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Gunnardt, arrivato
Ora si sta riposando perché ha un brutto presentimento...
ad Anor Londo, ha deciso di tornare indietro ed esplorare meglio il giardino Radiceoscura. Ha affrontato felini giganti, alberi e persino un fungo animato* che gli ha tirato un pugno che gli ha tolto metà vita! 
Poi, è giunto in un rudere ed ha incontrato Alvina, un gatto parlante. Ha proseguito alla scoperta dell'area fino a raggiungere un cimitero. Avvicinandosi alla pietra tombale più grande, è stato immediatamente attaccato da un lupo gigante. Lo ha ucciso al terzo tentativo.
Gli è dispiaciuto per il povero animale, visibilmente sofferente verso la fine del combattimento, ma Gunnardt è rancoroso: se gli si fa un torto, lui restituisce il doppio.
Sentendosi soddisfatto per aver esplorato quest'area, è ritornato ad Anor Londo. Preso un ascensore che avrebbe decisamente bisogno di essere oleato, ha poi continuato eliminando facilmente i tizi vestiti di bianco nell'edificio in cui è stato costretto ad entrare per proseguire verso il castello/cattedrale. A causa del portone chiuso da un probabile meccanismo, ha preso una strada a destra che si è rivelata un incubo: prima dei demoni alati che riuscivano a danneggiarlo nonostante lo scudo, poi degli arcieri che gli scagliavano frecce enormi. È morto diverse volte.
Caparbiamente, è riuscito a superare il pezzo difficile e proseguire fino ad entrare nell'agognato edificio. In una stanza ha trovato un falò e Solaire.

Poi, è giunto in un rudere ed ha incontrato Alvina, un gatto parlante. Ha proseguito alla scoperta dell'area fino a raggiungere un cimitero. Avvicinandosi alla pietra tombale più grande, è stato immediatamente attaccato da un lupo gigante. Lo ha ucciso al terzo tentativo.
Gli è dispiaciuto per il povero animale, visibilmente sofferente verso la fine del combattimento, ma Gunnardt è rancoroso: se gli si fa un torto, lui restituisce il doppio.
Sentendosi soddisfatto per aver esplorato quest'area, è ritornato ad Anor Londo. Preso un ascensore che avrebbe decisamente bisogno di essere oleato, ha poi continuato eliminando facilmente i tizi vestiti di bianco nell'edificio in cui è stato costretto ad entrare per proseguire verso il castello/cattedrale. A causa del portone chiuso da un probabile meccanismo, ha preso una strada a destra che si è rivelata un incubo: prima dei demoni alati che riuscivano a danneggiarlo nonostante lo scudo, poi degli arcieri che gli scagliavano frecce enormi. È morto diverse volte.
Caparbiamente, è riuscito a superare il pezzo difficile e proseguire fino ad entrare nell'agognato edificio. In una stanza ha trovato un falò e Solaire.