Però ragazzi, non esageriamo. Capisco davvero il desiderio di difendere questo capolavoro di remake, anche giustamente direi (dopo le molte accuse ridicole e senza senso), però alcune critiche sono legittime... non si può parlare di tossicità per ogni cosa.
Artisticamente, questo Demon e l'originale, presentano più di una differenza... ed è lecito "lamentarsene", ovviamente con giudizio, maturità e garbatamente.
Riguardo alcune scelte, i Bluepoint non hanno una gran colpa. Nel capitolo originale è stata sfruttata, in maniera semplicemente geniale, una grafica "pastellosa" per valorizzare al massimo le esigue risorse tecniche (infatti Demon, pur avendo una grafica inferiore, risulta imho più gradevole rispetto Dark2... il quale presenta sicuramente più dettagli, ma è anche più grezzo, spigoloso)... e questo ha permesso di sbizzarrirsi nel dare un tono ad ogni mondo. Latria è di un giallo smorto, colore che dà un senso di stantio, di immobilità... La palude è viola, colore del veleno per antonomasia.
Tutto questo però, in una grafica molto più realistica, stonerebbe parecchio... darebbe un effetto quasi cartoonesco (per esempio, il veleno, in realtà non è viola). Capisco dunque la scelta dei Bluepoint... anche se i mondi hanno perso un po' del loro carattere: ora, Latria e Palude, sono "semplicemente" luoghi bui illuminati di arancione da fiaccole e fuochi.
Se nel caso precedente, come detto, posso capirli, in altre occasioni hanno preso scelte totalmente arbitrarie; e senza nessuna ragione particolare (soprattutto dopo quei discorsi su "Non aggiungiamo la sesta pietra per non snaturare lo stile FS").
Che motivo c'era di aggiungere l'aura rossa pacchiana al Trapassatore? E i drappi, sempre rossi che stonano con la paletta del mondo, agli scheletri? E i ministri? E l'Avanguardia? E i cavalieri fanali... ehm occhi rossi? Eccetera, eccetera.
Questo gioco rimane uno dei migliori remake in assoluto, e mi piacerebbe vedere i Bluepoint su altri giochi (Dark1 compreso... un bel remake della remaster)... però è giusto esprimere i propri dubbi.
Ovviamente, poi, entra in campo la soggettività... chi preferisce una cosa, chi un'altra. Chi dà importanza a questo, chi a quello. Evitiamo certi comportamenti, da ambo gli schieramenti, non costruttivi.