I due gruppi di cui parli non sono per niente ben delineati, anzi sono due gruppi assolutamente astratti, sul quale hai costruito una tesi priva di razionalità.
Il fatto che siano, secondo te, astratti non preclude in ogni caso che siano delineati: sono infatti delineati dal virgolettato, astratti o veri che siano. Delineare significa infatti dare un perimetro.
Dal momento che gli individui che compongono i suddetti gruppi non possono essere né quantificati né tantomeno identificati, la tua tesi perde istantaneamente di oggettività.
Dipende che intendi con identificati. Nome e cognome? No. Descrizione di persone che sono descrivibile dal virgolettato? Sì. I concetti di teoria del completto e bias cognitivo sono per esempio collegati ai comportamenti legati al virgolettato. Non volevo dirlo esplicitamente che poi magari pensi ti dia del complottista, quando per l'ennesima volta ho sorvolato la veridicità del fatto in favore di una riflessione. Per spiegare meglio, il complottista è del virgolettato può essere visto come sponda "recettore":
complottista non va inteso come termine negativo ma come soggetto che di fronte a un evento fa fatica a credere ad una descrizione della realtà che gli viene presentata perché la reputa incredibile/impossibile e quindi sceglie una realtà che gli pare più plausibile, Questo è certamente più legato al sentirsi Galielo per definizione di complotto, ma non necessariamente, ma ecco perché mi riferisco a una voce fuori dal coro. Invece con il concetto di bias cognitivo ci si riferisce al comportamento di chi cerca concetti chiave per dare forma alla sua visione. E questo è vero anche se parliamo di cose legate appunto al pensiero più "mainstream": se abbraccio la teoria che abbracciano i più, continuerò comunque a diffidare dei meno e mi circonderò di prove a supporto dei più.
Quindi, sostenere che questi due gruppi non esistono, non sono delineabili, sono astratti, è falso, perché le reazioni descritte dal virgolettato sono appunto prese come analisi per altri concetti, non certo privi di razionalità.
I tuoi stessi virgolettati partono da un ragionamento errato che consiste nel decidere arbitrariamente che all'interno di un gruppo "A" o “B” vi sia una sola voce fuori dal coro, riferito al quotidiano ucraino in questione, ma potrebbero essercene molti di più, sicuramente bisognerebbe fare una ricerca approfondita prima di affermare con certezza che sia l’unico giornale/voce del fuori dal coro in tutta l’Ucraina.
Nella frase che ho scritto: “finalmente un giornale”, “un” non sta ad indicare l’unico giornale in assoluto in tutta l’Ucraina, esso svolge semplicemente la funzione di articolo indeterminativo, quindi non indica in nessun modo che questo sia l’unico giornale in assoluto a raccontare la guerra in un certo modo.
Ripeto, il
la lo hai dato te. Ma comunque se vuoi la stessa riflessione può essere vista anche con un "pochi" vs "molti".
I giornali/le voci fuori dal coro potrebbero essere 100,1000, 1000000, non puoi di certo deciderlo tu.
Inoltre, è sbagliato anche stabilire arbitrariamente che vi siano solo 2 gruppi; anche in questo caso potrebbero essercene molti di più e possedere un modo di pensare molto più eterogeneo rispetto al limitato modo di pensare dei fantomatici gruppi “A” e “B”.
Inoltre ciascun gruppo potrebbero mutare nel tempo il proprio pensiero, creando all’interno del gruppo stesso dei sottogruppi.
Certo che non posso deciderlo, mai preso questa posizione. Come non ho stabilito che ci sono solo 2 gruppi: di sicuro almeno 2 gruppi esistono e sono stati presi in oggetto da me per la riflessione. Tra l'altro, credo sia giusto precisarlo, la riflessione non è su due gruppi che si oppongono fra loro. I due gruppi hanno infatti comportamenti opposti a seguito di uno stimolo esterno (c'è una maggioranza che la pensa in un modo e io la penso in un modo X, con X che è "uguale"/"contrario") ma quello che viene preso in esame è la domanda: sono io che internamente propendo per credere alla maggioranza/minoranza (subisco) o cerco il consenso della maggioranza/minoranza a seguito di quello che ho formulato con i miei mezzi? Come vedi non c'è opposizione fra gruppi e la presenza di altri sottogruppi può solo che allargare eventualmente la riflessione.
Per farti, l'ultimo, esempio: credo alla narrazione occidentale perché lo dicono la maggior parte dei quotidiani occidentali o abbraccio e leggo solamente la narrativa occidentale perché ho già stabilito che la verità è quella?
Inoltre ciascun gruppo potrebbero mutare nel tempo il proprio pensiero, creando all’interno del gruppo stesso dei sottogruppi.
Ben venga, parliamo comunque di sfumature fra i due opposti in cui appunto rientrerà anche altra gente. I due gruppi di partenza comunque resterebbero, così come la riflessione.
Concludendo, tutta la tua fallace argomentazione si basa su un tuo modo estremamente limitato nonché arbitrario di interpretare una frase, il tutto supportato da una fragile teoria irrazionale facilmente confutabile, come appena dimostrato.
In realtà non stai dimostrando nulla e principalmente questo è dato dal fatto che non vi è alcuna tesi da confutare nel mio discorso, bensì una riflessione, che risulta essere una domanda e non un affermazione.
Per cui quando dici che la teoria è irrazzionale e facilmente confutabil stai al limite cercando di dimostrare che la mia domanda è sbagliata/stupida, ma qui citerei il fatto che non esistono domande sbagliate, bensì risposte stupide.