Purtroppo ragazzi il livello di sfida è importante in un gioco e influisce tantissimo in tutto
Ma da sempre, fin dagli albori del media
Non si chiedeva una roba alla Sekiro, non è questo il caso, ma andare avanti per l'80 % dell'avventura mietitrebbiando i nemici non è il massimo del divertimento.
Ma io sono d'accordo con te eh, non ne ho mai fatto mistero. È stata una scelta scellerata e ingiustificabile che secondo me ha reso il gioco più divisivo di quanto sarebbe dovuto essere nelle intezioni di Yoshi & Co. Per me è l'unico difetto veramente importante del gioco, insieme alla questione della gestione dei reward, totalmente insufficiente.
Sono d’accordo con te sul concetto espresso .
Alla fine il gioco perfetto non esiste , i difetti li ha qualsiasi gioco pure quelli che ci piacciono , solo che quando ti piace un gioco per un motivo o un altro puoi riconoscere i difetti presenti ma difficilmente gli dai una valenza estremamente negativa, nel caso contrario quando per alcuni motivi un gioco non ti prende i difetti che riscontri diventano più gravi nel giudizio.
Per me non esiste un giudizio oggettivo nei giochi :
fin che parliamo di grafica, animazioni , input lag , IA e ottimizzazione ok, ma su Gameplay , storia , difficoltà e combat system è tutto soggettivo .
Perché ti faccio un esempio che riceverà immagino sorpresa e sgomento in molti di voi( perché è difficile da accettare visto il successo del gioco in questione ) ma te lo espongo perché è una mia sensazione personale :
God of war ragnarok: pluri premiato , ha preso voti incredibili ovunque , considerato un capolavoro ovunque , bene io ci ho giocato e si, comparto grafico eccezionale ( su ps4 clamoroso per la macchina vecchia in cui gira) , combat discreto doppiaggio buono, difficoltà secondo me impegnativa MA non mi è piaciuto , non mi è piaciuto per nulla.
Ho trovato la trama poco interessante quasi noiosa, la componente esplorativa su binario e ridotta all’osso , i troppi filmati pure lunghetti che portano il gioco ad un ritmo che ho mal digerito , e adesso per voi bestemmieró ma oh , l’ho vissuta così, a me è piaciuto molto più vahlalla come gioco , sembrerà strano ma è così ( stessa cosa ha provato il mio cuginetto che aveva comprato ragnarok ).
Passerò per un idiota perché è blasfemia sentirsi dire “ per me vahlalla è meglio di ragnarok “ ma per me è così .
Con questo esempio voglio solo dire che esistono le recensioni , le medie voto ecc ma non è detto che un gioco considerato un capolavoro lo debba essere per tutti , così come non è detto che un gioco considerato deludente o con una media voto o nomea inferiore non possa piacere .
Per dire , te ne dico un’altra pesante , io addirittura ai GTA ho preferito nettamente di più i watch dogs che comparto grafico a parte per me lato narrativo e profondità di Gameplay e combat pure erano superiori , eppure i GTA sono capolavori intoccabili eh , cioè raga è tutto soggettivo
L’unanimitá non esiste , esiste una maggioranza su i social ma i social non rappresentano la totalità dei giudizi , non stanno tutti su i social eh, se vai su i social e leggi di Fifa ti dicono tutti che fa cagare, che è un giocaccio che non merita nulla che non migliora mai e che il competitor è il migliore , poi però quando vai a vedere i dati di vendita e i giocatori attivi , Fifa ne ha il triplo dell’altro ogni anno , questo ti fa capire che i giudizi su i forum non rappresentano l’unanimità
Conosco gente che reputa questo ultimo Final fantasy un capolavoro , per me non sbagliano ne loro ne quelli che dicono che il combat poteva essere meglio , sono considerazioni puramente soggettive
I difetti possono essere gravi e non accettabili per uno, gravi ma sopportabili per altri, per alcuni possono pure non essere difetti
Come la difficoltà, uno meno bravo di altri con certi giochi magari ti trova la difficoltà giusta , uno più bravo con certi giochi o abituato ad altro magari te la trova troppo facile , pure lì come si fa a dire chi sbaglia a dire cosa?
L’oggettività per quanto riguarda il valore di un gioco per me non esiste, fosse così tutti giocherebbero ai soliti 6/7 giochi e tutti gli altri non li comprerebbe nessuno. Ma cosi non è.
Sono d'accordo solo in parte. Un gioco, come qualsiasi prodotto artistico o di intrattenimento ha dei valori oggettivi, i quali però non devono essere sinonimo di un'esperienza soddisfacente per ogni utente. Una recensione serve, almeno in teoria, a cercare di dare un parere quanto più oggettivo possibile sul gioco, prescindendo da quanto il giocatore lo abbia comunque apprezzato. Per dire, ci sta benissimo che tu trovi Valhalla meglio di Gow:R per i tuoi gusti, ma poi a volere fare un discorso con una parvenza di oggettività, bisogna ammettere che GOW:R sia un prodotto impacchettato meglio.
Credo che il discorso sia comunque che i recensori stessi, o meglio la stampa, sembra venire meno a questo principio, approcciando i giochi in maniera diversa. Mentre alcuni giochi ascendono a una sorta di stato mitologico dove i difetti vengono totalmente ignorati o citati distrattamente per poi venire ignorati nel computo del numerino finale, altri ricevono un trattamento dove il difetto diventa protagonista principale dell'esperienza di gioco. Abbiamo citato The Witcher 3, che mette sul piatto un'ottima narrativa delle secondarie, con un bell'impatto delle scelte ruolistiche da fare, personaggi carismatici e un mondo di gioco super interessante, per controbilanciare tutto con un gameplay che quello di FF a confronto è oro colato e una ripetitività nella struttura di gioco che non ha nulla da invidiare a quella di FF (l'ho giocato abbastanza da poter dire che le missioni seguivano comunque lo schema di "Indaga con i sensi di Witcher, segui le tracce, prendi decisioni). Giusto per non trasformare la mia opinione in una "Crociata" contro il gioco dello Strigo, posso citarti Red Dead Redemption 2, gioco che io ho adorato e che da una parte ha settato nuovi standard per gli OW mentre dall'altra ha riproposto un gameplay ingessato mutuato dai GTA per ps2 che direi anche basta. Elden Ring, gioco che io ho droppato dopo 40 ore non essendo un particolare amante dei souls, pur meritando il successo avuto, è stato accolto con una totale assenza di spirito critico.
In questo approccio c'è però una cosa da considerare e mi ricollego all'ennesima serie di post di
john raiden
I grandi giochi, secondo me, sono quei giochi dove il risultato supera la somma delle parti. Per quanto possano non piacerci alcuni giochi, in virtù dei loro difetti macroscopici, bisogna ammettere che hanno alcuni pregi che non solo compensano i difetti ,ma da soli sono sufficienti a fornire un'esperienza superiore (almeno per una grandissima parte di giocatori) a giochi che magari da un punto di vista quantitativo possono essere messi meglio. La differenza di vedute su quest'approccio è a mio avviso la causa per questa sclerotica discussione su FFXVI dove ci si ripete le stesse cose da 2 mesi.
Non è questione di "Il gioco che volete vedere voi". FFXVI è lo stesso gioco che vediamo tutti, semplicemente c'è chi ha un approccio quantitativo della serie "Pregi: X Y Z / Difetti: A B C" e chi invece ne ha uno qualitativo. Non voglio avere la presunzione di dire che il secondo è più giusto del primo, però penso che per la complessità raggiunta dal videogioco come media, ci siano casi in cui afferrare l'essenza di un gioco facendo la conta di pregi e difetti sia un'operazione sterile, e anche poco utile in fase giornalistica. Un gioco per cui ho visto un atteggiamento simile è stato Death Stranding: "Non c'è gameplay, devi solo consegnare i pacchi, e che palle blablabla". Da un punto di vista oggettivo è vero: chi dice queste cose fa osservazioni giuste. Bastano a racchiudere l'esperienza di gioco? No.
Per cui si FF è facile, non fai altro che combattere, il level design non è niente di che (nelle zone lineari, in quelle aperte non è né più né meno di altri jrpg più tradizionali e a rovinare l'esplorazione è l'assenza di segreti/rewards, non la struttura delle mappe), il pacing è altalenante e le secondarie hanno un livello che oscilla tra "Che palle" e "Perché diavolo non avete messo questa cosa nella main". Quello che fa bene però lo fa così bene che va oltre la media dei giochi di genere simile e su alcune cose setta nuovi standard. Magari non è manco un gioco per tutti, ma per chi cerca un'esperienza narrativa è al top.
Giusto per completezza, hai chiesto della recensione di Spazio. La recensione di Spazio secondo me è un pezzo di pura disonestà intellettuale. Non entro nel dettaglio perché l'ho fatto 3000 volte, ma in breve per com'è scritta, ancora prima che per le cose che sono scritte, è una recensione di un gioco mediocre, a cui è stato messo un 8 per dare un colpo al cerchio e uno alla botte. Vuoi demolire il gioco? È un tuo diritto, ma appiccicarci un voto posticcio giusto perché si chiama FF, è un'operazione che non rende un buon servizio né al gioco, né ai lettori, né alla propria credibilità come giornalista/critico (perché un redattore questo dovrebbe essere: un giornalista/critico, ma questa è un'altra storia).