Dalla griglia di partenza si può finalmente gradire l’aspetto visivo più next-gen: l’occhio si posa prima sui dettagli delle auto, sulla consistenza dei materiali della carrozzeria ben distinguibili tra loro, sull’abitacolo realistico, per poi finire sull’asfalto dalle texture dettagliate e varie e sugli elementi interattivi a bordo pista, la vegetazione, gli alberi, i guard rail, i segnali, tutto quanto è plausibile trovare in un circuito rurale (circuito presente nella build provata), situato nel mezzo di un panorama 3D (vale a dire sfondi che rappresentano location effettive di gioco viste in lontananza).Il modello di guida di DriveClub è di derivazione arcade ma attualmente sfugge ad una classificazione vera e propria. Le meccaniche attuali puntano principalmente alla fruibilità del gioco sia che il giocatore adotti uno stile di guida aggressivo che se preferisce la guida pulita. Nonostante la propensione all’arcade, il gioco educa i piloti ad un approccio assennato e consapevole alle curve