Con le ferie ormai agli sgoccioli mi tocca tirare le somme il più brevemente possibile, visto che ho giocato molto più di quanto immaginassi e naturalmente non posso che esserne soddisfatto.
Iniziamo dicendo che tutti e tre i dischi di Resident Evil erano stempiati in malo modo, per cui ho dovuto passare ad altro riuscendo a scambiarli per altre opzioni tutto sommato non deludenti. Ex proprietario fatti avanti, che ti meriti una ramanzina coi fiocchi
Ho iniziato non male ma assai peggio con
Rainbow Six Extraction che ho trovato a dir poco patetico, nonostante l'idea base fosse tutt'altro che banale. Il gioco in se per se è strutturato per essere monotono allo stato puro, con delle scelte di game design che sprizzano pigrizia da tutti i pori. Quel poco di buono che il gioco può offrire è già stato visto in altre mille salse su titoli ben più divertenti, finendo per scaraventare il titolo stesso in un abisso chiamato dimenticatoio. Ubisoft fammi un fischio quando ti riprendi, prima di allora ci penserò tre volte ad acquistare un tuo prodotto.
Con la tristezza nel cuore ho proseguito andando sul sicuro con
Stubbs The Zombie, che giocai sul mio intel pentium e che ricordo tutt'ora come un titolo molto stravagante. Il gioco è basilare al 100% ma non manca mai l'occasione di strapparti una risata, nonostante l'esperienza complessiva non superi la decina di ore. I numerosi mezzi a disposizione ci permetteranno di scatenare il caos più totale con la nostra personale armata di zombie, che il più delle volte si ritroverà a combattere anche con una difficoltà incredibilmente elevata. Non tutti i livelli sono ben realizzati, ma buona parte di essi riesce sempre a buttarci in situazioni bizzarre e al limite del demenziale. Sfidare il comandate dell'esercito degli stati uniti in una gara di ballo è stata la cosa più emozionante che abbia fatto in vita mia, IGN 10/10 con tanto di seal of approval.
Dopo essermi stato suggerito a gran voce ho provato
Inscryption che mi ha lasciato a bocca aperta, nonostante abbia trovato alcune scelte di game design non particolarmente azzeccate.
Diamo a Cesare quel che è di Cesare: la soundtrack è magnifica ed il "comparto estetico" è da plauso, oltrettutto il gameplay è molto più stratificato di quanto uno possa pensare risultando molto assuefacente anche grazie alla miriade di piccoli segreti in cui possiamo imbatterci. Fin qui il gioco è praticamente perfetto se chiudo un occhio sulla mancanza di una voce per il nostro avversario, però non sono riuscito ad apprezzare la
"seconda parte" del gioco tanto quanto la prima. Chi ha giocato il titolo in questione capirà di cosa sto parlando e francamente l'ho trovata tanto divertente quanto fuori contesto, rendendo il titolo più longevo senza mai togliermi di dosso il senso di "sbrodolamento". Detto ciò non mi sbilancio troppo quando dico che è uno degli indie migliori che io abbia mai giocato in tutta la mia vita, con zero rimpianti per aver decimato l'intera popolazione di scoiattoli del pianeta.
Scelsi di proseguire con
Five Nights at Freddy's: Security Breach che attendevo con ansia sin dall'annuncio fatto durante l'E3 di un paio di anni fa: da amante della saga (si e moltissimo anche) avevo aspettative altissime in quanto il passaggio di qualità era notevole ed il potenziale era evidente, ma il titolo è fra le più grandi delusioni che abbia mai giocato in vita mia. Iniziamo dicendo che su PS5 il comparto grafico è fecale, così come la soundtrack, ma non è nulla comparato al gameplay che è più "piatto di un disco". Il gioco è stato fatto a tavolino per accontentare la fanbase più giovane andando a delineare un gioco troppo commerciale, che perde si perde completamente risultando in qualcosa che preferiresti non aver mai sperimentato di persona: è un gioco horror che non fa paura, è un open world dispersivo e confusionario con sessioni a corridoi messe forzatamente, ed infine non c'entra assolutamente nulla con la saga di appartenenza. Del gioco in questione non salvo assolutamente nulla, difatti è uno dei pochi giochi che mi sono rifiutato di avere nella mia collezione. Non serve che io aggiunga altro.
Mi sono risollevato il morale con
Necromunda: Hired Gun ovvero l'unico (?) titolo ambientato in questo universo. Il gioco è adrenalina allo stato puro avvicinandosi molto (o magari troppo) ad FPS come Painkiller e Doom Eternal, in cui le carneficine sono abbondanti e non sono mai abbastanza. Il nostro fedele mastino (che è completamente personalizzabile) sarà una gioia da avere affianco, oltre ad essere una manna dal cielo nel superare una difficoltà brutale ma mai eccessivamente esagerata. La soundtrack non è malaccio ma è alquanto prevedibile, fortunatamente il titolo di riscatta con un comparto grafico magnifico e delle ambientazioni sbalorditive. Hired Gun non inventa niente e non vuole essere il genio della classe, ma fa il suo lavoro e lo fa davvero bene. Straconsigliato agli amanti di Warhammer e degli FPS, non vi pentirete dell'acquisto a patto di non alzare troppo le vostre aspettative.
Proseguo speranzoso con
Ghostbusters: Spirits Unleashed che ho trovato incredibilmente piacevole, nonostante sia tutt'altro che profondo. Il gioco propone una formula già vista reinventata e riadattata per l'occasione con la passione che solo un fan degli acchiappa fantasmi possiede, difatti si percepisce dalle infinite ed acculturate citazioni oltre ad una cura per i dettagli davvero notevole. Giocato con amici è divertimento allo stato puro, nonostante i match siano un pò troppo brevi ma qui parliamo di preferenze personali. Mi sento di annoverare fra i difetti un eccessiva presenza di bug che ho trovato assai invadenti ed una velocità generale del titolo fin troppo sbarazzina: ci vuole pochissimo per finire """la storia""" e per raggiungere il livello massimo, creando un senso di ripetitività che giunge fin troppo presto anche a causa di poche mappe disponibili anche se ben curate e divertenti da esplorare. Mi sento di consigliare il gioco anche a coloro che non hanno mai visto i film, visto che siete sicuramente degli animali ma questa è l'occasione buona per redimervi e far nascere in voi un amore ineluttabile.
Concludo in bellezza con
Prey che abbandonai un paio di anni fa dopo qualche ora, bollandolo immediatamente come gioco della menga. Vorrei poter tornare indietro nel tempo e tirarmi un ceffone, perchè mi meriterei questo e anche di più. Prey è un gioco a dir poco meraviglioso che ho imparato ad amare minuto dopo minuto, nonostante il titolo sia lungi dall'essere perfetto.
La storia è eccessivamente complessa ma dall'altro lato troviamo un esperienza generale molto immersiva con delle scelte di game design che ho trovato azzeccatissime, che oltrettutto danno il meritato peso alle scelte che dovremmo affrontare nel corso della nostra avventura. Il gioco tiene conto di ogni scelta che facciamo, sia sul fronte del gameplay che su quello narrativo, creando un ampia quantità di approcci che francamente non mi aspettavo ma che vorrei rivedere più spesso. Prey non è un gioco memorabile, ma sarà sicuramente un esperienza che non dimenticherete tanto facilmente. Fatevi un favore e provatelo dopodichè anche voi vorreste visitare la Talos I irl, magari senza toccare niente che non si sa mai.
Un'altro paio di giorni e mi butto su Ragnarok però nel frattempo mi rigioco qualcosina, giusto per non spezzare il ritmo e rivalutare qualche gioco. Buon Halloween a tutti! <3