una caterva di cose da dire.
Partiamo da Simon.
è idealmente uno dei "doppi" del Nostro protagonista.
Hanno un background simile (rifiutati dalla figura paterna per ragioni diverse) ma non potrebbero essere più diversi.
Simon guadagna "molti" punti caratterizzazione in Overture, nel titolo base la sua figura finisce per essere totalmente oscurata da Geppetto che usa a suo vantaggio il suo grande piano per fare i suoi comodi.
è un ipocrita Simon.
Un narcisista, un megalomane con un'abilità (leggere la mente ed i ricordi delle persone) che di base ti condanna ad una vita miserabile.
Sostiene di voler creare un mondo di verità assoluta ma lui non fa che usare, tradire ed abusare di tutti coloro che lo circondano.
Partendo da Sophia, per cui nutre un attaccamento morboso(Dovuto al suo essere una creatura "pura"), le "sue" bugie sono molto più gravi di quelle del Nostro che più e più volte può mentire ma lo fa quasi sempre per dare conforto o evitare di distruggere le speranze di chi lo circonda. Simon no, lo vediamo continuamente. Con l'aiuto di Markiona ha accelerato la sua ascesa fra i ranghi degli alchimisti, facendo leva sugli elementi più zeloti e con il supporto di Paracelso si è impadronito dell'organizzazione. La diffusione dell'epidemia attraverso l'acqua,, gli esperimenti, le carcasse, le migliaia e migliaia di morti tutto era lecito per lui. Anche Lumacchio che gli era cosi fedele è stato fatto fuori in un momento molto antecedente a quello dello scoppio del vero conflitto. Aveva esaurito la sua utilità.
Cosa è Simon rapportato al romanzo? Innanzitutto è IL villain per eccellenza, è il Pistris(termine greco che fa riferimento ai mostri marini), il Pescecane ma al tempo stesso è il Postiglione. Come ho già scritto questo personaggio cosi secondario è per molti critici una metafora del diavolo.
La fase in cui si trasforma fa il verso alla Creazione di Adamo alla Sistina ma con un twist, viene usata la mano sinistra non la destra. Questo significa che lui è il "demonio" contrapposto al nostro protagonista che nel True ending giace fra le braccia di Sophia in una posa che ricorda moltissimo le pietà rinascimentali. Anche il ruolo di Sophia in quanto creatura dotata di pensieri totalmente "puri" in questo senso la accosta a figure religiose ma essendo assente il fattore materno, sono un convinto shipper di lei e del nostro protagonista.
Mettendo da parte questi headcanon, il protagonista alla fine non è né un burattino né Carlo.
è una fusione, ha il cuore ed i ricordi di Carlo ma un corpo nuovo ed esperienze nuove. Il Burattino Senza Nome è "il" corpo di Carlo ma dentro di esso non era rimasto che odio, rabbia e risentimento. Un guscio vuoto che ha raccolto quanto il ragazzo provava per quel padre che lo aveva abbandonato. O parafrasando il bad ending, un umano...ma solo nella forma, è a tutti gli effetti un burattino tranne che nella classificazione.
Il che rende quanto fatto da Geppetto ancora più crudele e meschino.
Aveva rinnegato il suo ruolo di genitore, non lo aveva mai voluto conoscere, mai aveva trascorso del tempo con lui eppure si è preso la briga di usare quel Burattino per finire Lea e usare il povero Romeo per i suoi scopi, è ancora più deprecabile e inumano se pensiamo a quanto il ragazzo fosse legato alla sua famiglia "adottiva". Aggiungo, giustifico l'assenza di un "burattino" basato su Lea solo nell'ottica di voler lasciare quel aura di mistero sulla persecutrice leggendaria nel titolo base.
Come è morto Carlo? Non credo di morbo pietrificante.
L'invito che ci consegna Rosaura è abbastanza chiaro, Carlo è stato attirato alla fosse del diavolo dagli alchimisti. La fosse del diavolo è il luogo dove si trovava la reliquia del Braccio ed è il luogo dove risiedeva il Guardiano. Per quanto ne sappiamo noi, poteva essere una trappola per farlo fuori anche se questo creerebbe altri problemi. Perché ucciderlo? Se volevano eliminare uno degli apprendisti della ingestibile Lea potevano puntare su Romeo che quantomeno non aveva legami di alcun tipo con il Capo dell'Officina. Un incidente forse? Non saprei.
A livello di storia il Guardiano ci attacca perché siamo una enorme fonte di ergo.
Lui è cieco, reagisce solo ed esclusivamente a quello come un pipistrello. Lea e gli altri che sono passati di lì non hanno corso rischi, perché non avevano le caratteristiche corporee per "svegliarlo". Di contro si potrebbe addurre che il Guardiano fosse diventato troppo pericoloso dopo le infinite torture a cui è stato sottoposto tanto che persino gli alchimisti hanno lasciato l'area. Teoria strampalata? "Falcone" o Falco, potrebbe essere stato il nome in codice di Carlo. Si trovava sul luogo dell'incidente ed ha dato la vita per proteggere gli altri innocenti ivi presenti si potrebbe addirittura sostenere che il Nostro abbia un atteggiamento molto più aggressivo verso il Guardiano rispetto ad altri (il pugno chiuso con rabbia, la violenza del critico) proprio per via di questi ricordi se vogliamo dare per buona questa lettura.
Parlando del Guardiano, non ho potuto fare a meno di notare come e quanto Simon "trasformato" gli assomigli.
Colorito, enfasi sulle braccia e via discorrendo. Non credo sia casuale, perché anche il Guardiano credo sia stato trasformato dal braccio cosi come voleva fare Simon con se stesso.
Nel mondo di Lies of P esistono gli immortali ed esistono le divinità.
Mettendo un attimino da parte il discorso sugli "immortali".
Esistono almeno "tre" divinità di cui ci viene fatta menzione. L'angelo di metallo, la stella discesa sulla terra che ha dato origine ai cubi e la divinità fatta a pezzi.
Quest'ultima è la "proprietaria" del famoso braccio.
Il Guardiano gioca un ruolo ambiguo, non sappiamo se serviva la divinità stessa o una delle persone divenute immortali grazie alla divinità. Il Guardiano stesso era immortale, quindi tenderei alla prima. Il toponimo della divinità divorata è comune a molte religioni e come dice il buon Paracelso alla fine esistono molti tipi di immortalità.
Il nostro (e credo anche Sophia) ha ora un cuore d'Ergo è un immortale anzi un "nuovo fratello" come dice Paracelso
Parlare di costui è scoperchiare il vaso di Pandora, che fosse molto più di quanto lasciasse intendere era scontato e con giocando Overture è apparente quasi subito che sia Paracelso ma che fosse COSì importante? Mai.
Non è solo una questione di nome.
Esplorando la casa della carità si scopre "tanto". Valentinus Monad era un alchimista ma nonostante avesse dovuto coprire tanti incidenti (In particolare la morte di Camille per mano di Markiona), crimini e situazioni spigolose rimaneva inadatto al ruolo che ricopriva, un alchimista dotato ancora di una forma di etica. Limitato. Tanto, troppo legato alla sua famiglia più che all'ordine, moglie e figlie (anche quella adottiva) e sinceramente devoto alla causa della Casa della Carità a cui la sua sposa teneva moltissimo.
Era un ostacolo che andava rimosso.
L'ordine di Epurazione è arrivato da Paracelso in persona, ha mandato il "Pistris", Simon ad occuparsi del lavoro però qualcosa è accaduto nel mentre. Qualcosa che ha cambiato totalmente le carte in tavola. Nel momento in cui inizia il nostro viaggio a Krat, Paracelso ha smesso di supportare Simon e si sta limitando ad osservare e raccogliere zecchini. Se vi chiedete come faccio ad esserne sicuro, basta guardare il sigillo sulla lettera di Epurazione, di "saluto al nuovo Fratello" e quello di "auguri per aver acquistato il vecchio castello". è sempre lui. è sempre il suo sigillo ma tornando IN.
Perché ha abbandonato Simon? Lo aveva favorito, lo aveva aiutato nel recuperare il braccio, nel impadronirsi ufficialmente dell'Ordine ma...ha lasciato perdere. Si è limitato ad osservare e non solo. Ci ha anche aiutati, crea l'elisir per Antonia, ci fornisce preziosi consigli e strumenti nonché conoscenze su un'altra forma di immortalità.
Cosa è successo nel mentre?
Voleva osservare il conflitto fra Simon e Geppetto (ricordiamo che ha rubato il braccio durante la Frenesia e lo ha nascosto nel retro del vagone dove ci siamo risvegliati)? Simon ha fatto qualcosa per deluderlo? La sua presenza ovviamente giustifica il perché nessuno abbia osato utilizzare il passaggio dal quartiere Malum dopo il primo scontro con la Confraternita dei conigli neri. Nessuno poteva anche solo pensare di avvicinarsi all'albero ed a quella porta con lui lì, fisso. Sarebbero stati annientati.
Parlando dell'albero, se come dice Paracelso è "il padrone del castello" si potrebbe addirittura postulare che esso sia frutto di un suo vecchio esperimento. Il cavaliere maledetto di cui tanto si vocifera nelle leggende, potrebbe essere stato Paracelso stesso.
E...beh, ci sono una marea di altre cose, piccole e grandi.
Quanto sapeva davvero Antonia degli alchimisti (ricordiamo la posizione dell'hotel ed il suo ruolo di benefattrice della casa della carità), da chi o cosa volevano fuggire in origine il Dottore e Adelina? Tutte gli indizi ci portano a credere che fossero amanti, lui però è stato catturato dagli alchimisti ed ha perso il senno, lei è stata colpita da morbo pietrificante dopo essere stata ingannata da Arlecchino.
Chi era esattamente Goddard e come ha perso la vista? Chi è "H" citato nelle ultime pagine del diario di Medoro? Non può essere il "Gentile Eremita" visto che viene citato nello stesso testo ed ancora che poteri aveva l'eremita da poter sentire la voce di Sophia? Il "proto albero di zecchini" visto a Zelator è quanto resta di Camille, Isabelle o una terza persona? Quale mente malata a ridotto il povero David (personaggio che prima ti fa ridere e poi ti disintegra) ha un cervello in una giara? Perché il Segugio è fuggito dal paese del calmo mattino, cosa lo ha spinto a portare la sua sorellina (La nostra "Eugenié") in un luogo cosi lontano ed a farla crescere come orfana per tenerla "al sicuro"? Geppetto pianificava di uccidere personalmente Markiona se non fossimo intervenuti noi? Avrebbe vendicato Camille e con lei di mezzo, non ci sarebbe stata partita perché gli alchimisti avrebbero avuto un esercito di burattini in grado di rivaleggiare e superare quelli presenti a Krat. Quanto sapeva l'arcivescovo sul braccio divino (ne parla nella sua boss fight) e di che crimine si era macchiata Cecile?
Arlecchino, il nostro Joker con un pizzico di enigmista in questo conflitto appare come l'agente del caos per eccellenza. Il suo interesse morboso per la natura umana è accompagnato da un odio profondo per l'idea di evoluzione perseguita da Simon. Inoltre andando a rivedere la tavola del manga...si, è una citazione immensa anche a Braul di Pluto. Soprattutto se si considera che è stato il primo burattino ad uccidere un essere umano proprio come Braul è stato il primo robot ad uccidere un umano. Secondario eppure fondamentale, il suo risveglio e le sue azioni hanno condotto Venigni a voler mettere in funzione il Grande Patto, non sapendo ovviamente che vi era legge "0" nascosta a tutti tranne che a Geppetto.
Dorothy?
Era davvero a Krat o stava semplicemente passando di lì per caso? A qualche legame con Rosaura o le scarpette rosse sono solo un modo per stuzzicarci verso il sequel? Capisco che siano più iconiche ma tengo a ricordare come nel romanzo le scarpette sono argentate non rosso rubino. Che il Nostro possa finire per essere il di lei uomo di latta? Ha già un cuore dopotutto e lo mantiene in qualunque finale al di fuori del bad a cui preferisco non pensare. I corpi senza vita di Eugenié e Venigni erano già abbastanza ma vedere tutti sostituiti da burattini è oltremodo inquietante. Tranne la povera Belle che in questi casi viene condannata a Damnatio Memoriae, il burattino che invece riveste il ruolo di Hugo non indossa MAI gli abiti di Alidoro.
Il peggior scenario possibile e la cosa più grave? Sono abbastanza convinto che Geppetto in quel finale voglia debellare il morbo eliminando tutti i sopravvissuti di Krat per renderla un luogo "sicuro" per suo figlio. Parlo al plurale perché, sebbene non se non si entri mai nello specifico, si sa che ci sono "altri" sopravvissuti nascosti in "cantine e soffitte" che non arrivano mai all'albergo, penso a Julian o la Penitente che ho sempre risparmiato a partire dalla mia seconda run.
Aggiungo, mi sarebbe piaciuto conoscere i veri nomi di altri persecutori.
Claudia Volfe è il nome della nostra Volpe Rossa, è lei stessa a presentarsi dopo averci salutati l'ultima volta. Il gatto si chiama "Lucio", la Penitente "Melampo" mentre Veronique e Lumacchio non usavano soprannomi stessa cosa per Lea.
Biso-no, basta.
Ho scritto davvero troppo.