Non è per fare il solito avvocato del diavolo, però… è la prima volta che in un videogioco, mentre c'è la fine del mondo in corso o un qualche evento che dovrebbe essere risolto con urgenza dai protagonisti della storia, questi si perdono in questioni apparentemente secondarie?
Voglio dire, perché in FFVII Rebirth va bene andare al Gold Saucer o prendere parte a una rappresentazione teatrale mentre si insegue Sephiroth? O in Metaphor Re:Fantazio va bene andare a recuperare lo spazzolino a un popolano mentre un pazzo aspirante re fa le sue macchinazioni? Gli esempi potrebbero essere millemila, cito giusto questi 2 giochi perché sono tra i più recenti che ho giocato, ma restando in casa Bioware anche in Mass Effect erano presenti attività secondarie che cozzavano con l'urgenza della trama principale.
Ciò non toglie che il ritmo narrativo sia davvero altalenante e che le tematiche relative all'inclusività e al genere sessuale siano state implementate senza essere supportate da una buona scrittura, restituendo questa sensazione di scollamento. Su questo non ci piove e sicuramente è segno di una decisione presa a tavolino piuttosto che per esigenze creative. Però rimane l'impressione che il problema venga percepito dalla maggior parte dei giocatori solo se le distrazioni girino intorno a certe tematiche, mentre si fanno spallucce in altri casi.
Per dire, qualcuno si è mai lamentato che in The Witcher 3, nel bel mezzo di trame urgenti, Geralt giocava a Gwent o si sbombava qualche fanciulla? No, tutt'altro. Diciamo che il videogioco come medium non è particolarmente portato a rappresentare in maniera credibile l'urgenza, a meno di non avere a che fare con uno story-driven più corto e privo di attività secondarie, ovvero l'antitesi del prodotto medio contemporaneo.