x Frank: Si, la pioggia "aiuta", comunque mi fa piacere che almeno hai notato il salto di qualità ;-)
I film sono rispettivamente: Aliens (1986), Lawrence D'Arabia (1962), Indiana Jones e L'ultima crociata (1989), Il signore degli Anelli: la compagnia dell'anello (2001), La finestra sul cortile (1954), La sottile linea rossa (1998), Frankenstein Junior (1974).
Bel video per essere film che risalgono finanche a 50 anni fa, eh? :morris82:
Qui subentra un duplice discorso
- il primo di natura artistica: la scelta tra digitale e pellicola, almeno per i registi più indipendenti (o più famosi), è puramente dettata da motivi stilistici.. ci sono registi che preferiscono la resa visiva del digitale (come i "convertiti" James Cameron, Peter Jackson, David Fincher), altri che preferiscono la resa tradizionale e "granulosa" della pellicola (come dicevo Nolan, Tarantino, Spielberg, Abrams). Registi di talento o navigati come questi che ho elencato hanno fatto diversi test e poi hanno scelto se passare alle cineprese digitali o se continuare a filmare su pellicola, e la decisione è basata sul loro modo di fare cinema, sull'effetto che vogliono ottenere, e su come il formato si adatta al loro stile e all'estetica che prediligono. I film di Tarantino, tanto per fare un esempio, non sarebbero la stessa cosa se fossero stati girati in digitale, perderebbero il loro dna tradizionale, e il magnifico lavoro che il regista e il suo direttore della fotografia hanno fatto con quelle impostazioni visive.
- il secondo di natura mediatica, ovvero: il cinema deve replicare in tutto e per tutto la realtà? Le immagini di un film devono assomigliare in tutto e per tutto all'estetica del mondo così come lo vediamo con i nostri occhi, oppure è giusto che le opere cinematografiche "filtrino" la realtà a livello visivo camuffandola per assecondare i fini narrativi?
Peter Jackson ha girato Lo Hobbit in 3D nativo e con un framerate maggiore per avvicinare di più la resa del film "alla percezione dell'occhio umano". Ma siamo sicuri, noi spettatori, di voler vedere certi film, in particolar modo a sfondo fantasy/fantastico come Lo Hobbit, in maniera "realistica"? Il cinema, soprattutto quello d'intrattenimento, è e dovrebbe essere un momento di evasione dalla realtà, un arco di tempo in cui ci immergiamo in un mondo che non è come il nostro, proprio per farci dimenticare che siamo semplicemente seduti in una poltrona dentro una sala cinematografica. Se rompiamo quella barriera, facendo assomigliare sempre di più i film alla realtà, allora che differenza ci sarà tra un lungometraggio di finzione e un banale documentario?
Non a caso certi film girati in digitale, soprattutto i primissimi, più che opere cinematografiche danno l'impressione di filmini amatoriali, perchè sembrano girati con una delle moderne telecamere comodamente in vendita nelle catene hi-tech e nei negozi di elettronica (prova a guardare SESSION 9 o BAMBOOZLED e dimmi cosa ne pensi).
Iron Man 3 è stato girato con cineprese che arrivano a 2.8K, semmai è stato poi proiettato nelle sale in formato 4K.
Sul confronto, sinceramente? Non so te, ma io preferisco una resa visiva
così piuttosto che
così. La prima immagine ha una tridimensionalità pazzesca, e una resa granitica che solo la pellicola restituisce, la seconda immagine potresti vederla tranquillamente in una qualsiasi serie tv recente. E' piatta, anonima, non ha un look prettamente cinematografico... certo è anche pulita e nitida ma a confronto col quadro video di Indiana Jones direi che l'eccessiva pulizia passa decisamente in secondo piano rispetto all'effetto finale spettacolare che si ottiene con quell'uso della pellicola.
(Iron Man 3 già è meglio di The Avengers a livello visivo, Shane Black come regista è 3 spanne avanti a J.Whedon e la fotografia dei suoi film è molto più personale ed espressiva.. e già lì se ne potrebbe discutere, anche se i Marvel Studios tendono a omologare l'estetica di tutti i loro film..)