I problemi VERI di GT non sono i ticket imho, che tra l'altro è cosi da GTS ma polemiche non ne ricordo.
Pure su GTS in caso di spegnimento console (per qualsiasi motivo) l'algoritmo dei premi resta memorizzato, non è una novità di GT7.
Io per la prima volta (gioco a GT dal primo capitolo, Prologhi compresi) ho abbandonato Gran Turismo perché mi sono stancato di correre sulle stesse piste da GTS, e per di più le poche "novità" sono di fantasia.
Dopo aver scoperto un update recente ho riscaricato Project Cars 1/2 che a livello piste umilia GT7 in tutto e oggi non sento più la voglia di ritornare su GT7.
Per me in un racing le piste sono fondamentali e in questi giochi c'è proprio la cultura della pista.
Tante piste reali, piste storiche, piste da leggenda, tracciati stradali, e tutte con ciclo giorno/notte e molte più condizioni atmosferiche che su GT7 non ci sono.
Prendo spunto il video (stupendo) postato sopra di Monaco. Posso replicare una cosa cosi su GT7? no. Su Project Cars? si.
Oggi un ragazzino che gioca a GT7 non sa nemmeno cosa sia una staccata della Rivazza, una vecchia parabolica di Monza, una Fiorano, le arrabbiate del Mugello, una chicane Villeneuve di Zolder, la vecchia Spa, la Copse e la Stowe! e molto molto altro.
Su Project Cars un layout non significa solo un pezzo di muro diverso ma un intera pista diversa, una Monza del 1900, una Monza del 2000, idem per LeMans, il vecchio Hockeneihm, ecc ecc..questo è TUTTO quello che vorrei per Gran Turismo 7.
No oggi per Polyphony la cultura è conoscere Deep Forest in 4K o correre sulla Spec X a 600 km/orari con la Dogde Vision per fare soldi in fretta, nemmeno per il gusto di correre.
Poi resto veramente perplesso quando leggo "godiamoci questi update"...
Un guardrail diverso per i pit-stop e una ""nuova"" macchina identica già presente dal lancio. Questa sarebbe la goduria.
Magari tra un anno la situazione sarà sicuramente diversa e migliore ma io gioco oggi non con il futuro e oggi verso GT ho perso l'interesse.
Va beh pazienza, c'è sempre la prima volta.
