Ma non stai costruendo, stai proiettando una tua visione piena di bias sull'oggi ad un prodotto facente parte di una saga sulla quale, ancora una volta, proietti un'aura mistica che non ha probabilmente mai avuto, se non per ragioni meramente commerciali e di successo. Parlando di un'opera che su tua stessa ammissione manco hai sfiorato ma pretendendo di costruirci su una critica ed analisi su come e se le cutscenes funzionino nel ritmo, messa in scena e amalgama musicale. Letteralmente il nulla, hai costruito.
Io ho giocato, come te e tanti altri (non siamo molto speciali, te l'assicuro) tutti i FF, una marea di giochi d'annata (jrpg e non), e soprattutto continuo a videogiocare nella contemporaneità, dettaglio non da trascurare. Vedo una saga perennemente altalenante, che ha segnato la storia videoludica con specifici e mirati titoli, ma non per i motivi che citi. Per me FF rappresenta un modo di narrare, tramite un linguaggio estetico puntuale (esempio random: musiche caratterizzanti per i personaggi con uno specifico uso, l'esatto contrario di quanto affermi sul fatto che funzionino anche stand alone), un taglio cinematografico che ha sempre avuto e di cui si è fatto pioniere (tant'é che il 99% dei Jrpg narrativi dell'epoca e di oggi prendono a piene mani da lui) e...stop. Per il resto ha sempre puntato ad essere mainstream, la componente gdr è sempre stata all'acqua di rose seppur circoscritta a paletti diversi da oggi (e non c'è dubbio che un FF XVI da quel punto di vista funga da rottura), sono sempre stati giochi facilissimi e compagnia cantante.
Vedi, sono un sommelier col monocolo, ma comunque non mi rivedo in nulla nella nostalgica parentesi che hai aperto.
Il problema principale è il tipo di utenza mainstream di oggi rispetto a quella di prima.
Prima si trattava di gente curiosa, che esplorava su riviste e forum dedicate, che in un certo "studiava", provava di tutto.
Il mainstream di prima era più accessibile, per esempio la serie DQ o FF molto più celebri ed appetibili di Elnard, Mystic Ark, Blue Breaker etc, ma comunque sia il mainstream che il niche erano all'epoca (1980\2010) mirati ad un pubblico curioso, interessato, attivo.
Oggi chi è la clientela maggiore?
Infiltrati, posers, "gente" che è stata capace di uccidersi per catturare Totodile, il Pokemozzo coccodrillino, tramite Pokemon Go, perché questo pokemon in formato digitale era comparso sullo schermo mentre c'era il fiume in piena.
"Gente" che da retta allo YOUTUBE FAVORITO, "gente" che non sono altro che marionette, e purtroppo sono LORO quelli in gran numero, sono LORO la causa principale della decadenza, e qui parliamo di giochi ma, nella vita reale, è "gente" simile che rende l'Italia una barzelletta, votando i LORO AGUZZINI, boccaloni che non sono altro.
Ecco, questa "gente" è il "minimo comune denominatore", gente che NON CAPISCE NEMMENO QUELLO CHE LEGGE, come si può vendere un prodotto mainstream fatto bene, che non sia ripetitivo e derivativo, quando la maggior parte dell'utenza non è più chi ci tiene, ma chi invece gioca solo a ciò che è popolare perché fa fico?
E' l'obiettiva realtà, e FFXVI ne è la prova: semplificato nei controlli, reso praticamente identico a tantissimi altri giochi simili, non più innovatore ed emulato a sua volta, ma invece emulatore di ciò che è già presente, perché gli sviluppatori e chi ci è dietro, ammettiamolo, non sono appassionati a loro volta, ma semplici operai digitali il cui UNICO INTERESSE è il profitto.
Se voglio un FF "maturo", cosi come si spaccia FFXVI, mi gioco Lost Odyssey, il quale almeno ci ha provato ad essere innovativo e presentare una storia veramente matura e non farsesca come FFX, un'altra vergogna per squaresoft.