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La capacità di farti sentire all'interno di un mondo, facendoti dimenticare che stai in realtà giocando. L'immedesimazione che ho avuto con Cyberpunk mi è capitata in pochi altri giochi onestamente.
Purtroppo solo lato artistico perché appena vai nello specifico ci sono tante cose che stonano....la città passa da avere pedoni random che parlano per 2 minuti di cose interessantissime(mai visto da nessun altra parte) a vedere pedoni che scappano senza senso solo perché stai guidando con la moto per i fatti tuoi
Oppure grande scrittura ma totale assenza di bivi narrativi....oppure secondarie ottime ma le migliori si interrompono sul più bello(tipo i peralez)...un gioco con 2 facce in tutto che per rispettare le aspettative fuori logica avrebbe avuto bisogno di altri 2/3 anni di sviluppo minimo..ma sicuramente un esperienza da vivere
L'atmosfera di notte mentre vai alla ricerca del cyberpsicopatico di turno ha un immersività ineguagliata nella storia del gaming che ti sembra di stare dentro 1997 fuga da New York
Night city e' la cosa artisticamente e come world Building più bella che ho mai visto in 30 anni che videogioco
Giocato per 60 ore (passate più a gironzolare per Night City e fare roba extra) sulla mia povera PS4 Pro da plebeo e niente, mi aggiungo comunque al team "Night City esperienza della vita".
Esplorarla è uno spettacolo, ogni stradina e quartiere riesce a trasmettermi davvero tanta personalità e c'è sempre un qualcosa che mi fa restare a bocca aperta (nonostante i bug) per lo stupore. C'è una piazza in particolare, che mi era rimasta impressa per la sua bellezza dovuta soprattutto alla statua gigante che troneggiava su tutto il resto e giuro, quando l'ho vista per la prima volta sono rimasto tanto stupito quanto amareggiato. Perché amareggiato? Perché ho pensato a tutto questo ben di dio sprecato in quella che forse, si è rivelata la mia più grande delusione videoludica di sempre. Avevo aspettative altissime soprattutto per la parte ruolistica che sono state stroncate fin dalla creazione del personaggio, all'infuori di piccolezze (che comunque sommate tutte insieme non sono certo leggere da mandare giù) come la povertà a livello di creazione o il fatto che in un mondo dove ci si può cambiare letteralmente persino gli arti del corpo, non esista neanche un parrucchiere o un centro estetico, non sono mai riuscito ad avvertire la sensazione di "stavolta mi comporto da stronzo mentre nella prossima run faccio il buon samaritano" e anzi, l'unica libertà avvertita era a livello di approccio negli scontri. Notevole per carità, non per niente ho passato decine di ore solo a sperimentare diverse build, ma per quelle che erano le mie aspettative è stato tutto fin troppo poco.
Quindi a malincuore ho dovuto dropparlo in attesa di tempi migliori Poi oh son contento che il rango nobiliare dei videogiocatori riesca a goderselo comunque, ma ora come ora, la ferita è ancora aperta e CDP dovrà fare davvero tanto per farsi perdonare.
Io sono qua che aspetto, pronto a imbarcarmi di nuovo in quella meraviglia che è Night City, però cazzarola che brutta delusione ...
La capacità di farti sentire all'interno di un mondo, facendoti dimenticare che stai in realtà giocando. L'immedesimazione che ho avuto con Cyberpunk mi è capitata in pochi altri giochi onestamente.
Io sinceramente questa cosa l’ho trovata molto di più in Skyrim ( che ho giocato per la prima volta di recente) che in Cyberpunk dove se vai un attimino più in profondità crolla tutto alla velocità della luce. Per dire ho trovato molte più possibili e bivi nel gioco Bethesda che in quello di CDPR. O anche nello stesso The witcher 3
Io sinceramente questa cosa l’ho trovata molto di più in Skyrim ( che ho giocato per la prima volta di recente) che in Cyberpunk dove se vai un attimino più in profondità crolla tutto alla velocità della luce. Per dire ho trovato molte più possibili e bivi nel gioco Bethesda che in quello di CDPR. O anche nello stesso The witcher 3
Io sinceramente questa cosa l’ho trovata molto di più in Skyrim ( che ho giocato per la prima volta di recente) che in Cyberpunk dove se vai un attimino più in profondità crolla tutto alla velocità della luce. Per dire ho trovato molte più possibili e bivi nel gioco Bethesda che in quello di CDPR. O anche nello stesso The witcher 3
Non si può separare il cosa viene venduto dal come viene pubblicizzato e dal pedigree dello sviluppatore. Chi compra il titolazzo Ubisoft annuale a 70 euro sa benissimo che saprà di minestrone rancido, ma la formula gli piace e non lo ha stancato. Se acquisto il nuovo rpg rivoluzionario di CD Projekt Red non ho le stesse aspettative del gioco fatto da tre scappati di casa, a prescindere che vengano venduti allo stesso prezzo.
Veramente siete voi che continuate a dire che il problema siano le console, chi lo critica invece vi sta dicendo che il problema non sono loro. È colpa delle console se il sistema di scelte fa pena e le tre origini sono fuffa? È colpa delle console se hanno tagliato tutta la customizzazione del personaggio? È colpa delle console se hanno tagliato il sistema delle gang? È colpa delle console se ha una delle IA più pietose della generazione? Devo continuare?
Infatti non è colpa delle console, e nemmeno di CDPR, e volendo, nemmeno di chi fa pre-order.
La colpa è di questo sistema malato, che spinge i dev a spendere persino il 70% del budget di un gioco sul battage pubblicitario annesso e sul marketing.
È più importante vendere i diritti alla Coca Cola per farsi sponsorizzare la Sprite Cyberpunk (presa in un bar e ci sono rimasto) che mettere 100 dev su un engine che fa cagare.
E la stessa cosa, avverrà puntuale con Elden Ring. E so benissimo di sciverlo nel posto sbagliato, ma è quello che penso. La stampa non fa più critica, ma markette (ma non pagate, solo marchette) e la forbice di ogni gioco AAA è diventata 8/9 grazie a quello, non altro. Quella di ogni AA è invece 5/6, fateci caso. Eppure, diversi pro-gamer o pro-redattor, sono subito pronti a sparare termila news al minuto sul gioco in questione. Senza farCI troppe domande.
CDPR diede le copy review solo per PC per dire.
Lo sapevano tutti che era una manovra sporca, di tutti, ci fu solo una testata europea che tenne la barra dritta e scrisse, nero su bianco "la versione provata è PC" e subito dopo "abbiamo molti dubbi che quello che abbiamo giocato per diverse ore sia possibile su una console come PS4 FAT o Xone" ... Ed infatti. Ma ripeto, non è esattamente colpa di CDPR, è colpa di questa prospettiva malata di fare soldi. E anche del fatto che a loro andava bene piazzare 13ML di copie e basta. Arrivati a quelle, non me ne frega più un cazzo di chi l'ha comprato. Da quando il media videogioco è esploso (pure mia nonna videogioca adesso) il media è cambiato profondamente alla sua radice.
Prima eravamo un piccola setta di gente scoppiata, ottusa e meteopatica che si passava i giochi come fossero reliquie, e cazzo, si stava meglio eccome. Meno casino, meno brusio, meno gente che non capisce un cazzo. L'aria non era viziata, un po' stantia... ma tutto sommato, era meglio.
Cyberpunk era necessario che uscisse così.
Perché ha proposto, sebbe sulla nostra pelle, una riflessione su tutto il sistema ed i suoi meccanismi. Sulla pubblicità, le testate, i videogiocatori, i prodotti AAA, la nomea e rispettibilità di una softcompany, tutto.
Ricorderò SEMPRE, sacandite a ferro e fuoco, le parole del director (ora ex director) di TW3 dopo il lancio del vecchio gioco:
"Non riusciremo mai più a fare un gioco come TW3, a livello meramente aziendale, il gioco non ha il minimo senso di esistere. Non rispetta nessuna regola di business, abbiamo fatto il gioco come se fosse un indie, lo spirito era quello, seguito nel dettaglio, passo-passo. Per alcune sezioni, abbiamo persino creato appositi segmenti di gioco, che poi non abbiamo usato. TW3 è la morte del videogioco convenzionale, e ce ne siamo resi conto in molte occasioni. Non credo faremo mai un gioco simile in futuro, né replicheremo mai la sua formula"
Senti, se su console i giocatori sono ignari, si anche quelli da forum, e sono il Il popolino o manovalanza del gaming io non ci posso fare niente, mi dispiace anche per loro tutto sommato. Magari un giorno si svegliano.
Ricorderò SEMPRE, sacandite a ferro e fuoco, le parole del director (ora ex director) di TW3 dopo il lancio del vecchio gioco:
"Non riusciremo mai più a fare un gioco come TW3, a livello meramente aziendale, il gioco non ha il minimo senso di esistere. Non rispetta nessuna regola di business, abbiamo fatto il gioco come se fosse un indie, lo spirito era quello, seguito nel dettaglio, passo-passo. Per alcune sezioni, abbiamo persino creato appositi segmenti di gioco, che poi non abbiamo usato. TW3 è la morte del videogioco convenzionale, e ce ne siamo resi conto in molte occasioni. Non credo faremo mai un gioco simile in futuro, né replicheremo mai la sua formula"
quella quote io la vedo applicabile anche a RDR2, ok che R* ha le spalle più grandi e ha entrate aggiuntive con l'online, ma la follia alla base dei due giochi resta la stessa.
"Non riusciremo mai più a fare un gioco come TW3, a livello meramente aziendale, il gioco non ha il minimo senso di esistere. Non rispetta nessuna regola di business, abbiamo fatto il gioco come se fosse un indie, lo spirito era quello, seguito nel dettaglio, passo-passo. Per alcune sezioni, abbiamo persino creato appositi segmenti di gioco, che poi non abbiamo usato. TW3 è la morte del videogioco convenzionale, e ce ne siamo resi conto in molte occasioni. Non credo faremo mai un gioco simile in futuro, né replicheremo mai la sua formula"
Non sono totalmente d'accordo. Hai sicuramente ragione sul fatto che la stampa videoludica sia marchettara e aggiungerei solo che sia oggettivamente venduta a causa del funzionamento dell'affiliate marketing. Possiamo poi discutere sul perche' debbano ridursi a questo genere di mezzucci e la risposta ovviamente sarebbe che noi ci siamo abituati all'idea di spendere zero per informarci da oltre un decennio e quindi i loro reali clienti siano le stesse software house, mentre i lettori sarebbero i prodotti. In altre parole un AAA ha maggior probabilita' di essere spammato in tutte le salse su banner di tutti i tipi, cosi' il logo della testata e di conseguenza generera' maggior interesse e traffico. E' un Uroboro che si risolvera' solo attraverso una presa di coscienza dei lettori(perche' qualcuno che non pago o da una loro crescente immunita' al fenomeno(ergo smettere di reagire agli annunci).
Per quanto riguarda le politiche dello sviluppo invece do pienamente la colpa a CDPR, perche' i videogames non sono ancora entrati nell'abisso e un modo appropriato e non truffaldino di sviluppare videogame e' ancora possibile e ne escono in continuazione. Per quanto non ami i titoli rockstar, nessuno dei suoi open world ha mai sofferto dei problemi di Cyberpunk e sono altrettanto sicuro che Elden Ring non sara' una porcata totalmente rotta al lancio, per quante difficolta' il titolo possa patire dallo sviluppo travagliato e dalla sua natura cross-gen.
Qui abbiamo avuto un tentativo di truffa palese che hanno cercato di coprire con del marketing vergognoso e totalmente slegato dalla reale qualita' del gioco, consapevole e di malaffare, peraltro la paura delle class action li ha costretti a continuare nello sviluppo di un titolo che altrimenti avrebbero volentieri abbandonato(visto il numero di user connessi molto piu' basso rispetto alle attese) e i profitti si sono erosi rapidamente.
Viva iddio che c'e' stata questa reazione e sono sicuro che ci vorranno anni prima di vedere un altro caso del genere.
A me davvero mi spiace col cuore di tutta sta vicenda vergognosa, ma su PC, opportunamente rattoppato, per merito nostro (inteso comunità gamer), è davvero tutt'altra cosa. Ho finito la quest' di Kerry ed è stata bellissima, per temi trattati, conversazioni ecc.
Ha una scrittura sublime che non rivedremo per un bel po'. Che viaggio incredibile, e che occasione mancata per rivoluzionare definitivamente il medium.
Senti, se su console i giocatori sono ignari, si anche quelli da forum, e sono il Il popolino o manovalanza del gaming io non ci posso fare niente, mi dispiace anche per loro tutto sommato. Magari un giorno si svegliano.
Sì choom, hai ragione, ma qui si parla di un prodotto che non funziona spacciato per funzionante.
Su console i giocatori non sono ignari, sono boccaloni. Ma non è colpa "nostra"
Non sono totalmente d'accordo. Hai sicuramente ragione sul fatto che la stampa videoludica sia marchettara e aggiungerei solo che sia oggettivamente venduta a causa del funzionamento dell'affiliate marketing. Possiamo poi discutere sul perche' debbano ridursi a questo genere di mezzucci e la risposta ovviamente sarebbe che noi ci siamo abituati all'idea di spendere zero per informarci da oltre un decennio e quindi i loro reali clienti siano le stesse software house, mentre i lettori sarebbero i prodotti. In altre parole un AAA ha maggior probabilita' di essere spammato in tutte le salse su banner di tutti i tipi, cosi' il logo della testata e di conseguenza generera' maggior interesse e traffico. E' un Uroboro che si risolvera' solo attraverso una presa di coscienza dei lettori(perche' qualcuno che non pago o da una loro crescente immunita' al fenomeno(ergo smettere di reagire agli annunci).
Per quanto riguarda le politiche dello sviluppo invece do pienamente la colpa a CDPR, perche' i videogames non sono ancora entrati nell'abisso e un modo appropriato e non truffaldino di sviluppare videogame e' ancora possibile e ne escono in continuazione. Per quanto non ami i titoli rockstar, nessuno dei suoi open world ha mai sofferto dei problemi di Cyberpunk e sono altrettanto sicuro che Elden Ring non sara' una porcata totalmente rotta al lancio, per quante difficolta' il titolo possa patire dallo sviluppo travagliato e dalla sua natura cross-gen.
Qui abbiamo avuto un tentativo di truffa palese che hanno cercato di coprire con del marketing vergognoso e totalmente slegato dalla reale qualita' del gioco, consapevole e di malaffare, peraltro la paura delle class action li ha costretti a continuare nello sviluppo di un titolo che altrimenti avrebbero volentieri abbandonato(visto il numero di user connessi molto piu' basso rispetto alle attese) e i profitti si sono erosi rapidamente.
Viva iddio che c'e' stata questa reazione e sono sicuro che ci vorranno anni prima di vedere un altro caso del genere.
Si riducono a questo perché non c'è mai stato un Cahiers du cinéma del videogioco.
Cioè non c'è mai stata una corrente di pensiero e critica che ha elevato il media come avvenne con il cinema, la letteratura o il teatro.
Un'assunzione critica forte (e pure pubblica) di cosa è il videogioco e cosa non è.
Il videogioco non è solo un prodotto, è una forma di arte. Per molti la critica videoludica è l'equivalente di una brochure all'acquisto, un flyer pubblicitario, una sorta di pubblicità sul gioco.
Negli anni 50 e 60 il periodico francese menzionato sopra, fu espressione della tendenza - che ebbe poi il nome di «nouvelle vague» - di elevare il cinema ad uno status quo. Prima il cinema era considerato un'arte minore rispetto al teatro, il cinema era per i poveretti, i creduloni che restavano ammaliati dalla meraviglia tecnologica, e non aveva alcuna valenza nella sfera intellettuale.
Ma questa rivista spaccò gli schemi pubblicando articoli sul cinema di elevatissimo spicco culturale ed artistico, il cosiddetto ed odiato "Cinema d'Essais".
Dopo anni ed anni di articoli sul cinema che spiegavano montaggio, luce, scenografia, grammatica dell'immagine, e da una collana di volumi monografici, la gente ha iniziato a capire che dare "8" a The Shinning non è incorretto, è da stronzi.
Il videogioco è ancora in quel limbo tra "prodotto" ed "espressione culturale". Aggiungo che c'è una certa paura da parte degli editori di far scrivere articoli di critica vera, perché il pubblico ha ancora paura quando si parla in maniera specifica del media.
Riguardo alla faccenda CDP.
Il paradosso più grande di tutta questa storia è che un videogioco che critica le corporazioni, si è comportata esattamente come la Arasaka durante le seconda guerra corporativa (ha sfrattato gli abitanti di Nigh City per dare le case ai suoi agenti e chissenefrega degli abitanti console)
Cioè, CDPR critica la Arasaka e il modello di business spietato della corporazione nipponica, e poi fa (lei stessa) crunching, salari sottopagati, investimenti in borsa, speculazioni varie, e poi mi fa il video con Iwinski "Per favore, non odiateci"
No, ma vai tra frate, non vi odia nessuno. Vi mandiamo solo simpaticamente a cagare.
A me davvero mi spiace col cuore di tutta sta vicenda vergognosa, ma su PC, opportunamente rattoppato, per merito nostro (inteso comunità gamer), è davvero tutt'altra cosa. Ho finito la quest' di Kerry ed è stata bellissima, per temi trattati, conversazioni ecc.
Ha una scrittura sublime che non rivedremo per un bel po'. Che viaggio incredibile, e che occasione mancata per rivoluzionare definitivamente il medium.
Alcune missioni secondarie hanno una profondità di dialoghi e una trama generale molto più interessante di quelle che puoi ritrovare in molti titoli di oggi. Comunque se i Dlc avranno un senso, c'è ancora tempo per rimediare ai casini di un anno fa
E' stato l'ultimo gioco che ho finito e platinato su PS4Pro.
Ho scoperto che se usavi la Katana non freezava, e quindi mi sono specializzato praticamente solo su quella trascendendo il divino.
Ad un certo punto si è venuta a creare una situazione in cui la musica da "assalto covo" non faceva in tempo a partire che già mezzo posto era ripulito, il tutto andava a rallentare ancora di più i suoni ambientali e quindi dopo aver tagliato teste le sentivo tranquillamente offendermi; mi sentivo come nel futuro.
E comunque in alcuni bar/covi, il fatto che fossero senza caricamenti e che li potessi vedere e spiare da fuori, cercando di aggirare protezioni, trovare entrate, studiare i percorsi, mi ha fatto impazzire e dopo 10 mesi è la cosa che ricordo con più piacere