Final Fantasy XIV - Epilogo Alternativo: "Verso l’Ultima Alba"
[Ultima Thule – Oltre il limite della realtà. L’aria è immobile, il colore spento. Lo spazio vibra di un silenzio che schiaccia il cuore.]
Meteion:
"Perché continuate ad avanzare? Non c’è nulla qui. Solo silenzio. Solo fine."
Thancred
(abbassa lo sguardo)
"Non per noi. Non finché abbiamo qualcosa da dare."
Cammina avanti. Un bagliore lo avvolge. Il suo corpo si dissolve lentamente, come cenere nel vento. Non urla. Sorride.
"E' stato un onore condividere il viaggio con te."
Poi un immagine di Ryne felice...
Thancred sparisce nella luce.
Alphinaud e Alisaie
(sguardo silenzioso. Poi un gesto condiviso)
"Non senza di te, Thancred."
Si prendono per mano. Camminano insieme verso la luce. E scompaiono.
Urianger
(la voce è quieta, ma le mani tremano)
"Tutto finisce...Ma avrei voluto un altro epilogo..
Ma la fine ...è solo il preludio di un'altra stella che sorge"
Svanisce nel silenzio.
Y’shtola
(voce calma, ferma)
"Ogni stella ha il suo crepuscolo. Ma anche la sua eredità."
Un ultimo sguardo al Warrior of Light.
"Studierò questa fine... anche se la farò parte di me."
Si dissolve in una pioggia di luce e polvere d’arcano.
Estinien
(spalla alzata, risata secca)
"Che idioti... Ma va bene. Se proprio dobbiamo morire... che almeno sia combattendo il destino."
Tira fuori la lancia. Si getta nell’ignoto. Silenzio.
G’raha Tia
(occhi rossi, voce tremante, guardando al WOL)
"Hai già fatto tanto... Più di quanto chiunque avrebbe potuto. Ma ora... lascia che sia io a portarti lì."
Scompare con un sorriso fragile, lasciando il WoL da solo.
Meteion
(voce rotta)
"Perché fate questo? Perché date tutto... per niente?"
[Il Warrior of Light resta solo.]
Cammina, lento. I suoi passi sono pesanti. Ma la sua figura non vacilla. Ogni metro percorso brucia. Ogni respiro è un sacrificio.
Poi, l’ultimo passo. Una luce accecante lo avvolge. Ma questa volta non è magia. È addio.
Meteion rimane senza parole, ma con una coscienza sopita sempre più urlante.
Dinnanzi al sacrificio degli Scions, capisce che per quanto imperfetta e ricca di dolore, la vita è un viaggio che merita di continuare, almeno sino a che cuori nobili son disposti al sacrificio per salvare colore che amano.
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Meteion
(voce rotta)
"Ho capito solo ora Hermes...Quanto fossi nel torto.
Solo ora...
Spero tu possa perdonarmi...
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[Voce narrante – forse Hydaelyn, forse l’Echo stesso:]
"Così finì la leggenda del Guerriero della Luce.
Nessuna tomba. Nessun corpo.
Solo memorie, affidate ai vivi.
E un’eco... che attraversa le ere."
Postludio: "Luce Residua"
[Rising Stones. Il sole tramonta su Mor Dhona.]
Krile
(voce calma)
"Ho sempre saputo che quel viaggio sarebbe stato senza ritorno.
Ma nulla ti prepara davvero all’eco di un cristallo che non risponde più."
Tataru
(tenendo in mano una borsa vuota)
"Avevo preparato vestiti per il ritorno.
Pensavo... magari qualche ferita, qualche lacrima...
Ma non... il silenzio."
Sul tavolo, un piccolo diorama in legno rappresenta i sette Scions. Otto, se si conta la figura al centro: il Warrior of Light.
Krile
"Li abbiamo persi tutti, Tataru.
Uno per uno, hanno scelto la strada senza ritorno.
E il mondo... è salvo solo perché loro non sono più qui."
Tataru
(piange senza rumore)
"Ma io li ricorderò. Ogni giorno.
E insegnerò a chi verrà... cosa vuol dire proteggere."
Krile
(volta lo sguardo al cielo)
"E chissà...
Forse la loro luce si è già reincarnata, lontano...
Dove nessuno conosce il loro nome.
Ma il loro cuore... batte ancora."
[Scena finale: la spiaggia di Tural. Un ragazzo guarda l’orizzonte. Il sole si alza. I suoi occhi brillano di qualcosa che non sa spiegare.]
"Chi sei, straniero? Da dove vieni?"
"Non ricordo... ma sento di dover camminare."
Fine.