combo pandemia più coprifuoco uguale mi guardo sanremo praticamente tutto.
riflessioni a freddo.
achille lauro: imbarazzante. non ho capito se stavo guardando un videoclip oppure un'esibizione dal vivo. tra intro con i bambini che guardano le TV, voce fuori campo che più che cantare racconta, finale con primo piano e luci che sembrava il lavoro di fotografia cinematografica per quanto era costruito.
togli questo e il costume da fenicottero dell'albero azzurro e rimane una canzone senza melodia nè testo.
la scena delle lacrime di sangue è stata trash totale.
madame: a parte che lo faceva già Allevi, di esibirsi a piedi scalzi per fare l'alternativo. ma perché esibirsi perennemente inchinati che sembra c'hai la sciatica a vent'anni? come ha detto Heinrich, autotune a tutto spiano. ma quando ti presentano col curriculum che dice come massimo merito artistico "ha fatto 100 milioni di ascolti sul webb!1!1!", che ti aspetti?
loredana bertè: ci sta che fai fare un medley delle migliori canzoni di un artista che ha fatto la storia della canzone italiana. alza il livello qualitativo solo lei con della roba trita e ritrita. mi torna in mente lo scorso anno quando il livello era così basso che persino un copione come Zucchero riusciva ad alzare il livello medio di brutto. pensate come stiamo messi.
elio e le storie tese si sono ritirati e gazzè ne fa le veci con costumi e coreografie comiche. però non capisco. la sottile vena di ironia che caratterizzava Gazzè è sempre stata nei testi. non nella messa in scena da cabaret.
maneskin: e niente. passano loro e si capisce ancora di più quanto Lauro sia insipido musicalmente e involontariamente pagliaccio mentre pretende di essere trasgressivo. i maneskin si ricordano che a sanremo ci vai per le canzoni (e difatti portano una canzone che può essere ascoltata, senza bisogno di un accompagnamento video che ti distragga dalla musica). fanno i glamster trasgressivi, ma senza esagerare, perché è la musica che li caratterizza.
ghemon: tristezza. piuttosto che fare la fame con dignità, come molti rapper hardcore della vecchia scuola, svende il suo stile musicale e i suoi testi per cercare i soldi con la canzoncina da comare.
zlatan. più che un calciatore ospite di un festival musicale, sembra il buttafuori di una discoteca malfamata che cerca di sembrare elegante. però bravi gli autori che si sono inventati una gag simpatica, giocando col fatto che è montato egocentrico e facendogli giocare la parte di sè stesso con Amadeus. a chi pensa che sia simpatico lui ad essersi prestato al gioco, ricordate che devono averlo riempito di soldi.
amadeus: praticamente il presentatore che invece è una spalla. c'è fiorello? amadeus diventa una spalla. c'è zlatan? amadeus fa da spalla per la sua gag. c'è la deangelis? amadeus fa da spalla al suo monologo sui baci. l'unico presentatore che è sempre sotto ai comprimari. sempre.
la deangelis con mezza faccia butterata di brufoli che manco chili di cerone coprono. mi spiace, ma la combo Alta definizione + schermo a 42 pollici sgamano tutto. è finita la pacchia del tubo catodico in bassa definizione.
fiorello. unico vero showman lì dentro. trolla tutti con agilità e domina sempre la scena. mandate tutti a casa le prossime serate e fate fare a lui. ne guadagnerebbe il festival.