Cosa c'è di nuovo?

eBook reader e lettori di e-book (KINDLE, KOBO, CYBOOK, Sony PRS-505, etc...)

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Flight

Mi hanno regalato un kobo aura h2o, il tempo necessario per capire un po' come funziona e già sono contento del ereader visto che ho comprato la raccolta dei romanzi di Dick a 1.99:bananarap::bananarap:
Ho usato per due anni il primo Kobo Aura, l'HD, poi sono passato a Kobo Aura H2o ideale per situazioni umide tipo bordo piscina, spiaggia, terme etc, a settembre ho preso Aura One.

Con l'abitudine agli ereader è dura tornare al cartaceo. Ho la casa piena di libri tradizionali, ma da allergico ai pollini e alla polvere, come ne apro uno starnutisco, figuriamoci a leggerli. Gli ereader mi hanno salvato il profilo di lettore seriale da un romanzo a week e senza starnuti. Offerte di ebook se ne trovano molte, ma come spesa media viaggio sui 6 euro, mediando tra i 9,99€ delle ultime pubblicazioni e i 3-4-5 Euro delle offerte varie, per genere e per autore. Volendo risparmiare si può fare molto meglio, ma io leggo secondo gusti personali e il parametro risparmio lo tengo da conto come variabile secondaria.

è incredibile che sui 6,8" al momento ci sia solo il Kobo Aura H2O (uscito nel 2014).. qualcuno ce l'ha? impressioni?
L'ho preso esattamente nel 2014 e mi sono trovato molto bene. A settembre 2016 sono passato ad Aura One perché l'ultimo nato di Kobo ha un display da 7,8", che lo rende assimilabile per dimensioni di pagina a un romanzo cartaceo in edizione economica. Il prezzo di One è elevato, siamo sui 229€, ma ovviamente dipende da quanto tempo si riserva alla lettura. Nel mio caso viaggio sulla sessantina di romanzi l'anno, quindi rispetto all'acquisto cartaceo degli stessi titoli, nel giro di un anno l'ereader è ammortizzato, mentre se uno legge meno forse conviene riparametrarsi su ereader meno costosi.

Su Aura H2o ho passato centinaia di ore senza che facesse una piega, e continuo a tenerlo aggiornato come muletto. Non fosse uscito Aura One, con lo schermo finalmente dimensionato "giusto", starei probabilmente ancora usando H2o.

Gli ereader da 6" non li ho mai presi in considerazione. Provandoli in negozio ho visto che in pratica si passa il tempo a voltare pagina. Coi 6" sarei rimasto al cartaceo, e leggere sui tablet in modo seriale e quotidiano fa male alla vista. Kobo Aura H2o coi suoi 6.9" e Aura One con 7.8" sono dimensionati per rispondere a certe esigenze di lettura.

 
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Vokyal

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Io al contrario non prenderei mai un ereader da più di 6", per pure questioni di spazio. Il kindle riesco a infilarlo agevolmente nella tracolla insieme a cellulare e portafoglio e poi schermo più grande = più peso e portarselo in spalla tutto il giorno poi è faticoso :asd:

Per fortuna ci sono talmente tanti modelli ormai che coprono le necessità di ognuno :)

 
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Flight

Io al contrario non prenderei mai un ereader da più di 6", per pure questioni di spazio. Il kindle riesco a infilarlo agevolmente nella tracolla insieme a cellulare e portafoglio e poi schermo più grande = più peso e portarselo in spalla tutto il giorno poi è faticoso :asd:
Per fortuna ci sono talmente tanti modelli ormai che coprono le necessità di ognuno :)
Infatti, dipende molto da dove si legge e dalle abitudini personali e persino dal genere del lettore, uomo o donna. Nel mio caso, piccola cittadina di provincia, prevalgono le notti insonni, la vasca da bagno post running ed il relax post sauna in stabilimento termale. Dunque parliamo di situazioni statiche senza la necessità di portare l'ereader appresso per metropolitane.

La grandezza può anche mal combinarsi col genere del lettore, e magari vedo male la mano aggraziata di una donna abbrancare l'Aura One, mentre nel mio caso le mani materiali, capaci di reggere un pallone da basket con una mano sola, non hanno difficoltà nel padroneggiare i 195 x 138 millimetri dell'ultimo parto by Kobo.

Ma d'altra parte qualsiasi libro cartaceo che si legga sul divano o a letto misura dimensioni maggiori, e Aura One col suo display da 7.8" è stato concepito proprio per lettori seriali come il sottoscritto, insoddisfatti persino dai 6,9" dell'Aura H2o. Però l'H2o nella tasca del giaccone ci stava, One nemmeno a farci il progetto. Invece One copia perfettamente una pagina di Diabolik, che invece su formati minori risulta infelice e di difficile lettura.

La tendenza commerciale va nella direzione di supportare il lettore abituale che si trova tanto più a suo agio quando si avvicina nella fruizione al formato cartaceo. Il punto di equilibrio nella mia esperienza sono gli 8 pollici.

Per quanto riguarda il peso, One pesa 230 grammi e l'hanno ottimizzato per pareggiare il peso dell'H2o, a fronte di uno spessore ridotto del 30%. Il kindle paperwhite pesa 217 grammi, per cui 13 grammi a fine giornata non fanno differenza, è spesso 9 millimetri contro 6 di One, ma se uno legge durante gli spostamenti può essere che i 6" siano ancora la soluzione più maneggevole.

 

Mari chan

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E' passato quasi un anno da quando ho il kindle, mi trovo molto bene; ho preso gratis e comprato moli libri, ma devo dire che a lungo andare mi spiace che non sia a colori. Lo so, non è importante... Ma mi mancano le copertine a colori di quando acquisto un libro.

 
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E' passato quasi un anno da quando ho il kindle, mi trovo molto bene; ho preso gratis e comprato moli libri, ma devo dire che a lungo andare mi spiace che non sia a colori. Lo so, non è importante... Ma mi mancano le copertine a colori di quando acquisto un libro.
Non è vero che i colori non sono importanti. Lo sono perché a volte il ricordo di un libro è legato a quella certa copertina. Nascita di un ponte, di Maylis de Kerangal, scritto con uno stile che all'inizio odi e poi finisci con l'amare visceralmente, mi resta codificato a ricordo ripescabile grazie al Golden Gate in copertina, con quel colore inconfondibile.

Ma è anche giusto dire che i colori si limitano alla copertina, e quando leggi è nero su bianco, ed allora in base a questo ragionamento anche nel cartaceo, quando apri un libro, manca il colore. Proprio per quello il formato ebook prescinde dal colore..spazio alla parola scritta nero su bianco..anche per un discorso di ottimizzazione tecnica di un prodotto volto alla lettura e non alla contemplazione della copertina colorata.

Forse sui tablet, che sono più aperti ai cromatismi, le copertine potrebbero replicare quelle cartacee, ma i tablet non sono adatti per la lettura, perché affaticano la vista.

Se ti posso dare una dritta, io quel libro "Nascita di un ponte" ce l'ho in formato ebook, ma prima di acquistare volumi per la mia biblioteca digitale che ormai conta 320 titoli, vado sempre su web a cercare notizie sull'autore e, non ultimo a cercare immagini della copertina cartacea a colori. E quella mi resta impressa, così quando apro l'ereader asettico, anallergico e in bianco e nero, nella mia mente si staglia il Golden Gate incomparabilmente colorato. E pazienza se la copertina che mi ha suscitato il ricordo sta sul web invece che in una delle tre librerie Ikea (vessate da centinaia di volumi) che circondano la postazione da cui scrivo.

 

Mari chan

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Una riflessione davvero interessante Flight! Speriamo che in futuro i colori arrivino anche sugli schermi dei lettori ebook.

Mi hai anche fatto scoprire un nuovo libro!

 
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Flight

Una riflessione davvero interessante Flight! Speriamo che in futuro i colori arrivino anche sugli schermi dei lettori ebook.Mi hai anche fatto scoprire un nuovo libro!
Maylis de Kerangal è più nota per Riparare i viventi, che pure ho letto (e devono averci tratto un film).

Poi siccome amo i ponti ed il Golden Gate in particolare, cercavo altre opere di Maylis, ed ho visto quei pilastri rossi inconfondibili in copertina.

In italiano Maylis è stata tradotta poco, forse per il suo stile molto sui generis fatto di frasi che durano diverse pagine, dove parti, vai a mangiare la pizza, torni e la frase ancora deve finire.. e allora la detesti, ma se cominci a prendere il ritmo poi ti frega perché si fa coinvolgente.

Penso che dal punto di vista tecnico un ereader a colori non sia auspicabile, perché tecnicamente l'ereader è focalizzato sulla pagina di testo, e l'introduzione del colore, per cosi dire, tabletterebbe l'ereader rovinando il focus lettura.

Ps: non cercare il verbo tablettare sul Devoto - Oli e nemmeno sul dizionario dei linguaggi giovanili "Scrostati Gaggio". Non lo troverai, perché non esiste, ma ci stava..cadeva simpatico.

 
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Lele15120

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Un ebook a colori è esistito, ma è stato tolto dal mercato dopo pochi mesi. Aveva una specie di insieme di filtri cromatici che facevano cambiare il colore. Però i colori erano sbiaditi, lo schermo non era brillante e dicono fosse faticoso da leggere (non nel senso di stancante, ma nel senso che la pagina era come sbiadita). Ed era anche da 8" :asd:

http://www.pocketbook-int.com/it/products/pocketbook-color-lux

Comunque dico la mia: per me sarebbe completamente inutile uno schermo a colori. Ok la copertina, ma la vedremmo poco. Utile soltanto per i fumetti a colori (mi viene in mente topolino e simili). Preferisco uno schermo che mi garantisca risultati migliori in bianco e nero piuttosto che uno con risultati mediocri sia a colori che in B/N. Oppure meglio il paperwhite a 120€ piuttosto che un kindle color a 520 (perché penso che se dovessero riuscire a fare uno schermo a colori mantenendo ottime prestazioni, costerebbe :asd: ).

 
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Se uno legge solo fumetti a colori, un tablet è più indicato.

Per la mera lettura e la fruibilità di fumetti B/N tipo Diabolik, l'ereader è perfetto. Contano anche le dimensioni, sempre se supportate da buona qualità, e l'ideale sono gli 8" o poco meno.

Penso anch'io che volendo mostrare una copertina a colori, un modello di punta non potrebbe accontentarsi di un pastrocchio di copertina come risultato, e questo farebbe lievitare i prezzi, portando gli ereader a livelli intollerabili.

Le copertine restano a colori nel cloud su web e basta quello perché rimangano impresse.

 

Lele15120

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Se uno legge solo fumetti a colori, un tablet è più indicato.
Per la mera lettura e la fruibilità di fumetti B/N tipo Diabolik, l'ereader è perfetto. Contano anche le dimensioni, sempre se supportate da buona qualità, e l'ideale sono gli 8" o poco meno.

Penso anch'io che volendo mostrare una copertina a colori, un modello di punta non potrebbe accontentarsi di un pastrocchio di copertina come risultato, e questo farebbe lievitare i prezzi, portando gli ereader a livelli intollerabili.

Le copertine restano a colori nel cloud su web e basta quello perché rimangano impresse.
Concordo in tutto :sisi:

Personalmente per i fumetti sono ancora per il cartaceo, ma per me :sisi:

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Vokyal

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Tanto finché non mettono l'opzione di mettere l'immagine di copertina al posto dei soliti screensaver quando il dispositivo è in standby, avere i colori (per lettura libri) è inutile. Tra l'altro io ho una di quelle custodie a libro che da chiusa copre lo schermo, per cui non vedrei niente comunque :rickds:

 
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Tanto finché non mettono l'opzione di mettere l'immagine di copertina al posto dei soliti screensaver quando il dispositivo è in standby, avere i colori (per lettura libri) è inutile. Tra l'altro io ho una di quelle custodie a libro che da chiusa copre lo schermo, per cui non vedrei niente comunque :rickds:
Nel Kobo l'opzione c'è. Da anni. Almeno da 5, da quando comprai il primo Kobo Aura HD. Opzione confermata sia nel mio Aura One attuale che nel precedente H20. Si può scegliere di visualizzare la copertina del libro in lettura a schermo intero in stand by e/o in fase di spegnimento. Personalmente non l'ho settata perché una copertina in bianco e nero non è un bel vedere, mi resta impressa quella a colori che sta in cloud su web. Dedico attenzione alla copertina al momento dell'acquisto, senza che sia vincolante neppure in minima percentuale per procedere alla spesa. Conta il nero su bianco che sta dentro.

 
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Sull'edizione del 6 luglio 2017 di 7, magazine del Corriere della sera, c'è un Derby Carta vs Digitale.




Due inviati del Corriere, Paolo Di Stefano e Francesco Battistini, si confrontano sulla lettura su carta vs lettura digitale, in una conversazione che occupa diverse pagine del magazine.

Non è un vero Derby, in realtà, ma una farsa snob che vede Di Stefano in posizione talebana cartacea mentre Battistini nelle parti del lettore su carta che svolge male il compitino dell'avvocato del diavolo opponendosi blandamente alle tesi del collega.

Tanto per evidenziare la parzialità e l'improvvisazione con cui il pacchettino disinformativo è stato confezionato, in 5 pagine di articolo, da 72 a 77 il termine eReader (strumento creato ad hoc per una fruizione ottimale dei contenuti digitalizzati) non viene nominato nemmeno una volta....si parla solo di lettura su tablet e sempre in tono della serie....spesso per lavoro sono costretto a leggere contenuti su tablet, mentre un giornalista desideroso di analizzare l'oggetto del dibattito a tazza vuota per risultare obiettivo agli occhi del lettore non dovrebbe avere grosse difficoltà (nella redazione di un giornale) a procurarsi lo stato dell'arte degli ereader a primavera 2017, leggere un romanzo corto per intero, tipo Il vecchio e il mare di Hemingway che porta via due ore (meravigliose), per poi esprimere, magari, giudizi più equilibrati e chiamando gli oggetti col loro nome, anche per rispetto.

Tornando all'innominato e forse innominabile ereader, ci sono persino due foto affiancate coi due giornalisti. Cito testualmente la didascalia ai piedi delle foto: a sinistra, Paolo Di Stefano che legge un libro, a destra Francesco Battistini con in mano un ebook.

In realtà Battistini reca in mano un eReader, questa strana parolaccia che sta alla lettura digitale come la racchetta sta al tennis, ma nella conversazione viene sistematicamente ignorata, data che si butta tutto in tablet.

Altra topica foto+didascalia, che in questo caso riempie mezza pagina: ragazza con tablet in una libreria, viene descritta come: "a sinistra, una ragazza sfoglia pagine digitali su un nuovo modello di ebook". Anche i minus habens ormai sanno che gli ebook sono il contenuto digitale e dunque "nuovi modelli di ebook" non esistono, semmai esistono nuovi modelli di tablet e di ereader che permettono di fruire degli ebook. E qui siamo sulle pagine di 7, magazine del Corriere della Sera, principale quotidiano nazionale, non su un blog becero su web. Segno che queste topiche macroscopiche e ripetute sono volontarie. Si è visto mai che un giornalista non sappia nel 2017 cos'é un ereader?

Per far vedere la finta contrapposizione tra le due tesi, i punti forti degli interventi sono riassunti in paragrafetti impaginati uno sotto l'altro. Sempre, la posizione pro carta sta sopra, sempre la posizione pro carta è grassettata, mentre la tesi pro ebook è sempre sottostante e sempre a caratteri normali. (Certo per contrapporre i due interventi, ma l'attenzione del lettore, come capita di solito, guarda caso va al grassetto).

Penso che un servizio peggiore e meno equilibrato e approfondito non si potesse dare. Faccio un esempio di paragrafetto in grassetto pro carta:

L'ebook ha invaso (per gli ottimisti) il 10% del mercato. (in grassetto).

Contrapposto il paragrafetto pro ebook a caratteri normali.

A disposizione ci sono migliaia di titoli, tutti i generi senza contare il prezzo. (ma quasi non si legge perché l'attenzione va al grassetto di cui sopra)

Nessuno che si degni di approfondire quel concetto di 10% del mercato. In Italia la gente legge pochissimo, solo una bassa percentuale di people legge 50-60 libri l'anno. Sono convinto che se andassimo a sondare tra i lettori seriali, la diffusione degli ereader dedicati e dei titoli digitali sarebbe molto più rilevante di quel 10%, mentre la massa di lettori occasionali che prendono il tascabile per avere qualcosa da leggere sotto l'ombrellone, non vanno di certo a cercare un ereader per la loro unica lettura annuale.

Nessun trafiletto a spiegare che, grazie al risparmio per l'acquisto degli ebook grazie anche alle continue offerte che portano a spendere un lettore seriale una media di 5 euro a ebook, è possibile ammortizzare nel giro di un anno l'acquisto dei migliori ereader presenti sul mercato. (ma gli ereader per questo articolo non esistono).

Peccato che l'editoria abbia margini risicati sulle pubblicazioni digitali, e dunque non mi sorprende che 7 del Guppo Rizzoli decida scientemente di affossare il fenomeno, quando ad esempio Mondadori, gruppo editoriale concorrente, sta alle spalle di Kobo, producendo uno dei brand rilevanti nel mercato degli ereader (parola innominabile) ed ha colto con maggior prontezza il passaggio alla lettura digitale.

Ps: Nota personale.

1): Il sottoscritto legge da sempre Il Corriere della Sera ritenendolo uno dei più autorevoli e meno faziosi quotidiani nazionali. Dunque mi riservo il diritto di critica anche severa quando trovo lavori pedestri come questo Derby Carta vs Digitale (conversazione fasulla per elogiare il cartaceo e svillaneggiare il digitale fino al punto di non riconoscere degno di menzione l'ereader, strumento dedicato alla lettura degli ebook).

2): da sempre e fino a 5 anni or sono, ho letto su carta. Poi ho scoperto gli ereader e gli innegabili plus (tra cui l'essere anallergici, ciò che mi permette di leggere a letto senza starnutire in continuazione causa allergia al mix carta/colla/polvere) mi hanno incanalato per quella strada. Per me carta e digitale pari sono. L'importante sta nel nero su bianco dei contenuti e in tutto quello che si coglie tra le righe e quello dipende dalla sinergia tra la nostra testa e quella dello scrittore.

3):non capisco questa demonizzazione (anche se questa di cui all'articolo è una chiara disinformazione). Se ad uno piace leggere su carta padronissimo, mica siamo sotto regime. Il digitale è un metodo alternativo? Bene. Se una pubblicazione vuole trattare l'argomento, mi aspetto un servizio equilibrato, con approfondimenti statistici, plus e minus, senza perdersi in divagazioni alla Beppe Severgnini, guarda caso direttore responsabile del magazine 7 rinnovato da poco.

 
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Vokyal

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Un articolo veramente non-sense. Se non sbaglio i suoceri prendono sempre il Corriere, magari chiedo se hanno anche 7, voglio proprio farmi due risate.

Intanto segnalo che grazie al prime day, su amazon ci sono i kindle usati, ricondizionati e certificati disponibili a prezzo ridotto.

 
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Nell'ultimo romanzo di Alice Basso Non ditelo allo scrittore che sto leggendo in ebook, lettura peraltro gradevole, c'è un assist emozionale per comprendere come gli ereader, lungi dal dover essere ghettizzati per l'oltraggio all'amata carta, sono solo un ulteriore pratica affettiva che avvicina gli appassionati alla lettura.

Poiché cito anche qualche riga del libro, in caso di breve citazione letterale vado sotto spoiler, dove non c'è alcuna scabrosa rivelazione di trama, solo il poco che serve a reggere il ragionamento.

La scena è il pranzo per il compleanno del commissario Berganza, al termine del quale assistiamo alla classica apertura dei regali. Vani Sarca, ghostwriter di professione e consulente della polizia in qualche interrogatorio, estrae il pacchettino di contenute dimensioni e lo consegna...

"per chi ama i libri non è un passo facile", dice la protagonista, che prosegue.."Sembra sempre di tradire la vecchia carta. E gli ebook esteticamente fanno pena, glielo dico subito. Ma, con rispetto parlando, casa sua vomita di libri, capo. E poi tanto so che non smetterà di comprarseli pure in libreria. Insomma, non mi sembrava una cattiva idea."

"È un'ottima idea altroché", risponde il commissario, che poi osserva meglio il pacchetto. (Se non si fosse capito tra i protagonisti è una battuta continua).

"È aperto perché ci ho già messo dentro qualcosa" risponde Vani.

"Berganza accende il marchingegno e legge l'indice. C'è tutto il noir e l'hard boiled degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta che sono riuscita a trovare in rete, quello che entrambi amiamo e Berganza già possiede in formato cartaceo, consunto ai limiti dello sbriciolamento."

Nella successiva decina di righe il commissario elenca i titoli dei libri amati, dal "Il grande sonno" in avanti.

"Beh Sarca. Che regalo. Mi ha letto nel pensiero"

"Non è la cosa che so fare meglio?" ribatte Vani.

La realtà non è affatto diversa dal romanzo. Perché anch'io, come sono convinto tutti i possessori di ereader, ho la casa straripante di libri, ed anch'io quando capita l'occasione con le offerte digitali, (ri) compro volentieri titoli polverosi già posseduti in cartaceo polveroso e sfatto.

E quando vado a fare una sauna alle Terme o in riva al mare sapendo che il mio ereader contiene non solo l'ebook in lettura, ma molti dei miei libri più amati e un totale attuale (a crescita settimanale) di 328 ebook, mi sento quasi confortato, perché scorrendo l'indice dell'ereader so di avere con me "il mio tessoro" e a quel punto intimamente sorrido.

E poi penso ridendo quante valige mi servirebbero per portarmi appresso 328 libri di carta, e realizzo che con un aggeggio impermeabile da 200 grammi spesso quanto uno smartphone, e un caricatore a energia solare sarei a posto per anni persino sulla classica isola deserta, in caso di naufragio, là dove vorrei vedere quanto dura il naufrago cartaceo coi suoi 4-5 libri (ad essere ottimisti) fradici d'acqua di mare, e parzialmente a brandelli, con pagine mezze incollate e spesso illeggibili.

"Ereader", potrebbe dire uno spot "destinato a chi ama i libri....per amarli di più".

 
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Vokyal

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Hai 328 libri tutti sull'ereader??? :O

Io ci ho provato all'inizio, ma poi ho trovato troppo incasinato gestirli dal lettore, così mi sono creato una libreria su google drive (in modo da averli sempre disponibili online) dove metto tutti i file, divisi per genere e autore.

Sul lettore invece carico una decina di libri alla volta secondo una readlist studiata a tavolino.... poi ovviamente ne leggo 2 o 3 e rivedo la lista cancellando e caricando altri libri :rickds:

Per fortuna che ho cambiato tattica, perché già all'inizio con una cinquantina di ebook sul lettore diventavo matto, ora credo di aver superato i 500 e non voglio pensare come sarebbe averli tutti caricati :nfox::pffs::rickds:

 
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Hai 328 libri tutti sull'ereader??? :OIo ci ho provato all'inizio, ma poi ho trovato troppo incasinato gestirli dal lettore, così mi sono creato una libreria su google drive (in modo da averli sempre disponibili online) dove metto tutti i file, divisi per genere e autore.

Sul lettore invece carico una decina di libri alla volta secondo una readlist studiata a tavolino.... poi ovviamente ne leggo 2 o 3 e rivedo la lista cancellando e caricando altri libri :rickds:

Per fortuna che ho cambiato tattica, perché già all'inizio con una cinquantina di ebook sul lettore diventavo matto, ora credo di aver superato i 500 e non voglio pensare come sarebbe averli tutti caricati :nfox::pffs::rickds:
330 con gli ultimi due scaricati dopo pranzo. (dopopranzo accendo il pc ed ho l'acquisto facile).

Anch'io ho tutto in cloud (sul Kobo desktop), ma è un piacere avere l'intera biblioteca digitale sull'ereader organizzata per collezioni per genere o per autore.

Esempi:

- collezione Camilleri > Montalbano (oltre 30 titoli)

- collezione Douglas Adams > Guida Galattica per autostoppisti (5 titoli)

- collezione noir > (oltre 60 titoli)

- collezione narrativa (80 titoli)

- collezione Mari e Isole (una quindicina di titoli)

- collezione Deaver > Lyncoln Rhime (12 titoli).

- collezione English (titoli in lingua inglese) una quarantina di titoli

Ogni volta che scarico un libro sull'ereader lo inserisco nella collezione di competenza o ne creo una ad hoc, ed ecco che così ottimizzando, entro qualche decina di collezioni, riesco a ritrovare tutto.

Un ereader tiene migliaia di volumi, limitarsi a una decina quando posso farci stare l'intera biblioteca personale sarebbe un peccato.

 
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Elaine Deithwen

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Ogni volta che scarico un libro sull'ereader lo inserisco nella collezione di competenza o ne creo una ad hoc, ed ecco che così ottimizzando, entro qualche decina di collezioni, riesco a ritrovare tutto.
Un'ottima soluzione, davvero comoda. Creare le collezioni garantisce ordine e soprattutto meno confusione. :sisi: Ho adottato lo stesso sistema per quei (ancora pochi) libri che ho sull'e-reader, alcuni sono raggruppati per serie, altri semplicemente per autore.

Complimenti per i tuoi 330 :pffs:

 
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Flight

Un'ottima soluzione, davvero comoda. Creare le collezioni garantisce ordine e soprattutto meno confusione. :sisi: Ho adottato lo stesso sistema per quei (ancora pochi) libri che ho sull'e-reader, alcuni sono raggruppati per serie, altri semplicemente per autore.
Complimenti per i tuoi 330 :pffs:
330 in 5 anni sono fisiologici, cresciuti con le letture alla media di una sessantina di libri l'anno. Ho cominciato ad organizzarli dopo la prima cinquantina, e poi non ho più smesso, sui tre ereader posseduti nel periodo.

Ripartire per collezioni diventa un'abitudine, ormai fa parte dell'atto di scaricamento dell'e-book nel lettore ed è divertente, quasi un gioco, in pratica è quello che fanno i social di lettura in automatico, me ne sono accorto scoprendo realtà come anobii e goodreads il mese scorso, che possono essere d'ispirazione per chi fatica a organizzare il proprio ereader.

Sono partito catalogando per genere....Narrativa, Fantasy, Noir, Biografie etc....

Aumentando gli ebook e con essi le costanti, ecco che sono comparse le variazioni geografiche.....Narrativa Usa....e le ripartizioni per singoli autori.....Murakami......e per serie... Camilleri > Montalbano....Jo Nesbo > Harry Hole....James Patterson > Woman's Murder Club

Intercalando una lettura in inglese ogni due, tre italiane, ecco che attecchisce la categoria...... English

Poi c'è la mia passione, il mare, che si merita il suo spazio ed ecco....Mari e Isole, collezione in cui inserisco ebook collegati al tema in modo variegato ed allargato, primo fra tutti The Old Man and the Sea di Hemingway (che sta anche nella categoria Inglese), ma anche Novecento di Baricco, Tifone e Lord Jim di Conrad, L'ultima spiaggia di Nevil Shute fino ai recenti, Chi manda le onde di Fabio Genovesi e Ti devo un ritorno di Niccolò Agliardi, o L'amore quando tutto è perduto, drammatico romanzo scritto dalla navigatrice solitaria Isabelle Autissier (quella salvata da Soldini nell'Oceano) e la lista sarebbe lunghissima.

Insomma, non vedo come si possa ammattire a gestire i contenuti dall'ereader, come diceva Vokjal. Gli ebook mica sono studenti discoli che non appena noi lettori spegniamo l'aggeggio si disordinano da soli e apposta per farci ammattire. Basta orientarli all'entrata verso quella o quell'altra categoria come fanno da sempre i portieri d'albergo coi clienti, e poi tutto tranquillo. Gli ebook non mangiano, non sporcano, non trasudano polvere e colla, non c'è neanche bisogno di rifare i letti o di spolverare. O di spolverarli, soprattutto.

Ps: aggiungo che organizzare centinaia di ebook in collezioni certosine, o alternarli caricandoli a singole decine da leggere e il resto in cloud su pc fa parte dei diritti del lettore (in questo caso di contenuti digitali), quindi va bene tutto, basta trovarsi a proprio agio.

 
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