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AlertGuerra in Ucraina | Leggere primo post prima di intervenire
Invito tutti voi a darvi una calmata, vi ricordo che è sempre un Topic Alert per il quale è importante seguire le regole che ora vi ricordo:
NO Flame/NO Member War
NO Spam/NO Continui tweet spammati
NO Trolling
NO Video in cui ci sono violenze su persone
NO Off Topic NO Post fuori le righe
NO Contestazione pubblica alla moderazione (se volete un chiarimento su un intervento contattate me e gli altri mod in privato)
NO copiare e incollare contenuti di carattere "paywall" (ad esempio articoli che richiedono la sottoscrizione di un abbonamento per poter essere consultati)
In questo thread possono essere postati e discussi, oltre a tutti i fatti di cronaca relativi al conflitto in atto, quelli "collaterali" di carattere politico che hanno luogo al di fuori del nostro Paese. Per fare un esempio: discussione politica italiana sul caro energia come conseguenza delle sazioni alla Russia NO, matrice politica dell'attentato a Dugina SI.
Questo è l'ultimo avvertimento che vi scriviamo, da ora in poi interverremo direttamente alle trasgressioni delle regole.
Chi sarà ammonito si aspetti di poter essere bannato o addirittura oscurato dal topic, se continuerà a non rispettare le regole.
Di questi tempi gli obblighi sanciti sulla carta mi sanno più di carta straccia, come del resto il rispetto del diritto Internazionale (da parte di tutti). Poi ognuno è libero di credere a quello che vuole.
Post automatically merged:
L'attacco a Taiwan è una variabile fra le tante, nel senso che potrebbe essere proprio questo conflitto l'evento scatenante che indurrebbe gli USA ad abbandonare l'Europa, dovuto difficoltà di gestire più fronti simultaneamente.
Se poi tiriamo in ballo le variabili Korea e Iran, la situazione si complica ulteriormente.
Quindi il problema non è la Russia che invade i Paesi Baltici, ma l'insieme dei conflitti che potrebbero scoppiare simultaneamente im giro per il mondo.
E' piu' probabile l'abbandono di Israele e medio oriente, l'Europa e' cruciale per gli states, sarebbe un disastro il crollo della nato e un Europa dilaniata dalla guerra
Una guerra in Europa forse “non è imminente”, ma “non è impossibile“. Gli Stati devono capire che “la pace non è permanente” e per questo l’Ue deve investire maggiormente in armi nei prossimi cinque anni, “dando priorità agli appalti congiunti nel settore della Difesa. Proprio come abbiamo fatto...
www.ilfattoquotidiano.it
E sarei anche d'accordo se fosse in ottica di un esercito europeo comune ( che gli americani non vogliono, questo ci renderebbe indipendenti da loro) ma 90 su 100 significa solo comprare per armare i singoli stati.
Tutte.
L'aumento della spesa militare individuale non serve a niente e serve ancor meno se questa è poi in ottica NATO.
Un esercito europeo unico è tutt'altra cosa che renderebbe l'europa indipendente ma comporterebbe la perdita del controllo americano dell'europa, cosa che di sicuro non vogliono perdere.
Anche se l'America non dovesse intervenire( cosa alquanto difficile) paesi europei interverebbero sicuramente dato che i prossimi sarebbero i polacchi e cosi' via.
E se anche vero che l'Arsenale europeo si sta svuotando l'aviazione e' al completo e i ranghi pure, inoltre anche Putin ha speso una quantita considerevole di armi in questa offensiva, inoltre se in 2 anni contro un solo stato( seppur appoggiato da tutto l'occidente) e' avanzato molto lentamente, una guerra totale con l'europa non vedo come possa sperare di vincerla, anche togliendo il caso ipotetico l'America rimanga a guardare
Combattere contro l'Europa non significherebbe necessariamente annetterla.
Un'annessione richiede molti più sforzi, per la Russia sarebbe molto più semplice distruggere tutto da lunghe distanze.
La conquista dell'Ucraina sta richiedendo tempo proprio perché lo scopo è quello di conquistarla e integrarla nella Russia.
Una sorte simile potrebbe accadere ai Paesi Baltici, ma per tutti gli altri Stati europei lontani dai confini russi (Italia compresa), ci sarebbe solo morte e distruzione ai fine di cessare ogni ostilità.
Combattere contro l'Europa non significherebbe necessariamente annetterla.
Un'annessione richiede molti più sforzi, per la Russia sarebbe molto più semplice distruggere tutto da lunghe distanze.
La conquista dell'Ucraina sta richiedendo tempo proprio perché lo scopo è quello di conquistarla e integrarla nella Russia.
Una sorte simile potrebbe accadere ai Paesi Baltici, ma per tutti gli altri Stati europei lontani dai confini russi (Italia compresa), ci sarebbe solo morte e distruzione ai fine di cessare ogni ostilità.
Il problema che in caso di un conflitto armato con l'europa anche la russia ne esce con le ossa rotta o pensi che possa fare il bello e il cattivo tempo contro tutte le nazioni europee?
Un conflitto disastroso sarebbe ed entrambe le parti ne uscirebbero distrutti.
Il problema che se causi moerte e distruzione a Italia,Germania e Francia quelli te la causano a te di rimando, e noi non siamo gli ucraini che ti mandiamo 4 droni a Mosca, se per caso dovesse bombardare città come Roma,Berlino o Parigi l'indomani si ritroverebbe le città russe bombardate di rimando da tutti i paesi UE.
Ora tu mi stai che stai sottostimando un pò troppo il potenziale bellico europeo
E' piu' probabile l'abbandono di Israele e medio oriente, l'Europa e' cruciale per gli states, sarebbe un disastro il crollo della nato e un Europa dilaniata dalla guerra
L'abbandono di Israele è probabile, ma se si dovesse aprire un fronte anche con Cina e mettiamoci pure la Corea del nord, l'incolumità dell'Europa non è più garantita, se poi le prossime elezioni le vincerà Trump, le probabilità che gli USA difendano l'Europa si riducono drasticamente.
Ad ogni modo chi vivrà vedrà.
Tutte.
L'aumento della spesa militare individuale non serve a niente e serve ancor meno se questa è poi in ottica NATO.
Un esercito europeo unico è tutt'altra cosa che renderebbe l'europa indipendente ma comporterebbe la perdita del controllo americano dell'europa, cosa che di sicuro non vogliono perdere.
Beh, l'aumento delle spese militari individuali non gioverebbe comunque a disponibilità e prontezza pratiche potenziali per il contributo all'ipotetica formazione di un esercito europeo, al di là dei vincoli NATO (che però nello specifico non conosco)? E nel caso dell'esercito europeo, essendoti detto d'accordo, non punteresti il dito contro il riarmo globale e il fatturato dell'industria delle armi come hai fatto per la difesa dell'Ucraina?
Il problema che in caso di un conflitto armato con l'europa anche la russia ne esce con le ossa rotta o pensi che possa fare il bello e il cattivo tempo contro tutte le nazioni europee?
Un conflitto disastroso sarebbe ed entrambe le parti ne uscirebbero distrutti.
Il problema che se causi moerte e distruzione a Italia,Germania e Francia quelli te la causano a te di rimando, e noi non siamo gli ucraini che ti mandiamo 4 droni a Mosca, se per caso dovesse bombardare città come Roma,Berlino o Parigi l'indomani si ritroverebbe le città russe bombardate di rimando da tutti i paesi UE.
Ora tu mi stai che stai sottostimando un pò troppo il potenziale bellico europeo
Se in 2 anni una coalizione di 31 paesi ha già dimezzato le proprie risorse belliche ed è costretta a rivedere il proprio apparato industriale-militare per riuscire a competere con l'avversario russo che sforna armi e munizioni come se non ci fosse un domani, allora sì, mi sento in diritto di sottostimare il potenziale bellico europeo.
Ma in realtà è la Von Der Leyen stessa ad affermare che l'Europa si deve riarmare "rapidamente" (si parla comunque di anni per essere in pari con la Russia), perché la situazione attuale non va bene.
La Russia è passata dallo sparare 60000 colpi al giorno fino al giugno 2022 ai 10-12000 di oggi ed a quanto pare è rifornita massicciamente dalla Corea del Nord.
Che la guerra in Ucraina viva da mesi una fase di minore intensità adesso lo dicono non solo le scarse conquiste territoriali dei due fronti, ma anche i numeri. Secondo il Wall Street Journal, la Russia in questo momento spara in media 10-12mila colpi di artiglieria al giorno contro i 2mila...
Se in 2 anni una coalizione di 31 paesi ha già dimezzato le proprie risorse belliche ed è costretta a rivedere il proprio apparato industriale-militare per riuscire a competere con l'avversario russo che sforna armi e munizioni come se non ci fosse un domani, allora sì, mi sento in diritto di sottostimare il potenziale bellico europeo.
Ma in realtà è la Von Der Leyen stessa ad affermare che l'Europa si deve riarmare "rapidamente" (si parla comunque di anni per essere in pari con la Russia), perché la situazione attuale non va bene.
Gli aerei li ha quasi tutti, le armi intelligenti pure, le flotte sono al completo, intoltre anche putin ha ridotto drasticamente le sue riserve di armi sparando 10000 proiettili di artiglieria al giorno, in caso davvero Putin sia così pazzo da dichiarare guerra all'europa si passerebbe in poco tempo ad un'industria di guerra, inoltre gli europei ora sono guardinghi, tutti stanno spendendo di più nelle armi e se davvero Putin diventasse minaccioso le risorse per le armi aumenterebbero ancora.
La von der layen parla ad oggi dove l'Europa ha ancora un economia di "pace", in caso davvero sia così pazzo da dichiarare guerra alla nato stai certo che in pochi mesi l'industria produrrebbe solo armi da guerra.
Quindi no, Putin contro tutta Europa prenderebbe le scoppole non riuscendo in 2 anni a sconfiggere in maniera netta un singolo stato indietro tecnologicamente rispetto ad almeno 4 stati europei per quanto riguarda gli armamenti(Germania,Francia,Gran Bretagna e Italia)
Inoltre sino a quando combatte in Ucraina non penso possa aprirsi un altro fronte nei baltici, non ha uomini infiniti da mandare in guerra.
Gli aerei li ha quasi tutti, le armi intelligenti pure, le flotte sono al completo, intoltre anche putin ha ridotto drasticamente le sue riserve di armi sparando 10000 proiettili di artiglieria al giorno, in caso davvero Putin sia così pazzo da dichiarare guerra all'europa si passerebbe in poco tempo ad un'industria di guerra, inoltre gli europei ora sono guardinghi, tutti stanno spendendo di più nelle armi e se davvero Putin diventasse minaccioso le risorse per le armi aumenterebbero ancora.La von der layen parla ad oggi dove l'Europa ha ancora un economia di "pace", in caso davvero sia così pazzo da dichiarare guerra alla nato stai certo che in pochi mesi l'industria produrrebbe solo armi da guerra.
In Europa manca l'infrastruttura industriale militare di base per sostenere efficcaciamente un'economia di guerra, per essere ancora più diretti, mancano le fabbriche (nel senso che non ce ne sono abbastanza), centinaia di fabbriche che non si possono creare dall'oggi al domani. Ci vorrebbero 10 anni solo per renderle operative, in questo lasso di tempo enorme il divario con la Russia aumenterebbe ulteriormente.
Putin è dal 2000 che porta avanti un progetto di industrializzazione militare massicio, mentre la Von Der Leyen si è svegliata solo di recente, c'è quindi un distacco di 24 anni che sarà difficile se non impossibile da colmare in tempi utili.
In Europa manca l'infrastruttura industriale militare di base per sostenere efficcaciamente un'economia di guerra, per essere ancora più diretti, mancano le fabbriche (nel senso che non ce ne sono abbastanza), centinaia di fabbriche che non si possono creare dall'oggi al domani. Ci vorrebbero 10 anni solo per renderle operative, in questo lasso di tempo enorme il divario con la Russia aumenterebbe ulteriormente.
Putin è dal 2000 che porta avanti un progetto di industrializzazione militare massicio, mentre la Von Der Leyen si è svegliata solo di recente, c'è quindi un distacco di 24 anni che sarà difficile se non impossibile da colmare in tempi utili.
Ma se Putin ad oggi non riesce a prendere manco l'Ucraina dopo 2 anni ed e' avanzato di pochissimo ma dove deve andare contro tutta l'Europa.
Ora ok la fantascienza ma siate un po' obbiettivi.
Inoltre come ti e' fatto notare anche Putin ad oggi spara 1/6 dei colpi di 2 anni fa, mica i missili sono infiniti per lui.
Comunque potremmo parlare anche tutta la sera tabto prove nessuno dei 2 ne puo' portare e ci riduremmo come al solito a fare una discussione logoroica che non porta a niente, speriamo di non scoprire mai chi abbia ragione e buona
Aleksander Borodai, former militant leader and newly elected Russian MP from the ruling United Russia party, also admitted why Russian militant leaders were (hastily) moved from Donbas after MH17
khpg.org
Those who have been following events in Donbas will hardly be surprised by Borodai’s revelations, but all such admissions from the Russian who brought war to Donbas should be noted given Russia’s continued attempts to deny its involvement in the conflict and to present it as a ‘civil war’. The former militant was interviewed by Nadana Fridrikhson on Zvezda Live, ‘a political talk show YouTube channel’ with the same logo as TV Zvezda, a channel linked with Russia’s Defence Ministry.
Early in the interview, Borodai juxtaposed Ukrainian Armed Forces to “our forces”. The interviewer asked “by ours you mean Donbas?” and he answered “Yes, of course, they’re Russian people, Russian forces”. Fridrikhson, grinning, intervenes, telling Borodai to “be more careful” with language, as he’s now an MP.
Borodai does not back down: “Sure, sure. I think this is a crucial point. Here [i.e. Donbas] there were Russian forces, and there the armed forces of the Russian Federation – also Russian forces. Both the first and the second are Russian forces. Yes, one lot are called corps of the DPR and LPR people’s militia, the others – corps of the Russian army. What’s the difference?”
Quel che c'è scritto in questo post corrisponde a realtà, ma l'ho specificato anche io nei miei post, quindi siamo d'accordo.
Solo che secondo me confondi il modo in cui si sono potute formare ed ufficializzare le repubbliche separatiste e le rispettive forze in campo e quindi iniziare il conflitto interno al territorio ucraino, con tutto il periodo 2014-2022, con i dati che ho già riportato e legato alla mia definizione
Ho capito che la tua tesi è che non è definibile guerra civile perché non esisteva una vera contrapposizione equilibrata politica fra due fazioni, ma di fatto i pro Russia erano una netta minoranza (vero) ed il grosso del lavoro alla fine l'ha fatto la Russia senza la quale non ci sarebbero state le condizioni per i separatisti di separarsi (vero).
Conflitto combattuto tra i cittadini di uno stesso Stato diviso in fazioni. Per es. si chiamano g.c. le guerre intestine combattute a Roma nell'ultimo secolo della Repubblica (1° sec. a.C.), in conseguenza della crisi degli ordinamenti costituzionali. G.c. è considerato anche il conflitto che si svolge all'interno di uno Stato tra il governo e gli insorti che gli si oppongono con la lotta armata (per es. Stati membri di una federazione in lotta contro il governo federale). Più recentemente in Italia si è parlato di g.c. anche a proposito della Resistenza, che non fu solo un movimento di liberazione contro gli occupanti tedeschi, ma una g.c. tra italiani schierati su fronti contrapposti.
I cittadini dello stesso Stato c'erano (e ne sono morti a migliaia), il conflitto si è svolto all'interno dello stato ucraino.
Ma non attacchiamoci alla definizione, ti ho già detto che possiamo chiamarla come vuoi, tanto sui fatti siamo d'accordo.
Semplicemente dire che non esisteva una parte di ucraina pro-Russia è storicamente falso (tanto che esiste anche oggi)
Quindi no, Putin contro tutta Europa prenderebbe le scoppole non riuscendo in 2 anni a sconfiggere in maniera netta un singolo stato indietro tecnologicamente rispetto ad almeno 4 stati europei per quanto riguarda gli armamenti(Germania,Francia,Gran Bretagna e Italia)
Inoltre sino a quando combatte in Ucraina non penso possa aprirsi un altro fronte nei baltici, non ha uomini infiniti da mandare in guerra.
La Russia sta già "ufficiosamente" combattendo con la Nato da 2 anni, l'unica cosa che cambia è che la Nato sta sacrificando i soldati ucraini per il macello anziché i valorosi soldati dell'alleanza atlantica, ma per il resto gli armamenti sono loro, l'addestramento è loro, la strategia militare adottata è loro, il supporto dell'intelligence è loro.
Alla luce dei recenti fallimenti in Ucraina, la Russia allo stato attuale sta già vincendo contro la Nato, le sta già imponendo le sue regole.
Infine torno a ripetere che la Russia non ha bisogno di annettere altri Stati europei per vincere, le basterebbe "limitarsi" a bombardare senza pietà i Paesi ostili che minacciano la sua sicurezza, questa tipologia di guerra richiederebbe uno sforzo tattico minore, del resto radere al suolo è molto più semplice che conquistare.
La Russia sta già "ufficiosamente" combattendo con la Nato da 2 anni, l'unica cosa che cambia è che la Nato sta sacrificando i soldati ucraini per il macello anziché i valorosi soldati dell'alleanza atlantica, ma per il resto gli armamenti sono loro, l'addestramento è loro, la strategia militare adottata è loro, il supporto dell'intelligence è loro.
Alla luce dei recenti fallimenti in Ucraina, la Russia allo stato attuale sta già vincendo contro la Nato, le sta già imponendo le sue regole.
Infine torno a ripetere che la Russia non ha bisogno di annettere altri Stati europei per vincere, le basterebbe "limitarsi" a bombardare senza pietà i Paesi ostili che minacciano la sua sicurezza, questa tipologia di guerra richiederebbe uno sforzo tattico minore, del resto radere al suo è molto più semplice che conquistare.
Non sta combattebdo la Nato in prima linea dato che manca una parte fondamentale delle forze nato e cioe' la sua aviazione e la sua marina.
Ti ho gia' detto che i bombardamenti si fanno in 2 se Putin osasse attaccare davvero qualche capitale europea di mosca avrebbe solamente un bel ricordo dato che verebbe presa di mira da tutti gli aerei nato europei.
Non e' che gli europei starebbero fermi a prendersi le bombe come gli Ucraini, l'aviazione la possiedono ed e' anche ben fornita, la tattica dei bombardamenti si puo' fare in 2
Non sta combattebdo la Nato in prima linea dato che manca una parte fondamentale delle forze nato e cioe' la sua aviazione e la sua marina.
Ti ho gia' detto che i bombardamenti si fanno in 2 se Putin osasse attaccare davvero qualche capjtale europea di zmosca avrebbe solamente un bel ricordo dato che verebbe presa di mira da tutti gli aerei nato europei.
Non e' che gli europei starebbero fermi a prendersi le bombe come gli Ucraini, l'aviazione la possiedono ed e' anche ben fornita, la tattica dei bombardamenti si puo' fare in 2
Auguri a bombardare uno Stato 4 volte più grande dell'Europa.
E poi c'è quel piccolo dettaglio delle quasi 6000 testate atomiche che la Russia possiede e che non esiterebbe ad utilizzare in caso di minaccia alla sua integrità territoriale.
Auguri a bombardare uno Stato 4 volte più grande dell'Europa.
E poi c'è quel piccolo dettaglio delle quasi 6000 testate atomiche che la Russia possiede e che non esiterebbe ad utilizzare in caso di minaccia alla sua integrità territoriale.
Il problema che la parte che conta delle Russia e' prorpio quella che confina con l'Europa, di bombardare la Siberia penso non freghi a nessuno nulla, basta all'Europa bombardare la striscia che va dalla Biellorussia agli Urali.
Il problema che le testate atomiche li possiedono anche Francia e Gran Bretagna che le userebbero per lo stessi motivo, per questo si chiama deterenza nucleare.
Nessuno dei 2 schieramenti puo' uscire vittorioso da un conflitto essendo entrambe le fazioni troppo potenti
Quel che c'è scritto in questo post corrisponde a realtà, ma l'ho specificato anche io nei miei post, quindi siamo d'accordo.
Solo che secondo me confondi il modo in cui si sono potute formare ed ufficializzare le repubbliche separatiste e le rispettive forze in campo e quindi iniziare il conflitto interno al territorio ucraino, con tutto il periodo 2014-2022, con i dati che ho già riportato e legato alla mia definizione
Ho capito che la tua tesi è che non è definibile guerra civile perché non esisteva una vera contrapposizione equilibrata politica fra due fazioni, ma di fatto i pro Russia erano una netta minoranza (vero) ed il grosso del lavoro alla fine l'ha fatto la Russia senza la quale non ci sarebbero state le condizioni per i separatisti di separarsi (vero).
I cittadini dello stesso Stato c'erano (e ne sono morti a migliaia), il conflitto si è svolto all'interno dello stato ucraino.
Ma non attacchiamoci alla definizione, ti ho già detto che possiamo chiamarla come vuoi, tanto sui fatti siamo d'accordo.
Semplicemente dire che non esisteva una parte di ucraina pro-Russia è storicamente falso (tanto che esiste anche oggi)
Ok, finora non ho avuto molta voglia e in realtà non ne ho tuttora perché ci sono cose già dette e stradette in questo topic, ma ovviamente non ce l'ho personalmente con te, anche perché se non l'hai seguito non puoi saperlo. Comunque provo a spiegarmi di più.
Quella avvenuta dal 2014 al 2022 è in primo luogo un'invasione senza soluzione di continuità in questo concetto con quella partita nel 2022, invasione che la regia russa ha cercato di camuffare provocando e coordinando una rivolta armata a partire da azioni che estremizzassero sentimenti che non erano forti a tal punto da voler imbracciare le armi, mentre tu quando hai scritto "con le conseguenze portate dalla guerra civile dal 2014 in poi e dall'invasione russa ad oggi" hai individuato due fasi distinte, facendo capire che la prima fosse caratterizzata da una guerra civile mentre la seconda, partita nel 2022, da un'invasione. Oppure ho frainteso? Però mi sembra che quella parte di frase sia poco fraintendibile e che il senso sia quello.
Sì, avevo già controllato il lemma della Treccani, ma l'avevo scartato perché non mi era stato d'aiuto in quanto resta vago e ambiguo non chiarendo la questione dello spontaneismo né tantomeno l'eventualità della guida e del coordinamento di una delle fazioni, nonché in generale dell'intervento militare diretto, di un altro Stato - il tutto avente il peso più determinante per mantenerlo, evitando che venisse sopito, ed inasprirlo - al conflitto. Sai cos'è? La propaganda costruita per giustificare l'invasione gioca tantissimo sulle definizioni. In un contesto sociale che diventa bersaglio di tale propaganda chiarirsi sulle parole a mio avviso è di vitale importanza, quindi non sono molto d'accordo sull'atteggiamento di blanda trascuratezza che hai suggerito consistente nell'invito a chiamarla come vogliamo, perché è una questione delicata facilmente strumentalizzabile. Quindi ribadisco che in questo contesto raccontarla semplicemente come "guerra civile" è pericoloso, viziato e forzoso. In breve: non rende l'idea. Ed appunto, a tal proposito, se concordi sul fatto che quello che c'è scritto in quel post corrisponde a realtà, allora non ti sarà sfuggita questa frase:
Those who have been following events in Donbas will hardly be surprised by Borodai’s revelations, but all such admissions from the Russian who brought war to Donbas should be noted given Russia’s continued attempts to deny its involvement in the conflict and to present it as a ‘civil war’.
Perché è un meccanismo della propaganda: giocare su vaghezza, ambiguità, mezze verità che evidenziano solo ciò che conviene per mandare il messaggio programmato. Stessa cosa succede con i termini "filorusso" e "russofono". Il termine filorusso applicato alla società ucraina non indica necessariamente una persona che partecipa e/o approva una secessione attraverso la lotta armata, tantomeno di essere politicamente annessa e governata dalla Russia di Putin. Ci saranno una serie di gradazioni nell'essere filorusso. Analogamente - finora non l'ho commentata ma ne approfitto adesso - la tua frase sul riabbracciarsi della gente del Donbass e sul fatto che non interesserebbe loro chi li governa è una generalizzazione eccessivamente semplificata (Steinmann scrive queste cose?). Certamente ci saranno persone che la pensano così, come persone che supportano la Russia (per quanto trovi difficile concepire una cosa simile dopo che sono stati bombardati dai sedicenti liberatori*), gli anziani nostalgici che confondono la realtà sovietica con l'autocrazia plutocratica/cleptocratica di Putin, ed altre che vogliono vivere in un'Ucraina indipendente. Sulle ultime la tua tesi (oppure quella di Steinmann?) è che tutti coloro che finora non sono riusciti a scappare nell'Ucraina indipendente o in altri Paesi che non siano Russia e Bielorussia non parteggino per l'Ucraina indipendente. Mah, anche questo sinceramente mi sembra un assolutismo azzardato. Comunque le variabili che influenzano tali posizioni di pensiero possono essere molteplici. Per citarne due: età e vicinanza al fronte. In aggiunta a ciò, nel provare ad inquadrare il fenomeno del filorussismo nel Donbass a mio avviso si commette un errore grossolano se si omette di descrivere il martellamento distorsivo della bolla propagandistica a cui sono stati soggetti gli abitanti di quelle regioni da ancor prima l'nvasione della Crimea, che poi ha presentato loro il resto degli ucraini come nazisti (vedi per esempio il video del comizio che ho linkato).
*E quanto può essere libero di svilupparsi spontaneamente un pensiero formatosi all'interno di una bolla propagandista tale che chiude le comunicazioni telematiche con l'esterno? Nell'Ucraina indipendente questo non succede e non è successo, mentre nei territori occupati sì.
Per esempio - visto che non sembri considerarlo te lo linko direttamente - dai un'occhiata a questo sondaggio di inizio 2014 alle voci che riguardano l'est:
Quanto al termine russofono, invece, e al modo in cui tu l'hai usato per parlare di "minoranze russofone messe sotto pressione dal nazionalismo al comando", ti consiglio queste lettura originariamente messa a disposizione da il Porfirogenito:
ANNUNCIAZIONE ANNUNCIAZIONE Invito tutti voi a darvi una calmata, vi ricordo che è sempre un Topic Alert per il quale è importante seguire le regole che ora vi ricordo: NO Flame/NO Member War NO Spam/NO Continui tweet spammati NO Trolling NO Video in cui ci sono violenze su persone NO Off...
forum.spaziogames.it
Più questa a proposito di etnia, lingua e separatismo:
Come guardare alla composizione etnica e linguistica dell'Ucraina? Sono concetti fluidi e si sbaglia a dare l'immagine di una paese strutturalmente diviso tra minoranza russa e maggioranza ucraina. Un approfondimento
www.balcanicaucaso.org
Quando hai scritto "io di solito sono abituato a discutere di queste cose portando dati e fonti", dopo aver fatto un riassunto (così tu stesso l'hai introdotto) decisamente ambizioso senza citare alcuna fonte, sinceramente l'ho trovato stucchevole. Idem quando hai scritto "io quando parlo di queste cose tolgo sempre totalmente qualsiasi lettura morale dal campo". Ti faccio un esempio di scelta morale che hai compiuto. Hai elaborato un quadro da te ritenuto eticamente corretto nel fornire, selezionandolo nel modo e nella quantità, ciò che avrebbe costituito un buon servizio di informazione affinché chi leggesse si potesse fare un'idea esaustiva del conflitto, e l'hai chiamato "oggettivo". Ora, a tal fine, per me, omettere la mancanza di spontaneismo e la presenza determinante di leader, truppe ed armamenti russi (dicendo poi che l'hai dato per scontato) non è eticamente corretto perché, per me, è un punto centrale che una ricostruzione di quel tipo deve avere. Ma compiere scelte morali in buona fede è umano, cio che non è umano invece, per me, è far finta di essere asettici per cercare di sembrare più lucidi degli altri nell'analisi della realtà (tipo come finge o è veramente convinto di riuscirci Barbero, che infatti continua a menarla con la stronzata di battuta dello "storico freddo" quale lui sarebbe, secondo la narrazione che fa di se stesso). Per quanto mi riguarda, il riassunto che hai fatto non è interamente oggettivo, ma al momento mi fermo qui per non allungare ulteriormente il post.
Il problema che la parte che conta delle Russia e' prorpio quella che confina con l'Europa, di bombardare la Siberia penso non freghi a nessuno nulla, basta all'Europa bombardare la striscia che va dalla Biellorussia agli Urali.
Il problema che le testate atomiche li possiedono anche Francia e Gran Bretagna che le userebbero per lo stessi motivo, per questo si chiama deterenza nucleare.
Nessuno dei 2 schieramenti puo' uscire vittorioso da un conflitto essendo entrambe le fazioni troppo potenti
In Europa ci saranno complessivamente poco più di 600 testate atomiche, in Russia il decuplo, magari non vincerà nessuno, ma qualcuno finirà più incenerito dell'altro.
E mentre la Russia e l'Europa sono troppo occupate ad annientarsi vicendevolmente, la Cina espande la propria egemonia.
In Europa ci saranno complessivamente poco più di 600 testate atomiche, in Russia il decuplo, magari non vincerà nessuno, ma qualcuno finirà più incenerito dell'altro.
E mentre la Russia e l'Europa sono troppo occupate ad annientarsi vicendevolmente, la Cina espande la propria egemonia.
Penso che 600 bombe atomiche possano bastare per distruggere la parte europea della Russia.
Il problema non e' chi finira' piu' incenerito dell'altro, una cosa del genere sconvolgerebbe il clima mondiale, tutti potremmo andare a vivere sottoterra.
Fermo restando che in un contesto in cui si lanciano davvero le testate nucleari Cuna e Usa non possono stare a guardare Trump o meno