Commento FinaleDevil May Cry si mostra finalmente al pubblico occidentale, e lo fa forte di una splendida realizzazione tecnica e di una giocabilità davvero eccezionale. Il marchio Capcom è già di per sè una garanzia ma stavolta il risultato è positivo più della aspettative: tralasciando le pur evidenti magagne in quanto a conversione, il gioco si rivela follemente divertente e destinato a divenire assoluto metro di paragone per il genere. E poi c'è Dante: "stiloso", "impavido", "folle", "carismatico", "imperturbabile"... e potremmo andare avanti fino ad esaurire il nostro bagaglio linguistico per definire chi, prepotentemente (è proprio il caso di dirlo!), ambisce a divenire il personaggio simbolo di mamma Capcom. Insomma se siete amanti dell'azione pura catapultatevi a comprare questo titolo e regalatevi un "Natale Infernale", se invece siete dei tipi pacifici e tranquilli statene alla larga: potreste rimanerne scioccati!
Ultimo felice appunto riguarda ciò su cui non si è voluto calcare troppo la mano ossia la storia, il primo passo verso la realizzazione di un Capolavoro: la macchina narrativa, presenta una prodigiosa unità d'azione che si risolve in piccoli ed imprevedibili risvolti ora tragici ora patetici, ora appassionati ora delicati, ora lieti e quasi comici. L'avventura implica le coordinate per piste tematiche di ampio respiro, che avvicinano il giocatore a sentirsi parte di un'esperienza sconfinata, di emozioni che non si lasciano racchiudere in una trama ma che forniscono le basi di una riflessione che riesce a rompere gli argini della dimensione virtuale.
Ora anche il diavolo può piangere.
questo era il commento della recensione originale del primo Devil May Cry...
per chi sostiene che protagonista e storia non siano i punti imprescindibili di questa serie....