State usando entrambi la parola narrazione, ma vi state riferendo a cose diverse. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Comunque se posso dire la mia (e posso ovviamente.

), vorrei fare una piccola riflessione il meno biased possibile.
Giocando su WKC ho avuto modo di incontrare qualcosa come un centinaio di altri giocatori italiani online microfonati, e come potrete immaginare uno degli argomenti più gettonati delle discussioni era FFXIII. Ovviamente alle volte trovavi gruppi di persone che dicevano che FFXIII era il miglior gioco della saga, un capolavoro11!!1!uno!1, altre volte trovavi gente che diceva che FFXIII era un insulto alla saga, una monnezza11!!1!uno!1, altre volte trovavi gruppi assortiti che si insultavano vicendevolvemente perché il gioco era oggettivamente un capolavoro / una monnezza, e chiunque non riconosceva quella verità assoluta meritava di morire. Insomma, non c'erano differenze con il nostro forum. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif Quando non si menavano con i fan di FFXIII, e riuscivi a parlare con i detrattori in modo abbastanza sereno del perché ritenevano il gioco un monnezza, i motivi erano i più svariati: c'era chi si lamentava del battle system troppo automatizzato, chi della trama che non gli era piaciuta, chi idem dei personaggi, chi della mancanza delle città, chi della eccessiva linearità. Insomma, lo sapete. Ma una cosa che accomunava tutti loro era sempre la critica alla narrazione (ovviamente i più lo spiegavano in modo totalmente illetterato, ma quello che intendevano era questo). In pratica, la cosa che gli era meno piaciuta era l'impossibilità di sentirsi dentro il mondo o la storia per via di come la trama veniva raccontata, non mettendo al centro il giocatore, ma anzi tacendogli cose che in tutti gli altri jrpg dall'inizio dei tempi fino a oggi erano sempre state dette. Era questo cambiamento nel raccontare la storia che li aveva portati a sentirsi "altro" dal gioco e a perdere interesse. Alcuni di loro avevano mollato il gioco a metà, altri l'avevano terminato, ma in più di una volta si erano messi a skippare le scene, perché ormai volevano solo finire il gioco per principio.
Sarebbe interessante fare censimenti di questo tipo anche su altri forum, per vedere se è un caso o una coincidenza che tutte ste persone siano rimaste infastidite dallo stesso aspetto oppure se è veramente ciò che ha infastidito quasi tutti coloro che non hanno gradito FFXIII.
Io sono nella stessa identica situazione loro, nel senso che il gioco non mi è piaciuto non perché non mi è piaciuto il gameplay, per l'eccessiva linearità o l'assenza di città. Cose che non mi fanno piacere, ovviamente, ma non sufficienti per bollare un gioco come lammerda. Quello che mi ha ucciso è stato questo senso di estraneità a tutto quello che avveniva davanti ai miei occhi, a questo muro che avvertivo tra me i personaggi di cui io avrei dovuto rivestire il ruolo, che ha portato col tempo alla noia e al disinteresse più totali.
Secondo me, se nel gioco avessero sfruttato una narrazione classica, sarebbero venuti meno quasi tutti quelli che vengono riferiti come "problemi" al gioco. O meglio, tutti quelli non inerenti al gameplay. Ora com'è FFXIII, il modo migliore per fruirlo è il seguente: leggersi i XIII giorni, quindi giocare il gioco (che inizia dopo i XIII giorni e te li fa rivivere in parte nel gioco attraverso i flashback). Se anziché viversi FFXIII metà via racconto e metà via gioco, avessero sfruttato questa stessa formula (partire dai XIII giorni e andare avanti linearmente, facendo poi tot flashback) ma realizzandola interamente in-game, secondo me sarebbe stato un gioco che quasi tutto il pubblico avrebbe apprezzato. Questo infatti rimuove totalmente il problema di sentirsi spaesati dal fatto di non avere le informazioni necessarie per comprendere gli eventi. Chi si trova in questa condizione, infatti, sono solo quei giocatori che non hanno letto, per qualsiasi motivo, i XIII giorni. Chi li ha letti, questo problema non lo ha mai avuto. Se li inserivi nel gioco, risolvevi il problema alla radice. Questo avrebbe anche eliminato l'intero Archivio, o almeno lo avrebbe eliminato come fonte per carpirne le informazioni vitali, lasciandolo come elemento che dà info interessanti ma solo aggiuntive, come dice Damocle. Che sarebbe stata una cosa sicuramente gradita dai più. Inoltre avrebbe permesso di rendere il gioco molto più vario. Secondo Square Enix, la mancanza di città è da imputare al fatto che i personaggi sono fuggiaschi e quindi per farti sentire più questa sensazione di pericolo le hanno tolte, costringendoti a fuggire, fuggire e ancora fuggire. Io la ritengo una spiegazione campata per aria, e che il vero motivo fosse che dopo uno sviluppo così lungo e tormentato avevano una fretta assurda di buttar fuori il gioco per fare cassa, e che quindi alcune cose non siano state inserite per motivi di tempi/costi. Ma ammettiamo che la motivazione data da SQEX sia quella vera. Iniziando il gioco dai XIII giorni, si sarebbero potute inserite 2 o 3 città prima dell'inizio della "crisi", che è poi l'inizio di FFXIII. Da lì in poi non avremmo più avuto città fino a raggiungere Gran Pulse per i motivi dati da SQEX di "sentirti il fiato sul collo". A Gran Pulse ci sarebbe stato il villaggio di Fang e Vanille abitato (una città) o qualcosa di simile, e poi, quando si torna su Cocoon, anziché piombare sul gran premio di Montecarlo con le summon, i protagonisti avrebbero potuto sfruttare quell'evento, in cui la città era iper affollata, per infiltrarcisi un po' in stealth mode e non essere visti nel marasma generale. Et voilà, altra città. Certo, non tante quante nei vecchi FF, ma cacchio, ce ne sarebbero state 5. Le facevi relativamente grandi e tutti sarebbero stati felici di averle, perché andavano bene anche con lo spirito del gioco. Vivere i XIII giorni prima, inoltre, che davano un senso di quiete, ti permetteva di apprezzare di più Serah, che è sacrificatissima nel XIII e poi all'improvviso spunta fuori come protagonista nel XIII-2, nello stupore generale. E avrebbe permesso di "sentire" molto di più la crisi descritta nei primi 9 capitoli di FFXIII, perché avendo vissuto prima una vita piacevole e serena, quella crisi e tutto ciò che ne consegue, a Serah in primis, ti avrebbe colpito molto di più emotivamente.
Secondo me, se avessero fatto il gioco in questo modo, avremmo una fetta di apprezzatori molto più ampia di quella che è oggi, e FFXIII-2, anziché vendere 2.7 milioni di copie, ne avrebbe venduti 4 o più...
E sono abbastanza certo che anch'io sarei tra i suoi sostenitori. Dico seriamente. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif