Difficile è difficile, anche i mostri scemi picchiano e se non fai attenzione finisci steso in pochi secondi.
Sono a 6-7 ore di gioco comunque e ho fatto le prime secondarie. Mi piace molto il fatto che nonostante il ritmo di gioco rallenti (dopotutto, dopo le prime 2 ore qualsiasi cosa sarebbe sembrata più "Lenta"), succeda sempre qualcosa che approfondisce lo sviluppo psicologico dei personaggi. Le prime due quest secondarie ad esempio danno una nuova luce al personaggio di Mimir e ti fanno sentire soddisfatto di averle portate a termine, non per una ricompensa spendibile in termini di gameplay, quanto per avere aggiunto tasselli alla storia.
Bella la parte adventure, che mi sembra più marcata del primo, almeno per quello che ricordo. È vero che Mimir e Atreus consigliano ma, oltre a essere il modus operandi dei giochi Sony, trovo onestamente che la cosa sia realistica: alla fine danno spunti per proseguire, senza dirti come fare a tutti gli effetti a risolvere l'enigma stesso.
Come difetti, a parte i menù oggettivamente confusionari, qualche stortura di level design che tradisce la sua origine PS4 o comunque una filosofia un po' conservatrice: non mi fa impazzire che puoi scavalcare/scalare/distruggere solo i punti segnati dal gioco, mentre altra roba è totalmente non interattiva. Sicuramente è un approccio comune, infatti comunque è un dettaglio non particolarmente rilevante.