Dylan Dog | Sergio Bonelli Editore

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Dai che tempo una settimana e mi faccio spedire i rimanenti volumozzi //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/1.gif

 
Un amico, per il mio compleanno, m'ha regalato il numero #146, "Ghost Hotel" (che già ho), autografato da Bruno Brindisi con tanto d'auguri. Gioia immensa.

 
Ho letto il numero 41 - Golconda e il numero 43 - Storia di nessuno, l'ideale di letture rilassanti proprio.

Il primo m'ha deluso.

Non perché fosse una storia brutta, ma perché mi ero creato delle aspettative abbastanza alte, pensavo di ritrovarmi davanti una storia riflessiva, profonda e sono rimasto spiazzato. L'ho trovato un po' simile al numero 26, Dopo Mezzanotte, con i tanti eventi slegati tra loro che vengono poi risolti in una maniera abbastanza superficiale e poco ragionata. Anche se in Dopo Mezzanotte la vena ironica è più marcata e, a quanto ho capito, ci sono non poche citazioni.

Il secondo l'ho trovato un po' troppo intricato. Non intendo dire difficile da capire, con un ragionamento più attento ci si arriva, ma perché vengono buttate dentro troppe scelte narrative

fondere il mondo del sogno con la teoria degli universi infiniti ha creato non poco caos imho e non ha portato a nulla di realmente concreto
Però ammetto che ci sono state alcune cose che mi sono piaciute parecchio, tipo le varie divergenze tra universo alternativo e universo reale.

Vedere scene come Dylan che ride a una battuta di Groucho, che suona il sax o che dice di portarsi sempre una pistola appresso m'hanno fatto divertire.

E poi c'è la rivelazione finale che mi ha incuriosito.

Rimandato Golconda, promosso Storia di nessuno.

 
Ho riletto proprio adesso Golconda dato che me l'hai fatto tornare in mente... E niente, resta un fottuto capolavoro //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
Ho riletto proprio adesso Golconda dato che me l'hai fatto tornare in mente... E niente, resta un fottuto capolavoro //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
Ma dove? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Oltre a un paio di risate non c'ho trovato nulla di granché, specialmente perché il finale anziché essere un qualcosa che collega tutto e scioglie tutti i nodi narrativi è qualcosa di blando e superficiale.

Ho preferito Dopo Mezzanotte, almeno fa ridere di più.

 
Io concordo con Allegro ragazzo morto, "Golconda" è un capolavoro e lo ricordo come uno dei viaggi più folli della serie. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif

 
Ma dove? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gifOltre a un paio di risate non c'ho trovato nulla di granché, specialmente perché il finale anziché essere un qualcosa che collega tutto e scioglie tutti i nodi narrativi è qualcosa di blando e superficiale.

Ho preferito Dopo Mezzanotte, almeno fa ridere di più.
Ma è psichedelico al massimo, una delle perle di Sclavi. Citazioni su citazioni e finale profondo e perle disseminate per tutto l'albo.

Cioè andare in India in macchina? Wtf? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif che poi non ci sono mai stati? Ancora più wtf.

 
Ma è psichedelico al massimo, una delle perle di Sclavi. Citazioni su citazioni e finale profondo e perle disseminate per tutto l'albo.Cioè andare in India in macchina? Wtf? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif che poi non ci sono mai stati? Ancora più wtf.
Citazioni a parte (che in DD non comprendo quasi mai, giuda me), parti psichedeliche ok... ma non c'ho trovato nulla che faccia gridare al capolavoro.

Molto concreto, visto che non ci sono parti oniriche o immaginarie ma tutto "reale". Io l'ho trovato semplicemente insensato. Gli darò sicuramente una lettura, magari mi sono perso qualche dettaglio importante. Ma per ora l'ho reputato solo mediocre.

 
Dylan Dog #324 disponibile e primo post aggiornato!

Super Book #60 in edicola:

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Copertina: Claudio Villa

L'assedio di Sand Manor

Soggetto e Sceneggiatura: Giancarlo Marzano

Disegni: Giovanni Freghieri

Il signor Sand, il più grande demonologo del mondo, è morto. Era stata, la sua, una vita impegnata nella perpetua lotta contro i demoni che, chiaramente, hanno giurato di vendicarsi. Il loro piano è quello di impossessarsi dell'anima di Sand, che albergherà nel suo corpo fino all'alba. Per impedire che ciò avvenga, Dylan unirà le forze con altri bizzarri personaggi, tra cui un occultista, una strega bianca e una coppia gemelli sensitivi.La foresta perdutaSoggetto e Sceneggiatura: Tito FaraciDisegni: Maurizio Di VincenzoEsiste un luogo, smarrito nel tempo e nello spazio, dove dimorano antichi miti e incredibili forze ancestrali. Dylan, al seguito di una missione esplorativa, parte alla ricerca di questa terra mitologica, scoprendo presto a sue spese che certe creature leggendarie dovrebbero essere lasciate riposare in pace, a meno di non volerne subire la collera.

La foresta perduta

Soggetto e Sceneggiatura: Tito Faraci

Disegni: Maurizio Di Vincenzo

Esiste un luogo, smarrito nel tempo e nello spazio, dove dimorano antichi miti e incredibili forze ancestrali. Dylan, al seguito di una missione esplorativa, parte alla ricerca di questa terra mitologica, scoprendo presto a sue spese che certe creature leggendarie dovrebbero essere lasciate riposare in pace, a meno di non volerne subire la collera.

Collezione Book #207 in edicola:

Soggetto e sceneggiatura: Giuseppe De Nardo

Disegni: Corrado Roi

Copertina: Angelo Stano

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"Consulente in uscita", così si qualifica Larry Robson nel presentarsi a Dylan Dog. Più precisamente, il lavoro di Robson consiste nell'aiutare chiunque cada sotto l'influenza di una setta, e voglia liberarsene, a inserirsi nuovamente nella normalità. Non si tratterebbe, di rigore, di un campo d'azione consueto per il Nostro, ma non si può negare che il Tempio della Seconda Vita, fondato dal Redento Hogan, non sia secondo a nient'altro in fatto di incubi…

Prima Ristampa #289 in edicola:

Soggetto e Sceneggiatura: Giuseppe De Nardo

Disegni: Daniele Bigliardo

Copertina: Angelo Stano

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Per scongiurare il ritorno sulla Terra di un demone, prigioniero da secoli nel cuore di una montagna, Dylan Dog, aiutato da Bill Porter, professore universitario appassionato di giochi ed enigmi, dovrà riuscire a recuperare una leggendaria lancia che sembrerebbe in grado di uccidere il diabolico avversario. La prima parte di una lunga e pericolosa caccia al tesoro...



 
Il Nuovo Dylan Dog. Di cambiamenti, chiarimenti e anteprime.
http://www.ddcomics.it/2013/08/29/dylan-dog-nuovo/
Staremo a vedere se riuscirà davvero ad apportare interessanti cambiamenti, a dir la verità mi fa un po' paura, credo che sia facile storcere il naso verso queste "novità", specialmente dopo gli ultimi albi (non tutti ovviamente, qualche titolo interessante c'è sempre)

 
Staremo a vedere se riuscirà davvero ad apportare interessanti cambiamenti, a dir la verità mi fa un po' paura, credo che sia facile storcere il naso verso queste "novità", specialmente dopo gli ultimi albi (non tutti ovviamente, qualche titolo interessante c'è sempre)
Nella prima fase che inizierà questo fine settembre non mi pare vi saranno grossi cambiamenti, il grosso della "rivoluzione" dovrebbe avvenire con la seconda fase

 
Ricomincerò a comprare albi solo per la curiosità di vedere cosa combineranno. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

(gli ultimi li ho scroccati, dettagli :morristend: )

 


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Nella prima fase che inizierà questo fine settembre non mi pare vi saranno grossi cambiamenti, il grosso della "rivoluzione" dovrebbe avvenire con la seconda fase
Vedremo. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

A proposito, non mi dispiace il Bloch (finalmente) pensionato, diciamo che prima o poi doveva accadere.

 
Mi sono avvicinato a questa serie da solamente due uscite e mi sta piacendo parecchio! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
Letto il numero 52, Il Marchio Rosso.

Molto bello, le aspettative erano basse ma mi ha convinto.

Crudo, realista, con colpi di scena ben orchestrati e la scena finale che m'è piaciuta veramente tanto.

Un paio di difetti, i personaggi abbastanza anonimi e il leitmotiv della seconda parte della storia forzato.

 
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