Elaine Deithwen
Divinità
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Direi che il succo del discorso sia proprio questo, alla fine è come una libreria, ma virtuale, sta a te sapere come ordinarli negli scaffali.330 in 5 anni sono fisiologici, cresciuti con le letture alla media di una sessantina di libri l'anno. Ho cominciato ad organizzarli dopo la prima cinquantina, e poi non ho più smesso, sui tre ereader posseduti nel periodo.
Ripartire per collezioni diventa un'abitudine, ormai fa parte dell'atto di scaricamento dell'e-book nel lettore ed è divertente, quasi un gioco, in pratica è quello che fanno i social di lettura in automatico, me ne sono accorto scoprendo realtà come anobii e goodreads il mese scorso, che possono essere d'ispirazione per chi fatica a organizzare il proprio ereader.
Sono partito catalogando per genere....Narrativa, Fantasy, Noir, Biografie etc....
Aumentando gli ebook e con essi le costanti, ecco che sono comparse le variazioni geografiche.....Narrativa Usa....e le ripartizioni per singoli autori.....Murakami......e per serie... Camilleri > Montalbano....Jo Nesbo > Harry Hole....James Patterson > Woman's Murder Club
Intercalando una lettura in inglese ogni due, tre italiane, ecco che attecchisce la categoria...... English
Poi c'è la mia passione, il mare, che si merita il suo spazio ed ecco....Mari e Isole, collezione in cui inserisco ebook collegati al tema in modo variegato ed allargato, primo fra tutti The Old Man and the Sea di Hemingway (che sta anche nella categoria Inglese), ma anche Novecento di Baricco, Tifone e Lord Jim di Conrad, L'ultima spiaggia di Nevil Shute fino ai recenti, Chi manda le onde di Fabio Genovesi e Ti devo un ritorno di Niccolò Agliardi, o L'amore quando tutto è perduto, drammatico romanzo scritto dalla navigatrice solitaria Isabelle Autissier (quella salvata da Soldini nell'Oceano) e la lista sarebbe lunghissima.
Insomma, non vedo come si possa ammattire a gestire i contenuti dall'ereader, come diceva Vokjal. Gli ebook mica sono studenti discoli che non appena noi lettori spegniamo l'aggeggio si disordinano da soli e apposta per farci ammattire. Basta orientarli all'entrata verso quella o quell'altra categoria come fanno da sempre i portieri d'albergo coi clienti, e poi tutto tranquillo. Gli ebook non mangiano, non sporcano, non trasudano polvere e colla, non c'è neanche bisogno di rifare i letti o di spolverare. O di spolverarli, soprattutto.
Ps: aggiungo che organizzare centinaia di ebook in collezioni certosine, o alternarli caricandoli a singole decine da leggere e il resto in cloud su pc fa parte dei diritti del lettore (in questo caso di contenuti digitali), quindi va bene tutto, basta trovarsi a proprio agio.