una parentesi sui nemici, qui bisogna applaudire il lavoro dei Platinum. Il roster nemico è ben assortito e ogni “specie” si differenzia per grandezza, velocità e attacco. Per quanto riguarda i boss, vedere la nostra protagonista colpire gigantesche creature ben piazzate è pura estasi: le bossfight sono stupende e alcune di esse possono dare del filo da torcere. Ogni volta che si riesce a battere uno di questi, Bayonetta ci stupirà con evocazioni di mostri e demoni giganteschi per dar loro l’ultimo colpo di grazia attraverso un semplicissimo quicktime event.

La struttura di gioco è suddivisa in capitolo, dove agli inizi (e non solo) avremo la possibilità di entrare nel “Gates of Hell”, una specie di bar dove Rodin, barista/trafficante di armi/demone, sarà a nostra completa disposizione. Qui potremo infatti acquistare armi, combo, accessori ed altri oggetti attraverso le aureole, la moneta di scambio del gioco.

Una piccola feature molto interessante è l’alchimia: durante i capitoli del gioco troveremo 3 tipi di oggetti alchemici che, se mischiati in quantità giuste potremmo creare dei lecca-lecca in grado di ripristinare i nostri HP, magia eccetera.

Gli ambienti sono stupendi, il gusto architettonico di molte località assomiglia in un certo modo allo stile gotico di Mallet Island (del primo Devil May Cry) che ho amato alla follia. Ogni capitolo risplende di una luce artistica stupenda, mostrando di conseguenza un lavoro certosino da parte del team di sviluppo.

Ed è incredibile ammetterlo, ma anche Bayonetta ne ha di stile da vendere. Nonostante le prime impressioni, questa strega è spaccona, esagerata e folle proprio come Dante, se non addirittura di più. E, se osservata all’interno del contesto ludico costruitole attorno, calza incredibilmente a pennello. In parole povere: “ci sta, provare per credere”.

Il sonoro è ottimo e le musiche combaciano perfettamente con la spavalderia della nostra ammazza-angeli.

Fino ad ora ho descritto questo titolo solo in maniera positiva, ma se ci addentriamo nel comparto tecnico, ecco che affiorano alcuni problemi.

In primis, se non l’unico per gravità di difetto, è la telecamera. Mentirei se dicessi il contrario, ma il peggior problema del prodotto di Kamiya è proprio questa stramaledetta telecamera. In parole povere è pessima, quest’ultima frase non va letta come i classici “contro” delle recensioni che non tramontano mai di moda, qui la posizione automatica su cui la telecamera poggia è dannatamente oscena. Nella stragrande maggioranza dei casi si sposta in automatico centrando Bayonetta e NON i nemici. Quando questi saranno al di fuori degli spazi del televisore non saprete mai che tipo di attacco stiano per fare. Potrà sembrare un’assurdità, ma dato che alcuni colpi dei nemici fanno piuttosto male, l’elemento sorpresa non è mai bello da vedere. Come se questo non bastasse, esiste sì la possibilità di muovere la telecamera, ma i comandi non sono naturali perché gli assi della levetta analogica destra sono invertiti, creando di conseguenza in noi panico e incazzatura.

A parte questo (grosso) problema, va annotato che in sporadici casi possono presentarsi leggeri cali di frame rate, ma niente di più.

La longevità del titolo è medio-alta, intorno alle 15 ore riuscirete a completare la prima run, ma la rigiocabilità è molto elevata, infatti gli sbloccabili vi faranno macinare ulteriori ore, come la difficoltà difficile e la Climax Infinite.

Da annotare anche la presenza delle porte Alfheim, dei portali sparsi per il gioco che vi porteranno in arene costruite apposta per tenervi impegnati in qualche prova tecnica.

Platinum ha fatto di nuovo il botto, Bayonetta è davvero un giocone, il combat system è stupendo ed appagante come pochi, e se poi aggiungiamo anche lo stile particolare e ricercato del titolo, le avventure della strega si trasformano in un un vero e proprio prodotto “must have”.

Un gran peccato per la telecamera, che certe volte rovina l’esperienza del gioco (e la mia pazienza), se non fosse stato per questo problema tecnico avrei lasciato più che volentieri un bel 9,5.

Per chi ancora non lo ha acquistato fatevi un favore, non commettete il mio stesso errore, Bayonetta è capace non solo di stringere la mano a Devil May Cry & soci, ma anche di stritolarla.

Voto: 9


 
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Laxus91

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Bayonetta




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diennea2





Bayonetta mi sta sulle palle. Ecco, l’ho detto. Non sto scherzando, è la pura verità; agli inizi questo Dante-al-femminile non mi diceva assolutamente niente e proprio per questo motivo decisi di non comprare il gioco. Ammetto che questo è un ragionamento incredibilmente idiota, ma fortunatamente sono riuscito a rimediare qualche settimana fa.

Meglio tardi che mai.

La trama, anche se interessante, non è assolutamente niente di che. Le streghe di Umbra e i saggi di Lumen sono 2 fazioni che esisterono fin dall’alba dei tempi. Questi clan un tempo mantennero in equilibrio le 3 realtà (paradiso, inferno e quella degli umani) usando i propri poteri, ma qualcosa incrinò questo “patto” distruggendo i rapporti fra le 2 civiltà con il risultato dell’annientamento delle streghe da parte dei saggi.

Dopo molti flashback all’apparenza senza senso, ci troveremo nei panni di Bayonetta, una strega tanto gnocca quanto antipatica dai poteri incredibili. All’inizio la protagonista risvegliatasi poco fa non ricorderà assolutamente nulla, ma man mano che andremo avanti con la storia il quadro generale si farà sempre più chiaro.

Questo action sviluppato dai Platinum Games è una vera bomba. Il gameplay, nonché il fiore all’occhiello di questa opera, è incredibilmente tecnico e ben elaborato.

Il combat system timbrato da Kamiya è, a mio avviso, uno tra i migliori visti fin’ora, la quantità di combo sono davvero esagerate (in termini positivi) e ognuna di esse è scandita da tempistiche adatte ad ogni situazione: combo lunghe, corte, potenti, leggere, a spazzata e via dicendo.

Non finisce qui, la quantità di armi (più di 7) è superlativa e possono essere mischiate fra loro in moltissimi modi, ed è proprio questa la peculiarità di questo titolo, Bayonetta è in grado non solo di brandire le armi con le mani, ma anche con i piedi. Questa idea assolutamente folle rende il gioco molto più frenetico rispetto ai titoli dello stesso genere, creando un mix scoppiettante di adrenalina e di “figaggine” nel cercare di fare combo sempre più lunghe ed elaborate.

Oltre a ciò la strega ha in serbo altri poteri molto interessanti ed utili, come ad esempi il Sabbat Temporale. Questa abilità si attiva eseguendo una schivata perfetta, se eseguita col giusto tempismo il tempo si fermerà per qualche secondo concedendoci il lusso di sferrare qualche combo in tutta tranquillità.

Man mano che colpiremo i nemici la nostra barra della magia si riempirà, quando arriverà al limite consentito potremo eseguire un “finish-him” attraverso macchinari di tortura evocati dal nulla, un’idea molto carina, anche per il semplice fatto che questi quicktime event non si faranno sentire per niente.

Bayonetta si muove fra le file di nemici sempre in modo fluido e mai macchinoso, anche perché alcuni angeli, i nostri acerrimi nemici, sono piuttosto svelti.

Aprendo una parentesi sui nemici, qui bisogna applaudire il lavoro dei Platinum. Il roster nemico è ben assortito e ogni “specie” si differenzia per grandezza, velocità e attacco. Per quanto riguarda i boss, vedere la nostra protagonista colpire gigantesche creature ben piazzate è pura estasi: le bossfight sono stupende e alcune di esse possono dare del filo da torcere. Ogni volta che si riesce a battere uno di questi, Bayonetta ci stupirà con evocazioni di mostri e demoni giganteschi per dar loro l’ultimo colpo di grazia attraverso un semplicissimo quicktime event.

La struttura di gioco è suddivisa in capitolo, dove agli inizi (e non solo) avremo la possibilità di entrare nel “Gates of Hell”, una specie di bar dove Rodin, barista/trafficante di armi/demone, sarà a nostra completa disposizione. Qui potremo infatti acquistare armi, combo, accessori ed altri oggetti attraverso le aureole, la moneta di scambio del gioco.

Una piccola feature molto interessante è l’alchimia: durante i capitoli del gioco troveremo 3 tipi di oggetti alchemici che, se mischiati in quantità giuste potremmo creare dei lecca-lecca in grado di ripristinare i nostri HP, magia eccetera.

Gli ambienti sono stupendi, il gusto architettonico di molte località assomiglia in un certo modo allo stile gotico di Mallet Island (del primo Devil May Cry) che ho amato alla follia. Ogni capitolo risplende di una luce artistica stupenda, mostrando di conseguenza un lavoro certosino da parte del team di sviluppo.

Ed è incredibile ammetterlo, ma anche Bayonetta ne ha di stile da vendere. Nonostante le prime impressioni, questa strega è spaccona, esagerata e folle proprio come Dante, se non addirittura di più. E, se osservata all’interno del contesto ludico costruitole attorno, calza incredibilmente a pennello. In parole povere: “ci sta, provare per credere”.

Il sonoro è ottimo e le musiche combaciano perfettamente con la spavalderia della nostra ammazza-angeli.

Fino ad ora ho descritto questo titolo solo in maniera positiva, ma se ci addentriamo nel comparto tecnico, ecco che affiorano alcuni problemi.

In primis, se non l’unico per gravità di difetto, è la telecamera. Mentirei se dicessi il contrario, ma il peggior problema del prodotto di Kamiya è proprio questa stramaledetta telecamera. In parole povere è pessima, quest’ultima frase non va letta come i classici “contro” delle recensioni che non tramontano mai di moda, qui la posizione automatica su cui la telecamera poggia è dannatamente oscena. Nella stragrande maggioranza dei casi si sposta in automatico centrando Bayonetta e NON i nemici. Quando questi saranno al di fuori degli spazi del televisore non saprete mai che tipo di attacco stiano per fare. Potrà sembrare un’assurdità, ma dato che alcuni colpi dei nemici fanno piuttosto male, l’elemento sorpresa non è mai bello da vedere. Come se questo non bastasse, esiste sì la possibilità di muovere la telecamera, ma i comandi non sono naturali perché gli assi della levetta analogica destra sono invertiti, creando di conseguenza in noi panico e incazzatura.

A parte questo (grosso) problema, va annotato che in sporadici casi possono presentarsi leggeri cali di frame rate, ma niente di più.

La longevità del titolo è medio-alta, intorno alle 15 ore riuscirete a completare la prima run, ma la rigiocabilità è molto elevata, infatti gli sbloccabili vi faranno macinare ulteriori ore, come la difficoltà difficile e la Climax Infinite.

Da annotare anche la presenza delle porte Alfheim, dei portali sparsi per il gioco che vi porteranno in arene costruite apposta per tenervi impegnati in qualche prova tecnica.

Platinum ha fatto di nuovo il botto, Bayonetta è davvero un giocone, il combat system è stupendo ed appagante come pochi, e se poi aggiungiamo anche lo stile particolare e ricercato del titolo, le avventure della strega si trasformano in un un vero e proprio prodotto “must have”.

Un gran peccato per la telecamera, che certe volte rovina l’esperienza del gioco (e la mia pazienza), se non fosse stato per questo problema tecnico avrei lasciato più che volentieri un bel 9,5.

Per chi ancora non lo ha acquistato fatevi un favore, non commettete il mio stesso errore, Bayonetta è capace non solo di stringere la mano a Devil May Cry & soci, ma anche di stritolarla.

Voto: 9

Bayonetta è fuori da ogni dubbio il miglior action su ps3 (non troppissimo distante dal buon dmc4, dmc e i ng sigma), sebbene le altre saghe possono esser preferibili soggettivamente! Non a caso bayonetta 2 (che ti posso dire, reputo superiore al primo anche se di poco) mi ha venduto il wii u (che poi mi son goduto anche per tantissimi altri titoloni, ma non voglio finire OT).

Il picco più alto a livello di tecnicismi è la quarta battaglia contro Jeanne, mentre diciamo tutta la sezione finale (proprio la costruzione del livellone finale) é stata una roba gasantissima. A margine di un quadro pressochè perfetto: anche nel post game è pieno zeppo di roba da fare (fra armi e boss segreti, oggetti da acquistare, costumi, varie difficoltà da completare, punteggi, archivio, extra sparsi nei livelli ecc) per cui anche la rigiocabilità è alle stelle!!

Se non erro la versione ps3 è quella peggiore per i cali di frame (anche io non ne feci un dramma se non in 2/3 punti precisi) eppure fu il mio primissimo platino su ps3 da quanto lo amai! Perchè oltre alle qualità oggettive ha pure uno stile assolutamente superbo (molto molto belli i design di boss, angeli e demoni!)

 

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Bayonetta è fuori da ogni dubbio il miglior action su ps3 (non troppissimo distante dal buon dmc4, dmc e i ng sigma), sebbene le altre saghe possono esser preferibili soggettivamente! Non a caso bayonetta 2 (che ti posso dire, reputo superiore al primo anche se di poco) mi ha venduto il wii u (che poi mi son goduto anche per tantissimi altri titoloni, ma non voglio finire OT).Il picco più alto a livello di tecnicismi è la quarta battaglia contro Jeanne, mentre diciamo tutta la sezione finale (proprio la costruzione del livellone finale) é stata una roba gasantissima. A margine di un quadro pressochè perfetto: anche nel post game è pieno zeppo di roba da fare (fra armi e boss segreti, oggetti da acquistare, costumi, varie difficoltà da completare, punteggi, archivio, extra sparsi nei livelli ecc) per cui anche la rigiocabilità è alle stelle!!

Se non erro la versione ps3 è quella peggiore per i cali di frame (anche io non ne feci un dramma se non in 2/3 punti precisi) eppure fu il mio primissimo platino su ps3 da quanto lo amai! Perchè oltre alle qualità oggettive ha pure uno stile assolutamente superbo (molto molto belli i design di boss, angeli e demoni!)
Da come l'ho vissuta io, Bayo è stato un fulmine a ciel sereno. Partivo già con un pregiudizio pressochè stupido... e niente, la bomba è scoppiata appena ho preso in mano il pad, dopo ben 10/20 minuti capivo già la caratura del gioco. E più andavo avanti più scoprivo nuovi tecnicismi.

Poi non ho menzionato il movimento degli scenari, tipo con Jeanne 4, che lì è un livello tecnico (e di combat system) spaventoso. L'ho acquistato nuovo a 7 euro ma in realtà meriterebbe il prezzo pieno.

Sono già a metà della run Climax Infinite, ovvero l'ultimo trofeo per il platino.

Per bayo 2 la vedo dura, anche perchè al sol pensiero di dover comprare una nuova console (più l'80% dei suoi giochi) mi vien da svenire //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
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