Ed ecco il titolo che ha fatto fare il salto di qualità alla saga. La storia è meno viscerale e riflessiva rispetto al primo capitolo ma il tipo di vicende narrate e il modo in cui interagiscono i personaggi tra di loro con più dialoghi e più humour permettono molto più coinvolgimento da parte del giocatore. Tutto questo aiutato anche dal fatto che dall'inizio vediamo il protagonista Ezio crescere fino ad accettare il suo ruolo e diventare un assassino gradino per gradino in una maniera costante. Un motivo (l'altro è di sicuro il suo alto carisma) per cui è tuttora il protagonista della saga preferito dai giocatori.
Le ambientazioni di questo capitolo sono ottime e fanno sentire come se fossimo all'interno del rinascimento italiano. Ovviamente si perde quell'atmosfera cupa ed opprimente dei luoghi colpiti dalle crociate che tanto mi erano piaciute nel primo, ma il risultato è così ben riuscito che Firenze e Venezia le preferisco.
Il gameplay segue lo stesso concept ma con un obiettivo in mente: rendere tutto più vario e con più attività da fare. E così ci ritroviamo più collezionabili, l'aggiunta di sfide opzionali e secondarie, un'interessante sistema economico, una varietà maggiore di armi, il sistema delle armature che prendono danno, eccetera. Inutile dire che da giocare è più divertente.
Per quanto riguarda parkour e stealth i miglioramenti sono minimali. Il combat system funziona anche allo stesso modo ma al contrario la varietà delle armi non è un passo avanti trascurabile.
Tra i difetti cito una longevità troppo diluita che magari per molti è un aspetto positivo ma a me ad un certo punto ha iniziato a pesare. E poi dico che è stato il capitolo in cui ho smesso di interessarmi alla parte del presente della saga con la direzione che ha intrapreso, da qui non è più riuscito a coinvolgermi.
Voto:
8
- - - Aggiornato - - -
Grossomodo è Assassin's Creed II.5. Viste le limitate aggiunte e il piazzamento cronologico viene proprio da pensare sia un contenuto tagliato da Assassin's Creed II perchè già troppo lungo di suo e successivamente ci hanno costruito roba su per fare un capitolo a parte. Insomma si nota che tanto nuovo non è. Nonostante tutto è ancora oggi il capitolo che più mi ha divertito.
Uno dei principali motivi è che ha mantenuto se non aumentato la varietà del precedente e l'ha ammassata in una longevità di gioco più bassa. In questo modo non ho mai sentito il peso di una durata eccessiva.
La trama del passato l'ho trovata prevedibile ma non per questo noiosa perchè i personaggi, Ezio compreso ovviamente, si sono comportati bene nei loro piccoli ruoli. Il presente l'ho quasi ignorato per la maggior parte ma il colpo di scena finale mi aveva messo un buon hype per il successivo capitolo (motivo mal riposto purtroppo).
Roma è tuttora l'ambientazione della saga che preferisco. Hanno riproposto una sola ambientazione ma l'hanno curata e resa più varia del previsto senza trascurare le dimensioni. Potrei orientarmi al suo interno anche oggi.
Sul gameplay c'è poco da dire perchè è un copia-incolla con l'eccezione del combat system. Io sono tra quelli che hanno apprezzato l'introduzione della serie di uccisioni. Questo facilità di molto i combattimenti ma li rende anche più fluidi e veloci. Non che prima siano stati difficili però alla lunga diventavano pesanti vista la meccanicità.
Ho apprezzato molto l'aggiunta dei mini obiettivi durante le missioni per cercare di ottenere il 100% di sincronizzazione. A grandi linee un metodo per aumentare un fattore sfida altrimenti inesistente, peccato che la difficoltà viene più a causa di un sistema di gioco ancora grezzo nel parkour e nello stealth, problema che si sono portati dietro per tutta l'era PS3 almeno.
Voto:
8
- - - Aggiornato - - -
Praticamente un secondo Assassin's Creed II.5 ma questa volta hanno cercato di inserire piccole novità in più. Il gancio utilizzabile sia nel parkour che nei combattimenti offre delle varianti molto utili e velocizza leggermente le arrampicate ma se c'è una fune che collega i tetti allora diventa un ottimo mezzo di trasporto. Un altro elemento molto interessante è stato il crafting delle bombe, molto intuitivo ed intelligente allo stesso tempo.
La meccanica della difesa delle torri al contrario non mi è piaciuta, anzi l'ho trovata pesante da eseguire già le prime volte. In realtà oltre al ritmo di gioco che veniva spezzato non credo ci sia un motivo specifico per questa avversione ma non è proprio riuscita a divertirmi.
Il problema principale del gioco è che per quanto riguarda eventi e missioni lo considero privo di idee. Hanno riempito le missioni principali di missioncine per Sofia o le esplorazioni di dungeon (passatemi il termine) per raggiungere in fondo un oggetto che serve ad Ezio per la trama. Questo tipo di attività erano introdotte come missioni secondarie nelle due precedenti avventure (tombe degli assassini, tane di Romolo, missioni di Cristina, etc) e non all'interno della storia. Infatti non credo sia un caso che le missioni secondarie di Revelations siano sottotono sia in quantità che qualità, secondo me sono state inserite tra quelle obbligatorie per allungare una trama che altrimenti sarebbe stata molto corta. Non c'è stato un guadagno perchè personalmente gli eventi della trama li ho sentiti slegati, altrimenti non sarebbe stata male.
Ezio comunque si è rivelato un buon personaggio anche qui, pieno di carisma nonostante la sua avanzata età...o forse proprio grazie a questo. Ho apprezzato anche gli eventi relativi alle vicende passate di Altair.
Sul presente stendo un velo pietoso perchè per un buon 90% è inutile.
Voto:
7