Alert Guerra in Ucraina | Leggere primo post prima di intervenire

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Invito tutti voi a darvi una calmata, vi ricordo che è sempre un Topic Alert per il quale è importante seguire le regole che ora vi ricordo:


NO Flame/NO Member War
NO Spam/NO Continui tweet spammati
NO Trolling
NO Video in cui ci sono violenze su persone
NO Off Topic
NO Post fuori le righe
NO Contestazione pubblica alla moderazione (se volete un chiarimento su un intervento contattate me e gli altri mod in privato)
NO copiare e incollare contenuti di carattere "paywall" (ad esempio articoli che richiedono la sottoscrizione di un abbonamento per poter essere consultati)


In questo thread possono essere postati e discussi, oltre a tutti i fatti di cronaca relativi al conflitto in atto, quelli "collaterali" di carattere politico che hanno luogo al di fuori del nostro Paese. Per fare un esempio: discussione politica italiana sul caro energia come conseguenza delle sazioni alla Russia NO, matrice politica dell'attentato a Dugina SI.


Questo è l'ultimo avvertimento che vi scriviamo, da ora in poi interverremo direttamente alle trasgressioni delle regole.

Chi sarà ammonito si aspetti di poter essere bannato o addirittura oscurato dal topic, se continuerà a non rispettare le regole.
 
Ultima modifica:
Vorrei chiedervi un parere da italiani che entrano quotidianamente in contatto con i media italiani. Trovate che il titolo di questo articolo di Politico debordi (di quanto?) dalla fotografia della realtà facendo (quanto?) del sensazionalismo? E che ne pensate del contenuto? Cosa eventualmente vi risulta, cosa eventualmente no? Il problema esiste? La sua entità non va sottovalutata oppure sono fenomeni marginali?


Poi se riesco dò il mio.
Purtroppo penso che l'articolo abbia ragione. Anche se devo ancora riprendermi dalla constatazione che un articolo in lingua inglese abbia usato Andrea Romano come fonte autorevole...
In italia abbiamo un numero ridicolmente elevato di talk show, da quello che ho sentito nessun paese ne trasmette cosi tanti rispetto alle altre tipologie di trasmissioni nelle maggiori emittenti. Questo crea sempre un crescente bisogno del fenomeno di turno che dia brio alla discussione. Prima si mettevano microfoni in bocca ai novax, adesso si inseguono i putiniani

In questi giorni sto notando una cosa preoccupante nei talk show. Vedo che vengono invitati sempre più propagandisti russi e sempre meno ucraini. Nei primi giorni di guerra l'ospite ucraino era una presenza fissa, si vedevano spesso giornalisti e giornaliste quando andava bene, oppure si prendevano i primi ucraini che passavano, tipo le ballerine di ballando con le stelle. Adesso gli ospiti ucraini sono quasi completamente spariti (o forse sono sfigato io a non beccarli più) e si da sempre più spazio ai propagandisti putiniani. Penso che questo fenomeno sia dovuto più a motivi di share che a motivi "politici". Quando è scoppiata la guerra l'ospite ucraino funzionava perchè creava empatia e dava un volto ed una voce a quelle persone che stavano sotto le bombe. Adesso dopo mesi, quella narrazione ha stufato il pubblico, serve qualcosa di nuovo, allora dicono gli autori de talk show, perchè non andiamo a sentire cosa dicono i propagandisti russi? Purtroppo a quanto pare a livello di audience questa scelta ha funzionato, cosi per qualche punto percentuale in più di share diamo un megafono qui in italia alla propaganda del cremlino. E gli effetti sull'opinione pubblica italiana non possono non esserci. Mi sono imbattuto in una puntata del programma di giletti, in cui lui ha chiesto al propagandista "vi invitano nelle tv degli altri paesi ?" e quello ha risposto candidamente di no. Lo stesso giletti che è stato annichilito l'altra sera dalla zacharova. Dopotutto lui non mi sembrava minimamente attrezzato per tenere testa a chi fa propaganda di mestiere, il suo è un giornalismo che può andar bene al massimo alle casalinghe
 
Sembra la stessa logica insulsa di chi asserisce che i pro-Ucraina siano automaticamente pro-nazismo oltreché che pro-vax e pro tante altre cose random.
Qualora il livello di contradditorio dovesse scendere a dei livelli bassissimi di dignità umana, sfoderare delle analogie demenziali che non stanno né in cielo né in terra, potrebbe rivelarsi una mossa vincente per l'interlocutore fazioso di turno, poiché costui riuscirebbe a mettere istantaneamente la parola fine al dibattito in maniera subdola.
 

Bloomberg: White House officials privately admit "the collateral damage" from Russia sanctions "has been wider than expected"​




Macron:

 
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Che le sanzioni fossero inutili (non del tutto ma in gran parte) lo si sapeva, ce lo insegnano gli analisti (quelli seri, non i giornalisti) e la storia, non a caso non sono mai serviti a nulla contro nessun popolo, figurarsi con un paese come la Russia pieno di materie prime e con una popolazione che vive in stile Italia dopo guerra (come avevo ampiamente detto 3 mesi fa); servono semplicemente a tirare la linea della barricata e vedere da che parte una nazione sta.
Il problema delle sanzioni e ` che come ampiamente previsto, sono state un boomerang (e sinceramente non pensavo nemmeno di questa portata).

Buongiorno e ben svegliati.


Ergo gli Americani vedessero quello che vogliono fare, o semplicemente uno tra Francia e Germania gli facessero capire che questa guerra non si puo` vincere, non nei termini che vuole l'occidente che piaccia o meno.
 
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e la storia, non a caso non sono mai serviti a nulla contro nessun popolo

Bella cazzata che hai detto, eppure la nostra stessa storia la confuta, dato che furono le sanzioni applicate all'Italia dalla Società delle Nazioni in seguito all'invasione d'Etiopia che danneggiarono gravemente la nostra economia e, più importante nel contesto delle guerre successive, la nostra macchina bellica.
Inoltre in nessuno dei due articoli postati viene affermato che le sanzioni siano inutili.
 
Bella cazzata che hai detto, eppure la nostra stessa storia la confuta, dato che furono le sanzioni applicate all'Italia dalla Società delle Nazioni in seguito all'invasione d'Etiopia che danneggiarono gravemente la nostra economia e, più importante nel contesto delle guerre successive, la nostra macchina bellica.
Inoltre in nessuno dei due articoli postati viene affermato che le sanzioni siano inutili.
Ti direi giusto di ristudiare la storia della seconda guerra mondiale e il momento geopolitico,d’altronde è noto come l’Italia era pronta alla seconda guerra mondiale (irony?(?)
 
Ti direi giusto di ristudiare la storia della seconda guerra mondiale e il momento geopolitico,d’altronde è noto come l’Italia era pronta alla seconda guerra mondiale (irony?(?)
Appunto. Le sanzioni colpirono in particolare l'importazione di materie prime, che danneggiarono le capacità produttive dell'industria bellica italiana. Fai una cosa, segui il tuo stesso consiglio e fatti una ripassatina di Storia, dalla seconda metà degli anni 30 in poi.
 
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Bella cazzata che hai detto, eppure la nostra stessa storia la confuta, dato che furono le sanzioni applicate all'Italia dalla Società delle Nazioni in seguito all'invasione d'Etiopia che danneggiarono gravemente la nostra economia e, più importante nel contesto delle guerre successive, la nostra macchina bellica.
Inoltre in nessuno dei due articoli postati viene affermato che le sanzioni siano inutili.
Che cazzata.



Il problema italiano fu ben altro e se vuoi ne parliamo da un'altra parte, storia economica dove l'hai studiata? per curiosta.

Ma io dico perche ve ne uscite con queste sparate se non sapete di cosa state parlando.
 
Ultima modifica:
Appunto. Le sanzioni colpirono in particolare l'importazione di materie prime, che danneggiarono le capacità produttive dell'industria bellica italiana. Fai una cosa, segui il tuo stesso consiglio e fatti una ripassatina di Storia, dalla seconda metà degli anni 30 in poi.
Almeno ti rendi conto che ti contraddici da solo? La russia è un paese che vive di esportazioni di beni primari
 
Che cazzata.



Il problema italiano fu ben altro e se vuoi ne parliamo da un'altra parte, storia economica dove l'hai studiata? per curiosta.

Ma io dico perche ve ne uscite con queste sparate se non sapete di cosa state parlando.
Quell'articolo dice che Stati Uniti e Germania non hanno aderito alle sanzioni, mentre altri Paesi non le hanno applicate con rigore. Poi fa un quadro della propaganda e del passaggio ad un'economia autarchica. Non vedo come ciò smentisca o confermi ciò che ha detto moon.
 
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Quell'articolo dice che Stati Uniti e Germania non hanno aderito alle sanzioni, mentre altri Paesi non le hanno applicate con rigore. Poi fa un quadro della propaganda e del passaggio ad un economia autarchica. Non vedo come ciò contraddica o confermi ciò che ha detto moon.

Che le sanzioni non ci entrano nulla col "danneggiarano gravemente la nostra economia e, più importante nel contesto delle guerre successive" .
L'italia quella guerra non se la poteva permettere per ben altri motivi non per delle sanzioni blande.

E uscendo da questo contesto, non ci sara nessun analista geoplitico che ti dira che le sanzioni sono stati efficaci e hanno sortito il loro effetto quando sono state applicate verso uno stato, poi e` meglio non averle, ovviamente, e ci aggiungerei grazie al cazzo; ma che siano efficaci e che fermino un paese nel fare qualcosa non e` mai successo e non sta succedendo in questo caso.

Quindi ha detto una cazzata.
 
Almeno ti rendi conto che ti contraddici da solo? La russia è un paese che vive di esportazioni di beni primari
Ma cos :facepalm2:

1) La parola "sanzioni" è generica, ricopre un ampio spettro di misure restrittive, le sanzioni che furono applicate all'Italia non sono necessariamente uguali a quelle applicate alla Russia
2) Esportare materie prime non trasforma il tuo Paese, con un PIL inferiore a quello italiano, in una potenza industriale capace di recuperare le perdite subite al fronte. La Russia, in questo caso particolare, subisce pesantemente le sanzioni applicate all'elettronica. I mezzi militari russi integrano componenti elettronici e tecnologici occidentali che non possono essere rimpiazzati dall'oggi al domani solo perchè esporti grano e petrolio.

Che le sanzioni non ci entrano nulla col "danneggiarano gravemente la nostra economia e, più importante nel contesto delle guerre successive" .
L'italia quella guerra non se la poteva permettere per ben altri motivi non per delle sanzioni blande.

No, le sanzioni furono uno di quei motivi. Questo è un fatto acclarato. Le sanzioni annientarono la capacità di rimpinguare le risorse utilizzate nella guerra d'Etiopia e nell'intervento nella guerra civile spagnola, con il risultato di compromettere fortemente la capacità bellica italiana in conflitti di larga scala. Ed infatti, nel 39, l'Italia, dopo aver comunicato questa difficoltà alla Germania nazista, cercò di smarcarsi dal conflitto presentando la lista del molibdeno.

Che l'Italia quella guerra non se la poteva permettere comunque è vero. Che le sanzioni non fossero tra i motivi no.

Inoltre tu hai affermato:

non a caso non sono mai serviti a nulla contro nessun popolo

il che è palesemente falso. Perchè puoi girarla come vuoi, ma che le sanzioni ebbero un effetto paralizzante sull'industria bellica italiana è un fatto.
 
Che le sanzioni non ci entrano nulla col "danneggiarano gravemente la nostra economia e, più importante nel contesto delle guerre successive" .
L'italia quella guerra non se la poteva permettere per ben altri motivi non per delle sanzioni blande.
Non sono preparato su questo, per cui non ti posso rispondere, ma io non ho detto che moon non ha detto una cazzata*, bensì che quell'articolo non risulta essere utile né a smentire né a confermare.

*Stavo provando a documentarmi sul libro di Franco Catalano intitolato "Economia italiana di guerra 1935-1943" e leggendo intorno ai 21 risultati trovati con la ricerca della parola "sanzioni" mi è inizialmente sembrato che moon potesse avere ragione.

Comunque vengo in pace resp, e quel "per dire" di mesi fa non l'avevo scritto a fini provocatori.

---

@Ragazzi che avete risposto alla mia domanda sull'articolo di Politico: grazie, vi ho letti, solo non ho avuto ancora il tempo di rispondere/commentare decentemente.
 
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Ma cos :facepalm2:





No, le sanzioni furono uno di quei motivi. Questo è un fatto acclarato. Le sanzioni annientarono la capacità di rimpinguare le risorse utilizzate nella guerra d'Etiopia e nell'intervento nella guerra civile spagnola, con il risultato di compromettere fortemente la capacità bellica italiana in conflitti di larga scala. Ed infatti, nel 39, l'Italia, dopo aver comunicato questa difficoltà alla Germania nazista, cercò di smarcarsi dal conflitto presentando la lista del molibdeno.

Che l'Italia quella guerra non se la poteva permettere comunque è vero. Che le sanzioni non fossero tra i motivi no.

Inoltre tu hai affermato:



il che è palesemente falso. Perchè puoi girarla come vuoi, ma che le sanzioni ebbero un effetto paralizzante sull'industria bellica italiana è un fatto.

Ancora con sta scemenza, ma acclarato cosa, da te?

Tipo i bimbi quando vogliono aver ragione per forza, non e` che se continui a scrivere una scemenza questa diventa vera.

1)L'italia la guerra non se la poteva permettere a prescindere dalle sanzioni, per motivi economici e militari, che esulano dalle sanzioni.

2)Le sanzioni nella storia non hanno mai fatto cambiare idea ad un regime e non lo hanno mai rovesciato.

3)Le sanzioni alla Russia non stanno facendo il loro effetto

E non c'e` nessun analista Gepolitico che dira mai che le sanzioni servono a fermare una guerra, rovesciare un regime, nazione, stato ecc... tranne quelle all'italia loool.


Visto che mi ci hai fatto perdere anche tempo ... allora


le sanzioni risultarono inefficaci perché numerosi Paesi, pur avendone votato l'imposizione, continuarono a mantenere buoni rapporti con l'Italia, rifornendola di materie prime[7].


Tali provvedimenti risultarono tuttavia inefficaci: da un lato alcuni Paesi membri della Società delle nazioni continuarono a rifornire l’Italia di materie prime, dall’altro le sanzioni previste non riguardarono prodotti di vitale importanza, quali l’acciaio e il carbone, che l’Italia avrebbe comunque potuto facilmente acquistare dagli Stati Uniti e dalla Germania (all’epoca non appartenenti alla Società delle nazioni). Le pur blande misure prese ai danni dell’Italia accesero invece il suo risentimento contro i Paesi sanzionatori, favorendo la mobilitazione dell’intera popolazione:



Petrolio e carbone, di cui era sprovvista l’Italia, fondamentali per lo sforzo bellico, non rientrarono nell’elenco delle materie prime, che vennero bloccate. Il Canale di Suez non viene chiuso e i bastimenti italiani carichi di legionari e armamenti continuano a passare indisturbati pagando, come sempre, a tonnellaggio il dazio alla Gran Bretagna.
Il sanzionismo, al contrario delle aspettative, crea una coesione nazionale senza precedente


Se vuoi continuo... anzi credo di continuare domani vado a riprendermi pure qualche enciclopedia a casa dei miei, che ci sara sicuramente scritto qualcosa a riguardo.
 
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1)L'italia la guerra non se la poteva permettere a prescindere dalle sanzioni, per motivi economici e militari, che esulano dalle sanzioni.

Che non ho disputato, anzi.

Che l'Italia quella guerra non se la poteva permettere comunque è vero.

2)Le sanzioni nella storia non hanno mai fatto cambiare idea ad un regime e non lo hanno mai rovesciato.

E non penso di aver mai letto che fosse questo il punto delle sanzioni. Tra le motivazioni principali, c'è quello di rallentare la macchina bellica russa, incrementare gli effetti di una guerra di logoramento e, questa un pò più ottimista, creare malcontento tra la popolazione russa.

3)Le sanzioni alla Russia non stanno facendo il loro effetto

Questo invece è palesemente falso. Le sanzioni stanno facendo il loro effetto. Si può discutere sull'intensità dell'effetto causato, non sulla sua esistenza.







Che poi quale sarebbe l'argomentazione, esattamente? "Le sanzioni non stanno facendo il loro effetto quindi..."? Riprendiamo a commerciare normalmente, facciamo finta di niente, guardiamo la Russia ricostituire l'impero russo continuando ad interferire nella politica dei Paesi europei, cercando di creare divisioni nel fronte NATO?

le sanzioni risultarono inefficaci
Il Canale di Suez non viene chiuso e i bastimenti italiani carichi di legionari e armamenti continuano a passare indisturbati pagando, come sempre, a tonnellaggio il dazio alla Gran Bretagna.

Si riferisce alla guerra d'Abissinia. A come le sanzioni fossero troppo deboli per costringere Mussolini a ritirarsi dalla guerra coloniale.

The British government conducted a detailed investigation to determine whether or not an oil sanction could compel Italy to abandon its invasion. Although Italy imported the vast majority of its oil, British and League experts concluded that an oil embargo would not succeed. Even if the League instituted a comprehensive embargo amongst its members, Italy could still have secured sufficient supplies from non-members, particularly the United States, which could not legally prevent American companies from trading with Italy. Italy could also have secured additional supplies through third-party transshipments. An additional ban preventing Italy from using League tankers to carry its purchases would not have succeeded either, although the various sanctions together would have increased Italy's costs to import oil and the amount of pressure on its gold reserves.


Ma un paper pubblicato dall'Università di Oxford contesta che sanzioni su petrolio e carbone sarebbero state molto efficaci nell'arrestare la macchina bellica fascista in Etiopia.


Ergo il caso specifico della guerra in Abissinia non dimostra un inefficacia delle sanzioni in se, quanto un inefficacia direttamente proporzionate alla forza e risolutezza con la quale vengono applicate.

Concedo però che ricordavo male l'estensione degli effetti delle sanzioni sull'industria italiana negli ultimi anni degli anni 30, fu l'autarchia causata dalla paura delle sanzioni, più che le sanzioni stesse.
 
Uno stralcio di legenda per capire meglio le reazioni che lascio: un "grazie" ad esempio può significare "grazie per le informazioni specifiche che hai inserito nel post perché sono le più semplici da verificare" e può includere "ciò che hai scritto, per come l'hai scritto, mi ispira fiducia (non che abbia un fiuto infallibile) anche se al momento non sono in grado di verificarlo personalmente, e rimando le conferme al 100% (su ciò che può essere confermato al 100%) a studi e ricerche future, lasciandomi un limitato margine di dubbio su eventuali smentite".
2)Le sanzioni nella storia non hanno mai fatto cambiare idea ad un regime e non lo hanno mai rovesciato.
moon ti ha risposto nel merito dei danni all'economia, non ha parlato di fare cambiare idea ad un regime o di rovesciarlo.
Il pluralismo dell'informazione è la patetica scusa per mettere in piedi certe baracconate che vedono come protagonisti soggetti esecrabili da una parte e tutti gli altri dall'altra, perché Giletti (o chiunque altro conduca simili show) può dirmi quanto vuole che "fa giustamente sentire anche l'altra campana" ma quando fa parlare Povia di ricerca scientifica, mamme novax di sanità e personaggi filogovernativi russi di quanto noi siamo faziosi diventa palese che stia cercando solo di mettere in piedi una riproposizione del grande classico medievale "picchia lo scemo del villaggio" con la novità di dare allo scemo qualche arma per difendersi e far durare di più la rissa a vantaggio degli spettatori che vogliono solo vedere il sangue :asd:.
Ovviamente certi grotteschi spettacoli non sono fatti per fare propaganda novax, russa o di altra natura, per quanto aberranti sono fatti solo per fare ascolti.
Discorso diverso (non ci sarebbe da specificarlo ma male non fa) è invece l'ospitare gente con legittimi punti di vista contrari al sentire comune ma supportati da ben più di decerie e congetture (ad esempio rappresentati di ong contrari all'invio di armi per ragioni umanitarie anziché il solito russo che parla di denazificazione): là c'è davvero il rischio di creare contenuti decenti, ma se le botte fanno più share chi te lo fa fare? Al massimo in seconda serata.
Pure l'intervista appecorata a Lavrov ha il suo perché: dargli contro lo avrebbe quasi certamente fatto indispettire ed avrebbe accorciato di molto la preziosa esclusiva, mostrarsi "ricettivi" invece ha permesso alla rete di portare a casa un pezzo di cui poi ha parlato tutto il mondo: ed ancora si torna a parlare di ciò che "non olet"... :unsisi:
Concordo.
Posto che tutto ciò, bello o brutto che sia, rappresenta comunque il diritto di esperimersi liberamente (anche attraverso stupide opinioni, ma tant'è) direi che non bisogna assolutamente impedire a nessuno di parlare fintantoché non esistono prove concrete che certi interventi costituiscano un danno per la società in cui essi vengono sversati, dunque nessuno tocchi Orsini ma, questo, non faccia tanto il martire quando alcuni controllano che le cazzate che dice non stanno davvero facendo danno :asd:.
Sì, infatti. Per quanto mi riguarda aggiungo che finché è un'opinione sono generalmente d'accordo, ma se diventa disinformazione, con la guerra di aggressione in corso, a quel punto, teoricamente: o il talk show si attrezza meglio approntando un sistema di fonti certificate da mandare in onda immediatamente pur nei limiti delle tempistiche televisive (dopodiché dovrebbe ragguagliare l'ospite sulla questione che l'alterazione dei fatti non può essere messa in campo in un dibattito e decidere se sia il caso di invitarlo nuovamente in base alla sua risposta), oppure la cosa può diventare un problema. Ma ovviamente questo in Italia non avviene per via di ciò su cui ho concordato con te. Quindi distinguerei fra opinione e disinformazione. Faccio un esempio di disinformazione:



Fazolo: "però scusi, convenga con me che alle armi ci si è arrivati perché il 2 maggio del 2014 il nuovo governo di Kiev ha sterminato gli oppositori nella città di Odessa"
Ambasciatore Riccardo Sessa: "ascolti, questa è una sua opinione della quale..."
Fazolo: "ma non è un'opinione, è un fatto, scusi!"

Invece non è un fatto (a meno che non si voglia sostenere, tra le altre cose, che l'ONU mente):
Wikipedia e il rogo di Odessa

Altro esempio di disinformazione:
Le persecuzioni dell’Ucraina con 14 mila morti «russi» nel Donbas. Putin dal 2014 aveva avvertito….

Quando invece:
Le mezze verità del Donbass: le 14000 vittime
Riassumendo brevemente: è vero che il numero delle vittime viene stimato circa in 14000, ma comprende le perdite subite da entrambe le parti: il governo di Kiev e i separatisti filorussi.

Dettagliando ulteriormente scopriamo che tra le vittime 3404 sono civili, 4400 sono appartenenti alle forze armate ucraine e 6500 sono i ribelli armati filorussi. Partendo dal presupposto che sono 14000 morti di troppo per quanto mi riguarda, si tratta comunque di perdite relative ad entrambe le parti in conflitto ed è dunque veramente follia, o totale malafede, attribuire questi decessi alla presunta volontà genocida del governo ucraino. Anche perché le vittime civili non si possono attribuire ad una parte o all’altra, e soprattutto non hanno più possibilità di scegliere.

Ieri anche la Corte internazionale di giustizia dell’ONU si è espressa al riguardo, sentenziando che in Donbass non è in corso alcun genocidio e che il pretesto utilizzato dalla Russia per attaccare l’Ucraina è infondato.
 
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"Négocier" resta generico comunque. Zelensky è dall'inizio dell'invasione che si dichiara pronto a trattare diplomaticamente:

25 febbraio
25 febbraio (2)
25 febbraio (3)
25 febbraio (4): In his video message to the Ukrainian people early Friday morning, President Volodymyr Zelensky said "sooner or later, Russia will have to talk to us about ending this military operation, about ending this invasion, and the sooner this conversation begins, the less Russia's losses will be."
26 febbraio

Ritengo opportuno aggiungere più contesto alla dichiarazione di Macron, vale a dire la cornice in cui si inserisce. Credo si possa classificare come abbastanza ambigua.

10 giugno:
Macron assures Ukraine of more heavy weapons supplies

11 giugno:
Emmanuel Macron's call not to 'humiliate Russia' was strongly criticized by his Western partners. The Elysée Palace tried to end this controversy by stating that it wants 'the victory of Ukraine' and opening the door to a visit to Ukraine – a necessary step.

14 giugno (tuesday):

Macron arrived in Romania on Tuesday for a three-day trip to NATO's southern flank including Moldova before possibly heading to Kyiv on Thursday on a visit with German Chancellor Olaf Scholz and Italian Prime Minister Mario Draghi, two diplomatic sources said.

"We will do everything to stop Russia's war forces, to help the Ukrainians and their army and continue to negotiate," he told French and NATO troops at a military base in Romania.
 
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