Death Note | Planet Manga | Netflix

  • Autore discussione Autore discussione Pein93
  • Data d'inizio Data d'inizio
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Si ad entrambe //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif . La Black Edition sono 6 volumi totali, che raccolgono i 12 dell'edizione originale.
Il manga merita quanto l'anime, che è molto fedele, grazie soprattutto ai disegni di Takeshi Obata (un po' freddi, ma davvero belli). Occhio che è un po' logorroico per via di tutti i ragionamenti che fanno, per leggere un capitolo a volte ci metti il doppio del tempo di uno normale, da questo punto di vista preferisco l'anime che è più scorrevole //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif .
Speriamo bene, è il primo manga che compro/leggo, ma l'anime mi è piaciuto talmente tanto che non potevo non prenderlo poi questa black edition mi ha fatto innamorare all'istante! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif Grazie per le risposte //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.png

 
Ragazzi io sto vedendo DN lamprima volta dopo 4-5 anni che lo droppai perché mi spoilerarono tutte le morti, ma vederle fa un altro effetto

L //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/1.gif
devo vedere l'episodio 30, fino ad ora mi sta piacendo un sacco, ma alcune cose non le capisco:

i quaderni non erano solo 2 ? Da dove esce quello di Shido ?
 
Finito.

Cosa dire, potenzialmente poteva essere un capolavoro, un'opera degna di essere analizzata e studiata come opera letteraria di primissimo livello. Purtroppo però rimaniamo nel campo del "teorico". Nella pratica, vuoi la forma, vuoi il target, molti elementi sono stati affrontati in modo assolutamente superficiale o sbrigativo. Parlo delle possibili implicazioni religiose (appena accennate),i cambiamenti sociali, la distinzione tra giustizia e morale (didascalica) e un sacco di questioni che, approfondite adeguatamente, avrebbero reso questo anime un'opera d'arte.

La verità è che il diario non è altro che un espediente per inscenare una storia, a tratti grottesca, che può ricordare il "prova a prendermi" di Scorsese o l'eterna lotta tra Lupin e Zenigata. L'incessante e altalenante storia del detective che deve prendere il cattivo, il tutto giocato sulla strategia, come se fosse una partita a scacchi. Mossa,contromossa,mossa,contromossa fino al parossismo sul finale. Un'occasione sprecata, anche perché direi che una decina di puntate su trentasette potevano benissimo essere tagliate, ne avrebbe giovato il ritmo. A tratti incredibilmente incalzante, a tratti troppo rilassato, soprattutto a metà anime, una scelta che mi ha quasi portato ad abbandonare la serie.

La realizzazione dei personaggi merita un'attenta analisi, da una parte abbiamo delle comparse realizzate veramente bene (come la giornalista/amante o l'ex agente del fbi che si accinge al patibolo), dall'altra abbiamo dei protagonisti assolutamente ridicoli, e parlo dei detective. Ora, ci può stare che un ragazzino possa essere un genio, ci può stare che abbia una visione d'insieme eccezionale e che sia stato reclutato dai servizi segreti, ma il resto? Parlo di L, tipico stereotipo dello stralunato, fissato per il cibo e con un'esperienza che tradisce la sua età. Sembra quasi che abbia lavorato per 40 anni nel campo, sa fare tutto, conosce tutto e ha fatto tutto. Morto lui la qualità cala ulteriormente, altri due bambini, uno che passa il 90% del tempo a giocare con i GIOCATTOLI, l'altro che mangia cioccolata anche quando si fa la doccia. Si poteva fare molto di più, magari evitando delle figure che non stanno nè in cielo, nè in terra. Troppo stupidi per essere credibili, si chiede veramente troppo allo spettatore, e parte del compromesso scenico viene meno.

Parliamo delle indagini, troppa enfasi sulla logica e sulla deduzione, ogni teoria diventa legge, ogni strada porta ad un indizio, i detective onniscienti e onnipotenti. Sembra quasi che sappiano di recitare una parte e stiano assistendo assieme allo spettatore all'anime, non sbagliano nulla e sono avanti a tutti, sempre. Questa cosa stona abbastanza sul finale, che nella sua complessità, mostra un colpo di scena fin troppo telefonato.

Finale sicuramente da lode (tralasciando le cose già menzionate), la disfatta del protagonista in ogni sua forma, mostrato finalmente sotto un'ottica diversa, quella del serial killer, del pazzo omicida. Portando così lo spettatore a staccarsi da lui, a non provare più la complicità che si provava fino ad allora. Un tuffo di realtà prima del nulla. Epilogo giocato efficacemente sui silenzi e sul contrasto tra il tramonto e le ombre color pece.


Malgrado i gravi difetti non posso nascondere che questo anime mi sia piaciuto molto e mi abbia dato qualche spunto su cui riflettere. Un po' di amarezza rimane quando si pensa al potenziale mal sfruttato. Voto: 8.5

 
finito oggi, mi è piaciuto un sacco, ma la seconda parte è inferiore alla prima, e non di poco //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif Fatto sta che non so come ho fatto a non vederlo prima //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif

 
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Finito.

Cosa dire, potenzialmente poteva essere un capolavoro, un'opera degna di essere analizzata e studiata come opera letteraria di primissimo livello. Purtroppo però rimaniamo nel campo del "teorico". Nella pratica, vuoi la forma, vuoi il target, molti elementi sono stati affrontati in modo assolutamente superficiale o sbrigativo. Parlo delle possibili implicazioni religiose (appena accennate),i cambiamenti sociali, la distinzione tra giustizia e morale (didascalica) e un sacco di questioni che, approfondite adeguatamente, avrebbero reso questo anime un'opera d'arte.

La verità è che il diario non è altro che un espediente per inscenare una storia, a tratti grottesca, che può ricordare il "prova a prendermi" di Scorsese o l'eterna lotta tra Lupin e Zenigata. L'incessante e altalenante storia del detective che deve prendere il cattivo, il tutto giocato sulla strategia, come se fosse una partita a scacchi. Mossa,contromossa,mossa,contromossa fino al parossismo sul finale. Un'occasione sprecata, anche perché direi che una decina di puntate su trentasette potevano benissimo essere tagliate, ne avrebbe giovato il ritmo. A tratti incredibilmente incalzante, a tratti troppo rilassato, soprattutto a metà anime, una scelta che mi ha quasi portato ad abbandonare la serie.

La realizzazione dei personaggi merita un'attenta analisi, da una parte abbiamo delle comparse realizzate veramente bene (come la giornalista/amante o l'ex agente del fbi che si accinge al patibolo), dall'altra abbiamo dei protagonisti assolutamente ridicoli, e parlo dei detective. Ora, ci può stare che un ragazzino possa essere un genio, ci può stare che abbia una visione d'insieme eccezionale e che sia stato reclutato dai servizi segreti, ma il resto? Parlo di L, tipico stereotipo dello stralunato, fissato per il cibo e con un'esperienza che tradisce la sua età. Sembra quasi che abbia lavorato per 40 anni nel campo, sa fare tutto, conosce tutto e ha fatto tutto. Morto lui la qualità cala ulteriormente, altri due bambini, uno che passa il 90% del tempo a giocare con i GIOCATTOLI, l'altro che mangia cioccolata anche quando si fa la doccia. Si poteva fare molto di più, magari evitando delle figure che non stanno nè in cielo, nè in terra. Troppo stupidi per essere credibili, si chiede veramente troppo allo spettatore, e parte del compromesso scenico viene meno.

Parliamo delle indagini, troppa enfasi sulla logica e sulla deduzione, ogni teoria diventa legge, ogni strada porta ad un indizio, i detective onniscienti e onnipotenti. Sembra quasi che sappiano di recitare una parte e stiano assistendo assieme allo spettatore all'anime, non sbagliano nulla e sono avanti a tutti, sempre. Questa cosa stona abbastanza sul finale, che nella sua complessità, mostra un colpo di scena fin troppo telefonato.

Finale sicuramente da lode (tralasciando le cose già menzionate), la disfatta del protagonista in ogni sua forma, mostrato finalmente sotto un'ottica diversa, quella del serial killer, del pazzo omicida. Portando così lo spettatore a staccarsi da lui, a non provare più la complicità che si provava fino ad allora. Un tuffo di realtà prima del nulla. Epilogo giocato efficacemente sui silenzi e sul contrasto tra il tramonto e le ombre color pece.


Malgrado i gravi difetti non posso nascondere che questo anime mi sia piaciuto molto e mi abbia dato qualche spunto su cui riflettere. Un po' di amarezza rimane quando si pensa al potenziale mal sfruttato. Voto: 8.5
È anche per volontà dell'autrice se alcuni temi sono soltanto abbozzati, se no avrebbe cambiato target, ma l'autrice voleva fosse quel manga per ragazzi che si distinguesse dalla massa. Per la questione di citazioni dalla religione, è tutta opera del disegnatore, è proprio lui ad aver dato quel tono sacrale all'opera, che mancava nell'idea iniziale della scrittrice.

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Nel frattempo, finalmente, mi son deciso a recuperare i 6 volumoni della Black Edition...ho già in saccoccia i volumi 1, 2 e 4 (con il 3 in arrivo a fine mese la ristampa e 5 e 6 da parte in fumetteria)! <3

 
Sono quasi alla fine del terzo volumone della Black Edition. I primi due me lo son divorati abbastanza velocemente (per essere un manga di cui conosco a menadito la storia XD), il terzo ho fatto una fatica ATROCE. La prima parte, in particolar modo, penso sia il punto più basso al momento raggiunto. Non tanto per la qualità, ma perché dopo che

Light cede la proprietà del quaderno e torna "buono", il passaggio di testimone a Higuchi è LA NOIA. Tutta la parte della Yotsuba non mi sta piacendo molto. Forse animata scorreva più velocemente, ma a leggerla non mi sta esaltando. Le cose migliorano molto quando Light inizia a far guerra con la propria coscienza rendendosi sempre più conto che il nuovo Kira è TROPPO diverso dal vecchio...i cui ideali si avvicinano paurosamente a quelli che sente come suoi. Molto bello che, in versione buona, si renda conto sempre più che forse L tutti i torti non ha. Da queste sue paranoie e dal momento che Rem si rivela a Misa la parte della Yotsuba accelera e diventa più interessante. Già pregusto il momento in cui L schiatterà! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Curioso, inoltre, di vedere come troverò tutta la seconda parte cartacea...chissà! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/laugh.png

 
Annunciata dalla Dynit il doppiaggio e distribuzione dei 3 film live di Death Note

- Death Note

- Death Note: The Last Name

- Death Note: Light Up The New World

 
hanno anche confermato che la serie anime arriverà in bd il prossimo anno. trattasi comunque di un mero upscale, imho evitabile se già possedete i dvd

 
Raga come si apre il cofanetto della Black Edition? Ho paura di fare danni :rickds:

---Edit---

Ce l'ho fatta :mah:

 
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Up anti cut-off

 
che comunque già lo aveva annunciato al lucca comics che lo avrebbe portato in bd nel corso dell'anno.

ora sappiamo che l'arrivo è imminente :)

 
La versione video sarà quella americana della Vizb media, ha fatto un buon lavoro di upscalingvideo che fa vedere differenze tra dvd e bluray ;)

https://youtu.be/DdMTzTK0g58
mizzica che differenza :|

P.S.: so che qua non frega una mazza a nessuno (credo), comunque a partire da mercoledì prossimo (22 febbraio) trasmetteranno la serie sul canale (satellitare) Pro7 MAXX nell'ambito della loro Anime Night, seguito da Psycho Pass (tutto ovviamente in tedesco). Cosi recupero DN di cui ho qualche vago ricordo dai tempi di MTV, ma mai avuto tempo di seguirla.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Dalla scorsa settimana sto seguendo la serie alla TV tedesca, dove sta andando in onda con ben nove anni di ritardo rispetto alla trasmissione Italiana del 2008 su MTV Italia (mamma mia, quanti anni passati, che malinconia pensando a MTV. Peccato che all’epoca non mi ero ancora appassionato agli Anime. Ricordo solo di aver intravisto ogni tanto qualche spezzone di questa serie a tempo perso). Devo dire che l’idea cioè la storia mi piace assai. Wow, vedo adesso su Wiki che sono 37 episodi. Mi sembra un po’ tantino, speriamo non diventi noioso.

P.S.: Vedo adesso il sondaggio qua. Voterò una volta terminata la visione.

 
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