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No, semplicemente perchè non ne sentivo il bisogno. Nel primo sfrecciavo in strada accanto ai muli e tiravo dritto, affrontarli per me era una perdita di tempo e lo stesso vale anche nel 2(sono un corriere, devo consegnare). La differenza è che nel 2 il gioco ti spinge molto più spesso allo scontro, ci sono diverse missioni che lo prevedono.Boh anche nel primo alle CA era più facile prendere e sparare anziché stare 3 ore ad evitarle. Simile i muli, che anziché scappare ti mettevi con un'arma non letale e ciao e ti evitavi la rottura di scappare ogni volta che passavi da lí. Semplicemente, é meno rigido farlo e lo fai più volentieri, in alternativa, solo per quello, ma il primo ti dava la stessa identica possibilita, era solo piu noioso farlo non per scelta di direzione, ma perché ti muovi come un mulo e ti scoccia.
Non dico che nel 2 certi elementi non sia perfezionabili ancora di più, dico che il "nel primo lo evito più volentieri" era perché era una rottura di scatole e non perché fosse voluto. Ma é una varietà che il gioco già ti voleva dare, per il semplice fatto che ci fosse
Invidia totaleOggi vado a vederlo, grazie ai ganci con la stampaH di settoreh![]()
Come già detto, completato tutto senza mai combattere. Niente di diverso rispetto ciò che é accaduto con la serie Metal Gear, che qualche ammassata nemica te l'ha iniziata a mettere perché migliorava pure la parte d'azione, pur restando secondaria. Ma il gioco ti dà sempre la possibilità di essere concluso senza mai premerlo il grilletto, anche più del primo se sei attentoNo, semplicemente perchè non ne sentivo il bisogno. Nel primo sfrecciavo in strada accanto ai muli e tiravo dritto, affrontarli per me era una perdita di tempo e lo stesso vale anche nel 2(sono un corriere, devo consegnare). La differenza è che nel 2 il gioco ti spinge molto più spesso allo scontro, ci sono diverse missioni che lo prevedono.
Ok però questo integralismo nel come interpretare Sam 100% corriere è una scelta tua (che ci sta per carità) non del gioco altrimenti nel primo non ci sarebbero state né le armi né le boss fight.No, semplicemente perchè non ne sentivo il bisogno. Nel primo sfrecciavo in strada accanto ai muli e tiravo dritto, affrontarli per me era una perdita di tempo e lo stesso vale anche nel 2(sono un corriere, devo consegnare). La differenza è che nel 2 il gioco ti spinge molto più spesso allo scontro, ci sono diverse missioni che lo prevedono.
Non mi sembra un'integralismo mio, Sam sia nel primo che nel secondo é un corriere. Per carità é un corriere che ha a che fare con un mondo apocalittico con briganti e creature ostili, ma sempre un corriere é.Ok però questo integralismo nel come interpretare Sam 100% corriere è una scelta tua (che ci sta per carità) non del gioco altrimenti nel primo non ci sarebbero state né le armi né le boss fight.
Il fatto che nel secondo ci sia un numero (minimo) di missioni (tra cui non ricordo se ce ne siano di principali) che ti chiedono di infiltrarti (manco combattere) io lo capisco perfettamente visto che é l’ambito in cui ci sono stati i principali miglioramenti. É normale quindi che il gioco ti chieda di sperimentarli (che é lo stesso motivo per cui é stata aggiunta la VR).
Non é quello il discorso. Nel primo gioco NON ti viene mai chiesto di andare a sconfiggere tizio o caio, le missioni sono tutte di consegna e allacciamento rete chirale. Poi durante il tragitto potevi trovare degli inconvenienti e allora...Come già detto, completato tutto senza mai combattere. Niente di diverso rispetto ciò che é accaduto con la serie Metal Gear, che qualche ammassata nemica te l'ha iniziata a mettere perché migliorava pure la parte d'azione, pur restando secondaria. Ma il gioco ti dà sempre la possibilità di essere concluso senza mai premerlo il grilletto, anche più del primo se sei attento
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Eccoci qui. Seconda fila dietro le (bellissime) figlie di Refn.
Tutti e due brillantissimi, adorabili, amiconi senza comunicare verbalmente.
Conferenza splendida.
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Ora si guarda 2001 a space odissey con loro introduzione.
Non mi sembra un'integralismo mio, Sam sia nel primo che nel secondo é un corriere. Per carità é un corriere che ha a che fare con un mondo apocalittico con briganti e creature ostili, ma sempre un corriere é.
Nel primo io ricordo solo missioni di consegna(alcune ti mettevano in guardia dalla presenza di muli), nel 2 ci sono missioni che hanno come unico scopo ripulire un'accampamento o sbarazzarsi di Ca, il che lo fa sembrare quasi più un'agente che un corriere. É un signor gioco eh, ma il primo lo trovo un vero diamante grezzo, più "puro" nei suoi intenti.
É anche vero che il primo l'ho giocato al day one, quindi prima del lockdown e ho giocato solo il vanilla, dovrei provare la versione nuova.
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Non é quello il discorso. Nel primo gioco NON ti viene mai chiesto di andare a sconfiggere tizio o caio, le missioni sono tutte di consegna e allacciamento rete chirale. Poi durante il tragitto potevi trovare degli inconvenienti e allora...
Nel 2 invece ci sono missioni in cui esplicitamente ti viene chiesto di far fuori un'accampamento nemico o delle Ca, poi se lo fai in stealth o sparando é una scelta tua ma comunque devi farlo e non sono certo mansioni da corriere.
Infatti a dire la verità io da uno come Kojima mi aspettavo che nel 2 avrebbe cambiato personaggio, magari a sorpresa, facendoci impersonare qualcuno più mirato all'azione.
Ma certo che il primo aveva dei difetti, i mezzi in primis sembravano giocattoli. E certo che c'era un pó di action anche nel primo fra boss e qualche scontro con i muli, ma era il lato peggiore e IMHO, meno importante dell'opera.Nel primo c’erano già missioni in cui ti infiltravi negli accampamenti dei muli per recuperare oggetti. Quindi l’invito all’azione era già presente. Qui hanno solo aggiunto, per varietà, qualche missione in cui affronti le CA (e comunque già nel tutorial del primo c’era quella con le granate). Non è un cambio di direzione, ma un raffinamento delle meccaniche — un’evoluzione naturale, come avvenuto in saghe come Metal Gear.
Il “prima non c’era” non è un vero argomento: è solo il segno che il primo era più acerbo, con un sistema action/stealth troppo rigido. Ora è stato limato, e il gioco ti offre più libertà. E, come ho già detto, se non volesse farti fare certe cose non te le metterebbe.
Non dimentichiamo poi i boss: già nel primo si prestavano a un approccio tutt’altro che pacifico, quindi anche lì non c’è nessuna “rottura” rispetto al passato.
Alla fine, l’argomentazione “prima non c’erano missioni extra con le CA” non dimostra alcun cambio di direzione. DaiAnche perché, se non ti piacciono, puoi tranquillamente saltarle: non sono necessarie né per finire il gioco né per portare le stelle al massimo.
A me va bene direi che il primo possa essere apprezzato di più per impatto, tono, racconto, setting e quello che si vuole, ma dire che é cambiata la direzione mi stranisce tantissimo, se non voler ammettere che magari erano solo difetti e certe cose di cui si parla non erano voluti. Poi oh, uno può dire "con dei problemi mi piaceva di più" e li vabbè, si può preferire DMC1 al 3 perché piaceva di più muoversi al rallentatore, ognuno il suo. Ma, non confonderei evoluzione/maggiore varietà con scelta
No intendo che voler evitare l'azione a tutti i costi nel primo era per i suoi difetti, mentre qui é una reale scelta che fai. Scelta che voleva dare goffamente anche il primoMa certo che il primo aveva dei difetti, i mezzi in primis sembravano giocattoli. E certo che c'era un pó di action anche nel primo fra boss e qualche scontro con i muli, ma era il lato peggiore e IMHO, meno importante dell'opera.
Di certo non ricordo il primo per le mediocri boss battle o per le parti action, ma per tutta l'esperienza del viaggio. Il succo del gioco é quello e fortunatamente é rimasto anche nel 2, torno a dire che se voglio un gioco d'azione non metto su ds, né il primo, né il secondo.
Tassone grazie per aver condiviso questa esperienza.Per elaborare un pò sulle cose sentite ieri da due Maestri:
- c'è stata una lunga riflessione di entrambi sulla loro amicizia. Un legame che sembra genuino e che passa per immagini, condivisione di filmati, foto e non verbalmente, dato che non parlano la stessa lingua (non c'è la "mother tongue")
-Refn dice che heartman è Kojima con le sue fattezze.
-Kojima ha parlato del suo rapporto con la morte: la sua è una famiglia poco longeva, quindi ha avuto a che fare fin da giovane con la morte. Durante il covid è stato molto male e Refn gli è stato davvero vicino in quel periodo.
-riflessioni sul tempo e quanto sia importante il ruolo del creativo nel produrre intrattenimento che arricchisca il fruitore, rendendo il tempo speso sulle opere utile, stimolante e non solo "contenuto" (critica alle piattaforme streaming e ai loro prodotti vuoti-il content-)
-kojima critica il sistema degli studi AAA che frena la nascita di nuovi creativi, con una forza lavoro che finisce per settorializzarsi su elementi futili lungo tutta la carriera lavorativa. In kojiPRO cercano di coinvolgere tutti nel plasmare il gioco in sviluppo (tutti lo giocano e danno input).
-koji guarda un film al giorno. Ritiene 2001 il miglior film di sempre. Lo guarda una volta l'anno quando pensa che il suo lavoro sia brutto o da rivedere e riesce sempre a stimolarlo. Non è perfetto però: cita l'errore della cannuccia nella scena del viaggio spaziale iniziale.
L'incontro era MOLTO esclusivo (mi hanno fatto entrare come "ospite" e inspiegabilmente sono finito in seconda fila, dietro alla famiglia di Refn).
Refn MOLTO simpatico e alla mano, Kojima MOLTO allegro e scherzoso nonostante i temi trattati. Si vede che è felicissimo nella sua situazione professionale attuale. C'e qualcosa di leggermente infantile ed entusiasta nelle sue movenze ed atteggiamenti, segno tipico dei grandi creativi che restano genuinamente bambini di fronte alle cose amate. Ama proprio il cinema e l'immagine. Anche Refn, ma lui si porta dietro un atteggiamento leggermente malizioso tipicamente inglese E torinese che lo rende affine al mio mondo, l'ho trovato davvero fantastico.
Domande di Bordone davvero ottime, un moderatore esemplare.
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A vabbè inutile dire che per un ragazzino che idolatrava Kojima già a 13 anni,, dopo aver giocato il primo mgs, essere oggi a cinque metri da lui è stato da tremarella continua l. Son tornato a Torino con un sorriso ebete stampato sulla faccia.
Seven heaven caro sasu'.Tassone grazie per aver condiviso questa esperienza.
Certo che da opiste che magari non doveva neppure entrare a finire cosi vicino al Koji immagino come ti sia sentito..![]()