Riflessione Gli Indie e la non-localizzazione...ostacolo insormontabile?

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io sembro fuori dal mondo leggendovi...
sono " costretto " a fare call in inglese ( call tecniche pero specifico , in ambito networking ) quindi so farmi capire penso e bene o male capisco loro ( ma dipende di che nazionalità sono , se sono madre lingua se sono americani ecc) e alcuni sinceramente faccio fatica a comprenderli in discorsi piu lunghi e complessi o a volte per l'accento o a volte perche hanno dei modi di dire particolari...
Pur utilizzandola al lavoro come detto poco fa ho provato a guardare film in lingua originale e.....non ho capito letteralmente un cazzo , a quanto sembra qui avete imparato tutti una lingua straniera guardando serie televisive , boh beati voi , sarò rincoglionito causa età.
Mi sorge il dubbio che qualcuno in realtà sappia ben poco di inglese e che leggendo/ascoltandolo " faccia un simil polpettone " capendo il senso molto generico di queo detto o scritto , che e diverso da capire perfettamente quanto venga detto o scritto.
Questo non è sapere una lingua
tant'è che mi risulta che la parte fondamentale sia la " conversation" , che tendenzialmente non la si fa con un televisore...

Detto questo e scusate se mi sono dilungato , la penso come quelli che tornano dal lavoro e non hanno intenzione di accendere il cervello nel tradurre un videogioco , preferisco privarmene . Senza almeno dei sottotitoli mi rifiuto di comprarli che siano indie, quadrupla a o quintupla a:sadfrog:.

Ovviamente è una mia considerazione personale
 
io sembro fuori dal mondo leggendovi...
sono " costretto " a fare call in inglese ( call tecniche pero specifico , in ambito networking ) quindi so farmi capire penso e bene o male capisco loro ( ma dipende di che nazionalità sono , se sono madre lingua se sono americani ecc) e alcuni sinceramente faccio fatica a comprenderli in discorsi piu lunghi e complessi o a volte per l'accento o a volte perche hanno dei modi di dire particolari...
Pur utilizzandola al lavoro come detto poco fa ho provato a guardare film in lingua originale e.....non ho capito letteralmente un cazzo , a quanto sembra qui avete imparato tutti una lingua straniera guardando serie televisive , boh beati voi , sarò rincoglionito causa età.
Mi sorge il dubbio che qualcuno in realtà sappia ben poco di inglese e che leggendo/ascoltandolo " faccia un simil polpettone " capendo il senso molto generico di queo detto o scritto , che e diverso da capire perfettamente quanto venga detto o scritto.
Questo non è sapere una lingua
tant'è che mi risulta che la parte fondamentale sia la " conversation" , che tendenzialmente non la si fa con un televisore...

Detto questo e scusate se mi sono dilungato , la penso come quelli che tornano dal lavoro e non hanno intenzione di accendere il cervello nel tradurre un videogioco , preferisco privarmene . Senza almeno dei sottotitoli mi rifiuto di comprarli che siano indie, quadrupla a o quintupla a:sadfrog:.

Ovviamente è una mia considerazione personale
C'è una grande differenza tra l'inglese scritto e parlato. Io non ho nessun problema con quello scritto, con quello parlato (dagli altri intendo), un po' di più.
Quello scritto è sufficiente per godersi un videogioco senza perdersi nulla. Sono abituato a leggere in inglese, lo faccio tutti i giorni online.
 
io sembro fuori dal mondo leggendovi...
sono " costretto " a fare call in inglese ( call tecniche pero specifico , in ambito networking ) quindi so farmi capire penso e bene o male capisco loro ( ma dipende di che nazionalità sono , se sono madre lingua se sono americani ecc) e alcuni sinceramente faccio fatica a comprenderli in discorsi piu lunghi e complessi o a volte per l'accento o a volte perche hanno dei modi di dire particolari...
Pur utilizzandola al lavoro come detto poco fa ho provato a guardare film in lingua originale e.....non ho capito letteralmente un cazzo , a quanto sembra qui avete imparato tutti una lingua straniera guardando serie televisive , boh beati voi , sarò rincoglionito causa età.
Mi sorge il dubbio che qualcuno in realtà sappia ben poco di inglese e che leggendo/ascoltandolo " faccia un simil polpettone " capendo il senso molto generico di queo detto o scritto , che e diverso da capire perfettamente quanto venga detto o scritto.
Questo non è sapere una lingua
tant'è che mi risulta che la parte fondamentale sia la " conversation" , che tendenzialmente non la si fa con un televisore...

Detto questo e scusate se mi sono dilungato , la penso come quelli che tornano dal lavoro e non hanno intenzione di accendere il cervello nel tradurre un videogioco , preferisco privarmene . Senza almeno dei sottotitoli mi rifiuto di comprarli che siano indie, quadrupla a o quintupla a:sadfrog:.

Ovviamente è una mia considerazione personale
Più ti abitui piu ascoltando non devi fare fatica e ti viene praticamente naturale capire le parole .

Ovviamente non si potrà mai capire sempre ogni parola di ogni frase ma anche sticazzi sinceramente col tempo il vocabolario aumenta e diventa sempre piu raro
 
Io me ne sbatto il cazzo e gioco tutto full eng a priori. :rickds:

A volte per i titoli doppiati utilizzo il linguaggio originale, tipo Jap, ma non sempre. FF in inglese, Yakuza/Judgment rigorosamente in Jap per dire.

Lo scritto praticamente sempre in inglese, pure se c'è in italiano. Tanto a parità di qualità non mi cambia nulla, la differenza è che quello italiano possiede una probabilità maggiore di essere scadente specie per giochi indie.

Sulla mancata volontà di imparare la lingua inglese pur precludendosi determinate opere...un po' mi stupisce, ma giusto perché l'inglese è una lingua di una facilità imbarazzante che richiede ben poco sforzo mentale, questo non toglie che ognuno fa un po' il cazzo che vuole ed amen. Lo capisco di più per persone oramai proiettate in un età over 30 con una vita già ampiamente avviata, decisamente meno (direi quasi inammissibile oggi come oggi) per ragazzi ancora studenti.

Non credo affatto però che la desolazione dei topic di indie vari derivi dall'inglese, è che sono di nicchia a priori. L'inglese magari è un aggravante, ma tipo violenza gratuita su una carcassa già putrefatta. :asd:
 
Lo scritto praticamente sempre in inglese, pure se c'è in italiano. Tanto a parità di qualità non mi cambia nulla, la differenza è che quello italiano possiede una probabilità maggiore di essere scadente specie per giochi indie.
Meh, negli USA si sta diffondendo tra i traduttori il germe di riscrivere le storie come piace a loro, mentre in Italia siamo ancora immuni da questo schifo. Quindi, come regola generale, se la traduzione italiana è fatta direttamente dal giapponese/cinese/russo/quel-che-è si va più sul sicuro con l'italiano. :asd:
 
Sulla mancata volontà di imparare la lingua inglese pur precludendosi determinate opere...un po' mi stupisce, ma giusto perché l'inglese è una lingua di una facilità imbarazzante che richiede ben poco sforzo mentale, questo non toglie che ognuno fa un po' il cazzo che vuole ed amen. Lo capisco di più per persone oramai proiettate in un età over 30 con una vita già ampiamente avviata, decisamente meno (direi quasi inammissibile oggi come oggi) per ragazzi ancora studenti.
Eccomi. Che poi mi piacerebbe studiare l'inglese ma proprio non ho tempo né sbatti anche perché non mi sarebbe utile a nulla nella mia vita (ad oggi).
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io sembro fuori dal mondo leggendovi...
sono " costretto " a fare call in inglese ( call tecniche pero specifico , in ambito networking ) quindi so farmi capire penso e bene o male capisco loro ( ma dipende di che nazionalità sono , se sono madre lingua se sono americani ecc) e alcuni sinceramente faccio fatica a comprenderli in discorsi piu lunghi e complessi o a volte per l'accento o a volte perche hanno dei modi di dire particolari...
Pur utilizzandola al lavoro come detto poco fa ho provato a guardare film in lingua originale e.....non ho capito letteralmente un cazzo , a quanto sembra qui avete imparato tutti una lingua straniera guardando serie televisive , boh beati voi , sarò rincoglionito causa età.
Mi sorge il dubbio che qualcuno in realtà sappia ben poco di inglese e che leggendo/ascoltandolo " faccia un simil polpettone " capendo il senso molto generico di queo detto o scritto , che e diverso da capire perfettamente quanto venga detto o scritto.
Questo non è sapere una lingua
tant'è che mi risulta che la parte fondamentale sia la " conversation" , che tendenzialmente non la si fa con un televisore...

Detto questo e scusate se mi sono dilungato , la penso come quelli che tornano dal lavoro e non hanno intenzione di accendere il cervello nel tradurre un videogioco , preferisco privarmene . Senza almeno dei sottotitoli mi rifiuto di comprarli che siano indie, quadrupla a o quintupla a:sadfrog:.

Ovviamente è una mia considerazione personale
E concordo anche qui, grazie alla mia esperienza lavorativa ho colloquiato tantissimi ragazzi che dicevano di sapere l'inglese alla perfezione e la tizia delle HR si metteva quasi sempre le mani nei capelli. Poi andavi a chiedere perché si mettevano B2 o C1 in inglese nel CV e dicevano:"Ho guardato tutto HIMYM e Games of Throne in lingua, l'ho capito" e allora vaffanculo. :asd:
 
Meh, negli USA si sta diffondendo tra i traduttori il germe di riscrivere le storie come piace a loro, mentre in Italia siamo ancora immuni da questo schifo. Quindi, come regola generale, se la traduzione italiana è fatta direttamente dal giapponese/cinese/russo/quel-che-è si va più sul sicuro con l'italiano. :asd:
Oddio sì è un osservazione giusta, ma dipende tantissimo da caso a caso (a volte si fanno tragedie per inezie) e più per roba jappa ad occhio. Still a controbilanciare rimangono traduzioni italiane fatte col culo comunque quindi...sì dipende direi.

Mi viene in mente l'esempio di SQEX con FF che invece assume connotati completamente differenti e, paradossalmente, l'eng rimane la lingua principale e quella jap secondaria (o comunque semi-parallela) proprio durante la stesura stessa della sceneggiatura.
 
Oddio sì è un osservazione giusta, ma dipende tantissimo da caso a caso (a volte si fanno tragedie per inezie) e più per roba jappa ad occhio. Still a controbilanciare rimangono traduzioni italiane fatte col culo comunque quindi...sì dipende direi.

Mi viene in mente l'esempio di SQEX con FF che invece assume connotati completamente differenti e, paradossalmente, l'eng rimane la lingua principale e quella jap secondaria (o comunque semi-parallela) proprio durante la stesura stessa della sceneggiatura.
Sì, era un discorso generale, naturalmente si valuta caso per caso (anche perché spesso le traduzioni italiane sono fatte dall'inglese, quindi per chi conosce l'inglese è inutile, diventa solo un passaggio in più in una specie di gioco del telefono senza filo).
 
Gli adattamenti italiani fanno quasi sempre schifo se li si confronta con l'originale, il picco per quanto mi riguarda fu il "ti piace giocare la chitarra" di new vegas :rickds:
Poi vabbeh in genere i doppiaggi fanno ancora più schifo, ma se già l'adattamento è quello che è il resto è conseguenza:asd:
 
Gli adattamenti italiani fanno quasi sempre schifo se li si confronta con l'originale, il picco per quanto mi riguarda fu il "ti piace giocare la chitarra" di new vegas :rickds:
Poi vabbeh in genere i doppiaggi fanno ancora più schifo, ma se già l'adattamento è quello che è il resto è conseguenza:asd:
C'è anche Joel in TLOU che si vanta di saper suonare la scacchiera :draper:
 
Entrambi, e anche la voglia di sbattermi (prossima allo zero assoluto) perché quando gioco vorrei staccare il cervello.

Alla fine, a parte casi di storie molto complesse, un gioco fra conoscenze base d'inglese, fra intuito, lo capisci. È che personalmente non mi rilassa né mi da piacere giocare in questo modo.
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Magari se avevo vent'anni potevo pensarci. Ma ormai a 45 anni, un lavoro sicuro, una moglie, onestamente di imparare l'inglese non mi fotte un cazz :asd:
Non voglio imporre niente a nessuno ovviamente ma perdonatemi...non abbiamo tutti 45 anni 😆

Io ne ho quasi 36 e non gioco da ieri, possibile che da quando avete ( hai in caso papa sia più giovane ) iniziato a giocare non avete mai pensato alla voglia di giocare titoli mai tradotti perché osannati ecc e piano piano imparare?

Che poi vabbè parliamo di 4/5 ( persone in questa situazione ) su migliaia e ci sta benissimo, il mio discorso è generale, ma io ho iniziato a giocare da piccolo e seriamente verso i 23/24 anni ai giochi di questo genere, fai anche prima, e dopo qualche anno mi sono frantumato le balle ad avere questa barriera, e la passione ha fatto il resto, che io abbia fidanzata/moglie/compagna, figli cani gatti, ecc ecc, voglio staccare e giocare, ma staccare e spegnere il cervello non mi metto a giocare ai Jrpg, action e qualsiasi altra sorta di gioco dove devi ragionare per fare le mosse, usare l'intuito, collegare la lore ecc, e tutta una serie di cose che mi devono fare ragionare.

Perché seno a quel punto faccio partire un film e mi rilasso.

È un po' come andare in palestra, dopo una giornata di lavoro uno vuole " rilassarsi " e staccare allenandosi, ma se ti alleni ti devi sforzare e faticare, sudare, ma se piace e hai la passione ti fa solo sentire bene e ne vuoi sempre e di più.

Lo stesso discorso è sui videogiochi, se un gioco ti ispira tanto e ne hai la passione, e parlo soprattutto degli appassionati dei Jrpg, roguelike, action rpg e platform vari in ambiente indie, perché di quello si parla, la passione stessa ti fa venire voglia di imparare quel termine o quell'altro.

Seno faccio partire Spider-Man 2 in italiano e via.

Spero di essermi spiegato, il mio è un discorso generale, poi il caso specifico del 45 enne con moglie e figli ci sta tutto ( e capisco che hai voluto sfogare il tuo pensiero e mi fa piacere, anche se non capisco nel senso che nella tua situazione manco avrei avuto la voglia di postare che non giochi in inglese per la tua situazione XD, cioè è comprensibile anche se pure a 70 anni possiamo imparare e migliorarci in tutto).

Io parlo soprattutto da quando è nato il mondo Kickstarter o ancora prima che già uscivano giochi da case indipendenti, dopo 2..3...5 anni che uno vede che i giochi non vengono tradotti ci si adatta e grazie ( lo ripeto sempre ) alla passione supera l'ostacolo e osa sempre un pochino di più finché non arriva ad un livello decente e si sente bene e rilassato pure a giocare ai giochi in inglese godendosi le perle.


Anche perché se non eravamo appassionati non eravamo qui e soprattutto in questa sezione :sisi:
 
cioè, ma come fanno a far passare robe del genere? :rickds:
Perchè le condizioni in cui avvengono i doppiaggi non son sempre quelle ottimali, tanto che anni fa (e non so quanto si sia evoluta la situazione) si tendeva a doppiare intere scene basandosi o solo sulla traccia audio o con cutscene non ancora definitive, quindi andando a sensazione e intuito. È già un mezzo miracolo la qualità media viste le condizioni in cui si trovano a lavorare :asd:
 
Perchè le condizioni in cui avvengono i doppiaggi non son sempre quelle ottimali, tanto che anni fa (e non so quanto si sia evoluta la situazione) si tendeva a doppiare intere scene basandosi o solo sulla traccia audio o con cutscene non ancora definitive, quindi andando a sensazione e intuito. È già un mezzo miracolo la qualità media viste le condizioni in cui si trovano a lavorare :asd:
E questo è un altro aspetto che tanti non considerano:
tantissime volte a causa di una traduzione approssimativa molti giochi vengono capiti per il 70% in italiano, ma la gente vuole stare rilassata e se ne frega della qualità, basta che capisce, e questi dettagli non lo considerano, un sacco di sfumature se ne vanno via in italiano.

Già alcune se ne vanno via in inglese che è la traduzione dal giapponese, figurati in italiano.

LI si che mi sento preso in giro.
Fortunatamente tanti indie partono già con la traduzione pensata in inglese e quindi hanno maggiore cura.
 
E questo è un altro aspetto che tanti non considerano:
tantissime volte a causa di una traduzione approssimativa molti giochi vengono capiti per il 70% in italiano, ma la gente vuole stare rilassata e se ne frega della qualità, basta che capisce, e questi dettagli non lo considerano, un sacco di sfumature se ne vanno via in italiano.

Già alcune se ne vanno via in inglese che è la traduzione dal giapponese, figurati in italiano.

LI si che mi sento preso in giro.
Fortunatamente tanti indie partono già con la traduzione pensata in inglese e quindi hanno maggiore cura.
Tanti dettagli e sfumature te li perdi uguale se non hai una padronanza quasi perfetta della lingua, e sono dell'opinione che media vari aiutino a migliorare ma per conoscere veramente una lingua bisogna 1)mettersi a studiare e 2)praticarla, sia scrivendo o parlando. Non mi sento nemmeno di giudicare che preferisce usufruire di un prodotto in italiano senza ulteriori complicazioni, visto che non è che tutti hanno tempo/voglia o banalmente, cosa spesso sottovalutata, la capacità di apprendere un'altra lingua da usare solo ed esclusivamente per stare dietro ad un proprio hobby :asd: In questo tipo di discussione non ci sta un giusto o sbagliato, nel mondo ideale c'è l'opzione di avere entrambi sempre, cosa che per motivi economici non può realizzarsi sempre. Oltre al fatto che parliamo di videogiochi, che spesso hanno studi che sviluppano usando come lingua di riferimento l'inglese. Vorrei sapere in quanti si sono messi sotto con il giapponese per evitare il medesimo discorso fatto da te, visto che la traduzione inglese ti fa perdere sfumature etc.. per i loro giochi provenienti dal sol levante. Penso quasi nessuno :asd:
 
Sono d'accordo con chi dice che in Italia c'è una certa pigrizia dal punto di vista linguistico, l'inglese non è utile solo in ambito videoludico ma anche per gestire rapporti, viaggiare o anche solo crescere culturalmente leggendo opere per come sono state scritte. Mi fa ridere vedere italiani che vanno a New York perchè fa figo e poi devono parlare a gesti perchè sia mai cercare di imparare qualcosa :rickds:

Tralasciando questo: il discorso degli indie va guardato principalmente dal lato economico. Perchè devo spendere 90k euro per una localizzazione decente e incassarne 20? Perchè tizio xyz non vuole imparare l'inglese? Problemi di tizio, non di chi deve far quadrare i conti a fine anno. Ho letto prima un post dire "Eh, Sony e Microsoft han sganciato i big money. Perchè non fare la traduzione ita?" e quella è la sintesi dell'italico pensiero, senza tener conto che quella è gente che con quei soldi deve pagarci tante altre cose più importanti di una traduzione fatta per il 2% della possibile utenza.
 
Io sto rigiocando ff7 remake e non capisco l'astio che ha avuto l'adattamento inglese.

I sub ita sembrano fatti per usare meno parole possibili ed appiattire quello che dicono
 
Tanti dettagli e sfumature te li perdi uguale se non hai una padronanza quasi perfetta della lingua, e sono dell'opinione che media vari aiutino a migliorare ma per conoscere veramente una lingua bisogna 1)mettersi a studiare e 2)praticarla, sia scrivendo o parlando. Non mi sento nemmeno di giudicare che preferisce usufruire di un prodotto in italiano senza ulteriori complicazioni, visto che non è che tutti hanno tempo/voglia o banalmente, cosa spesso sottovalutata, la capacità di apprendere un'altra lingua da usare solo ed esclusivamente per stare dietro ad un proprio hobby :asd: In questo tipo di discussione non ci sta un giusto o sbagliato, nel mondo ideale c'è l'opzione di avere entrambi sempre, cosa che per motivi economici non può realizzarsi sempre. Oltre al fatto che parliamo di videogiochi, che spesso hanno studi che sviluppano usando come lingua di riferimento l'inglese. Vorrei sapere in quanti si sono messi sotto con il giapponese per evitare il medesimo discorso fatto da te, visto che la traduzione inglese ti fa perdere sfumature etc.. per i loro giochi provenienti dal sol levante. Penso quasi nessuno :asd:
No dai adesso non attacchiamoci al " se non sia bene l'inglese ti perdi un sacco di sfumature" qua si parla di qualità.

Le sfumature te le perdi si, ma se vuoi perdertele, perché se per uno slang prendi il vocabolario e leggi un micro secondo, o addirittura col cel c'è la barra veloce per Google e scrivi " parola... traduzione " ti esce istant la traduzione in italiano.

Dal giapponese quasi nessuno si interessa a studiarlo, perché arrivano tutti i quasi tradotti, caso più lampante la serie Legend of Heroes, landuologia Crossbell è arrivata tardissimo da noi tradotta in inglese ufficialmente, ma è arrivata. Ci sono pochissimi giochi non arrivati tradotti.

E poi ripeto si parla di indie che sono del 2023 ( per intenderci che sono della nostra era, visto che ce ne sono anche di anni prima e capolavori lo stesso ), e tu conosci qualche indie uscito da Kickstarter o da qualche piccolo gruppo che non l'ha usato....che è in giapponese?
Io no. Per quello ho aperto il topic, per parlare di questo ostacolo.


Poi sul discorso di giudicare/imporre... assolutamente no, non si parla di quello, io il topic l'ho aperto per la questione che c'è sempre gente che dice " io pago e sono italiano, voglio l'italiano, scaffale " , e lamentele varie, e se lo fanno per 5/10 giochi, al terzo magari si impegnano un attimo e prima di arrivare alla decima lamentela hanno imparato un po' di inglese, e gli si apre un mondo.

Per imparare a leggerla non bisogna " studiare " io non ho studiato, io mi sono affascinato al mondo videoludico di ciò che mi piaceva, guardavo i termini che non capivo oltre al " can I come too?" " I'm hungry" " I want to escape!" E mano a mano collegavo i concetti, perché attenzione non bisogna sapere ogni singola parola di inglese esistente, manco io le so e ho anche la memoria corta molte volte, ma se capisci il concetto sei a cavallo perché una cosa si può dire in 10 modi diversi.

Gli hobby sono fatte di passioni, io sono ignorante nella formula uno o nel calcio perché non mi interessano, ma se le avevo come passioni " studiavo " I dettagli e le sfumature piano piano senza rendermene conto e poi andavo liscio a capire il tutto
Questa è una metafora estremizzata ovviamente.

Per dire io sono appassionato di romanzi e ne ho un botto da leggere, ma non ciò voglia davvero in sto periodo, ma so che voglio farlo e causa della mia pigrizia manco inizio.

Però ho deciso di leggermi almeno 5/10 pagine alla volta, così riprendo sforzandomi per poi andare liscio, ecco un esempio del discorso.
 
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