E dopo 70 ore precise, gioco finito.
Inizialmente sono avanzato completando tutte le missioni secondarie possibili e expando per bene, poi verso 7/10 dell'avventura ho deciso di accelerare e godermi la trama, che la stavo perdendo di vista, e di non diventare troppo forte per rendere gli scontri con i boss più competitivi ed appassionanti possibili.
Non so se in futuro mi gusterò tutte i segreti e gli elementi che ancora mi mancano, pure se il tutto mi stuzzica assai e avrei tanta voglia di scoprire il più possibile, ho un backlog di titoli che non mi permette questo genere di cose con troppa agilità.
Ora vedrò di buttare giù qualcosa, perché alla fine tutte quelle ore di esperienza sono tante e quando mi portano a certi livelli qualcosa dentro me lo lascia per forza.
Le premesse sono queste: Final Fantasy XII davanti ai miei occhi prima di essere giocato veniva qualificato come capolavoro, o addirittura, uno dei migliori giochi di ruolo di sempre, dalla critica specializzata, e una grande delusione e/o piccolo Final Fantasy da buona parte dell’utenza e sinceramente, mi son sempre chiesto come sia possibile una cosa simile. Ancora non so la risposta a tutto ciò, ma diciamo che a conti fatti per come la vedo io questo dodicesimo capitolo non è nell’una nell’altra considerazione, entrambe eccessive.
In un kolossal videoludico come questo solitamente due cose sono ancora più fondamentali che in altri giochi: la giocabilità e la trama, e sono proprio questi due aspetti probabilmente la croce e delizia di tutto l’insieme e anche i due elementi presi più sotto osservazione dai fan. E se il gameplay e affiliati sono probabilmente l’aspetto migliore dell’intera avventura, la trama e alcune presenze nel cast rappresentano la mancanza di qualità che rende glorioso un Final Fantasy.
Partendo dal punto di vista positivo, il titolo riesce a innovare con coraggio una formula che oramai aveva necessariamente bisogno di una svecchiata, basando tutta la sua spina dorsale sui seguenti elementi: il combattimento in tempo reale senza turni, il sistema Gambit e le Licenze. Dopo un iniziale tentennamento e incomprensione generale, le meccaniche andranno via via ad essere più chiare, dando grandi soddisfazioni al giocatore e soprattutto riuscendo a divertire sempre e comunque. Nelle possibilità di combattimento c’è una grandissima quantità di cose che porterà a variare assai, tra magie bianche, nere, occulte, verdi, Espero e Apoteosi, probabilmente anche troppe, viste che nel mio caso, più di metà delle opzioni sono rimaste a prendere le ragnatele. Battle System quindi, che nel complesso ritengo davvero ottimo, seppur migliorabile e con, avvolte, delle improvvise svarionate (vedi magie che si bloccano durante l’esecuzione), mai annoiante e in perfetta sintonia con il mondo di gioco, che vede nel viaggio e nell’esplorazione dei punti chiave.
Viaggio ed esplorazione sicuramente favoriti da un mondo splendido, vastissimo e vivo, che spazia ogni tipo d’ambientazioni e porterà insieme a tantissime razze e città differenti (e giocando a FFXII, i difetti del capitolo che lo succederà si fanno ancora più marcati). Ad una mappa così soddisfacente, gli sviluppatori hanno applicato una marea incredibile di cose da fare di ogni genere, con missioni secondarie di vario tipo, dove fortunatamente si varierà anche nel gameplay (e anche qui il tredicesimo capitolo incassa colpi), portando la longevità a vette incredibili risultando mai pesante nel giocare.
La trama e i personaggi meriterebbero uno sguardo con la lente di ingrandimento: ci sono note positive e altre negative, oltre a tanti rimpianti per un potenziale di quest’ultimi e di trama non usato sufficientemente per rendere capolavoro il titolo. Vaan, il presunto protagonista, e la sua amica Penelo; sono una sottospecie di insulto a vecchie coppie come Cloud e Tifa o Squall e Rinoa, seppur abbastanza differenti nell’essere concepiti. Carisma sotto i piedi, interventi sempre inutili, addirittura forzati. Verrebbe veramente da chiedersi se gli sviluppatori si siano accorti a metà gioco che il giovincello non aveva niente a che vedere col ruolo di protagonista e aggiungerei anche gli aspetti guerra-politica che avvolgono tutta la narrazione. Penelo riesce a far ancora peggio: l’inutilità più totale, non solo il personaggio peggiore del cast ma uno dei più superflui che abbia mai visto in vita mia.
Se questi due fanno parte delle note nolenti del party, possiamo trovare in Fran una via di mezzo, e in Ashe, Basch e Balthier delle belle personalità, seppur, anche esse, con un pizzico in più di possibile miglioramento. La principessa, vera protagonista del titolo sia per partecipazione agli eventi importanti che per coerenza con quello che succede nel gioco, oltre ad essere una fantastica fanciulla, si fa amare fin da subito, mentre Basch e Balthier sono due personaggi differentemente attraenti che sapranno, durante i loro interventi, tenere alta il livello di intrattenimento, il primo per il grande carisma del soldato semi-leggendario e il secondo per un’ironia e una freschezza davvero notevoli. Menzione d’onore per Gabranth, che ho apprezzato molto. Vayne Solidor, che alla fine dei conti è il vero villain della vicenda, non tiene il confronto con Kefka e Sephiroth (ma chi lo fa?), ma riesce senz’altro a fare la sua figura.
Arriviamo quindi alla storia, uno degli elementi più criticati in assoluto dove adesso sinceramente risulterebbe difficile spiegare affondo, ma posso dire che per come la vedo io essa mette delle basi notevoli (mai viste in altri FF di questo tipo) e viene allestita con filmati spettacolari senza però mai riuscire ad essere sfruttata al 100% e senza emozionare come fatto in passato (apparte uno spazietto, ma era lecito, nel finale). Inoltre, sarebbe stato più saggio risparmiarsi i troppi elementi inutili messi nel contesto (che andranno facilmente ad essere dimenticati dal giocatore) e badare più al sodo, oltre alla debolezza della struttura del gioco che con tutta la quantità di cose da fare, paradossalmente, spinge e quasi costringe il giocatore ad allontanarsi dai fatti principali.
In definitiva, un capolavoro mancato, con tanti bei pregi e altrettanti rimorsi, perché alcuni errori fatti nello sviluppo sono quasi stupidi e potevano essere facilmente resi in maniera migliore, peccato, ma accontentiamoci degli spunti da grandissimo gioco che offre.
Riassumendo:
PREGI
- Battle System ottimo e mai noioso
- Mondo splendido, vastissimo e vivissimo
- Un’infinità di cose da fare
- Mosse coraggiose che vanno a cambiare alcuni standard probabilmente oramai vecchi della saga
DIFETTI
- Potenziale di storia e personaggi non sfruttato al meglio
- Vaan e Penelo
- Quantità di missioni secondarie talmente elevata che rischia di distogliere l’attenzione dalla trama
- Colonna sonora non ai livelli dei Final Fantasy passati
Gli do 8.5, e di conseguenza penso di abbassare di 0.5 la considerazione che ho per FFX (a cui fino ad oggi avrei dato un 8,5), che se a livello di trama era più emozionante e appassionante e più elevanto nel punto di vista artistico generale, è inferiore in innovazione, libertà e gameplay. Voi che ne pensate di questo confronto?