"Gli" al posto di "li"

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è comunque sbagliato anche se per loro è normale.pure da me è normale usare "in parte" per dire "accanto", ma resta comunque un'oscenità
Molto meglio "in banda"

 
Mamma mia, "vado a mare" è veramente il picco di odio. Per quanto in realtà lo capisco, perché è un loro modo di dire, ma tant'è.

Non concordo, qui si parla di ignoranza, non di evoluzione in base alla necessità, cosa che fa molto bene invece la lingua inglese, modificando e creando neologismi ogni qual volta venga fuori qualcosa di nuovo. (esempio stupidissimo, tutti i termini legati allo streaming o alla fruizione dei media online.) Poi qua non continuo perché creerei un grosso off topic, dato che per me l'inglese oggi è una lingua infinitamente più dinamica, ma senza snaturarla, dell'italiano, che purtroppo è molto rigida per i nostri tempi. L'unico vanto per la nostra lingua rimane la grandissima importanza data dalla sua precisione nell'ambito giuridico.

Anche perché fare certi errori e spammare continuamente "comunque" e "cioè" è solo ed esclusivamente colpa degli insegnanti, non dei nostri tempi. Non ringrazierò mai abbastanza la mia professoressa di italiano, che ogni volta ci bacchettava all'istante al primo uso improprio di "cioè" e "comunque".
L'italiano ti sembra rigido perché nessuno usa le regole per aggiungere nuove parole e perché ci potrebbero sembrare stupide, l'inglese semplicemente non fa distinzione tra verbo e sostantivo nella forma base (infatti watch è sia verbo che un sostantivo), mentre l'italiano non lo può fare e quindi basterebbe adattare le parole all'italiano e questo può avvenire essenzialmente in due modi:

1) Aggiungendo i suffissi italiani ex uploadare, upgradare (primi due che mi sono venuti in mente)

2) Aggiungere le parole direttamente italianizzando la pronuncia ex meeting, software etc

Per alcune cose va benissimo aggiungere l'inglese (l'informatica ad esempio) ma spesso molti altri termini inglesi vengono aggiunti solo per sembrare fighi da gente che manco ha l'A1 di inglese.

 
Io divento matto quando leggo "almeno che".

Esempio: Dovrei riuscire a prenderlo, almeno che faccia tardi.

:bah!::bah!::bah!::bah!::bah!::bah!:

 
Io divento matto quando leggo "almeno che".
Esempio: Dovrei riuscire a prenderlo, almeno che faccia tardi.

:bah!::bah!::bah!::bah!::bah!::bah!:
Secondo me sono errori dovuti a correttore automatico. Il guaio è se poi la gente si convince che sia giusto in quel modo

 
Detesto i calchi dall'inglese tipo "ho realizzato" al posto di "mi sono reso conto"

 
Un errore che passa facilmente in sordina è "sé stesso". In realtà sarebbe: "se stesso" oppure solo "sé".

Sicuro di se stesso.


Sicuro di sé.


 
Suvvia voi vi state lamentando per errorucci, c'è di molto peggio:

Nh5ecFG.png

Detto questo avvolte molti errori sono semplicemente errori di battitura, in special modo gli accenti.

 
Suvvia voi vi state lamentando per errorucci, c'è di molto peggio:

Nh5ecFG.png

Detto questo avvolte molti errori sono semplicemente errori di battitura, in special modo gli accenti.
Cos'è che vuoi avvolgere?:morris82:

 
Cos'è che vuoi avvolgere?:morris82:
Lo sapervo che avrei fatto un errore! LO SAPEVO!!!!!! Il bello è che ho riletto dieci volte! :rickds::rickds::rickds::rickds:

 
Non concordo, qui si parla di ignoranza, non di evoluzione in base alla necessità, cosa che fa molto bene invece la lingua inglese, modificando e creando neologismi ogni qual volta venga fuori qualcosa di nuovo. (esempio stupidissimo, tutti i termini legati allo streaming o alla fruizione dei media online.) Poi qua non continuo perché creerei un grosso off topic, dato che per me l'inglese oggi è una lingua infinitamente più dinamica, ma senza snaturarla, dell'italiano, che purtroppo è molto rigida per i nostri tempi. L'unico vanto per la nostra lingua rimane la grandissima importanza data dalla sua precisione nell'ambito giuridico.

Anche perché fare certi errori e spammare continuamente "comunque" e "cioè" è solo ed esclusivamente colpa degli insegnanti, non dei nostri tempi. Non ringrazierò mai abbastanza la mia professoressa di italiano, che ogni volta ci bacchettava all'istante al primo uso improprio di "cioè" e "comunque".
Prima di tutto vorrei farvi i complimenti (sinceri) per il topic. Pare che la lingua italiana stia diventando un concetto aperto ad interpretazione.

Sono un giocatore "esperto" (come dire anziano), figlio di un sistema scolastico in cui i professori avevano maggiore libertà educativa (leggi: libertà di dare una bella sberla a chi faceva casino, in modo da far smettere l'interessato e contemporaneamente scoraggiare ulteriori tentativi di sedizione), ma anche di un periodo in cui i cellulari non esistevano.

La proliferazione degli smartphone, a mio avviso incoscientemente messi in mano a minorenni da genitori che se ne fregano, ha portato anche questo beneficio: l'imbastardimento della lingua. Prima sono arrivate le abbreviazioni da SMS: xché->perchè; xsona->persona, con risultati tristi come: "mi piaci xche (senza accento) sei una xsona speciale".

Oggi la popolazione si sta instupidendo ulteriormente, grazie agli odiosi messaggi vocali (ma quanto sono deficienti quelli che vanno in giro con il telefono orizzontale sparando cazzate che si potrebbero evitare). Vi dico solo che in Brasile, anche nelle zone con maggiore tasso di analfabetismo, gli smartphone sono un bene irrinunciabile, anche per persone che faticano a sbarcare il lunario.

Il passaggio dalla trasmissione orale a quella scritta è stato un grande passo per la scienza: ha permesso la trasmissione della conoscenza oltre ai limiti fisici e temporali dell'individuo. Oggi stiamo assistendo al passaggio opposto: i ragazzini anziché LEGGERE le guide su Gamefaqs cercano i filmati su YouTube. Cavolo, io sono GRATO di essere cresciuto in un'epoca in cui i giochi non erano tradotti: l'allenamento con i giochi mi ha "regalato" una buona padronanza della lingua inglese. Adesso non si vuole più leggere, quindi come pensate che si possa imparare a scrivere???

Per quanto riguarda i termini informatici, mi permetto di dissentire. In inglese si utilizza semplicemente un processo analogico, applicando parole e concetti esistenti a idee nuove: bit e byte (bit è sempre stato "una piccola parte" e byte è una corruzione di bite: morso), stream è un torrente, ruscello, etc.

Sono piuttosto i francesi che si ostinano a non incorporare termini stranieri. Computer è "ordinateur", rete wireless è "reaseau sans fil", password è "mot de passe".

Il problema, vero in Italia come in tutto il resto del mondo, è che la grammatica è un concetto storicamente relativo, cioè si adatta e si evolve. Spesso gli adattamenti nascono come errori o espressioni gergali e dialettali, e sono normali per qualsiasi lingua viva. Il problema è non esagerare.

Mio nipote mi dice: "mi stavi spoilerando mezzo film". Gli avrei dato una randellata sui denti.

http://www.accademiadellacrusca.it è l'organo che si occupa dell'aggiornamento del "corpus" che costituisce la lingua italiana.

- - - Aggiornato - - -

... dimenticavo: che ne pensate di "apposto" utilizzato scorrettamente per dire "a posto"?

Ciao ragazzi, tutto apposto? (AAAAAAAAAAAAAAAAAARGH)

 
ho aperto il sito è mi è uscito questo :

Parole nuove

docciarsi

spoilerare

impiattare

 
Prima di tutto vorrei farvi i complimenti (sinceri) per il topic. Pare che la lingua italiana stia diventando un concetto aperto ad interpretazione.
Sono un giocatore "esperto" (come dire anziano), figlio di un sistema scolastico in cui i professori avevano maggiore libertà educativa (leggi: libertà di dare una bella sberla a chi faceva casino, in modo da far smettere l'interessato e contemporaneamente scoraggiare ulteriori tentativi di sedizione), ma anche di un periodo in cui i cellulari non esistevano.

La proliferazione degli smartphone, a mio avviso incoscientemente messi in mano a minorenni da genitori che se ne fregano, ha portato anche questo beneficio: l'imbastardimento della lingua. Prima sono arrivate le abbreviazioni da SMS: xché->perchè; xsona->persona, con risultati tristi come: "mi piaci xche (senza accento) sei una xsona speciale".

Oggi la popolazione si sta instupidendo ulteriormente, grazie agli odiosi messaggi vocali (ma quanto sono deficienti quelli che vanno in giro con il telefono orizzontale sparando cazzate che si potrebbero evitare). Vi dico solo che in Brasile, anche nelle zone con maggiore tasso di analfabetismo, gli smartphone sono un bene irrinunciabile, anche per persone che faticano a sbarcare il lunario.

Il passaggio dalla trasmissione orale a quella scritta è stato un grande passo per la scienza: ha permesso la trasmissione della conoscenza oltre ai limiti fisici e temporali dell'individuo. Oggi stiamo assistendo al passaggio opposto: i ragazzini anziché LEGGERE le guide su Gamefaqs cercano i filmati su YouTube. Cavolo, io sono GRATO di essere cresciuto in un'epoca in cui i giochi non erano tradotti: l'allenamento con i giochi mi ha "regalato" una buona padronanza della lingua inglese. Adesso non si vuole più leggere, quindi come pensate che si possa imparare a scrivere???

Per quanto riguarda i termini informatici, mi permetto di dissentire. In inglese si utilizza semplicemente un processo analogico, applicando parole e concetti esistenti a idee nuove: bit e byte (bit è sempre stato "una piccola parte" e byte è una corruzione di bite: morso), stream è un torrente, ruscello, etc.

Sono piuttosto i francesi che si ostinano a non incorporare termini stranieri. Computer è "ordinateur", rete wireless è "reaseau sans fil", password è "mot de passe".

Il problema, vero in Italia come in tutto il resto del mondo, è che la grammatica è un concetto storicamente relativo, cioè si adatta e si evolve. Spesso gli adattamenti nascono come errori o espressioni gergali e dialettali, e sono normali per qualsiasi lingua viva. Il problema è non esagerare.

Mio nipote mi dice: "mi stavi spoilerando mezzo film". Gli avrei dato una randellata sui denti.

http://www.accademiadellacrusca.it è l'organo che si occupa dell'aggiornamento del "corpus" che costituisce la lingua italiana.

- - - Aggiornato - - -

... dimenticavo: che ne pensate di "apposto" utilizzato scorrettamente per dire "a posto"?

Ciao ragazzi, tutto apposto? (AAAAAAAAAAAAAAAAAARGH)
"A posto" è ormai una battaglia persa, è troppo comune "apposto", così come l'uso di "a me mi".

Però mi chiedo, perché invece continuano a sapere tutti che "ma però" non si dice? E' l'errore che veramente tutti conosco. Perché questo si e altri no?

 
"A posto" è ormai una battaglia persa, è troppo comune "apposto", così come l'uso di "a me mi".
Però mi chiedo, perché invece continuano a sapere tutti che "ma però" non si dice? E' l'errore che veramente tutti conosco. Perché questo si e altri no?
"Ma però" non è un errore grammaticale :sisi:
 
Un classico. Completate la frase

"Il naso mi pure come non mi ha mai..." ? :pffs:

 
ah già, dimenticavo le schifose abbreviazioni da sms che si usavano a 14 anni. io ho un amico che di anni ne ha ben 35, e ancora scrive con quelle abbreviazioni del càzzo, che ogni volta che mi manda un messaggio ho il mal di testa dopo averlo letto

 
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