Per quanto non abbia ancora letto A song of ice and fire e la mia conoscenza in proposito si fermi alla prima stagione del telefilm, ho visto definire Abercrombie "erede di George R.R. Martin", ma è una dicitura che ormai ficcano un po' dappertutto (vedi anche la trilogia Broken Empire di Lawrence) solo perché fa tendenza. Il mondo non è decisamente high fantasy e viene riservato molto spazio alla definizione delle psicologie dei personaggi, questi sono i punti in comune; ma insomma, mica è stato l'autore americano ad inventare queste cose //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gifLa trilogia La Prima Legge di Abercrombie è ottima: grezza, ironica, intrigante. Forse il primo libro parte un po' lento, ma da lì in poi è un miglioramento costante. Ora sto leggendo in inglese il terzo ed ultimo volume, sono circa a metà, e se si mantiene su questi livelli sarà facilmente il migliore dei tre.
Anche l'opera di Rothfuss è interessante, più racconto di formazione che epopea fantasy. Questo equilibrio, presente soprattutto nel primo volume, tende a sbilanciarsi nel secondo (che forse avrebbe beneficiato di un alleggerimento di un centinaio di pagine), quando il racconto entra nel vivo, senza però capovolgersi: l'elemento fantastico, salvo un paio di passaggi, rimane piuttosto sullo sfondo. Resta da vedere come sarà gestito il terzo libro, ma sospetto che questa trilogia si rivelerà un preludio per la Storia che Rothfuss vuole raccontare. Vedremo.
Parlando di consigli, invece, credo che la saga di Andrzej Sapkowski faccia al caso tuo: c'è dentro sia il fantasy classico (elfi, nani, draghi, eccetera), che la sensibilità dark, che l'aspetto politico alla Martin. Un ottimo bignami.